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Autore: D_Dya    26/06/2012    1 recensioni
Cap 1°
"Sai Maka,non ho ancora capito come fare per dimenticarti, per non impazzire per questo sentimento che ogni giorno cresce dentro di me e riempie tutte le cellule del mio corpo e tutti i neuroni del mio cervello. Probabilmente è impossibile.
Finché il mio cuore sarà nel mio petto, questo sentimento continuerà a bruciare dentro di me. Suppongo che esso morirà solamente nel giorno in cui qualcuno mi squarcerà il petto a metà e con la mano mi strapperà il cuore.
No, forse tutto questo continuerà a vivere dentro me e farmi impazzire.
Mi domando come hai fatto a catturare il mio cuore in questo modo, forse sei una strega e mi hai lanciato un incantesimo. Ti prego Maka dimmi che cosa mi hai fatto. Ti prego dimmelo, perché ormai sto raggiungendo il limite della lucidità."
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Death the Kid, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Tsubaki | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caio ragazzi! Scusate, ma ho avuto dei problemi con il sito e ho dovuto ripubblicare la fanfic.

Ringrazio tutti per i commenti e il sostegno, spero che continuerete a seguirmi e farmi sapere le vostre opinioni.




 

 

 

One life, One love

capitolo 1° ( pdv Soul)

Mi rigirai nel letto e aspettai, aspettai un rumore famigliare, un rumore di passi che conosco bene. Continuai a fare finta di dormire, come facevo tutte le mattine. Senti lo schiudersi della porta e un leggero sbuffo. Il rumore del passi si avvicino al mio letto, percepisco un leggero nervosismo nell'aria e la cosa mi divertiva parecchio.

So che guardando il mio comportamento dell'esterno risultavo un totale idiota, un scansafatiche, un pigrone o meglio come dicevo io “ poco figo”. Ma a me questo mio comportamento andava bene, perché era il mio modo per attirare la sua attenzione su di me.

Sento un leggero movimento intorno a me e subito dopo un allucinante dolore alla testa, era arrivata l'ora di smettere di fare finta di dormire.

S:“ Ma sei diventata matta! Se continui a svegliarmi tutte le mattine in questa maniera, finisce che prima o poi mi sfondi il cranio. Dio che dolore, ma non potevo scegliermi una partner meno manesca.... accidenti a te Maka.” mi sedetti sul letto e mi massaggiai la testa dolorante.

Mk:“ Buon giorno anche a te Soul. Hai dieci minuti per fare la doccia e vestirti, ti aspetto giù per la colazione.” Non ebbi il tempo di focalizzarla bene che senti la porta della mia camera chiudersi di nuovo. Ripiombai di nuovo sul letto continuando ad accarezzare il punto del mio corpo colpito dal “dolce risveglio” di Maka. Sorrisi tra me. Anche se ogni mattina rischiavo che Maka mi rompesse il cranio e mi lamentavo per suoi delicatissimi Maka Chop, mi piaceva questo risveglio perché sapevo che era riservato solamente a me e a nessun altro. Era uno di pochi modi in cui riuscivo a sentire il suo calore.

Mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia. Avevo bisogno di schiarirmi le idee, ma non solo. Anche questa notte non ho dormito gran che, mi chiedo quando cambierà tutta questa situazione, quando riuscirò a dormire tutta la notte. Entrai in bagno, mi tolsi la mia maglietta che indossavo per dormire, in poco tempo anche i boxer la raggiunsero sul pavimento, mi infilai sotto la doccia, regolai il getto d'acqua e aspettai. L'acqua comincio a scorrere lentamente, a bagnarmi i capelli e formare una piccola cascata sopra le mie spalle. I miei muscoli cominciano a sciogliersi e a rilassarsi, i miei capelli lunghi divennero pesanti. Appoggiai le mani contro la parete coperta da mattonelle azzurre per far scorrere meglio il getto d'acqua sulla mia schiena, che beatitudine, resterei cosi per tutta la giornata. Ma la cosa non mi aiuta molto, le mie idee sono ancora più confuse di cosi. Rischio di perdere il controllo in questo stesso momento, ma mi devo contenere, mi devo colmare, devo cercare di colmare questi bollenti spiriti, acesi il getto d'acqua al massimo, ecco, mi sto calmando.

Esco dalla doccia, avvolgo un asciugamano intorno alla vita,

Mi guardo allo specchio. Vedo la mia immagine riflessa, i miei capelli bianchi, i denti da squalo, i miei occhi rossi, la mia carnagione abbronzata. Sembro un demone uscito dal inferno. Già, un demone, infondo è quello che sono. Sono nato per punire gli esseri malvagi, mietere le anime, far scorrere il sangue. Uno come me che ha commesso cosi tanti sbagli nella vita, desidera solamente una cosa. Un calore immenso nel cuore che scalda questo corpo, che nasce quando incrocio un paio di occhi verdi che sembrano due gioielli preziosi.

Cazzo....mi devo dare un contegno.

Indossai un paio di jeans, la mia felpa preferita, mi pettinai i capelli a mo di spazzola, mi misi una fascia per tenerli alzati.

Finito scesi per la colazione, trovai Maka seduta in cucina china su uno dei suoi libri. Mi appoggiai allo stipite della porta, cominciai a studiarla. Portava la sua solita “divisa” composta da una camicia, una felpa, una gonna a scacchi e stivali, il capoto nero era appoggiato sulla sedia acanto a lei. I capelli biondo-cenere erano raccolti in due codini, avrei voluto che alzasse i suoi occhi da quel dannato libro per potermi perdere in quei due smeraldi di un colore verde intenso che si ritrovava ad avere al posto degli occhi.

Presi posto davanti alla mia maestra d'armi e comincia a fare colazione, lei non staccava lo sguardo dal libro, la cosa cominciava a darmi un po' su nervi ma preferì sorvolare.

Mi ricordo ancora tutt'oggi il giorno in cui noi due siamo diventati partner. Quel giorno ho avuto una sfiga allucinante e la cosa mi faceva sembrare “ poco figo” , tutti i maestri d'armi che incontravo risultavano incompatibili con me, ormai mi ero arreso ed ero deciso di tornarmene a casa. Prima di andare via la mia attenzione fu catturata da un piano che avevo intravisto in un aula, io da solito fanatico non riusci a resistere a non far scorrere le mie dita sui tasti facendoli vibrare. Terminata la melodia percepì al mio fianco una presenza, la presenza di una maestra d'armi, la mia partner, la mia Maka.

Eri splendida. Indossavi un vestito nero con uno scolo a cuore, le maniche erano di un tessuto trasparente che lasciava intravedere la tua pelle bianca, la gonna era ampia ma non troppo. Quando ho incrociato il tua sguardo un brivido mi scosse e un calore intenso esplose dentro di me.

Ancora non riesco a crederci che noi due ci siamo scelti come partner, diversi come siamo, ma probabilmente è la nostra diversità che ci permette di avere un unione come la nostra.

Un demone e un angelo.

Alcune volte poi mi domando anche come mai questo sentimento è nato dentro di me, già perché il mio cuore accelera il battito ogni volta che mi sfiori o mi dedichi uno dei tuoi sorrisi. Proprio cosi, io Soul Evans, una falce, mi sono innamorato di Maka Albarn, la mia maestra d'armi.

Alcune volte immagino come potresti reagire se ti dicessi quello che provo per te.

Probabilmente un leggero rossore coprirebbe la tua pelle diafana. Abbasseresti lo sguardo per non farmi leggere nei tuoi occhi quello che pensi. Mi diresti che mi vuoi accanto ma solamente come tuo amico, come la tua arma. Sentirei una fitta al cuore. Ti direi che per me va bene esserti amico, ti mentirei per poter avere anche un piccolo ruolo nella tua vita e uno piccolo spazio nel tuo cuore. Rinuncerei a te solamente per poterti stare vicino come amico, per poter vedere il tuo sorriso tutti i giorni, per saperti felice.

Subito dopo questi miei pensieri nella mia mente si fa largo un altra immagine. Una chiesa, tutti i nostri amici la riempono. Tu vestita da sposa. Percorri la navata con tuo padre al fianco. Ti dirigi verso un uomo che ti aspetta davanti all'altare, verso una nuova vita, senza di me

Allora mi rendo conto che al posto di quell' uomo nella mia immaginazione voglio esserci io, io e nessun altro. Solamente immaginandoti tra le bracia di qualcun altro che non sono io, sento dentro le mie viscere nascere un mostro, un mostro chiamato gelosia fole. Questo è cosi “poco figo”.

Sai Maka,non ho ancora capito come fare per dimenticarti, per non impazzire per questo sentimento che ogni giorno cresce dentro di me e riempie tutte le cellule del mio corpo e tutti i neuroni del mio cervello. Probabilmente è impossibile.

Finché il mio cuore sarà nel mio petto, questo sentimento continuerà a bruciare dentro di me. Suppongo che esso morirà solamente nel giorno in cui qualcuno mi squarcerà il petto a metà e con la mano mi strapperà il cuore.

No, forse tutto questo continuerà a vivere dentro me e farmi impazzire.

Mi domando come hai fatto a catturare il mio cuore in questo modo, forse sei una strega e mi hai lanciato un incantesimo. Ti prego Maka dimmi che cosa mi hai fatto. Ti prego dimmelo, perché ormai sto raggiungendo il limite della lucidità. 


   
 
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