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Autore: Jaly Chan    11/01/2007    4 recensioni
Perchè innamorarmi di lui? Non ha senso...o forse si...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Squillino le trombe

Squillino le trombe! Signori e signore! Cani e gatti! A tutti voi!!!!

Finalmente Jaly Chan è tornata!!!! (L’apocalisseeee!! Oo ndtt) Ah-ah, simpatici T.T

Cmq! È un secolo e mezzo che non aggiorno, per mancanza di ispirazione, voglia e problemi vari ma…ora il capitolo c’è e sono fermamente determinata nel terminare questa fic che non dovrebbe durare ancora molto…muahahahahahaha!!! *.*

 

 

Cap 8

 

Era ormai calata la sera su casa Kinomiya e sul resto della città, portando riposo e traquillità per tutti...o almeno, quasi tutti...

Nel buio della sua camera, Kei, cercava di trovare un perché a quella situazione, situazione in cui lui stesso si era cacciato per di più, quindi non poteva accusare nessuno se non se stesso...però di certo poteva andare a ringraziare Yuri per il suo immenso contributo...a rovinare tutto…

Fece un sospiro di frustrazione mentre si alzava dal pavimento su cui era seduto e si avvicinava alla finestra spalancata. Scostò con un gesto secco le tende che si gonfiavano, mosse dal vento e si appoggiò al davanzale con le mani.

Aveva sbagliato a reagire così con Hilary ma quella confessione gli...gli aveva fatto perdere la testa! Odiava ammetterlo, ma era così; inutile negare l’evidenza...

Lui, il gelido e impassibile Kei Hiwatari aveva perso il controllo di fronte ad una ragazza...la ragazza di cui era innamorato per di più!

Scrollò la testa con un sorriso amaro, quanto era caduto in basso...

Si sarebbe volentieri preso a schiaffi da solo per come si era lasciato andare, e se sarebbe servito a riparare le cose lo avrebbe fatto più che voletieri...

Si passò stancamente una mano sugli occhi; l’aveva trattata da schifo e ora, molto probabilmente, lo odiava a morte, senza contare che per il resto della giornata aveva trattato tutti come pezze da piedi e Hilary non si era presentata a cena, urlando un “NON HO FAME! SPARITE!” come spiegazione quando andarono a chiamarla.

Aveva il vago sospetto che fosse tutta colpa sua...

Sospirò sconsolato, ma perché doveva reagire così con quella ragazza? Eppure lui era il “re” dell’autocontrollo!

Se solo Yuri non si fosse messo in mezzo lui...aggrottò le sopracciglia colto da un improvviso pensiero, già Yuri...ora che ci pensava era colpa sua...

Strinse le mani a pugno e si diresse verso la scrivania prendendo il cordless prevedendo già la sfuriata di Takao per la bolletta, ma....al diavolo Takao e le sue lagne! Aveva ben altro a cui pensare, in primis dirne quattro al suo caro “amico” e compagno di squadra russo...

Pigiò con forza ogni singolo numero, fregandosene del sinistro scricchiolio proveniente dai tasti, e si portò l’apparecchio all’orecchio innervosendosi ad ogni momento di silenzio che passava dall’altra parte della cornetta.

Dopo quella che gli parve un’eternità, finalmente, qualcuno dall’altra parte del mondo si degnò di rispondere.

- Pronto? -

- Boris – grugnì il ragazzo platinato, riconoscendolo – Fammi parlare con Yuri –

A Mosca, Boris, rimase un momento in silenzio – Ciao Kei, anche io sono felice di sentirti; Già, è passato tanto tempo; Si, anche io  sono felice di sentirti, qui tutto bene, grazie – replicò il russo ironico

- Fa meno il cretino e passami Yuri –

- Noto con piacere che le tue maniere sono rimaste le stesse di allora, che gioia. Mi mancava la tua galanteria –

- Ho detto: Passami-Yuri – scandì Kei sull’orlo di una crisi isterica, pronto a prendere il primo aereo per mosca solo per prendere a picconate il deficiente dall’altro capo della linea.

- Uh, nervosetti oggi, eh? Sembri Borkov quando è di buon umore…-

- Boris…- ringhiò Kei massaggiandosi una tempia

- Ok, ok. – se non fosse stato per il fatto che teneva in mano un telefono, Boris, avrebbe alzato le mani in segno di resa – Comunque, qui Yuri no c’è…-

- Come non c’è?! – abbaiò il russo perdendo la pazienza – Questo è il suo telefono! –

- Appunto per quello ho risposto io! Qui non c’è! –

- E allora vallo a cercare! Muoviti! -

- Ehi! Modera un po’ i termini, ragazzino! –

Ma prima che Kei potesse cortesemente mandarlo a farsi un giro in bagno, qualcuno interruppe Boris dal suo sproloquiare.

- E’ Kei – sentì Boris sospirare, rispondendo all’ovvia domanda postagli dal misterioso visitatore – Vuole parlare con te – ci fu qualche momento di silenzio e poi, tornò a rivolgersi a Kei – Sei fortunato, è appena arrivato -

- Passamelo – tagliò corto il platinato senza mezzi termini.

- Ok,ok – sospirò Boris – Tieni e stai attento, è intrattabile –

- Quando non lo è? -  mormorò Yuri.

Kei sentì la porta chiudersi e aspetto pazientemente che il suo ex compagno di squadra si degnasse di rispondergli.

- Ehilà Kei, qual buon…-

- Vaffanculo, stronzo! –

- …vento, si, oggi sei più intrattabile del solito – sospirò – A cosa devo cotanta gentilezza? –

- Osi pure chiedermelo???? – latrò Kei

- Beh sai, al corso di preveggenza non andavo così bene…- sbuffò – La palla di vetro non è mi è mai stata  granché amica…-

(Ogni riferimento ad Harry Potter è puramente casuale…XD ndautrice)

- Finiscila di sparare cazzate e spiegami perché hai fatto una cosa del genere!!! -

- Ma di cosa stai parlando? – sospirò esasperato Yuri alzando gli occhi al cielo.

- Di cosa sto parlando?? Sto parlando di Hilary!! – abbaiò il ragazzo

Dall’altra parte della linea ci fu un momento di silenzio.

- Ah – Yuri cercò di riprendere l’uso della parola – Hilary -

- Si, lei –

- E così…te l’ho ha detto…- improvvisamente Yuri fu molto felice che fra lui e Kei ci fossero migliaia di silometri di distanza – Che inaspettata…notizia…-

- Deduco che tu non avevi nessuna intenzione di dirmelo…-

- Veramente nemmeno lei doveva farne parola…- bofonchiò – Se posso esser indiscreto come…? –

- Una scommessa – tagliò corto – E tu non vuoi sapere nient’altro –

- No, immagino di no –

- E allora spiegami perché brutto schifoso…-

- Ehi ehi! -  lo interruppe in fretta Yuri – Non dare tutta la colpa a me! –

- E a chi? A me? –

- No, a tua sorella! – replicò ironico - Certo che è anche colpa tua! –

- Mia? E che diavolo avrei fatto? – esclamò Kei incredulo

- Non ti ricordi? New York? Central Park…- buttò lì a caso il russo dai capelli rossi.

Kei boccheggiò – Ma…ma io non parlavo sul serio! Diavolo! Avresti dovuto chiedermelo!–

- Avrei dovuto chiedertelo? E chi sei? Il suo tutore? Suo fratello? Senti carino, tu hai detto chiaramente che non t’interessava, quindi mi sono fatto avanti io…ed ora sei geloso? Beh, sono cavoli tuoi, te la sei cercata – replicò Yuri acido.

- Non ci posso credere…- mormorò il platinato passandosi una mano fra i capelli.

- Senti, non le ho fatto niente di male -  ci fu una piccola pausa – O almeno niente che lei non volesse –

- Per favore non voglio sapere i dettagli – gemette Kei

Yuri rise – Rilassati Kei; oramai non stiamo più assieme…siamo solo buoni amici…-

- Yuri Ivanov e Hilary Tachibana…buoni…amici? Suona…-

- Strano? –

- Già…molto – sospirò scrollando le spalle.

- Lo so, lo penso anche io delle volte – rise di nuovo – Ma è divertente averci a che fare –

- Divertente? –

Yuri ignorò le sue ultime parole  e continuò a parlare – Ascoltami Kei; io e Hilary siamo stati assieme, è vero, ci siamo divertiti e abbiamo passato dei bei momenti in compagnia ma…tutto qua…- sospirò – Suona un po’ crudele ma stavamo assieme solo per passare il tempo; la trovavo carina e lo stesso valeva per lei…non le piacevo veramente…-  ridacchiò – Yuri Ivanov era il ripiego di una ragazza…patetico non trovi? –

- Si, molto -

- Tranquillo, non cercare di consolarmi –

- Sta zitto e soffri in silenzio, ce l’ho ancora con te - 

- Comunque – Yuri si schiarì la voce – Come mai all’improvviso sei così interessato ad Hilary? –

- Che t’importa? Fatti i fatti tuoi e basta…-

- Da quel che mi ricordo, avevi troppe cose per la testa per pensare a lei, l’ultima volta che ne avevamo parlato…-  disse con molta nonchalanche il rosso – Come mai tutto questo interesse all’improvviso? –

- ….-

- Ohhh…ho capito –

- Taci Yuri – ringhiò Kei, la vena sulla tempia che pulsava pericolosamente.

- Finalmente il nostro Kei si è reso conto dei suoi sentimenti…- Yuri ridacchiò – Che carino! –

- VA ALL’INFERNO!! – inveì il platinato chiudendo la conversazione e lanciando il telefono sul letto.

Quanto lo odiava quanto faceva così!!

Le sue ingiurie furono interrotte da un leggero bussare alla porta.

- Kei? – Takao fece capolino dalla porta – Tutto bene? Ti abbiamo sentito urlare…-

Come tutta risposta il cuscino gli volò direttamente in faccia e la porta lo seguì poco dopo, sbattendo con forza.

- Ehi! Ma che ti prende!?! – esclamò il ragazzo massaggiandosi il naso – E io che mi preoccupavo per lui…-

Ben presto i borbottii di Takao si spensero lungo le scale e Kei se ne dimenticò in fretta; aveva ben altro a cui pensare.

In primis come farsi perdonare da Hilary e per secondo…uccidere Yuri ivanov!

 

 

 

Dehihihihohohu! *.*

Allora, com’è andata? Spero di no essere troppo arrugginita! XD

Ma tagliamo corto e passiamo direttamente ai ringraziamenti!Ragazzi…i love you! ^.-

 

- Lenn Chan

- LightAngel

- solarial

- Lelli 91

- hila92

- rikku-chan

- katia37

- mary90

- Wind Angel

 

  
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