26/06/2012
3 recensioniCapitolo 1.
Entrai nel piccolo teatro della scuola, stanca e scocciata di questo stupido progetto.
Odiavo essere in mezzo a quella gente e dover recitare!
Ma prendiamola con le buone, agitarsi non servirà. ecco bene! Già sono con 10 minuti di ritardo, Elisabetta De Randrè si fa riconoscere -.-'
Ma prendiamola con le buone, agitarsi non servirà. ecco bene! Già sono con 10 minuti di ritardo, Elisabetta De Randrè si fa riconoscere -.-'
Dai sono arrivata ora con coraggio apro quella benedetta porta.
Entrai.
-Signorina Elisabetta! Proprio lei aspettavamo, dov'era finita?- disse il prf. con un aria di sfida! cazzo! non sono neanche arrivata già la prima sgridata! di questo passo inizierò benissimo!
-Ehm, buongiono, beh.. ecco io.. ehm.. stavo ripassando per l'ora di storia, e come si dice quando ci si diverte il tempo passa ehm..- dissi io con un sorrisetto da imbranata.
Sentii qualcuno ridere, come per prendermi in giro.
Il professor Guaid mi guardava alzando un sopracciglio.
QUELLA NON ERA LA MIA GIORNATA.
Avevo i capelli scompigliati per le corse. Mi aggiustai. Chiesi di andare in bagno, mi sistemai e una volta ritornata nel teatro mi sedetti vicino una ragazza sulla punta del palcoscenico, per terra c'erano 5 ragazze e 3 ragazzi.-Bene signorina, è arrivata proprio in tempo; ho assegnato le parti; l'ultima parte rimasta è proprio quella di Giulietta!- Annunciò lui fiero (?).
Mi porse la parte e la presi.
-Avrai l'onore di avermi come tuo Romeo- disse un riccio con aria maliziosa che stava seduto per terra vicino gli altri.
-Non ci sperare troppo riccio, non me ne frega- dissi io acidamente.
-Invece di scambiarvi queste battute oscene voi due salite sul palco. I ragazzi e le ragazze che hanno già avuto le parti se ne possono andare a casa a ripetere.- detto questo sospirai, che bello già era finita quella tortura?
-Voi due ovviamente rimarrete fino alle 20.00 con me a provare e provare.- La mia felicità scomparve al sentir di quelle parole!Cazzo erano ancora le 17.40 .______.
Provammo e riprovammo fino alle 19.37, quel riccio rompeva le scatole.
L'idea di recitare con lui mi provocava disprezzo e fastidio, sembrava uno che se la spassava.
-Allora Styles, stasera sei libero?- chiese il prof.
-Sì, ho degli impegni con una ragazza- disse lui soddisfatto.
-Bene questa ragazza sarà Bet- disse lui convinto (?)
NO! Assolutamente NO! mi inventai una scusa velocemente.
-Io devo, ehm, io devo studiare.. sisi ecco devo studiare STORIA!- dissi io fiera.
-No! l'hai già studiata ricordi?- disse il prof.
-Inventatene un altra, domani alle 6 da me in teatro, arrivederci ragazzi!- disse lui prendendo la valigetta e uscendo.
Io mi voltai indifferente e presi la mia borsa.
-Allora signorino 'NONSOCOMETICHIAMI' che si fa? esercitiamoci e finiamola presto!- dissi io.
-No! io ho da fare oggi!
-Senti io non ho la minima intenzione d star con te tutta la serata, anzi avevo altri piani, ma devo recuperare questo benedettissimo voto, quindi muovi il culo e organizzati ok?- Dissi io arrabbiata (?).
Lui mi porse un casco.
Io lo guardai stranita.
-E questo?
-Indossalo, zitta e sali sulla motocicletta!- disse lui salendo sulla sua nuova moto di zecca nera.
-Ai suoi ordini capitan...- vidi la moto e rimasi ferma ad ammirarla, mi bloccai mentre lui già saliva.
-Allora? sei ancora lì! sali.
-No! se ci salgo so che mi farai morire!- dissi io impaurita.
-Muoviti!!!!- mi ordinò (?) lui.
-Hai rotto le palle, Style o come cazzo ti chiami! non ti sei nemmeno presentato e già mi stai sui coglioni!- dissi io salendo.
Lui si limitò a sbuffare.
-Aggrappati a me.- mi disse.
Mi aggrappai al suo giubbotto di pelle e mise in moto.
Arrivammo.
Lui bussò al citofono.
-Chi èèèèèèèè?????
-Sono tua sorella, Apri Carota!- disse lui.
-No. io non capire chi tu essere ciao!- disse lui.
-Ti ho portato una bella ragazza almeno chè tu e mister perfezione non volete rimanere da soli con le carote apri!- disse lui ticchiettando le mani sul palazzo.
-Va Bè riccio ma lo faccio solo per lo splendore che hai con te.!
Lui Aprì e Styles Sbuffò per l'ennesima volta.