Fanfic su attori > Cast Castle
Segui la storia  |       
Autore: _fedss    27/06/2012    9 recensioni
Parigi, lo sanno tutti, è la città dell'amore.
Riuscirà a far riunire due amanti che, ormai, hanno perso le speranze in un futuro insieme?
-
"Non hanno ancora le risposte che entrambi vogliono, il tempo passato distanti è tanto ma nessuno dei due ha ancora riflettuto abbastanza.
Nessuno dei due vuole definitivamente mettere la parola fine alla loro storia."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*Capitolo 5*
 




L'uomo che vaga per i corridoi dell'hotel, non ha l'aria di una persona che ha appena fatto sesso con la donna di cui è innamorato.
Anzi, sembra stia male.
Addolorato e soppresso da una verità che lo sconfigge.
Ora è sicuro che anche lei lo ama. Ne è certo. Ma ha anche la certezza che lei non lo vuole.
Non si fida ancora di lui, o almeno non abbastanza da iniziare una relazione seria.
Il continuo di quella che un anno prima proprio lei ha voluto interrompere.
Nathan si ferma davanti alla porta della sua suite e tira fuori dalla tasca dei pantaloni la chiave magnetica.
La infila piano per non fare troppo rumore e fa scattare la serratura.
Quando entra, l'ingresso è immerso completamente nel buio, mentre la camera da letto è leggermente illuminata.
A passo incerto entra nella stanza e ciò che vede non lo sorprende più di tanto.
La lampada sul comodino è accesa.
La donna bionda, sveglia, se ne sta con le braccia incrociate davanti al petto e la schiena appoggiata alla spalliera.
Sguardo severo e non poco scocciato.
- Finalmente, mi chiedevo quanto ci avresti messo.
Parla ironicamente, nessuno l'ha informata di dove il compagno fosse andato, ma è certa di saperlo.
Non ha bisogno di farselo dire, l'ha vista l'attrice canadese, quel pomeriggio, nel loro stesso albergo.
- Dobbiamo parlare - dice lui con voce profonda e maledettamente seria.
Suzanne quasi ride, nervosa.
- Non c'è proprio niente da dire!
Si alza di scatto, furiosa. Si avvicina minacciosa all'uomo e gli lascia uno schiaffo sulla guancia.
Poi, nota il naso di Nathan sporco di sangue.
- Ti hanno anche picchiato?
L'attore non risponde, continua a guardarla negli occhi.
- È stato il fidanzato, vero?
Ancora nessuna risposta.
- Tu non ti rendi conto, Nathan! Stai diventando ridicolo per una donna che nemmeno ti vuole!
- Come ... come fai a saperlo?
Lei scuote la testa e continua a guardarlo con disprezzo.
Anche una punta di dispiacere, però, nei suoi occhi.
- Mi sembra chiaro. Se lei ti avesse voluto, non saresti qui, adesso. Avrebbe cacciato quell'altro e non te. Tu non ti saresti fatto scrupoli a tornare e mi avresti mandato un messaggio con scritto che era finita. Mi avresti però pagato la camera per almeno altri due giorni, tanto per sembrare un gentiluomo.
La ramanzina sembra finita ma poi urla prima di entrare nel bagno e sbattersi la porta alle spalle:
- Ma sappi che chi tradisce una donna non può nemmeno essere considerato un uomo!
Nathan non ribatte.
Prende un fazzoletto e si pulisce per bene il naso.
Gli duole tutto il viso, fino all'occhio sinistro. Ma non è quello il dolore più grande.
Sente più male al petto, a sinistra, all'altezza del cuore.
Si spoglia lentamente e, rimanendo in boxer, si infila sotto le lenzuola.
Non vuole dormire, non prova nemmeno a chiudere gli occhi per paura che quei brutti sogni che l'hanno tormentato per tanto tempo, tornino a fargli visita.

Quando il sole entra nella suite dalla grande vetrata, l'uomo già sveglio si stropiccia gli occhi, stanco.
Si pente subito del gesto perché sia il naso che la guancia e l'occhio sinistro sono indolenziti.
Non si preoccupa di cercare Suzanne, sa già che non la troverà.
Nota, però, un bigliettino sul tavolo del piccolo soggiorno.
Si alza e si avvicina, lo prende con mani quasi tremanti. Non voleva far soffrire quella donna. Ha fatto l'esatto contrario.

Non cercarmi Nathan, anche se so che non hai intenzione di farlo.
Forse, alla fine, è meglio così.
Ci siamo divertiti insieme, ma nella tua mente c'era sempre lei.
Me ne sono accorta, sai?
Quando stavi con lei eri sempre più felice, molto più di quando stavi con me.
Non renderti ridicolo per una donna che non ti vuole.
Vuol dire che non ti merita.
Non si è ancora accorta di quanto bravo e speciale tu sia.
Spero sinceramente per te, che se ne accorga presto.
Spero di rivederti in futuro più sereno.
Ah, quella collana che hai detto era perfetta per me, l'ho comprata e messa sul tuo conto.
Consideralo un regalo per farti perdonare.
Suz.


Sorride mentre legge le ultime parole.
In fondo, non era male quella donna.
E poi il sesso con lei funzionava davvero bene.
Ma adesso basta. Ora è il momento di diventare un uomo più serio e più maturo.
Si dirige in bagno e si guarda allo specchio.
Il naso è sporco di sangue secco. L'occhio e lo zigomo sono anneriti. Leggermente viola con qualche sfumatura di blu.
Ha un bel dritto quel Polish.
Si infila sotto la doccia e mentre l'acqua scorre sul suo corpo, riflette.
Non sa quale sia la cosa migliore da fare adesso. Lei non lo vuole e Nathan non ha più le forze per farle cambiare idea.
Quella donna l'ha sfinito, e non solo a letto.
Dopo dieci minuti buoni ha preso la sua decisione.
Dolorosa, ma l'ha presa.
Va in stanza a cambiarsi, poi scende nella hall, per parlare con il personale.



Eccolo lì.
Seduto su uno sgabello davanti al bancone del bar.
Gli fa quasi pena. Anzi, no. Non proverebbe mai pena nei confronti dell'uomo che gli ha portato via la donna. Solo rabbia.
Ma adesso deve mettere da parte il passato, l'orgoglio e vivere il presente.
Ha chiesto alla reception se l'avessero visto e se Mark avesse lasciato l'albergo quella notte.
Gli hanno risposto di no, che l'uomo era rimasto tutta la mattinata al bar, dopo aver litigato con quella che pensavano fosse la fidanzata.
Gli si avvicina ripugnante, non è ancora sicuro di quello che sta per fare. Ma lo deve fare per lei.
- Mark ...
L'uomo non lo sente, continua a fissare il fondo del bicchiere che si rigira tra le dita.
Si siede sullo sgabello accanto e attira la sua attenzione.
- Polish!
Mark si gira verso Nathan e lo guarda male.
- Uh guardate chi ci onora della sua presenza! - alza il tono della voce e quelle poche persone che fanno colazione si voltano a guardare i due uomini.
- Sta notte, questo bastardo è andato a letto con la mia fidanzata!
È ubriaco.
Sta cercando di metterlo in imbarazzo, provocandolo, ma Nathan non risponde.
- Mark, cerca di calmarti.
Gli poggia una mano sulla spalla ma Polish la scosta con violenza.
- Cosa vuoi?! - tuona.
- Scusarmi, con te. Ma soprattuto, farti sapere che non è colpa di Stana.
- Che vuol dire? Mi pare fosse consenziente anche lei ...
- Si .. Io .. Certo.
Mark lo guarda male, di nuovo.
- Ma non è questo il punto. Stana se ne è pentita subito - aggiunge subito sconsolato.
- L'ha fatto perché si è lasciata prendere dal momento, ma ... Lei non prova niente per me. Tiene a te molto più di quanto pensassi ...
Sospira e si alza.
- Ah, Polish ...
Mark si gira verso di lui.
Non fa in tempo ad aprire bocca che Nathan gli tira un pugno sul naso.
- Non farla soffrire - aggiunge prima di andarsene, sotto lo sguardo sbalordito dei pochi presenti.



La scena che si presenta ai suoi occhi in questo momento, lo fa stare ancora più male.
Dopo aver passato l'intera giornata nel casinò, alle sei ha deciso di uscire per andare a fare una passeggiata nel parco divertimenti.
È tornato un'ora dopo e quello che vede adesso all'entrata dell'albergo, lo fa morire dentro, di nuovo.
Mark Polish sta mettendo due valigie in macchina, velocemente.
Più in alto, da una terrazza, Stana lo guarda e piange, piano, timidamente, coprendosi una mano con la bocca.
Gli fa un male immenso vederla soffrire per un altro uomo, ma non può rimanere lì con le mani in mano.
Sale le scale e le si avvicina da dietro.
La chiama.
- Stana ...
Lei si gira e quando lo vede smette di piangere.
Gli occhi le si illuminano.
Sorride.
 
 
Angolino di Fede :
Sono una che preferisce farsi perdonare lentamente, non risolvo i problemi in un capitolo solo, come avrete capito anche dalle altre mie FF u.u
Spero vi piaccia e un immenso grazie a chi continua a leggere e recensire.
Mi fate proprio felice :’)
Baci,
Fede.
 
P.s. Cris! Butta subito quella bambola woodo con il mio aspetto, mi fai male!
Ahi, ahi, ahi, non mi punzecchiare!
Ahia! Nemmeno quello! Ahia! 

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Castle / Vai alla pagina dell'autore: _fedss