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Autore: Flownes    26/06/2012    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se i settantaquattresimi Hunger Games, quelli di Katniss e Peeta, fossero finiti normalmente come tutti gli altri? Gli Hunger Games sarebbero continuati. Ecco, immaginate che nella famiglia Everdeen ci fosse anche un ragazzo, il figlio più piccolo per esempio...
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un sorriso mi illumina il volto. Forse era quello che voleva Leigh dal momento in cui ha deciso di rivolgermi la parola! O forse le è semplicemente piaciuta la mia idea e non ci ha dovuto pensare molto... Comunque sono inutili queste domande: ho degli alleati ed è questo che conta. Poi un terribile dubbio mi assale. E se Haymitch non vuole alleati per me? Infondo ha detto che devo essere solitario, per le ammiratrici. Però non ha detto nulla riguardo alle alleanze, né a me né a Marie. Sogghigno: sicuramente si arrabbierà più con lei che con me. Allearsi con i Favoriti porta solo guai. Un esempio ne è Peeta, che stava per morire durante i suoi Hunger Games. Se non fosse stato per Katniss sarebbe morto sicuramente. - Tutto bene? – mi chiede Wes divertito dalla mia espressione facciale, un misto tra gioia, rabbia e paura. Scoppio a ridere, perché mi preoccupo? Mi fido dei miei alleati. So che mi proteggeranno nell’arena finché non spezzeremo l’alleanza. - Si tutto bene, grazie. Perché non andiamo ad esercitarci con la spada? Non ne ho mai impugnata una e scommetto che potrebbe essermi utile nell’arena. – Wes fa una faccia mezza sconvolta: - Come sarebbe? Non hai mai impugnato una spada? – io sorrido imbarazzato, non pensavo che fosse una cosa tanto grave... Leigh scoppia a ridere: - Tranquillo, Cahem! A Wes sembra una cosa atroce, ma solo perché lui sa maneggiarle. Suo nonno costruiva spade, segretamente, per i centri di addestramento dei Distretti 4, 1 e 2, quindi gli ha insegnato qualche trucchetto. – mi strizza l’occhio dirigendosi alla postazione di spade e coltelli dove ci sono i tributi del Distretto 8, entrambi scheletrici. Leigh riprende ad esercitarsi nel lancio dei coltelli, è veramente dotata e migliora a vista d’occhio. L’istruttore mi propone una spada con impugnatura a una mano e mezzo, in modo da poterla impugnare anche con due mani. Inizio a familiarizzare con la spada, è più pesante di una lancia, ma è più maneggevole per il combattimento ravvicinato poiché il modo di impugnarla è completamente diverso. Non è poi così difficile e me la cavo bene. Purtroppo tra me e Wes non c’è paragone. Lui è a pochi metri da me e duella con uno degli assistenti senza dimostrare il minimo sforzo. Con abilità para o schiva tutti gli affondi del povero ragazzo che gli è stato assegnato come nemico. Lui e la sua lama (a una mano) sembrano un unico essere, pare che la spada sia un’estensione del suo braccio. Presto smetto di allenarmi e mi metto a guardare Wes: è incredibile come un ragazzino di 12 anni riesca a tenere testa facilmente ad un assistente fisicamente più grande e anche più muscoloso. Alla fine Wes con un semplice avvitamento fa saltare la lama di mano all’avversario per poi sorridere entusiasta all’istruttore, che decide di sfidarlo. È uno scontro entusiasmante: Wes è diventato serio e si vede che è in svantaggio, la mole dell’istruttore fa quasi paura e se aggiungiamo anni ed anni di esperienza sembra strano che Wes ancora sia in piedi. È un duello equilibrato, Wes attacca e si difende egregiamente, ma si vede che è stanco. Alla fine l’istruttore prova un attacco alla mano del suo avversario, un attacco semplice, Wes ride spostando velocemente la sua spada, in modo da farla scontrare con quella dell’istruttore, ma all’improvviso, quando solo due centimetri separano le due lame dall’impatto, la spada dell’istruttore cambia direzione e va a toccare delicatamente, con la punta, la pancia di Wes. Il ragazzino è sorpreso, poi scoppia a ridere. - Ho dato per scontato che la mossa fosse mirata solo alla mano... – L’istruttore completa la frase di Wes: - ... Ma quasi mai un attacco semplice resta un semplice attacco. Combatti bene, ma devi stare più in guardia. – Trascorriamo il resto del pomeriggio sperimentando tutte le botteghe, restiamo soprattutto a quella adibita alle tecniche di mimetismo, ci divertiamo tutti e tre a disegnare sulla nostra pelle fantasie che ricordano prati, alberi o rocce. Poi arriva la sera e l’allenamento finisce. Saluto i miei compagni e mi avvio verso l’ascensore. Non c’è nessuno, ho fatto attenzione a salire dopo i Favoriti, non ho nessuna intenzione di stare un solo secondo di più con loro, con Marie. Mi appoggio alla parete dell’ascensore incrociando le braccia e abbassando lo sguardo mentre si chiudono le porte, ma il mio sogno di restare solo fino al dodicesimo piano viene infranto da due piedi nascosti nelle loro scarpe argentate che si parano tra le porte scorrevoli dell’ascensore. - Posso salire? – un profumo di aghi di pioggia fresca appena caduta nel bosco mi invade le narici e il suono di una voce melodiosa mi entra nelle orecchie e mi costringe ad alzare lo sguardo su Grace. - Certo. – Inspiegabilmente sento l’agitazione montare dentro di me appena si chiudono le porte. - Grazie. – risponde lei appoggiandosi alla parete accanto alla pulsantiera dell’ascensore. La osservo in silenzio mentre il suo sguardo è fisso a terra: ha un completino simile al mio, ma tutto bianco, con qualche traccia di argento, mi ricorda la divisa dei Pacificatori. Un giorno Katniss mi ha detto che spesso i Pacificatori vengono arruolati nel Distretto 2. Appena l’ascensore parte Grace fa un brusco movimento cliccando un tasto rosso sulla pulsantiera: c’è scritto “ALT”. La veloce corsa dell’ascensore si arresta immediatamente senza il minimo rumore e io guardo stupito Grace: perché l’ha fermato? - Perché non hai accettato? – All’inizio non capisco di cosa stia parlando dato che ancora una volta mi sono perso nei suoi occhi color ghiaccio, hanno il potere di stregare chiunque, a parer mio. - Oh... Ti riferisci all’alleanza con i Favo... con voi? – Si allontana dalla pulsantiera e mi si para davanti, giusto una ventina di centimetri ci separano. Cerco di tornare serio. - Morirei. Alleandomi con i tributi del Distretto 1, con quella montagna del Distretto 4 e con Ethan, morirei. La ragazza del 4 non mi spaventa e nemmeno Marie. – pronuncio il suo nome con disgusto. Grace mi guarda seria, senza tradire emozioni, fissando i suoi occhi di ghiaccio nei miei verde bosco. - E io? Ti spaventerebbe allearti con me? – Questa ragazza è un treno in corsa. È una bomba a mano. Sento di arrossire, mi rende fragile quel suo sguardo truce e dolce allo stesso tempo. Ma cosa mi passa per la testa!? È sempre una dei Favoriti, un nemico. Potrebbe uccidermi anche adesso, nell’ascensore, perché io non sarei in grado di affrontarla in questo stato. Tiro fuori il mio atteggiamento forte, misterioso e intrigante, quel mio lato che ho scoperto da poco appartenermi. - Non posso fidarmi di te... Almeno finché resti con i Favoriti, sei una minaccia quanto tutti gli altri. – Mi si spezza qualcosa dentro, le ho appena offerto una specie di alleanza? Dimmi che non l’hai fatto, Cahem... I miei piedi si muovono da soli raggiungendo la pulsantiera dove premo nuovamente il tasto rosso e l’ascensore riprende la sua corsa verso il secondo piano. Le porte si aprono automaticamente, ma Grace non accenna a muoversi. Mi sento a disagio. Perché non esce? Perché non torna dal suo Ethan? Dal suo toro da compagnia? - E, se non fossi alleata con gli altri tributi, ti fideresti di me? – Questa domanda mi spiazza, credevo che sarebbe uscita furente dall’ascensore senza nemmeno salutarmi! Le parole mi escono dalla bocca prima che io possa pensarle: - Si. – Accidenti, Portia me l’aveva detto, devo sempre pensare prima di parlare! Mi rende debole, avventato e assolutamente stupido. Quella parola non è uscita dalla mia mente, mi è venuta dal cuore. Forse fuori dal Centro di Addestramento, nel lontano Distretto 12 sarei innamorato di Grace. Forse una parte di me non ha rinunciato a lei. Ma perché? Sono le parole di Effie dette nell’ascensore ieri sera? Sarà il fatto che questa ragazza mi piace anche se non la conosco? Non lo so. Ma è male. Non avrei mai dovuto dire quella parola, non avrei mai dovuto dirle quel “si”. Mai. Grace esce dall’ascensore, ma questa volta non torna indietro a salutarmi, a darmi la buonanotte. Anche lei ha capito che la nostra conversazione non avrebbe dovuto esserci? Anche lei è soggetta a pensieri turbolenti? No, semplicemente vuole farmi capire che quanto è appena successo, davanti agli occhi di tutti, non è mai accaduto. Arrivo in meno di un minuto al dodicesimo piano, le porte dell’ascensore si aprono mostrandomi l’appartamento destinato ai tributi, e al loro staff, del Distretto 12. Abbasso la maniglia d’oro ed entro: sono tutti seduti a tavola, probabilmente aspettano solo me per iniziare. Ma invece di sedermi prendo il mio piatto, lo riempio di cibo e me ne vado in camera senza dire una parola, tra le proteste di Effie e degli stilisti, che vorrebbero sapere come è andato l’addestramento. Mentre chiudo la porta della mia stanza vedo Katniss alzarsi dal tavolo, ma la voce di Haymitch la ferma: - No, non andare. Se è successo qualcosa di spiacevole, gli parlerò io dopo. Sono il suo mentore dopotutto. – Mi siedo sul letto e inizio a divorare la braciola di maiale annegandola nella salsa barbecue, passo alla verdura e alla frutta con la stessa voracità. Alla fine vorrei solo sfogare il veleno che ho dentro su chiunque. Rivedere Marie a tavola, nel mio stesso appartamento, sogghignare per la mia rabbia nei suoi confronti mi manda in bestia. Quella vipera mi ha preso in giro, mi ha fatto fare la figura dell’idiota e sta facendo di tutto per assicurarsi la mia morte. Se solo potessi fare qualcosa per cambiare la situazione... magari potrei stringere un’alleanza con Grace, che ucciderebbe qualche Favorito prima di venire da me, nell’arena. No, non funzionerebbe. Grace sarà l’unica ragazza a rimanere in vita tra i Favoriti perché ha un fascino letale sui tributi maschi, non può sciupare la sua occasione di rimanere viva. Se si alleasse con me si metterebbe solo in pericolo. E poi i miei alleati non l’accetterebbero mai. Leigh e Wes non si lascerebbero stregare dai suoi occhi di ghiaccio, e nemmeno io dovrei... Tre colpi alla porta. - Avanti. – dico bruscamente al mio visitatore. Haymitch entra nella stanza chiudendo piano la porta: - Ho pensato che potessi gradire il dolce. – Viene a sedersi accanto a me sul letto offrendomi gelatina di fragole su un piattino tutto decorato. Cerco di sorridergli per ringraziarlo, ma i miei muscoli facciali sembrano contratti in una smorfia di rabbia, così lascio perdere e inizio a mangiare il dolce. Quando finisco è chiaro che Haymitch si aspetta delle spiegazioni. Deve aver intuito che qualcosa oggi è andato storto e Marie naturalmente non gli ha detto cosa. Quella vigliacca non vuole nemmeno assumersi le sue responsabilità. È colpa sua se sono rovinato. È colpa sua se morirò nell’arena per mano di Ethan o dell’armadio del Distretto 4. - Qual è il problema, Cahem? Cos’è successo all’addestramento? – dalla voce non sembra ubriaco. - Marie è il mio problema. Quella brutta schifosa causerà la mia morte! Come ha potuto farmi una cosa del genere? Sono sempre un ragazzo del suo stesso Distretto! La mia vita dovrebbe valere più di quella degli altri tributi per lei! Dovrebbe desiderare di non essere lei a uccidermi! Ma invece mi ha deliberatamente dichiarato guerra e sarà lei a vincerla, perché si è alleata con i Favoriti! – Haymitch sembra sorpreso e fa per interrompere le mie urla, ma non lo lascio parlare e ricomincio a gridare: - Oh, si! Non te l’aspettavi, vero? Nemmeno io! – mi alzo in piedi e inizio a camminare per la stanza – Ha spifferato ai suoi stupidi amichetti tutti muscoli e niente cervello quello che sa su di me! Ha detto loro che so fare le trappole, che so arrampicarmi, quanto sono bravo con l’arco e tutto il resto! Tutto quello che sa su di me! Avrà raccontato anche dei cervi che ho portato alla macelleria di suo padre, degli scoiattoli e dei conigli che prendevo mentre Katniss era agli Hunger Games per la mia famiglia! Tutto quello che sa sul mio conto, capisci? – Mi lascio cadere sul letto, tornando seduto accanto a Haymitch, abbasso la voce. - Se tu questa mattina non avessi tralasciato la mia bravura nel tirare la lancia a quest’ora i Favoriti saprebbero veramente ogni cosa su di me e io non avrei alcuna speranza. – Passo con Haymitch il resto della serata, raccontandogli della chiacchierata con Peeta, della proposta dei Favoriti di stare dalla loro parte, del mio rifiuto, di Leigh e di Wes, dell’alleanza che ho stretto con loro e ancora di Marie e di quanto sia stata scorretta. Haymitch mi da ragione su tutte le scelte che ho fatto oggi, non ha osservato Leigh in questi giorni, non gli sembrava granché, ma stando ai miei racconti quasi si convince: - Però sarà comunque un peso. Invece di dover badare solo a te, dovrai guardare le spalle anche di questa ragazza e di quel nanerottolo del suo compagno di Distretto. Non so se hai fatto una grande scelta con lui, è solo un bambino... – Lo interrompo: lui non ha visto Leigh arrampicarsi e combattere, non ha visto Wes usare la spada. - Rue è stata una preziosa alleata per Katniss eppure aveva 12 anni. E poi Wes ha quasi battuto l’istruttore con la spada e Leigh è agile, sa lanciare coltelli e sa pescare. E mi fido di lei, mi ricorda Prim e credo di volerle bene, come a un’amica. – Haymitch scoppia a ridere amareggiato: - Non puoi volerle bene, è una tua rivale. - Il secondo giorno di addestramento trascorre in modo uguale al primo, io, Wes e Leigh giriamo per tutte le botteghe, saldiamo il nostro legame di amicizia, ma durante il pranzo, mentre gli Strateghi ci osservano confabulando tra loro al piano superiore, Leigh propone di andare ad esercitarci con la lancia, l’unica postazione che abbiamo saltato ieri. Mi si raggela il sangue: devo dirglielo. Allora sussurro ai miei alleati: - Il mio mentore mi ha proibito di mostrare agli altri tributi la mia maggiore abilità. – negli occhi di Leigh si legge sorpresa, avrei dovuto informarla prima, nel momento in cui lei mi ha confessato la sua grande abilità nell’arrampicarsi o quando mi ha mostrato quanto sia davvero brava nel lanciare coltelli. Avrei dovuto dirlo a Wes quando mi ha dimostrato di essere bravissimo con la spada. Avrei dovuto dire a entrambi qual’era il mio talento, prima di adesso. - Se tiri la lancia meglio di come tiri con l’arco, siamo a cavallo. – mi dice Wes sorridendo. Non è arrabbiato. Guardo con ansia Leigh. Mi sorride anche lei: è tutto apposto. Il terzo giorno di addestramento, all’ora di pranzo, cominciano a chiamarci per le sessioni di addestramento con gli Strateghi. Distretto per Distretto, prima il tributo maschio e poi il tributo femmina. Come al solito, il Distretto 12 è l’ultimo della lista. Tutti noi tributi indugiamo nella sala da pranzo appena fuori dalla palestra, non sapendo dove altro andare. A mano a mano che la stanza si svuota cresce la tensione tra me e Marie. Entrano i miei alleati del Distretto 7, auguro a entrambi buona fortuna e ricevo un sorriso incerto come risposta. Quando io e Marie restiamo soli, non la degno di uno sguardo. Resto in silenzio accanto a lei lasciando ribollire la rabbia nel sangue. Non è altro che una viscida traditrice. Avrei preferito mille volte Grace come compagna. Dopo un po’ chiamano il mio nome. L’agitazione ricomincia a crescere appena mi alzo dalla sedia. - Cerca di non fare schifo, noi Favoriti vogliamo divertirci con te. – La sua odiosa voce riempie la sala e mi trattengo a stento dal prenderla a pugni. Come se non fossi già abbastanza agitato devo anche affrontare gli Strateghi pensando a Marie. Muovo qualche passo barcollando e penso a Grace: lei deve essere andata benissimo. Mentre chiudo la porta della palestra alle mie spalle, tutti i miei pensieri restano fuori: Marie, Grace, l’alleanza con il Distretto 7, i Favoriti, la paura. Siamo solo io, gli Strateghi e una moltitudine di lance affilatissime, disposte in perfetto ordine su uno scaffale al centro della palestra.

spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a leggere i prossimi ;) al prossimo capitolo!!! <3
  
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