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Autore: CassyMoon    26/06/2012    1 recensioni
> disse lui con un'espressione crucciata dipinta in volto.
> rispose a tono lei lanciando un'altra delle sue perle di saggezza da lettrice e scrittrice accanita qual'era.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quando tutto ciò che hai costruito ti crolla addosso puoi ricominciare da capo dalle fondamenta, o lasciare la presa e cambiare capitolo.
Ed era quello che stava per fare Marlene, mollare.
Lasciare che la corrente la porti da un'altra parte.
Entrò nel negozio di Olivander camminando molto piano, ancora non molto sicura di ciò che stava per fare.
Il nano si accorse subito che c'era qualcosa che non andava e una moltitudine di pensieri contorti aleggiavano nella testa della ragazza, così superò il bancone e andò al suo fianco.
<< Qual'è il dubbio che ti disturba tanto, ragazza mia? >> disse con fare bonario il piccolo uomo invitandola a parlare con un breve gesto della mano.
<< Sono venuta a ridarle la bacchetta. >> disse alzando finalmente lo sguardo e puntandolo su di lui, che rabbrividì alla vista della ragazza dagli occhi azzurri.
Ancora ricordava il giorno in cui venì a prenderla, la bacchetta.
<< E perchè, cara Marlene, se posso chiedere? >> 
Stupida scelta, davvero stupida, pensò il nano scuotendo la testa.
<< Voglio tornare al mondo babbano. A casa mia. Qui rischio troppo. E non solo fisicamente. >> disse lei con una luce strana negli occhi che gli davano un tocco profondo.
<< La bacchetta ha scelto la propria proprietaria, Marlene. Non la lascerà mai, nemmeno se mi ridai la bacchetta. In qualche modo tornerà. >>
La ragazza gli lanciò un'occhiata irritata.
<< Non voglio nessun ricordo del mondo magico, non voglio una bacchetta, più. >>
<< Mia cara, non sono io che decido ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ma non posso farci niente. In ogni caso, ti consiglio semplicemente di nasconderla alla tua vista. >>
Giusto! Dannazione, perchè non ci ho pensato prima, si chiese Marlene alzando gli occhi al cielo.
<< Grazie! >> disse dando un inaspettato bacetto sulla guancia ad Olivander prima di scappare via tra la folla delle strade.
<< Attenta a non farti male, ragazzina! >> urlò lui scuotendo la testa.
<< Non sono più una ragazzina! >> urlò lei di rimando ridendo fragorosamente mentre il nano borbottava qualche frase insensata.
Ebbene la bacchetta finì in un'angolino remoto di un cassetto di un vecchio mobiletto in soffitta insieme a vecchie cianfrusaglie.
Marlene aveva trovato presto un lavoro come animatrice, e in seguito come cantante in libera professionista.
Era notte, il buio ricopriva i vicoli dove essa stava passeggiando per tornare a casa.
I lampioni erano l'unica fonte di luce che c'era e rischiaravano ben poco.
Toc, toc, toc, questo era il rumore che facevano i tacchi dell'ormai donna mentre camminava lungo il marciapiede.
All'improvviso vide un'ombra bassa infondo al vialetto e per un'istante pensò di scappare, poi si rese conto che era un cane, un cane nero, dalla folta pelliccia.
Cane nero, le ricordava qualcosa.
Occhi azzurri, che si vedevano sempre di più man mano che le si avvicinava.
Gli occhi della ragazza diventarono delle fessure cercando di ricordare chi le ricordasse tutto ciò.
<< Sirius! >> esclamò d'improvviso spalancando gli occhi mentre il cane si trasformava lentamente in un'uomo giovane, sulla ventina d'anni.
Capelli mossi neri che gli arrivavano fino alle spalle, occhi azzurro ghiaccio, pelle chiara.
Sorriso malandrino stampato in faccia.
Marlene per poco non prese un colpo.
<< Dannazione McKinnon! T'ho cercata dappertutto! >> disse lui malamente.
<< Cos.. Ins..Ma..Sono anni che non mi vedi e questo è tutto ciò che ti viene in mente, idiota? >>
<< Beh, scusa se non ho molta inventiva! >>
<< Beh, scusa se non ho molta inventiva! >> ripetè lei imitandolo facendo una smorfia che si trasformò lentamente in un'accenno di sorriso.
<< Coglione. >> disse abbracciandolo di botto, senza preavviso, tanto che sta volta fu Sirius a prendere spavento.
<< McKinnon, sei sempre la solita esplosiva. L'ho sempre saputo che infondo mi ami. >> disse con una nota tale di egocentrismo che lei si costrinse a lasciare la presa cominciando a fissarlo con fare truce.
Lui le scoppiò bellamente a ridere in faccia.
<< Calma fuocherello, stavo scherzando. >>
<< Mh. Mh. >> borbottò lei di risposta.
<< Lily vuole vederti. >>
<< Oh, certo.. E come..? >>
<< Metropolvere. >>
Fu come se una lampadina si fosse accesa in Marlene, tanto per ricordarle che un tempo era stata anche lei una maga, e infondo al cuore lo era ancora.
<< Certo. >> assentì lei.
Sirius poteva capire perfettamente la sua confusione.
Tornare dopo anni nel mondo magico doveva essere un'esperienza davvero molto surreale.
















ANGOLO DELL'AUTRICE.
Questa storia mi è venuta fuori a pochi minuti da mezzanotte.. 
E in pratica ho dormito pochissimo..
Quindi peace and love, e prima di uccidermi lasciatemi almeno un biscottino <3
Sono bene accetti anche i cioccolatini :D
Si, sono pazza, fatevene una ragione.
   
 
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