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Autore: Beba_Border    27/06/2012    1 recensioni
Cosa succede quando ciò che provi va in frantumi?
Quando credi che sia tutto perfetto ed invece ti crolla tutto addosso?
Questo è quello che è successo a Kate e l'unico modo per dimenticare è voltare pagina senza guardare indietro.
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Dal capitolo 15:
"Sono spaventata perchè la prima volta sono stata ferita seriamente. Sono spaventata perchè non so cosa succederà tra di noi, se saremo felici oppure se sarà una storia piena di ostacoli.
L'unica differenza ora è che sono più forte. Non lascerò che la paura mi impedisca di continuare a far fiorire il sentimento che provo per Matt e che mi porta un calore che scalda il cuore. Non rinuncerò al calore del suo corpo che in questo momento mi abbraccia, al suo sorriso dolce e sexy, ai suoi capelli morbidi, ai suoi occhi in cui mi perdo ogni volta che lo guardo e alla sua dolcezza e senso di protezione e possessione che mostra nei miei confronti.
Questa volta non mi farò abbattere.
Questa volta io sarò più forte."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ecco un nuovo capitolo! Mi sento fiera di me stessa per riuscire ad aggiornare tutti i giorni =) Buona lettura a tutti! =D



Appena fuori dall’aeroporto giro lo sguardo da una parte all’altra in cerca di Angy. Non c’è, o almeno, io non riesco a trovarla da nessuna parte!

Continuo a girovagare per il perimetro dell’aeroporto. Il caldo è davvero insopportabile. Meno male che sono stata previdente e mi sono vestita leggera!

 

A un certo punto qualcuno mi copre gli occhi con una benda, mi chiude con una mano la bocca, mi prende come se fossi un sacco e mi porta in una macchina.

Avete in mente quando si vede una scena del genere in un film e soprattutto noi ragazze possiamo solo immaginare cosa si possa provare in quel momento? Ecco spero che non lo viviate MAI!

Posso avvertire la paura nel mio cuore che trasuda da tutti i pori.

BUMBUM, BUMBUM,BUMBUM… il mio cuore accelera così tanto che mi sembra stia per uscire dal petto e scappare a gambe levate.

L’unica cosa che vedo è il buio più totale. Questa cavolo di benda!

Sento la portiera chiudersi e non appena riesco mi slaccio velocemente la benda e mi giro direttamente verso di essa per scappare o cercare aiuto.

Ancora una volta sento una mano afferrarmi e, prima di riuscire ad urlare, mi viene chiusa la bocca.

Sento un leggero respiro sfiorarmi il collo per poi arrivare all’orecchio dove una voce suadente mi sussurra “sorpresa ‘Cucciola’”.

 

L’ultima parola era stata detta con un risolino e a quel punto capisco. ‘Cucciola’ è il soprannome con cui mi chiamava mia mamma quando ero piccola e mi chiamava così soprattutto quando gli Anderson vivevano ancora vicino a noi.

 

“Jason!” esclamo stupefatta.

“Ahahahah! Ciao Kate! Ahahahahah!” mi giro trovando Jason che ride come un matto e che si asciuga gli occhi dalle lacrime.

“Non c’è nulla da ridere! Mi hai fatto spaventare a morte! Pensavo già di venire portata chissà dove per poi essere stuprata ed abbandonata in un vicolo sperduto di periferia!” esclamo arrabbiata come non mai.

“Ahahahaha! Eddai Kattie era uno scherzo!”

“Beh a me non ha fatto ridere e da dove cavolo ti esce quel Kattie?!”

“E’ un soprannome! Ci ho messo tanto per trovarne uno carino!”

“E’ orrendo! Sai che non mi piacciono i soprannomi! Il mio nome basta e avanza!” mi ha appena fatto uno scherzo del genere e pensa che possa chiamarmi con un soprannome del genere?! Oh no mio caro…

“Uffa Kate! Era solo uno scherzetto…” mi guarda con gli occhi da cucciolo bastonato sapendo alla perfezione che non ho mai resistito a quello sguardo.

“Va beh per questa volta ti perdono. Ma dov’è Angy?”

“Stava venendo a prenderti quando le ho detto che sarei venuto io approfittando per farti anche uno scherzetto” e dicendo ciò mi guarda con un sorriso a trentadue denti come se nulla fosse. Non mi ricordavo che lui avesse un sorriso così bello e caldo… Kate concentrati! E’ il tuo vecchio amico d’infanzia! Mi dico cercando di costringere me stessa ad ascoltare ciò che mi stava dicendo.

 

Non ci riesco. Non ascolto nemmeno una parola presa come sono a notare come era cambiato negli anni.

I capelli, un tempo color biondo cenere erano diventati un biondo leggermente più dorato con le punte color nero; gli occhi erano esattamente come i miei: un marrone caldo e profondo che al sole diventavano color nocciola e come i miei sapevano esporre l’anima riuscendo a mostrare ogni singola emozione provata.

Indossava una canottiera bianca attillata che lasciava poco all’immaginazione permettendo di intravedere i favolosi addominali. Dio, ma questo è davvero lo stesso Jason che quando era piccolo quando si sbucciava un ginocchio piangeva disperato per il dolore chiamando la mamma??

 

Faccio appena in tempo a concludere il mio pensiero quando lo sento dire “Allora che ne pensi?” dannazione! Cosa mi aveva appena detto? Ero troppo presa a guardarlo che non ho ascoltato neanche una parola di quello che mi ha detto.

“Si si trovo sia un’ottima idea” dico incerta

“Perfetto! Penseremo più tardi a organizzarci, ora andiamo a casa, sarai stanca dopo il viaggio e magari avrai voglia di farti una doccia”

“Si direi che è un’ottima idea”

“Allora raccontami un po’” mi dice Jason mentre stiamo viaggiando verso casa sua “com’è andato il viaggio? Ti sarai annoiata a morte tutte quelle ore in aereo”

“Non proprio. Accanto a me era seduto un ragazzo di un anno più grande di me con il quale ho chiacchierato per tutto il viaggio. La cosa peggiore è stata il come abbiamo cominciato a chiacchierare! Aveva dei capelli di un bellissimo arancione e io senza accorgermene mi sono messa ad accarezzarglieli” dico arrossendo leggermente al ricordo.

Jason mi guarda un attimo stupito e comincia a ridacchiare “Ihihihih scommetto che non hai resistito perché l’arancione era come quello dei tramonti e delle albe che ti piacciono tanto!”

Si ricorda ancora? “Tu vuoi dirmi che ti ricordi ancora quello che mi piace?”

“Non ho mai dimenticato. Pensi che non mi ricordi quello che riguarda una persona importante per me?!”

Lo guardo stupita per un secondo e in quel momento sento il cuore che si scioglie scaldato dal dolce ricordo di noi due da piccoli ma soprattutto dalle parole da lui appena pronunciate… persona importante…

  
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