Anime & Manga > Shaman King
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Autore: SoS    12/01/2007    7 recensioni
ebbene, ecco un'altra storia delle più pazze. di nuovo un'idea mai vista: la parodia di un libro famoso. abbiamo davvero idee innovative... comunque, come potete vedere, è harry potter versione shaman king. spero che vi piaccia, e comunque, anche se non avete letto il libro, non preoccupatevi.... buona lettura a tutti!!
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Anna Kyoyama, Hao Asakura, Manta Oyamada, Ryu, Yoh Asakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12

Capitolo 12

 

Lo specchio

 

Natale si stava avvicinando. Fuori, una bufera di neve imbiancava il paesaggio e gli spifferi gelidi penetravano da ogni dove all’interno della scuola di Ambarabaccicciccoccò.

Yoh, Manta ed Anna stavano camminando lungo il corridoio alla fine delle lezioni, quando si imbatterono in Ryu che portava un grosso scatolone pieno di foglietti colorati.

 

Ryu – Salve ragazzi! Come va?

Yoh – Fatta eccezione per la temperatura glaciale, gli spifferi, Faust che mi prende in giro, Tokageroh che mi ha dato 4+, Anna che come sempre è incavolata con me, Manta che scompare sotto i cumuli di neve ogni due per tre, la rete del mio letto che cigola, la situazione economica mondiale, l’11 settembre, i pidocchi, le zecche, le termiti, le lenzuola di lino con -15° e il bagno intasato, per il resto è un periodo splendido, la vita mi sorride! ^_^

Ryu - …ah… beato te… comunque, visto che non avete nulla da fare, venite con me in Sala Grande, stiamo finendo di mettere gli addobbi natalizi!

 

I ragazzi raggiunsero la Sala Grande in pochi minuti. Ai lunghi tavoli erano seduti gli studenti del sesto e del settimo anno, addetti ai festoni natalizi: erano molto impegnati a ritagliare triangolini di carta verde di varie dimensioni, che poi attaccavano ai muri e alle finestre creando dei piccoli alberelli di Natale.

Ryu – Belli, eh?

Yoh - … ma… qualcosa di più… classico?... tipo, che ne so, enormi abeti, palline colorate, fiocchi, candele…

Ryu – AAAAAARRRRRRGGGGHHHH!! Non sia mai! Dopo quella terribile disgrazia… sigh! *si asciuga una lacrimuccia con un fazzoletto rosa pallido*

Anna – di cosa parli?

Ryu – lo scorso anno… avevamo riempito la scuola di abeti illuminati da candele… purtroppo…

Manta – hanno preso fuoco?

Anna – oh mio Dio!

Yoh – è scoppiato un incendio?!

Ryu – macchè! Un ragazzo si è infilato un ramo in un occhio, l’occhio è esploso e un liquido biancastro è caduto sul pavimento, un troll c’è passato sopra, è scivolato, si è aggrappato a un festone tirandoselo dietro e che cadendo si è annodato attorno al collo della povera Kitty… non c’è stato nulla da fare… sniff…

Anna – oh, povera ragazza…

Ryu – macchè ragazza, era il ratto della scuola! Ormai era lunga più di trenta centimetri… e aveva quel bel pelo grigiuccio fogna… ah, l’abbiamo rimpianta molto…

 

A questo punto i ragazzi decisero di allontanarsi moooooolto piano, per poi darsi alla fuga appena raggiunta la porta. Dovevano andare in biblioteca a cercare informazioni su Nicola Flanella.

 

Yoh – allora, fino a questo momento abbiamo cercato in circa… una zona della biblioteca… oggi frugheremo nelle seguenti tre aree: “Coniglietti, batuffoli e shuriken”, “Manzoni, antieroe o macchietta comica” (questo è un tema che abbiamo fatto l’anno scorso…NdSoS) e “L’Alchimista di Burro Nicola Flanella, scopritore della Pietra Filosofale ed amico del professor Yohmei”. Bene, io prendo la prima zona, tu, Manta, la seconda e Anna… Anna? Dov’è Anna?

Manta – è partita due ore fa, trascorre il Natale a casa…

Yoh – ah…ok… dunque rimanderemo l’analisi della zona “L’Alchimista di Burro Nicola Flanella, scopritore della Pietra Filosofale ed amico del professor Yohmei”.

 

Ovviamente dopo cinque minuti a entrambi passò la voglia di leggere, e andarono nella zona “NC17” a curiosare… ma qualcuno tramava alle loro spalle…

 

Madama Pincia – cosa state facendo? Cosa cercate? Perché siete qui? Ma soprattutto, Yoh, come salverai il mondo?

 

Pronunciando queste parole, li minacciava con un piumino per la polvere.

 

SoS#2 – che paura!

SoS#1 – poveretti, dovevano essere terrorizzati!

SoS#2 – già! Quel coso pieno di quegli insettucoli con tremila zampette sporche…

SoS#1 – la mia era una battuta sarcastica…

SoS#2 - …tutti visc… ah. Ok… anche la mia ovviamente! ^_^’

SoS#1 -    =.=”

 

Comunque, sfuggiti alle grinfie della custode della biblioteca, decisero di andare a dormire. Oramai si erano fatte le 17 della vigilia di Natale, e la stanchezza si faceva sentire.

 

 

Il mattino dopo, Yoh si svegliò convinto di non aver ricevuto nessun regalo. Ma siccome è il protagonista, ti pare che nessuno gli faccia un regalo? Dunque, per primo aprì quello di Ryu, sotto gli occhi attenti di Manta: era una statuetta di legno di un cefalo intagliata a mano… molto utile…

 

Yoh – hai visto? Ho ricevuto dei regali veri!

Manta – e che cosa ti aspettavi, cime di rapa?

Yoh – sì! Di solito zia Sharona mi regala le cime di rapa e zio Silva le orecchiette, così posso cucinarle per il pranzo di Natale!

Manta -  =.=”

 

Gli altri regali erano una scatola di antidepressivi da Anna e un golf di lana dalla signora Mathild.

 

Manta - oh no! Anche a te! Ogni anno a noi regala un golf!

 

In quel momento entrarono Horo Horo e Ren con i loro nuovi golf.

 

Ren – guarda! Anche Yoh ha un golf Oyamada! Ma sul suo non c’è l’iniziale del nome…*guarda il suo golf, che ha cucita sul davanti una “R” gialla, uguale alla “H” del fratello*

Horo Horo – probabilmente nostra madre pensa che lui si ricordi come si chiama… ma neanche noi siamo stupidi! Sappiamo benissimo che ci chiamiamo Roro Roro e Hen!

SoS#2 – perché non è venuta bene come nel libro?

SoS#1 – bo… ok, leggetevela a pagina 193 del primo libro di Harry Potter…

 

Tra i regali, però, ce n’era uno molto particolare. Una sciarpa dell’invisibilità. In pratica, se riesci a coprirtici, diventi invisibile. Sul bigliettino c’era questa scritta:

 

Con tanto tanto tanto affetto! ‘sta qui me l’ha data tuo padre prima di morire. Custodiscila con amore.

 

Carta intestata a: Professor Yohmei, Scuola di Ambarabaccicciccoccò

 

 

Non riuscirono a capire chi fosse il mittente. Quella stessa notte, Yoh decise di farsi un giretto con la nuova sciarpa, giusto per vedere se riusciva a ficcarsi in qualche guaio.

Girovagando per la scuola, giunse di fronte a una porta che aveva sempre visto chiusa. Lo assalì la curiosità, e decise di entrare. All’interno, vide solo dei banchi ammucchiati su un lato, e sulla parete in fondo… uno specchio. Si avvicinò, chiedendosi perché uno specchio si trovasse in un’aula scolastica. Ma quando fu abbastanza vicino, vide qualcosa che non si sarebbe mai aspettato. Si voltò indietro, per vedere se c’era qualcuno, ma era solo. Lo specchio non rifletteva la sua semplice immagine ma… non rifletteva nulla. Accidenti, non si era ancora abituato all’idea di essere invisibile con la sciarpa addosso. Si girò per uscire, quando inciampò in una scatola di gessetti e cadde sullo specchio, incrinandolo.

 

Yoh – ci mancavano solo sette anni di guai…

 

Uscendo dall’aula, sentì delle voci. Cosa fece? Pensò che era fuori dal dormitorio dopo il coprifuoco e si nascose? Se ne fregò altamente? No. Andò a vedere. Andò-a-vedere. Poi uno si chiede perché la gente si mette nei guai! Appena girato l’angolo vide Tokageroh che bloccava qualcuno al muro… preferì sorvolare e levarsi dalle scatole.

 

Fine cap. 12

 

Allora, questo capitolo è stato molto sintetizzato rispetto al corrispondente del libro, ma non vi preoccupate, fa tutto parte di un disegno superiore… dunque, come promesso, ecco la storia di fine capitolo. Ci scusiamo fin da ora se non è venuta proprio bene, ma il tempo è quello che è…

 

 

UNA NORMALE GIORNATA A CASA VATTELAPPESCA

 

Un caldo sole stava sorgendo sulla piccola cittadina, dove un ragazzo molto speciale dormiva tranquillo e beato sotto l’armadio di casa Vattelappesca.

Il suo non magro (per non dire obeso) cuginetto riposava al piano superiore nel suo letto a baldacchino a tre piazze rifinito in oro bianco e madreperla, con trapunta Dolce&Gabbana e lenzuola Gucci. So cosa state pensando. Pessimo gusto abbinare D&G e Gucci.

Lo zio Silva si era svegliato alle due per vedere in diretta il Gran Premio del Giappone, e si era “delicatamente posato” sul divano, circondato di patatine, pop-corn e StracchinoBirra.

Ma qualcuno tramava nell’ombra a casa Vattelappesca.

 

Signora Morty - ...oh, mi dispiace davvero… povero caro…

Signora Bartolini – eh già… un così bravo ragazzo…

Signora Morty – ma anche lei… non me lo sarei mai aspettato…

Signora Bartolini – già già…

Gelsomino rampicante – MA INSOMMA COS’E’ SUCCESSO!?!

Signora Morty - *con aria perplessa* ma…

Signora Bartolini – ma… chi ha parlato?

Gelsomino rampicante – nessuno!

Signora Morty – insomma, chi c’è in quel rampicante?

Gelsomino rampicante – nessuno!

Signora Bartolini – SHARONA! Vieni fuori!

Gelsomino rampicante/Sharona – ness… ops…

Signora Morty – cosa volevi fare?

Sharona – oh be, io… scalavo il rampicante!

Signora Bartolini – improbabile

Sharona – e va bene! Volevo spiarvi per poi attaccarvi nell’ombra e rubarvi il segreto della giovinezza eterna! MWAHAHAHAHAH!!!!!

*guarda le due donne (entrambe sui sessanta,pochi capelli grigi, rughe marcate a causa delle troppe lampade abbronzanti, gobba, con addosso una un vestito azzurro cielo a fiorellini blu con un golfino bordeaux, l’altra una vecchia tuta grigia e uno scialle risalente alla Seconda Guerra Punica*

 

Sharona – ehm… ok, me ne vado.

 

E così la giornata proseguì come al solito: Sharona si dedicò alle sue riviste di moda, Silva guardò la tv tutto il giorno, Opacho si mise a giocare con Barbie Raperonzolo e Yoh passò l’aspirapolvere, spolverò, lavò i piatti, fece il bucato, stirò la biancheria, pulì il bagno, riordinò il garage, lavò la macchina, pulì le tubature dei lavandini e imbiancò la casa. Una normale giornata a casa Vattelappesca.

 

NotaDiSoS: i nomi delle due signore non si trovano nel libro, ma sono presi da due persone che vedrei bene come vecchie decrepite…

 

 

And now… rispondiamo alle recensioni!

 

Shark Attack

Non preoccuparti per il Bolide inghiottito da Yoh, sono sicura che il suo stomaco l’ha digerito senza difficoltà.

ATTENZIONE: lo stomaco di Yoh è liberamente ispirato a quello di SoS#1.

Grazie per la recensione, ti saluta anche Tyrannosaurus! E non ci dire che siamo brave, sennò ci montiamo la testa… vero, SoS#1?

 

SoS#1 - *con una pelliccia addosso* ecco a te l’autogvafo, cavo… dimmi, plebeo… cevvvvvto che faccio una foto con te!

 

hinata_chan

Grazie per la recensione! Certo che… una YohXManta… niente male…

SoS#1 – non ci pensare, dopo l’ultima volta abbiamo deciso di non scrivere MAI PIU’ una yaoi…

SoS#2 – scherzavo, scherzavo… calmati!

 

Lunetta

Eh bhe, certe partite di LupoMangiaFruttitch ti restano nel cuore! Altro che Italia-Germania… credo che tu DEBBA sconfiggere la pigrizia e recensirci… sei la nostra recensitrice storica! Ormai siete in poche che ci seguite sin dai tempi di Fairy Tales! Grazie mille per la fedeltà!

 

Conte

Eh già, può capitare di vomitare dopo aver letto una nostra storia… è un effetto che fa a molti… noi per prime… per il salvataggio del mondo… bhe, di solito ‘ste cose si scoprono all’ultimo capitolo! Abbi pazienza! E grazie per la recensione!

 

Dark Feder

Stavamo giusto pensando di organizzare un campionato nazionale di LupoMangiaFruttitch… ti inseriremo fra i partecipanti! Grazie per la recensione!

 

Ayko_chan

Ci fa moltissimo piacere sapere che la nostra storia ti piace! Grazie della recensione!

 

Ayko_chan

Noooooo! Non morireeeee! Accidenti, ma perché tutti quelli che leggono ‘sta storia finiscono col morire? Rigrazie per la rirecensione!

PS abbiamo già scritto un’altra fic demenziale su Shaman King, si intitola Fairy Tales.

 

merryluna

Pensa che noi al terzo ci siamo ora… sigh… ç.ç

Grazie per la recensione!

 

kei87

Eh, d’altra parte Yoh è uno che ha studiato… e si sente… grazie per la recensione e per i complimenti!

 

Miya

Allora, quella frase è scritta in toscano, per essere precisi nel dialetto del nostro paese… il significato è questo: Yoh ha scelto il frutto “arancia rossa di Sicilia della provincia di Agrigento o al massimo della provincia di Siracusa, ma non di quella di Palermo perché mio nonno dice che le arance lì non sono buone”. È un po’ incasinato, ma spero che tu abbia capito! “Non ci fanno bone” è un modo toscano molto usato di dire “in quel luogo non sono buone”… ogni tanto le nostre origini influiscono sul nostro modo di scrivere, capita! Grazie per la recensione!

 

 

QUESTI PERSONAGGI NON CI APPARTENGONO, MA SONO PROPRIETA’ DI HIROYUKI TAKEI E J.K. ROWLING; QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO.

  
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