Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: Cri cri    26/06/2012    8 recensioni
Le luci dello stadio vennero spente: il chiacchiericcio generale della folla aveva lasciato spazio ad uno strano silenzio: come se tutti fossero rimasti col fiato sospeso. Tre figure fecero il loro ingresso sul palco.
Spero possa piacervi...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A strange cap 14 la festa a sorpresa







La festa a sorpresa



Dopo il battibecco avuto con Seiya, Usagi, non aveva più avuto modo di incontrarlo e sinceramente ne era davvero rincuorata. Non avrebbe retto un altro confronto con quegli occhi colmi di lacrime e sofferenza. Sapeva benissimo che con il suo 'falso' comportamento lo aveva ferito a morte, ma come poteva rischiare la sua vita per lei? No! MAI.
Seiya gli era entrato prepotentemente nel cuore e nell'anima dal concerto, quando lui - ancora non conoscendola - le aveva regalato quella rosa rossa che portava nella tasca della giacca.
Ricordava benissimo quel momento, mentre una lacrima solitaria faceva capolino dai suoi splendidi occhi...
" Perchè il destino deve remare contro di noi amore mio? " sussurrò lievemente; sentì il petto gonfiarsi per la troppa aria repressa dentro i  polmoni che cercava disperatamente di uscir fuori e dar così sfogo per non soffocare.
Si accasciò sulla porta, portando le braccia intorno alle gambe, rannicchiandosi in se stessa.
Mancavano due giorni al suo 'improvviso' matrimonio e tutte in quella casa erano in fermento; le sue amiche - ignare di tutto - sprizzavano felicità da tutti i pori, facendosi in quattro per organizzarle una cerimonia decente.
Ricordava ancora le loro facce stupite il giorno che glie lo aveva annunciato, spinta da un Mamoru opprimente come una cappa di smog.





" Complimenti Mako-chan, la cena era squisita " biaschicò Minako con il boccone in bocca, provocando una risata generale tra le ragazze: tutte tranne Usagi che, stranamente, era stata silenziosa per tutta la cena.
" Usa tutto bene? " chiese preoccupata Makoto.
" Eh? Cosa? " si trovò a dire, spaesata più che mai.
Era talmente immersa nei suoi pensieri che non aveva ascoltato nemmeno una parola.
" Dicevo: tutto bene? C'è qualcosa che non va? " Makoto le prese la mano, carezzandola come solo una madre sapeva fare, infonfenfole coraggio per parlare.
" Domenica mi sposo ragazze; Mamoru ha deciso così e dopo la cerimonia ci trasferiremo a Los Angeles " disse con una punta di malinconia, trasmettendola così a  tutte le ragazze.
" Ma perchè tutto così in fretta? Insomma... noi siamo felici Usagi, ma non avremo tempo sufficiente per preparare tutto " urlò Rei, guardandola di sbiego.
" Ragazze non dobbiamo perdere altro tempo da perdere, dobbiamo organizzare tutto... il pranzo, gli inviti, i fiori... " disse Minako euforica, invidiano l'amica che - in quel momento - non sembrava essere tanto felice, ma non le diede peso; sicuramente era agitata per il grande giorno e la sua reazione era più che giustificata.



" Oh amiche mie! Se solo sapeste la verità! Se solo sapeste che bastardo di uomo ho accanto " singhiozzò, soffocando un urlo che le premeva contro la gola per uscire, rimandandolo nello stomaco.



*********




" Pronto? Chi parla? ".
" Sono io, Elisa " rispose la ragazza all'altro capo della cornetta, lasciando basita la persona che la stava ascoltano ad occhi spalancati.
" Perchè mi hai chiamata? Cosa vuoi da me? " si interrogò mentalmente, cercando disperatamente una risposta che - come volevasi dimostrare - non arrivò.
" Cosa c'è? " chiese freddamente, nascondendo la contentezza di poterla sentire ancora, dopo mesi di mutismo.
" Sò che sono l'ultima persona che vorresti sentire ma dobbiamo parlare ".
" Bene, parla allora " disse con una punta di acidità.
" Non per telefono, dobbiamo incontrarci; è importante " disse Elisa, sperando che l'amica accettasse il suo invito.
" D'accordo, tra mezz'ora sotto la statua della libertà " riattaccò, facendo spuntare un sorriso a trentadue denti ad Elisa che, dopo aver posato il cellulare in tasca, uscì in direzione dell'appuntamento.



Elisa era arrivata decisamente in anticipo e - conoscendo le abitudini della ragazza - non si era affatto meravigliata di vedersela davanti ben dieci minuti prima.
" Ciao " si limitò a dire la nuova arrivata, sedendosi accanto ad Elisa che, di rimando, la salutò con un cenno del capo.
" Ciao Eleonora, come stai? " chiese titubante, sperando di non essere subito attaccata dalla mora che, in quel momento, si sentiva fortemente a disagio.
Eleonora,dolcissima ragazza dalla faccia da ragazzina, occhi scuri come i suoi capelli ricci che le arrivavano alle spalle, che nascondeva un carattere forte e determinato.
Elisa, anch'essa temeraria e forte di carattere - con una gentilezza fuori dal comune - aveva lunghi capelli castani, portati fin sotto le spalle lisci e setosi, che si sposavano con le sue iridi castane.
" Benino dai, tu? " rispose, guardandola negli occhi, come a volerle scavare l'anima in cerca di una risposta che da tempo la tormentava " Perché ci siamo allontanate così? " .
" Diciamo bene. Io... ecco volevo scusarmi con te per essere sparita così, ma sai... da quando ho rotto con Yaten mi sono chiusa in me stessa, rabbuiandomi completamente. Ho sbagliato, lo sò; ma credo di non essermi meritata tutto questa freddezza da parte tua. 
Ecco... sono veramente dispiaciuta e spero che un giorno tu possa perdonarmi e tornare le amiche di sempre " abbassò lo sguardo, mentre Eleonora ascoltava taciturna cosa la ragazza avesse da dirle.
" Avevi tutto il mio appoggio, e lo sai bene; ma hai preferito chiuderti in te stessa, abbandonandomi. Capisco il tuo dolore; anche io ho subìto una perdita e lo sai, anche se in modo differente da te, ma non mi sono chiusa come una vongola o messo la testa sotto terra come gli struzzi per crogiolarmi nel mio dolore. Sono rimasta ferita dal tuo comportamento, ma è pur vero che anche io ho sbagliato a troncare tutti i rapporti con te.
Sai bene che non ho mai smesso di volerti bene, sei come una sorella per me... 
Ed è per questo che ho deciso di perdonarti " disse sorridendo, scaldando il cuore di Elisa che, in lacrime, le si gettò al collo, piangendo tutto il suo dolore.
Piansero assieme, abbracciate, mentre il cielo - cupo e grigio - presagiva un imminente temporale.


Dopo essersi calmate, Elisa decise che era arrivato il momento di parlarle di cosa aveva scoperto.
" Ele devo dirti una cosa " sospirò, facendola preoccupare.
" Cosa c'è? " chiese.
" Ho scoperto che una setta di caccia vampiri vuole sterminarci, compresi loro... " pronunciò quel loro con un grande sospiro, mentre altre lacrime rischiavano di inondarle di nuovo il viso.
" Ora si trovano a Tokyo e sono intenzionati a farli fuori; di noi non sanno che siamo qui, ma ci stanno cercando. Dobbiamo andare dai ragazzi e avvisarli, altrimenti... " non finì la frase che Eleonora si alzò di scatto dalla panchina mostrando un debole sorriso " E così torniamo a farci male " sussurò, mentre calde lacrime si mischiarono con la pioggia improvvisa che scendeva a catinelle.




*****************




A Tokyo il tempo non era certo più splendido, anzi... lampi e tuoni squarciavano il cielo con una potenza inadudita da far quasi paura. 
Seiya, seduto vicino la finestra della sua camera, fissava la pioggia incessante, mentre con una mano teneva saldo uno spartito con la canzone che aveva composto in meno di qualche ora, pensando a lei...
Quella mattina era arrivata una lettera indirizzata a loro, una lettara che gli aveva frantumato il cuore in mille pezzettini.
Si alzò di scatto facendo cadere la sedia per terra, provocando un tonfo terribile che non scompose per niente i due fratelli al piano di sotto che, dopo aver letto il contenuto della busta, avevano deciso di lasciare in pace Seiya.
Sulla scrivania ergeva il foglietto della busta, finemente curato nei minimi dettagli; al centro padronenaggiava una scritta a caratteri cubitali che gli provocava forti ferite...



     
      Mamoru Chiba                        Usagi Tsukino

             celebreranno il loro matrimonio
             nella cattedrale di Sant. Andrew
             il giorno 02 Luglio 2012.
             Dopo la cerimonia gli sposi riceveranno
             gli invitati presso il castello Moon.





" Bunny perchè? Perchè mi hai illuso così? Io ti amavo e, purtroppo per me, ti amerò per sempre e per me il per sempre esiste davvero. Perchè hai cambiato idea così velocemente? " 
urlò nella sua testa, mentre scaraventò un pugno al muro, provocandogli una crepa ben visibile.
La ferita, provocata dall'impatto violento con il muro, si rimarginò in un attimo, irritandolo ancor di più.
" Non posso nemmeno procurarmi dolore cavolo, maledetto me... " urlò con tutto il fiato che avesse in gola, rattistando così Yaten e Taiki che, al piano di sotto, pensavano alla sofferenza che Usagi aveva inferto a Seiya.


" Se continua di questo passo distruggerà casa " sussurrò sconsolato Yaten che rivedeva se stesso nel comportamento di Seiya.
Anche lui aveva sofferto molto per amore, costretto a lasciare il suo unico e grande amore per una sciocchezza: la carriera.
A New York aveva lasciato il suo cuore, la sua anima, la sua fonte vitale...
Il ricordo dei giorni felici  con la sua amata gli riaffiorarono nella mente, provocandogli un forte dolore nella cassa toracica, dove giaceva inerme il suo cuore.



" Yaten smettila subito, non resisto ti prego " urlava Elisa tra le lacrime, mentre cercava di divincolarsi dalla presa ferrera del fidanzato che si divertiva come un matto quando implorava pietà.

" Solo se mi dai un bacio come si deve mia regina " le alitò vicino l'orecchio, procurandole un brivido freddo su tutta la schiena.

Si avventò su quelle labbra sottili e rosse, saggiandone completamente il sapore, mentre delicatamente le toglieva il vestito di dosso, lasciandola completamente nuda sotto di lui, beandosi di quella celestiale visione, mentre la  voglia di lei saliva alle stelle, non facendolo più ragionare lucidamente.
Si amarono per tutta la notte, promettendosi amore eterno...


" Già... amore eterno... perchè sono stato così sciocco da preferirla alla carriera? Cosa mi era saltato per la testa? " pensò tristemente mentre saliva le scale per avvertire Seiya che era arrivato il momento di andare alla festa.





************


La festa a sorpresa, organizzata nei minimi dettagli da Minako e le altre, era alle porte. 
Avevano fatto i salti mortali per non far scoprire nulla ad Usagi, raccontandole bugie a non finire.
Avevano invitato anche i Trhee light, in modo da renderla  felice, non sapendo però che quella festa avrebbe solo portato più dolore che felicità.
Seiya, assieme a Taiki e Yaten,erano arrivati dieci minuti prima della festeggiata, in modo da rendere la sorpresa ancora più bella.
Per quella serata avevano chiesto il permesso a Motoki di poter usare la sua villa; permesso assolutamente accettato dal biono che, in quel momento, si trovava su un aereo di ritorno per il Giappone, visto che non poteva mancare al matrimonio del suo migliore amico.
Era stato organizzato tutto alla perfezione ed era stato invitato anche Mamoru che, stranamente, aveva gentilemnte rifiutato l'invito, visto che doveva occuparsi di fatti molto più urgenti a sua veduta: trovare il modo di far fuori i fratelli Kou.
Usagi, fatta vestire a puntino con la scusa di andare a mangiare fuori, venne bendata da Rei che, sotto sotto, sghignazzava pensando alla faccia da pesce lesso che avrebbe assunto, di li a poco, la sua amica.
" Rei perchè dovrei stare con questa maledetta benda sugli occhi? " sbuffò spazientita la biondina, camminando aggrappata a Rei che la guidava verso l'entrata della villa.
" Quanto sei noiosa Usa-chan! Fidati di me " ridacchiò, fancendola preoccupare un pochino.
" Certo, se mi dici così allora posso fidarmi " rispose, ridendo  di rimando.
" Ecco siamo arrivati. Ora ti toglierò la benda " disse togliendola.
Usagi si ritrovò al buio, nel silenzio più totale.
" R- Rei? " chiese balbettando, mentre si accesero le luci ed un coro si alzò nell'aria...
" Auguri " urlarono i presenti in sala, facendo strabuzzare gli occhi ad Usagi che, in quel momento, si sentiva fuori posto e nel luogo sbagliato.
Le sue amiche le avevano organizzato una festa a sorpresa il giorno prima del suo matrimonio, invitando tutti i loro amici, compreso lui...
Lo aveva notato subito tra la folla, con quella sua chioma corvina e gli occhi blu notte, spenti e privi di qualsiasi emozione.
Si fissarono per minuti interminabili che a lei parvero ore, mentre gli invitati si alternavano per grontatularsi con lei.
Ad un certo punto i tre cantanti attirarono l'attenzione di tutti...
" Siamo qui riuniti questa sera per festeggiare l'addio al nubilato della nostra Usagi che, domani, si convoglierà a nozze con il suo amato " sottolineò la parola amato Seiya che, con grande stupore da parte di Usagi, era stato proprio lui a prendere parola " Mamoru". Questa canzone è un regalo per voi, che possiate essere felici " disse, puntando uno sguardo inceneritore alla biondina.



( vi inserisco qui il link della canzone, ascoltatela è bellissima http://youtu.be/3KT-YYH9YY4)


Quanto ti ho sentita mia 
quando siam rimasti cinque giorni a letto 
chiusi dentro casa mia 
quanto ti ho sentita mia 
quando ti ho spogliata e t'ho messo il pigiama 
quanto ti ho sentita mia 
dentro a quel vagone mentre il treno 
che fischiava ci portava via 
e quanto ti ho sentita mia 
lungo strade assolate di periferia 
con le gomme bucate e le bici parcheggiate 
dietro un grosso cespuglio d estate 

quanto ti ho sentita mia 
quando mi chiedevi prima di un esame 
di provarti a interrogare 
quanto ti ho sentita mia 
quando ti ho insegnato sopra il ghiaccio a pattinare 
e quanto ti ho sentita mia 
in quel vecchio ferroso letto di corsia 
mi stringevi la mano eri sotto anestesia 
io pregavo e per te stavo male 
Tu sei mia...quando vuoi 
ma sei mia, mia 
tu vai via...tornerai 
perchè sei mia 
quanto tu non lo sai 

tu sei mia mia mia, mia mia mia, mia mia mia o no 
tu mi ami ami ami, ami ami ami, ami ami ami o no 
tu sei mia mia mia, mia mia mia, mia mia mia o no 
tu mi ami ami ami, ami ami ami, ami ami ami o no 

e quanto ti ho sentita mia 
anche quando mi hai detto "io devo andare via" 
e hai gridato "e finita" ma era una bugia 
prima o poi tu dovrai ritornare 

perché sei mia... quando vuoi 
ma sei mia, mia 
tu vai via...tornerai 
perché sei mia 
mia… dove vai che sei mia 
quanto tu non lo sai 
quanto tu non lo sai 
tanto... tu non lo sai











Ancora una volta, Seiya, cantando, aveva tenuto lo sguardo puntato su quello del suo angelo, di colei che gli aveva rubato il cuore e calpestato come il peggior verme schifoso quella Terra.
" Questa canzone l'ho scritta per te amore mio, il mio ultimo regalo per te " pensò, mentre le note della canzone finirono, lasciando spazio ad un applauso da stadio.
Usagi, con il cuore a mille, uscì da quella casa troppo affollata per i suoi gusti, cercando di riprendersi dalla batosta che Seiya gli aveva dato, mentre nella sua mente rimbombavano le parole di quella canzone che sapeva di loro..." Oh Seiya! Come sono stata sciocca a pensare che potevi essere innamorato di Rei... Sinceramente sarebbe stato meglio, almeno non avresti sofferto  per colpa mia; tu non sai quanto vorrei gettarmi tra le tue braccia, assaporare quelle bellissime labbra, potermi unire con te... ma non posso.. " strinse i pugni, facendo sbiancare le nocche per la potenza della stretta.Non riusciva a perdonarsi del fatto di aver fatto soffrire Seiya, di averlo fatto innamorare di lei, di essere innamorato di un amore impossibile; perchè finalmente lo aveva capito: Seiya la amava profondamente e stava soffrendo come un cane.Durante la canzone avrebbe voluto gettarsi tra le sue braccia, urlare al mondo intero quanto lo amasse, ma il ricordo del discorso con Mamoru la destò dal farlo, facendo aumentare dentro sé la voglia di proteggerlo a tutti i costi.Copiose lacrime le colarono il mascara ben messo qualche ora prima con cura, fregandosene altamente se qualcuno l'avrebbe vista in quello stato.Una voce la riportò alla realtà, facendole arrivare il cuore in gola, mentre le farfalle allo stomaco le scombussolavano il corpo.
Quella voce così soave l'avrebbe riconosciuta tra migliaia, per quanto bellissima e melodiosa alle sue orecchie." Usagi cosa ci fai qui fuori? " chiese Seiya...






In questo capitolo fanno il loro ingresso due nuove ragazze... Le nostre Elisa e Eleonora ^^.Elisa era la fidanzata di Yaten che, a quanto pare, la ama ancora, mentre Eleonora ha avuto una perdita importante; chi sarà mai?La canzone cantata da Seiya è di Gatto Panceri e non ho nessun diritto su di essa.Allora ragazze, vi piace il ruolo di vampire? E soprattutto, come ho impostato il vostro ingresso?Alla prossima ragazze...
Cri cri









   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: Cri cri