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Autore: Kiya_    26/06/2012    2 recensioni
Attenzione: spoiler capitolo 282
Da quella conversazione con Erza, qualcosa in Gray è cambiato. È vero: dev'essere più deciso, non si può tergiversare all'infinito. Deve prendere una posizione. Ma quale?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Lluvia
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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«Sei di nuovo ubriaca» sospira Macao rassegnato.
In tutti quegli anni di bevute estreme, Cana ha sicuramente sviluppato una certa sopportazione all’alcool, ma è innegabile che anche questa volta sia brilla.
«E allora?» biascica facendo spallucce. Poi alza la bottiglia mezza vuota che ha in mano fissandola intensamente per vari secondi, quasi si aspetti che quella inizi a parlarle.
Ad un tratto sorride ed esclama: «Facciamo un gioco!».
In un solo sorso, si scola il resto della birra, salta giù dal tavolo e inizia a girare per la gilda trascinando con sé un po’ di persone totalmente ignare del suo intento.
Li piazza letteralmente al centro della gilda mettendoli in cerchio mentre quelli protestano, finché Cana non li zittisce con un pugno.
Alla fine posa la bottiglia vuota in mezzo al cerchio.
Levy, che fa parte del gruppo dei malcapitati, arrossisce fino alla radice dei capelli.
«N-non dirmi che…».
«Esatto, cara: gioco della bottiglia!».
Qualcuno prova a fuggire, ma Cana lo minaccia aiutata da Mirajane, che a quanto pare è molto divertita dalla situazione.
Il gruppo dei giocatori non è molto numeroso: Levy, Lucy, Lisanna, Evergreen e ovviamente Cana, Macao, Gray, Natsu, Gazille e Luxus (entrambi molto contrariati) ed Elfman (che ovviamente verrà esentato dalla possibilità di baciare sua sorella e viceversa).
Qualcun altro (tipo Loki, che si manifesta contrariamente alla volontà di Lucy) si aggiunge dopo.
I restanti membri della gilda si sono disposti attorno a quel curioso cerchio ansiosi di vedere quali coppie si creeranno.
Tra questi c’è anche Lluvia, che però se ne sta più in disparte, solitaria come sempre.
È invidiosa di quelle fortunate ragazze che avranno l’opportunità di baciare il suo Gray-sama, ma non è nemmeno sicura di voler essere stata tirata dentro anche lei.
Ha una visione troppo romantica e intima dell’amore perché possa apprezzare quel genere di giochi.
Così se ne sta semplicemente a osservare, attendendo con gelosia il turno di Gray.
Qualche coppia si è già scambiata un bacio tra gli applausi e le risatine degli altri.
Poi, finalmente, Gray si alza. Non ha ancora baciato nessuno.
Si china sulla bottiglia e la fa girare, mentre Lluvia si prepara a vedere chi dovrà mentalmente sgozzare.
Ma prima che la bottiglia possa fermarsi, Cana inizia a battere le mani sulle ginocchia.
«Llu-via! Llu-via! Llu-via!» scandisce gridando al ritmo del battito.
E ben presto il resto della gilda la sta imitando.
La maga dell’acqua sgrana gli occhi e poi diventa di un rosso così intenso da far invidia al più perfetto dei pomodori.
Agita le mani davanti a sé quasi per scacciare tutti quegli sguardi, ma ad un tratto si sente sollevare a forza e viene portata dentro il cerchio.
Nessuna fa caso al fatto che la bottiglia si sia comunque fermata in sua direzione.
Gray è in piedi, imbarazzatissimo, e fissa distrattamente il soffitto fingendo (male) indifferenza.
Qualcuno gli spinge Lluvia addosso come incoraggiamento e lui, automaticamente, la cattura tra le sue braccia prima che possa cadere.
Le mette le mani sulle spalle e l’allontana leggermente per poterla guardare.
«Temo non abbiamo altra scelta» le dice con un lieve sorriso.
Lluvia, invece, non riesce minimamente a spiccicare una parola.
Si sente tanto confusa quanto felice e agitata, come se il mondo all’improvviso andasse a un ritmo più veloce e allo stesso tempo più lento.
Ha solo l’istinto di chiudere gli occhi quando sente Gray attirarla delicatamente verso sé e di poggiare le mani sul suo petto per reggersi.
Se solo indossasse una maglietta, ci si aggrapperebbe per il timore di cadere svenuta.

Poi, finalmente, le loro labbra s’incontrano.

Lluvia sente gli applausi di tutti, ma le appaiono come suoni lontani e ovattati.
L’unica cosa cui riesce a prestare attenzione è quel morbido contatto, il calore delle labbra di Gray leggermente umide contrapposto alla freddezza del suo corpo, la pressione sulle spalle che la trattiene verso lui.
Non sa dire per quanto tempo rimangono così, un attimo o forse un’eternità, ma dev’essere tanto se a interromperli è il commento di una Cana visibilmente ubriaca che biascica ridendo: «Ehi, ehi piccioncini! Direi che può bastare! O per caso volete approfondire?».
I due si staccano imbarazzatissimi, guardando altrove e preferibilmente a terra, in modo da evitare le occhiate compiaciute e maliziose dei presenti.
Lluvia esce dal cerchio per andare a nascondersi da qualche parte, mentre Gray fa per risedersi al suo posto, ma Wakaba lo interrompe.
«Ehi, ragazzo, mi pare che tu oggi abbia già avuto anche più di quel che meriti! Lascia il posto a me!».
Leggermente “offeso”, ma troppo impacciato per replicare qualcosa, lascia il gruppo per andare a sedersi fuori, all’ingresso.
Poco dopo Erza lo raggiunge.
«È stato così male?» chiede sedendoglisi accanto.
«Affatto».
«Ti ci potresti abituare, allora. Basterebbe semplicemente che tu chiarissi…».
«La fai facile tu».
«Eh no, sei tu che la rendi più complessa di quel che è».
«Forse…».
Nessune dei due decide di continuare quel discorso che tanto sanno bene potrebbe concludersi solamente in qualcosa non molto diverso da una paternale.
E restano seduti, pensando, con lo sguardo perso nell’orizzonte.












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Note dell'autrice:
Ciao ragazzuoli!
Allora, vi rivelo che questa fanfic non è esattamente un'invenzione. A dire il vero, è proprio l'esperienza del mio primo bacio. Ero in terza media, in gita in montagna, e la sera ci si ritrovava tutti in mansarda (col controllo anche dei cavolo di professori). Si parlava, qualcuno ballava anche. E alla fine si optò per il gioco della bottiglia, cosa che io odiavo esattamente per gli stessi motivi di Lluvia (che in questo capitolo mi impersonifica perfettamente). Però, ovviamente, il ragazzo per cui avevo una cotta giocava. Si è svolta più o meno la stessa cosa che vi ho raccontato nella fanfic, con l'unica differenza che la mia Cana è stato un ragazzo che non partecipava al gioco. A dire il vero mi irritava anche un po' come persona, ma per vari "casini" sapeva di questa mia cotta. E alla fine mi ha fatto questa gentilezza. Anzi, prima aveva anche cercato di inserirmi nel gioco, ma io avevo rifiutato. Beh, dopo quell'episodio divenimmo molto amici anche perché i nostri genitori aprirono un ristorante assieme. Ora il ristorante non c'è più e i nostri genitori sono ancora molto amici, ma noi non ci calcoliamo più molto. A dirla tutta, mi piacerebbe riprendere quel rapporto che si è perso col tempo, ma non so cosa dire. Mi sembra che abbiamo interessi troppo distanti per poter ritrovare quell'armonia. E poi lui è sempre stato molto solitario e silenzioso quindi è difficile che sia lui a dire qualcosa.
Bah, scusate se vi ho annoiato con quest'attimo di malinconia tipica dei miei momenti di riflessione e ricordi! XD
Un bacione! 
  
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