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Autore: D_Dya    26/06/2012    1 recensioni
Cap 1°
"Sai Maka,non ho ancora capito come fare per dimenticarti, per non impazzire per questo sentimento che ogni giorno cresce dentro di me e riempie tutte le cellule del mio corpo e tutti i neuroni del mio cervello. Probabilmente è impossibile.
Finché il mio cuore sarà nel mio petto, questo sentimento continuerà a bruciare dentro di me. Suppongo che esso morirà solamente nel giorno in cui qualcuno mi squarcerà il petto a metà e con la mano mi strapperà il cuore.
No, forse tutto questo continuerà a vivere dentro me e farmi impazzire.
Mi domando come hai fatto a catturare il mio cuore in questo modo, forse sei una strega e mi hai lanciato un incantesimo. Ti prego Maka dimmi che cosa mi hai fatto. Ti prego dimmelo, perché ormai sto raggiungendo il limite della lucidità."
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Death the Kid, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Tsubaki | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2°( pdv Maka)

Capelli bianchi sparsi sul cuscino in modo disordinato, la carnagione leggermente abbronzata per gli allenamenti sotto il sole cocente, il solito sorriso sghembo sul viso, il suo solito tono annoiato o lamentoso per la mia “ delicatezza” nel svegliarlo al mattino, le solite lamentele per i miei toni maneschi nei suoi confronti.

Ecco com'è il mio partner, la mia falce, Soul Evans, il ragazzo del quale mi sono innamorata. Il ragazzo che ha sconvolto completamente la mia vita e la mia anima.

Questo sentimento è sepolto nelle profondità della mia anima, incatenato dentro un scrigno all'interno del mio cuore. Un scrigno che io non voglio aprire, non devo aprire per non dover soffrire di nuovo.

Non voglio dover provocare dolore per colpa di un uomo, ho già sofferto per le ferite che mi ha provocato mio padre, per questo motivo questo sentimento nato nei tuoi confronti è sbagliato.

Tutto quello che provo è totalmente sbagliato, per questa ragione continuo a comportarmi con te come ho sempre fatto.

Continuo ad essere la solita Maka. La solita secchiona. La solita testarda che desidera arrivare prima e superare persino i propri genitori. La solita ragazza manesca che per ogni tua scemenza ti tira i tira i miei“delicatissimi” Maka Chop.

 

Già, continuo ad essere cosi, ma in realtà vorrei farti percepire questi sentimenti, durante la fusione delle nostre anime ho l'impulso di farti leggere quella parte di me che ti tengo celata. Ma nello stesso momento ricordo il dolore che ho provato a causa di mio padre e coprendo che dirti quello che provo sarebbe un grosso errore, che i miei sentimenti per te sono un errore, un dannato errore.

Sei seduto di fronte a me, perso totalmente nei tuoi pensieri e io mi domando cosa ti passa per la testa.

Tu credi che io non mi sono resa conto di niente, sbagli. Ho capito che tu mi nascondi qualcosa, cosi come io faccio con te anche tu celi a me una parte della tua anima.

Tu sei il primo uomo al quale ho permesso di avvicinarsi a me e non ho ancora capito il motivo. Fin da quando ero piccola non permettevo ai maschi di avvicinarsi a me.

 

Ricordo tutt'ora l'espressione di dolore sul viso di mia madre dopo l'ennesimo tradimento di mio padre.

Lo sguardo vellutato dalle lacrime e pieno di dolore. La bocca contorta. Le lacrime che scorrono sulle guance.

Mi ero ripromessa di non fare avvicinare un uomo a me nessun uomo, di non innamorarmi mai. Ho infranto le promesse che mi ero fatta da bambina. Mi sono avvicinata a un uomo di mia spontanea volontà, mi sono innamorata di lui senza accorgermene.

Non lo so per quale motivo ti ho scelto come il mio partner Soul, forse per la melodia che suonavi quando ci siamo incontrati o perché ho intravisto nei tuoi occhi una sfumatura di dolore. Con tempo ho imparato ad apprezzare tutti i latti del tuo carattere: la tua mania di essere il più figo di tutti, la tua pigrizia, la tua gentilezza che nascondi dietro il menefreghismo, la tua preoccupazione nei miei confronti, la tua costante presenza acanto a me anche quella silenziosa, la tua testardaggine, il tuo modo di proteggermi da mio padre.

Tutto questo ha contribuito alla nascita di questo sentimento.

 

È tutto cosi sbagliato, dannatamente sbagliato.

 

Finito di fare colazione usciamo di casa per dirigersi alla Shibusen, quella scuola di matti che è diventata la nostra casa. Il sole era già alto e il vento estivo bruciava per il calore. Ma mi domando chi è che ha deciso di costruire una città nel bel mezzo della “ Valle della Morte”, fatemi pensare,.... certo, si,.... il Somo Shinigami, cavolo sono già sudata di prima mattina.

 

Ti vedo camminare davanti a me, con la tua solita camminata “da figo". Hai le mani in tasca, la schiena leggermente ricurva, posso immaginare la tua espressione scocciata e annoiata sul viso. Mi piace questo tuo modo di camminare, sei cosi buffo, ma guai a dirtelo, si rischia di sentirti sbraitare le tue solite cretinate sul essere “figo”.

Rido divertita tra me e me. Ti vedo fermarti e voltarti verso di me, mi sorridi.

Hei Soul, perché mi fai questo, perché ogni tua minima azione nei miei confronti mi fa accelerare il battito del mio cuore e fa vacillare la mia decisione di tenere questi sentimenti nel baratro della mia anima.

Hei, che hai da ridere? “ mi chiedi con il tuo solito sorriso sbilenco che amo.

Ti sorrido e scuoto la testa. Mi poggi la tua mano, io la prendo e mi trascini verso di te, mi rivolgi nuovamente un sorriso da mozzare il fiato.

Ti prego Soul, basta, in questo modo mi rendi le cose più difficili, molto più difficili. Il mio cuore continua ad accelerare il battito, lo sento rimbombare nel mio petto.

Mi prendi a braccetto e continuiamo a camminare verso la Shibusen. Eccola la prestigiosa scuola per i maestri d'armi e le loro armi. Certo che la struttura della scuola è veramente fuori dal comune con tutte quelle torce gigantesche, teschi e spigoli. Su uno degli spigoli riesco a scorgere una testa blu, Black Star, menomale che non sento ancora le sue idiozie sul “essere più grande di un Dio”.

Ogni tanto mi chiedo come fa Tsubaki a sopportare quell'idiota. Alla base della Shibusen, riesco a vedere una figura vestita di nero, Kid, sbraitare contro Black Star, probabilmente sul fatto che stava rovinando la simmetria della scuola o roba del genere, quei due non cambieranno mai.

 

Un rumore assordante mi invade improvvisamente le orecchie, Soul cerca di proteggermi facendomi chinare verso terra e coprendomi la orecchie con le mani e chinandosi da dietro su di me. Una nuvola di polvere copre totalmente la mia visuale. Sento un rumore di frenata, poi qualcuno tirare Soul da sopra la mia schiena e una battuta ormai troppo famigliare.

Quante volte ti devo dire di tenere le tue manacce giù dalla mia bambina” mio padre, ecco chi ha alzato tutto quel putiferio. Mi rimetto in piedi e osservo la scena davanti ai miei occhi.

Soul alzato in mezz'aria per il bavero della felpa e il viso contrariato di mio padre a pochi centimetri da quello di mio partner. Il viso di Spirit è contorto dalla rabbia e dal disappunto, mentre Soul ha la sua solita espressione da menefreghista e una strana luce negli occhi. Come odio questi scontri tra quei due.

S:“ Bambina, strano da quello che ne so io, tu hai abbandonato Maka e sua madre per correre dietro ad altre donne. Quindi non hai nessun diritto definire Maka “ mia bambina” “

Sp:” Ragazzino, preparati a dire le tue ultime preghiere” mio padre aveva trasformato il suo braccio nella falce.

Possibile che non posso avere un giorno normale nella mia vita, no,certo è chiedere troppo. Preparai uno dei miei Maka Chop e colpi quel demente di mio padre sulla testa, facendolo piegare in due dal dolore.

Soul si mise automaticamente alla mia destra come faceva quando ci preparavamo a combattere.

Mk: “ Ma la volete smettere una volta per tutte con 'ste cretinate. Comunque papa, per quale motivo sei qui, non è forse compito tuo stare accanto a Somo Shinigami.

Sp:” Si, si, è che vi avevo visto tramite lo specchio di Somo Shinigami, è quello che vedevo non mi piaceva per niente, quindi ho pensato di intervenire. Dovevo venire a chiamarvi comunque, c'è una nuova missione per voi due. Il Somo Shinigami vi deve parlare.” mentre mio padre stava parlando si accarezzava la testa nel punto dove l'ho avevo colpito, la cosa mi riempiva di soddisfazione.

Soffri, te lo sei meritato tutto quel dolore, anche gli interessi.

I pensieri su mio padre furono distratti dall'espressione seria di Soul, se ne accorto anche lui. Era raro che il Somo Shinigami comunicava le missioni tramite mio padre, questo succedeva solamente quando la missione era di un livello avanzato e venivano assegnati prevalentemente ai professori o ai membri diplomati della Shibusen.

Per quale motivo due studenti come noi siamo stati scelti per una missione del livello avanzato?

La cosa mi incuriosiva e preoccupava. 

   
 
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