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Autore: Liz Earnshaw    26/06/2012    6 recensioni
La storia si concentra principalmente su Klaus e Caroline. Ci sono comunque tutti i personaggi ed Elena è ormai un vampiro. L'inizio vede Klaus infuriato per questo motivo, poi Caroline farà finalmente la sua comparsa!
Dalla seconda parte dell'8 capitolo:
-L’ho fatto perché… -Prima di continuare, scrutai ancora i suoi occhi, immersi nei miei. Erano celesti, limpidi come l’acqua e bellissimi come il cielo primaverile. Sorridevano sempre. Volevo, desideravo, speravo di vederli un giorno sorridere per me, nei cui confronti pareva riserbassero solo rancore. –Perché credo di provare qualcosa per te, Caroline. L’ho fatto perché volevo vederti felice. L’ho fatto in quel modo perché –sorrisi nervosamente, alzando lo sguardo prima di rincrociarlo al suo, spaesato-, perché io sono Klaus. –Mi fermai, ripensando improvvisamente alla mia stramba vita le cui immagini si ripresentavano, come sempre, nella mia folle testa. -Non ho conosciuto nessuno che mi abbia. –Ancora un’altra pausa, tesa a riprendere il tono della mia voce ormai troppo smozzato. Pensai a mia madre, se così potevo definirla. Accarezzai le labbra e il mento e ripresi, con calma - insegnato ad amare, ad offrirmi, a sorprendere. Non sapevo come dirti dove stessimo andando perché vedevo nei tuoi occhi l’ebrezza e l’eccitazione. Ma non avrei mai potuto colmarla, volevo vederti sorridere col cuore. Volevo vedere i tuoi occhi… brillare come le stelle, quelle che ti ho mostrato l’altra sera. Tutto ciò nonostante non lo facessero con me. Nonostante non lo facciano con me. Non mi importava, seppure non ti ignoro che me ne doleva e duole tutt’ora. Me ne sono convinto sempre più andando lì, ho capito che non avrei mai potuto organizzare qualcosa che rimpiazzasse il tuo bisogno di avere accanto qualcuno che ti ami, qualcuno che tu inspiegabilmente ami. L’ho fatto con rabbia perché… non volevo. Io non volevo farti andare lì, sapendo cosa poi sarebbe successo. –Digrignai i denti e scossi il capo, tentando di non pensarla fra le sue mani. - A cosa sarebbe servito mostrarti Los Angeles? A cosa sarebbe servito parlarti di come l’ho vissuta io, di cosa ho vissuto in tutto questo tempo. Tu pensavi continuamente a lui e questo mi ha fatto render conto della completa inutilità che rappresentavo, in quel momento. –Mollai la presa sulla porta, sedendomi sul letto. –Non potevo farlo con dolcezza, Caroline. Non potevo correre da te e dirti che mi dispiaceva vederti piangere in quel modo. Tyler stava arrivando, avrei rovinato tutto. L’ho fatto per te! –Battei i pugni sul letto. –Lo capisci? –Mi avvicinai, accarezzandole il viso troppo pallido. –Per te. –Terminai, aprendo la porta e fuggendo via da quella dannatissima stanza, evitando così la sua risposta.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: 
Dunque, questo capitolo è un po' strano. E' una bella premessa, quindi leggetelo con attenzione.
Io l'ho scritto sentendo questa canzone 
http://www.youtube.com/watch?v=iW0uYfq3VLU&feature=share

Se volete, ascoltatela.
Un bacio eeee leggete le N.D.A anche sotto!! 
Buona lettura!



POV CAROLINE

Mi voltai velocemente e riuscii ad asciugarmi le lacrime, prima che se ne accorgessero.

Certamente fu di aiuto la chiamata di Stefan, che ci invitò ad andare nella vecchia casa dove Bonnie riusciva a contattare le streghe.

-Adesso? –Chiesi, sbalordita.

-Sì, ha detto che è parecchio urgente. Dobbiamo andare. –Rispose Elena, riportando le parole del più giovane dei fratelli Salvatore.

-Okay, andiamo! –Aggiunse, poi, Bonnie.

Presi l’auto e raggiungemmo la casa, scendemmo le scale e arrivammo in quella sottospecie di cantina, dov’erano state nascoste le bare della famiglia Michaelson.

Entrai per ultima, stufata da quella riunione priva di senso apparente.

Chiusi la porta e, voltandomi, notai la presenza di Klaus. Incrociai il suo sguardo, felice. Lo ignorai, raggiungendo le mie amiche.

-Dunque, stamane ho visto Tyler. Mi ha confessato di vivere in uno stato brado, non è quasi mai umano perché preferisce perdere il controllo ed essere lupo. A tal proposito, è riuscito a liberarsi dall’asservimento imposto da Klaus, il quale mi ha raccontato che ieri notte ha dovuto combatterci per salvare la vita di Caroline.

Sperai che Elena e Bonnie non dicessero niente, ma non fu così. La prima, infatti, esordì appena Stefan terminò la frase.

-Come? –Si rivolse ad entrambi, estasiata. –Klaus avrebbe salvato la vita di Caroline? –Domandò, ancora più stupita, alzando le mani al cielo ed enfatizzando il mio ed il suo nome.

La fermai, prima che si scaraventasse sull’ibrido.

-Elena, non preoccuparti… -La presi per il braccio, cercando di attrarre la sua attenzione e scrutando Klaus con complicità, sperando che capisse quali fossero le mie intenzioni.

-No, Caroline. Ti ha trattata come una pezza per lavare a terra! Ti ha umiliata, lasciandoti affrontare quel pazzo di Tyler senza preoccuparsi di nulla! E non accetto che passi per il re, per il salvatore, per il grande Niklaus perché non è così. Qui stiamo parlando di una feccia! –Concluse, rivolgendo uno sguardo di disprezzo all’originario.

Non osai incrociare ancora quello sguardo che continuavo a sentire addosso. Non respiravo.

Poi, però, mi decisi e lo guardai, implorandolo di non fare nulla e di stare al gioco.

-Sì, è vero. Prendo tutte le mie colpe. Stefan, io ho lasciato che Caroline venisse assalita perché volevo che Elena soffrisse, dato che è diventata una vampira. Sapete come sono fatto, che vi aspettavate? –Sorrise e andò via, prima che Damon gli saltasse addosso.

Il fratello maggiore dei Salvatore, infatti, appena udita la parola dolore, affiancata al nome della sua compagna, non vide più dalla rabbia. Fortunatamente la sua neo ragazza impedì il peggio, tenendo strette le sue mani e promettendogli di difendersi, a qualunque costo. Ed era brava in questo, riusciva a proteggere sé stessa ma soprattutto gli altri, incurante del nemico.

-Non preoccuparti Caroline, ci sarò per sempre io qui con te. Io e Bonnie, tutti noi. –Affermò Elena, stringendomi a sé.

-Io voglio solo tornare a casa. –Confessai.

-Andiamo, allora. –Aggiunse la strega prendendo la mia mano.

Tornammo nella mia umile dimora. Bonnie andò via prima poiché doveva parlare con sua madre, Elena restò a casa a dormire.

Arrivò presto la notte e lei scese a prendere qualcosa da mangiare, giusto per mantenere vive le abitudini.

Io andai un attimo in bagno a sciacquarmi il viso, il cui riflesso evitai di incrociare allo specchio.

Sentii un rumore in camera, dove tornai con molta calma, convinta che fosse Elena.

In realtà c’era Klaus.

Indossava un cappotto nero, come il suo umore.

Chiusi la porta e mi avvicinai, lentamente.

-E allora? Cos’è questa novità? –Fu lui a raggiungermi, accorciando ogni distanza.

-Sei ubriaco! Vattene! –Ordinai, disgustata dalle sue condizioni. La puzza di alcol impregnava il suo corpo, apparentemente puro come quello di un Dio.

-No! Cosa vuoi da me, Caroline? Vuoi solo questo? –Iniziò a togliersi il cappotto, a staccare avidamente i bottoni della mia camicia. –Eh? Rispondi!

-Klaus, no! Smettila! –Cercai respingerlo, riagganciando l’indumento che indossavo.

Fu allora che la strappò, buttandomi sul letto e mettendosi a cavalcioni su di me.

-Vuoi solo questo? –Domandò, ancora, sganciandosi la cinta.

Unì le sue labbra alle mie, con violenza e, al contempo, con angoscia e malinconia. Le morsi, spingendolo.

Tolse via il sangue con la mano, guardandomi con disprezzo.

-Va’ via! –Esclamai, in preda al nervoso.

-Dammi delle spiegazioni!  -Rispose, spingendomi verso il muro.

Allora entrò Elena, sconvolta alla vista di noi due così vicini.

Squadrò entrambi: i pantaloni slacciati di Klaus, il mio petto quasi nudo, le sue labbra rosse di sangue.

-Cosa sta succedendo?

In un lampo lasciò il vassoio di latte e biscotti per terra e si scagliò su di lui, spingendolo dall’altra parte della stanza, vicino la finestra.

-Che ci fai tu qui? –Domandò, scandendo ogni singola parola.

Era una vampira, agile, bella, forte, umile e voleva vendicarsi, voleva proteggere tutte le persone a cui Klaus aveva fatto del male, compresa me.

Lui la scaraventò sulla parete adiacente la porta.

-Non giocare con me, piccola Petrova! –Esclamò, prima di guardarmi per un ultima volta e sparire nell’ombra.

-Elena! –La raggiunsi, sentendomi in colpa per tutto quello che stava succedendo.

-Ehi, sto bene! Voglio ammazzarlo, ma sto bene! Tu? –Imperterrita si alzò, accompagnandomi sul letto oramai disfatto. Da quando si era trasformata, il suo lato forte era ormai esploso.

-Io s… sto… -Non terminai la frase e scoppiai a piangere, sulle spalle della mia migliore amica.

-Care! –Cinse la mia testa, canalizzando la mia attenzione su di lei. –Cos’è successo? Vuoi che chiami qualcuno?

Scossi la testa, incapace di pronunciare una sillaba.

-Klaus… Io…

-Sì, è un mostro! Ma lo cacceremo via, vedrai… Tyler tornerà e tutta la vita sarà quella di un tempo! –Esclamò, commuovendosi al ricordo del nostro spensierato passato. –Torneremo ad essere anche delle stupide Cheerleader se vorrai, okay? –Scoppiammo a ridere, in un misto fra gioia e dolore.

-No… Io devo parlarti. Devo raccontarti tutto…

 

POV KLAUS

Tornai a casa, infastidito da tutto. Caroline si era rivelata una delusione ed io… io un’idiota. L’avevo presa come una sfida, convinto di vincere. Ma cos’è successo? L’ho invitata a conoscermi, l’ho accettata, accolta, siamo diventati una cosa sola e ho perso. Ho maledettamente perso e ne volevo vendetta.

Chiusi la porta, sbattendola alle mie spalle. Tolsi il cappotto e lo buttai sul parquet, urlando sopraffatto dalla frustrazione.

-Calma Nik, abbiamo ospiti. –Udii la voce di Beckah e cercai di non pensare alla verità che risiedeva nelle parole da lei questo pomeriggio pronunciate.

Ignorai ancora ciò che mi disse, salendo le scale.

Un odore, però, catturò la mia attenzione.

Mi voltai e una figura, seduta alla destra di mia sorella, procurò in me un brivido di fermento.

Note dell'autrice la vendetta: ahah arieccomi! Allora, non so cosa voi pensiate maaa questo capitolo nasconde qualcosa, o meglio, qualcuno! 
Chi sarà maii? A voi i commenti!Domani saprò quanto ho preso a queste prove e, in base al risultato, dovrò impegnarmi. Speriamooo!
Kiss

   
 
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