La svegliò il freddo.
Era sola , era buio –“ dove mi trovo?”- chiese alla notte sperando in una risposta.
La strada per la quale si era trovata a vagare le pareva familiare – è il mio paese - pensò o meglio pregò.
Tento di ricordare come era arrivata lì e quale assurda ragione l’aveva spinta ad uscire nel cuore della notte da sola. Incominciò a vagare in cerca di un anima che le potesse dare aiuto quando ecco tra la bigia atmosfera invernale delinearsi la figura di un uomo.
L’ uomo pareva spaventato , correva come inseguito . Ma da cosa? La figura passò sotto il fascio di luce gialla di un lampione così lei poté riconoscere il suo amore che correva spaventato e smarrito.
Ansimava Ettore , lui che mai vide paura , che mai si tirò indietro davanti ad una sfida ora fuggiva come se fosse la morte in persone ad inseguirlo –Anthea scappa – gridò l’uomo - Amore da cosa scappi ? fermati , vieni qui. Torniamo a casa – lo pregò la giovane e mentre finiva la quest’ ultima frase vide quattro nere chimere avvolgere Ettore e risucchiarlo in un implosione di melma scura.
IL BUIO AVVOLSE TUTTO