In una giornata di pioggia,un bambino piccolo,alto per la sua età, era goffamente seduto davanti alla finestra a guardare,la piccola città del New Jersey completamente bagnata dall'enorme temporale,che ormai, durava da un'intera settimana. Il giovane bambino di otto anni, penso che la causa di questa pioggia senza fine, fosse la partenza del padre. Micheal si giró verso la casa,questa volta non aveva più quell'aspetto solare, felice, com'era abituato a vederla, no questa volta no. La casa era buia e silenziosa, nessun movimento,nessun dialogo, il silenzio aveva vinto nell'abitazione... All'improvviso, un tonfo. Micheal alzo lo sguardo, ma non si mosse, sapeva chi so trovava in cucina. La donna era seduta su una vecchia sedia arrugginita , lo sguardo era perso nel vuoto, non si rese nemmeno conto di aver fatto cadere uno dei suoi bicchieri di cristallo. I minuto passavano e dal piano di sopra si senti sbattete la porta,un grande uomo robusto con la divisa da marine, scese le scale. Jason, il padre, indosso il capello da sergente mentre si dirigeva in cucina dalla moglie piangente, si chino e l'abbraccio sussurrandoli una delle tanti poesie d'amore che gli diceva ogni volta che partiva, Finendo il tutto con un bacio. Il padre si sposto e andò nel piccolo salottino, si avvicinava al piccolo bambino di 7 anni rannicchiato sul finestrone, si chino di nuovo e lo guardo dritto negli occhi. -prenditi cura della mamma, ok?- disse il padre con una voce confortante - promettimi che non la lascerai- aggiunse -te lo prometto- Micheal non poteva sapere che quello era l'ultimo dialogo tra lui e il padre. Erano passati due mesi da quando quella grossa macchina color verde mimetico usci dal piccolo vialetto della casa Miller. Non c'erano notizie del padre e il compleanno di Micheal si avvicinava. Il 15 giugno Micheal festeggio il suo ottavo compleanno. Il 15 giugno arrivo una lettera ... Quella lettera cambio per sempre la vita di Micheal