Era ormai un’ora che fissava quella foto e le lacrime continuavano a scendere ininterrotte dal primo momento che l’aveva vista. Perché gli era venuto in mente di accendere quel maledetto computer? Di entrare in quel maledetto Twitter? Di vedere il meledetto profilo di Louis? Ora stava piangendo come una ragazzina alle prese con la sua prima cotta, tutto per colpa di una stupida foto!! Ma che ci poteva fare? Era passato sopra tante cose, ma ora davvero non ce la faceva più, era arrivato al suo limite. Vederli ancora insieme, felici, lo distruggeva. Vedere la faccia di quella sgualdrinella abbracciata al suo Louis lo faceva morire. Suo? Ormai doveva averlo capito, Louis non era mai stato suo. Ogni carezza, ogni abbraccio, ogni parola sussurrata, era tutto una  stupida utopia a cui Harry si era sempre aggrappato, per credere che lui contasse qualcosa per l’amico. Perché lui ci credeva davvero in Louis, in loro. Guarda ancora per qualche minuto la foto di Louis e Eleonor, abbracciati, poi si asciuga le lacrime, e sostituisce la tristezza con la rabbia, rabbia contro il suo migliore amico, contro la sua ‘perfetta’ ragazza, contro il mondo, ma soprattutto contro se stesso! Ricorda bene com’era prima, prima che arrivasse lei, passavano insieme ogni momento, condividevano ogni emozione, anche quelle brutte, poi lei ha preso il suo posto. Ogni cosa che prima facevano insieme, ora la faceva con lei. Ricorda le notti passate a parlare, stretti nello stesso letto, nello stesso abbraccio, invece di dormire. Ricorda quelle carezze, che lo facevano morire e rinascere in un attimo. Ricorda i segreti, sussurrati, il tempo passato insieme, solo loro due. Quanto tempo è passato da quando sono stati davvero solo loro due insieme? Troppo.
Dopo un ultimo singhiozzo si alza dal letto della camera d’albergo in cui alloggiano, cerca di riprendere un respiro normale, prima di cacciare un urlo così forte che probabilmente lo hanno sentito fino alla reception e scaglia forte il suo i-pad contro il muro, facendolo finire in mille pezzi. Rimane così, fermo, fino a che qualcuno non apre la sua porta, per vedere cosa era successo. È Zayn, con una faccia preoccupatissima degna di un premio. “Harry, ma che cosa è successo qui?” dice avvicinandosi piano a lui. “È successo che non ce la faccio più, ok?!?!?  Non ce la posso fare!!! Zayn tu come riesci a stare tranquillo sapendo che la persona che ami non ti vorrà mai?? Perché io non ci riesco!!” gli sputa contro, con una rabbia che Zayn non gli ha mai visto addosso. Zayn sa perfettamente cosa prova il riccio, perché sono esattamente nella stessa situazione. Anche lui non può fare a meno di piangere la notte, da solo, perché Liam è insieme a Danielle, non può fare a meno di distruggere tutto quello che gli capita sotto mano, perché dentro di lui si sente completamente distrutto e sa che non potrà mai averlo, ma i suoi sentimenti per lui sono l’unica cosa che non riesce a distruggere, perché sono troppo forti, troppo pesanti, che sembrano volerlo schiacciare.
Zayn sa che Harry si sente esattamente come lui e sa che non riuscirà a fare niente per farlo stare meglio, così semplicemente lo abbraccia, tenendolo più stretto che può tra le sue braccia, mentre Harry ricomincia a piangere più forte di prima, insieme al moro. E sanno entrambi che domani dovranno continuare a fingere, nei loro ruoli che ormai gli stanno troppo stretti, ma di cui non possono spogliarsi, perché è tutto ciò che hanno, tutto ciò che gli è rimasto, insieme a un amore non corrisposto.