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Autore: BluesunBulmetta_97    27/06/2012    7 recensioni
Salve a tutti! Siamo Bulmetta_97 e Bluesun! Abbiamo deciso di fare una storia insieme e di pubblicarla con un account condiviso.
CITAZIONE: "No, non può essere lui..." sussurrò Vegeta.
Di chi starà parlando? In questa storia una persona del suo passato,a cui lui era tanto affezionato, riapparirà dal nulla. Come la prenderanno la squadra Z?
Scopritelo!
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Nuovo personaggio, Trunks, Un po' tutti, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Seraa!” gridò Goku con in braccio Goten e con dietro Gohan, Chichi e Videl.
“Ciao Goku! Allora state bene?” rispose allegramente Bulma.

“ Tutto bene… dov’è il festeggiato?” domandò Chichi porgendo in avanti il regalo per l’amichetto di Goten.
“ E’ su con Vegeta, adesso ve lo chiamo. Trunks! Vieni giù!” chiamò Bulma avvicinandosi alle scale.
“ Arrivo, mamma.” rispose il bambino correndo giù in salotto.
Goten corse incontro all’amico e gli porse il regalo.
“ Grazie Goten.” disse Trunks mentre abbracciò il giovane dai capelli a palma.
“Vieni con me, ti devo far vedere qualcosa di veramente strabiliante!” continuò il lilla prendendo per la mano l’amico d’infanzia.

I due corsero nella stanza dei giochi e lì videro una scena molto divertente: Vegeta aveva messo tutti dei cuscini in modo da formare una specie di trincea e continuava a dire “ I nemici si sono appena avvicinati… mi servono rinforzi.”.
“ Che sta facendo tuo zio?” chiese il piccolo Son mentre guardava la scena che si trovava davanti ai suoi occhi.
“ E’ questa la parte divertente… lui non è mio zio!” rispose il lilla mostrando un enorme sorriso.
“ Quindi… Non dirmi che è…” disse Goten stupito.
“ Sì, è mio padre ahahaha. Mio zio l’ha ubriacato! Ahahah” rise Trunks mentre continuava a guardare il padre che faceva finta di avere in mano una pistola.
“ Non sono nemici, pssss… ragazzi… venite qui! I nemici sono ovunque e non possiamo farci beccare. Su, nascondetevi dietro alla trincea.” bisbigliò  l‘adulto da dietro i cuscini.
I due piccoli si guardarono poi sorrisero e seguirono il consiglio dell’adulto. Passarono molto tempo a giocare insieme quando, un intrepido Goku, entrò dalla porta urlando:

“Che state facendo di bello?”
“ALL’ATTACCOOOOOOOO!” urlò Vegeta cominciando a sparare i proiettili di gomma con la sua pistola giocattolo. Goku si impaurì e subito cominciò a saltellare di qua e di là schivando gli aggeggini di gomma. Goten e Trunks alla scena scoppiarono a ridere e continuarono a sparare con le loro pistole giocattolo.
“ Sapete dove sia andato Vegeta? Non lo trovo da nessuna parte… peccato, avrei voluto TANTO allenarmi con lui.”
I due bambini si accasciarono a terra dalle risate mentre Vegeta guardava l’altro saiyan con un enorme punto interrogativo stampato in fronte. Si avvicinò all’uomo dai capelli a palma e puntando l’indice verso di se innocentemente rispose:
“Guarda che io sono Vegeta”
Goku lo guardò attentamente stringendo gli occhi e subito dopo affermò ridendo:
“Ahaha, divertente Ategev!”

“Ma io sono Vegeta… non sono Ategev…” replicò Vegeta ormai scocciato nel ripetere la stessa ed identica frase per la seconda volta.
“ Papà, lui è veramente Vegeta…” sussurrò Goten nell’orecchio del padre. “ Lo zio l’ha un po’ ubriacato.” continuò Trunks.
“ E’ ubria…” Goku non riuscì a finire la frase che i due gli tapparono subito la bocca.
“ Zitto! Lui non sa di essere ubriaco e quindi, BOCCA CHIUSA!” sgridarono Trunks e Goten.
“ Un elefante si dondolava sopra un filo di una ragnatela ICK… Mi sono sempre chiesto ICK, come fa un elefante a stare sopra ad una ragnatela? ICK…” canticchiò Vegeta mentre teneva una bottiglia “d’acqua”, che gli aveva dato prima Ategev, in mano.
Goku osservandolo ancora un po’ sbalordito si mise piano piano seduto sulla sedia con le rotelle che, Trunks, teneva in camera sua.
Vegeta, appena vide la sedia su cui si era seduto il suo compagno di lotta, lo buttò giù e saltò sopra alla sedia.
“ Wiiii! Ho sempre voluto farlo wiii!” esclamò Vegeta cominciando a roteare su quella sedia nera che si trovava davanti alla scrivania del figlio.
Il Son lo guardò con occhi grandi mentre, i due piccoli guerrieri, cominciarono a ridere come degli idioti.
“ Venite giù!”.
La voce di Bulma fece richiamare sull’attenti Trunks, Goten e Goku mentre Vegeta continuava a giocare con la sedia a rotelle.
“ Su, vieni papà!” affermò il piccolo lilla prendendo per il braccio destro il padre che non voleva staccarsi dalla sedia.
Scesero dalle scale e davanti a loro vi era una mera di amici: C’erano Crilii, C-18, la piccola Marron, Yamcha, il genio delle tartarughe Muten e tanti altri…
Crilii andò subito a salutare il festeggiato e poi Vegeta e Goku.
“ Goku, Vegeta!” esclamò Crilii mentre si avvicinò ai due adulti.
“ Crilii, che bello vederti…” disse Vegeta mentre lo andò ad abbracciare.
“ Ve-Vegeta? Ti senti bene?” disse Crilii assai imbarazzato e molto sospettoso.
“ Mai stato meglio!” esclamò Vegeta usando uno dei suoi POCHI sorrisi sinceri.
La cena cominciò e Vegeta diversamente dal solito mangiava alla “Goku”: come un maiale.
C’era serenità in tavola, più allegria. Vegeta era molto divertente e insieme a Goku faceva una bella coppia. Per scartare i regali andarono in salotto dove Bulma decise di mettere un sottofondo musicale mentre Trunks scartava e ringraziava per i regali.
“Uno skateboard! Grazie Crilin!” urlò eccitato il bambino andando ad abbracciare il suo amico e l’affascinante C18. E i regali continuarono finchè Bulma non decise di brindare.
“Facciamo un piccolo brindisi al festeggiato!” urlò Bulma alzando il suo bicchiere pieno di spumante mentre Chichi portava il dolce con le candeline accese. Il piccolo soffiò ma prima espresse un desiderio.
“Che hai espresso Trunks?” chiese curioso il piccolo son
“Non te lo dico. Se no non si avvera!” rispose il lilla sorridendo per il broncio appena fatto dall’amico. Gli adulti alzarono i loro bicchieri ma essendo tanti lo spumante non bastò quindi Goku ne aprì un altro, ma la bottiglia essendo stata scossa quando venne aperta spruzzò lo spumante. Lo schizzo appena uscito dalla bottiglia andò per puro caso addosso a Vegeta.
“Cavolo! Mi hai bagnato!” urlò Vegeta sentendosi fradicio
“Scusa!” rispose il son
“Tesoro levati la maglia o ti prendi un accidente!” urlò Bulma vedendo il marito zuppo
Ma proprio in quel momento arrivò accidentalmente come sottofondo la canzone dello spogliarello. Vegeta si levò piano piano la maglietta ma senza farlo a posta andò a ritmo con la musica e lì partirono gli sguardi focosi delle donne. Bulma lo guardava tra l’imbarazzata e l’eccitata mentre Chichi restava a guardarlo sbigottita pensando di aver trovato uno più affascinante del marito. Videl era totalmente presa dalla scena e C18 era rimasta incantata dallo spettacolo. Ategev prese il cellulare della donna dai capelli turchini e cominciò a filmare la scena. Appena tolta la maglia Vegeta la lanciò in terra per poi salire le scale e si andò a cambiare. Uscito l’uomo che catturò l’attenzione delle donne nella stanza tornò il silenzio. Bulma spense la musica senza farla finire e notò che le sue amiche erano con il fiato corto e ancora sbavavano quindi urlò gelosamente:
“Ehy! Giù le zampe, il fusto è mio!”
Tutti alle parole della turchina si misero a ridere e dopo pochi minuti scese giù anche Vegeta.
“Trunks, apri il regalo dello zio è lì che ti aspetta” disse Vegeta entrando nella stanza con un grande pacco in mano
“Oh già! Me ne ero dimenticato!” disse Ategev sorridendo
Trunks prese in mano il pacco e strappò eccitato la carta regalo e notando cosa gli aveva regalato lo zio urlò felicemente:
“Una chitarra elettrica!!!!! WOW!! Grazie zio!!!!” disse il piccolo Briefs andando ad abbracciare l’adulto che gli teneva le braccia aperte.
“Mi ricorda tanto Vegeta…” pensò Ategev mentre abbracciava dolcemente il nipote.

 
 
******Flash Back******
Era l’ennesimo giorno di studio, quel dì io e mio fratello si studiava la storia della tecnologia tsufuriana. Mi stavo annoiando a morte e mi chiedevo come mio fratello riuscisse a sopportare quella tortura. Giravo la testa qua e là cercando qualche soggetto interessante e alla fine lo trovai. Erano degli strumenti musicali: una batteria, una chitarra, un sassofono, un trombone e una tromba. Ritornai a dare attenzione al professore ma essendo stato ormai colpito dagli strumenti chiesi:
“Professore perché ci sono degli strumenti laggiù?”
“E il meccanismo autodistruggente che nelle vasche di rianimazione è chiamato ouorn viene usato per distruggere le vecchie e ormai non funzionanti vas.…. Che cosa? Ah, quegli strumenti. Vostra madre ha chiesto di aggiungere al programma anche ore di musica” spiegò il professore un po’ scocciato dall’intrusione del piccolo nella sua spiegazione. Vegeta, che prima era stato zitto ad ascoltare, si distrasse portando l’attenzione sugli strumenti.
“Possiamo provarli?” chiesi  innocentemente
“Mhhh….ok ma dopo torniamo alla tecnologia tsufuriana! D’accordo?” disse severamente il professore
“OK” si rispose in coro io e mio fratello per poi alzarsi dalle poltrone su cui eravamo seduti e siamo corsi dietro il professore che era andato sedersi sullo sgabello della batteria.
“Allora cominciamo dalla batteria, è composta da una gran cassa, un rullante, un tom tom, poi ci sono i timpani e poi ci sono i piatti: charleston, ride, crash, splash e china. La chitarra invece è di cinque tipi: Classica, acustica, elettrica, folk e chitarra a sette o a più corde. Qui abbiamo quella elettrica è un tipo di chitarra in cui la vibrazione delle corde viene rilevata da uno o più pick-up, il pick-up è un dispositivo elettrico in grado di trasformare le vibrazione delle corde in impulsi di tipo elettrico. Poi abbiamo un sassofono qui abbiamo il contralto ma ne esistono otto tipi: contralto, tenore, baritono, contrabbasso, basso, mezzosoprano, soprano e sopranino. Qui abbiamo il contralto, è il più maneggevole di tutti, può presentarsi in due forme: curvo o dritto. Questa seconda forma è estremamente rara. Poi c’è il trombone è caratterizzano da una pompa mobile a forma di U. Esiste anche un trombone a pistoni ma qui abbiamo quello a pompa mobile. Poi c’è la tromba che è simile al trombine solo più piccola e a pistoni. Ora vi ho elencato tutti gli strumenti che abbiamo qui. Sceglietene uno e io vi insegnerò come suonarlo.”  Disse il professore per poi mettersi a osservare i piccoli saiyan. A me attirava tanto la batteria o quel coso d’orato chiamato: sax. Mio fratello invece stava fermo ad osservare la chitarra elettrica e senza esitare la prese in mano.

“ Bene, Ategev hai deciso cosa prendere?” chiese il professore cominciando  spazientirsi per la lentezza del principe.
“Ma prof, è difficile! La batteria è bella ma il sax ha quelle sue curve che mi attirano” risposi io indeciso
“Provali tutt’e due poi sceglierai. E’ possibile che non te ne piaccia uno o tutt’e due” mi rispose il prof per poi camminare verso mio fratello. A fine giornata io scelsi la batteria dopo tante esitazioni invece Vegeta la chitarra e diversamente da me la sapeva suonare benissimo.
Quando poi ci fu il mio compleanno e di conseguenza anche il suo, nostro padre ci regalò i nostri rispettivi strumenti. Quando Vegeta lo aprì ci rimase di stucco e con un grande sorriso si girò verso il padre:
“Una chitarra!!! WOW!!! Grazie padre!!!” gridò per poi saltargli addosso
 
******Flash Back******

 
 
Quando i suoi ricordi si conclusero, Ategev, chiese al nipote se poteva un attimo prendere in mano la chitarra ed il piccolo, senza esitare, gliela diede.
“ Vegeta, guarda che ho in mano!” fece notare Ategev al gemello.
Vegeta si girò a guardare e i suoi occhi si illuminarono di felicità e poi Ategev aggiunse:
“ Bulma, non è che avresti una cassa per collegare la chitarra?”.
Bulma annuì e subito gli fece notare una cassa lì vicino e Ategev collegò la chitarra ad essa poi fece cenno a Vegeta di avvicinarsi.
“ Ma è da tanto che non la suono…” affermò Vegeta mentre si mise sulle gambe lo strumento.
“ Tu provaci!” disse Ategev accendendo la cassa.
Vegeta prese in mano delicatamente lo strumento musicale e si mise in posizione per suonare e cominciò ad arpeggiare.
Tutti lo guardavano curiosi ma allo stesso tempo increduli.
Yamcha addirittura disse “ Per suonare la chitarra non ci vuole tanta potenza e quindi, secondo me, gliela rompe!”.
Ma non fece neanche in tempo di finire che in sottofondo si sentì una bellissima canzone suonata con la chitarra da Vegeta.
Le dita si muovevano velocemente e leggere sulle corde e producevano un suono armonioso e pieno di ritmo. Suonava una canzone allegra o così pareva. Ategev capì subito cosa stava suonando e subito prese il ritmo anche lui e cominciò a cantare:
“ Do you ever feel like breaking down?
Do you ever feel out of place?
Like somehow you just don’t belong

And no one understands you”
Tutti li guardavano mentre uno suonava e l’altro cantava sulla musica che produce la chitarra ma nessuno riusciva ad intendere la lingua, sicuramente era quella dei saiyan. Poi tutti sentirono un ritmo e notarono che Ategev cominciò a suonare con dei cucchiaini sul tavolo come se fosse una batteria.

Do you ever wanna run away?
Do you lock yourself in your room with
the radio on turned up so loud so that
no one hears you screaming.
No you don't know what it's like 
When nothing feels alright 
You don't know what it's like to be like me 

To be hurt 
To feel lost 
To be left out in the dark 
To be kicked 
When you're down 
To feel like you've been pushed around 
To be on the edge of breaking down 
When no one's there to save you 
No you don't know what it's like 

Welcome to my life”

 
Poi la canzone si fermò di scatto e un tonfo si sentì. Vegeta era caduto in terra e preso da un conato di vomito cominciò a tremare. Ategev corse subito insieme a Goku a tirarlo su e a portarlo in bagno mentre Trunks prese la sua chitarra e la levò dalla pozzanghera di vomito del padre.
“Che schifo!” urlò Yamcha mentre Crilin prendeva la bambina
“Ok, ragazzi ora ve lo dico” disse Bulma mentre insieme a Chichi pulì il vomito “ Vegeta era ubriaco, Ategev lo ha ubriacato per far passare una bella festa a Trunks”
Tutti guardarono il piccolo e Crilin addolcendo l’espressione rispose subito:
“Allora capisco, poveraccio. Mi chiedo come ha fatto a resistere fino a ora”
Tutti annuirono e dopo aver pulito tornarono a festeggiare. Poco dopo scesero anche Goku e Ategev. Bulma chiese subito:
“Come sta Vegeta?”
“Maluccio, diciamo che ha vomitato tutta la cena e ora non si regge più in piedi” rispose Goku con aria triste.
“Scusate, è colpa mia se ora sta così. Non avevo pensato agli effetti collaterali” disse Ategev preoccupato
“Figurati Ategev! Ci ha fatto tanto ridere!” rispose Crilin vedendolo giù di morale
“Grazie Crilin” rispose Ategev tirando fuori un piccolo sorriso ma subito arrivo C18 a levarglielo
“Condoglianze” disse semplicemente la bionda
“Perché?” chiese sorpreso Ategev dall’intervento del cyborg

“Te lo chiedi anche? Conosci Vegeta, quando scoprirà che cosa gli hai fatto ti ammazzerà di botte” rispose tranquilla la donna con un piccolo sorriso sulla faccia
“Altro effetto collaterale che non hai considerato” scherzò Goku dando una pacca sulla schiena ad Ategev
“…oh merda” rispose Ategev sgranando gli occhi e facendo ridere tutti.
La festa continuò per qualche altra oretta, tra scherzi e risate sulla scena che prima era stata vista in quella stanza. Ategev si stava già preparando psicologicamente per l’indomani mentre Goku e Crilin cercavano di tirargli su il morale. La serata finì e tutti andarono a letto ma solo uno non riuscì a dormire: Ategev. Davanti a uno specchio in camera sua provava il discorso da dire al fratello.
“Ehy Vegeta!!....No non va bene…Buon giorno Vegeta!!! ….No…. Gemello yeah!! ….NO NO!....Wee fratello!!!....No, mi picchia solo se dico ste cazzate!....Via come va va ho un sonno!!” e così anche il saiyan andò a dormire.
Il giorno dopo…
“Tesoro…tesoro sei sveglio?” chiese dolcemente Bulma scuotendo il marito. Vegeta aprì un occhio e ancora stordito rispose:
“No”
Bulma fece una risatina e dopo si alzò e si vestì e prima di uscire disse:
“Giù ti aspetta la colazione… a dopo”
“Mh” mugolò Vegeta mentre si tirava su dal letto per poi barcollare di qua e di là per arrivare all’armadio. Si vestì piano piano mentre malediceva un dio che non esisteva per il dolore che stava subendo alla testa. Era come se piccoli Kaharoth gli saltavano sul cervello usandolo come trampolino.
“Vaffanculo” pensò Vegeta più arrabbiato del solito. Uscì e subito incontrò nel corridoio suo fratello che cercava di non farsi vedere da qualcosa … o da qualcuno facendo versi strani e insoliti presi sicuramente dai cartoni che guardava insieme a Trunks.
“Ma che stai facendo?” chiese serio e preoccupato per la sua salute mentale
“AHHHHHHHH! Ve-Ve-Vegeta! Gemello Yeah!” disse sobbalzando Ategev cominciando a sudare freddo
“Io mi preoccupo per la tua salute mentale? Dovrei più che altro preoccuparmi per la mia che ti sto troppo vicino” rispose Vegeta sorpassandolo per andare in cucina
“Ma non sei più arrabbiato?” chiese Ategev innocente
“Di cosa?” chiese Vegeta fermandosi e girandosi a guardarlo
“Come di cosa? Di ieri sera…aspetta non ti ricordi nulla?” chiese Ategev alzando un sopracciglio
“Cosa dovrei ricordare?” chiese curioso il fratello mentre metteva una mano sulla testa di Ategev stringendo un po’

“Ma niente!! Fratellino!!” rispose con una faccia a beota l’altro
“Non mi chiamare fratellino!! Anche se sono nato due secondi dopo di te!!” urlò arrabbiato Vegeta mentre tornò sui suoi passi ma passando davanti alla sala dei giochi vide una trincea formata da dei cuscini.
“Ma che cavolo è successo qui?” chiese sospettoso. Proprio in quel momento arrivò Trunks che chiudendo con uno tonfo la porta rispose:
“Giocavamo!”
“Oddio….” Pensò Vegeta continuando a camminare mentre dietro di lui lo seguivano Trunks e Ategev che ormai erano fradici a causa del sudore.
Entrò in cucina e si fermò a fare colazione.

“ Ma scusate, com’è andata la festa ieri sera? Non ricordo nulla…” affermò Vegeta mentre ingoiava un muffin.
Bulma, Ategev e Trunks sobbalzarono dalla paura e subito risposero all’unisono:
“E’statamoltodivertente,cisiamdivertitiuncasinoetuhaifattoilsolitoassocialeeheheeh!”
“Ma cosa mi state nascondendo?” chiese Vegeta con aria truce
“NIENTE!” gridarono tutti e tre insieme
“Ok… e Trunks ti è piaciuto il tuo regalo da parte nostra?”
“Quello dello zio?” chiese il piccolo

“No dico quello da parte mia e di tua madre” rispose il moro mangiando una frittella
“Il vostro? Non me lo avete dato…” rispose sincero il piccolo
“Già l’ho lasciato sotto il letto! Lo vado a prendere!” rispose Bulma correndo su. Arrivata in camera sua prese il pacco sotto il letto stupendosi che era senza carta regalo ed era più grande ma non se ne curò e scese di sotto dandolo al figlio. Il piccolo lo aprì e quando vide il giochino scoppiò di felicità ma i suoi occhi videro un ultima cosa infondo alla scatola.
“Una….spada?” chiese il piccolo posando sul tavolo il gioco e prendendo in mano la piccola spada. Ategev spostò lo sguardo sulla spada sgranando gli occhi e poi riportò lo sguardo sul fratello.
“Ma quella! Vegeta?” urlò dallo stupore
“Che c’è? Non me ne faccio di nulla! Ora ne ho una più bella e più grande” rispose il moro per poi alzarsi e andare verso la sua Gravity Room.
“Papà!” urlò il piccolo correndogli dietro. Il moro si girò verso di lui e non fece in tempo a prepararsi che venne buttato in terra dal piccolo che gli era saltato addosso.
“GRAZIE! GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!”
Vegeta sorrise poi se lo tolse di dosso e senza dire nulla tornò sui suoi passi.
Passò la mattina. Ategev, Trunks e Bulma erano andati al super mercato mentre Vegeta rimase a casa ad allenarsi. Ad un certo punto suonò il campanello ma Vegeta non andò, ma chi lo suonava era molto insistente quindi Vegeta andò ad aprire e chi si trovò davanti? Ma ovviamente C18
“Che vuoi” disse serio e impassibile Vegeta
“Ho un video che ti potrebbe interessare particolarmente” rispose a tono la bionda
“Ah sì? E allora?” chiese Vegeta scocciato
“Ma niente così..” rispose innocentemente il cyborg
“Quanto vuoi?” chiese impassibile il moro
“Quanto mi dai?” rispose a tono la donna
“100” propose Vegeta
“Ciao ciao” salutò ironicamente C18 mentre faceva finta di andarsene
“1000” urlò Vegeta vedendo la donna andarsene
“Cominciamo a ragionare scimmione” rispose il cyborg porgendogli il cellulare mentre vegeta cercava i soldi. Dopo averla pagata C18 gli fece vedere il video in cui una persona faceva lo spogliarello
“Tu mi hai fatto pagare per vedere mio fratello gemello fare lo spogliarello?” chiese ironicamente il moro che stava davanti al cellulare a braccia conserte.
“E’ qui il bello Vegeta, quello sei tu Ategev è il ragazzo che ti sta filmando lì vicino”
“Ma…” sussurrò stupito il saiyan
“Sì, ti ha ubriacato Vegeta. Tutto programmato dalla sua mente. Ora devo andare, passa una bella giornata! Ciao ciao….ah prima che mi dimentichi! Sei bravo alla chitarra, peccato che hai vomitato mi sarebbe piaciuto sentire te che finivi la canzone. Ciaoo!” disse la bionda sbattendo la porta dietro di se e andandosene dal giardino della capsule corporation ma subito chiuso il cancello di esso sorrise sentendo un urlo da parte dello scimmione e un aura ingrandirsi sempre di più:
“ATEGEEEEEEEEEEEEEEEEEEEVV!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” 




Angolo di Bluesun&Bulmetta_97:


Rieccoci con un altro capitolo della nostra PAZZA storia!
Qui, le nostri menti bacate si sono fatte notare più del solito xD.
Speriamo che questa nostra stravagante idea vi sia piaciuta 
Baci da Bluesun e da bulmetta_97

Ps: Come sempre vi invitatiamo a leggere le nostre storie che si sono moltiplicate xD:

bulmetta-97:
-Bands of New York
-Due fratelli di sangue 2

Bluesun:
-Un orfano speciale
-Your Past Through A Falling Star

Come sempre Grazie a chi legge, recensisce e segue!
Ciaooooo

 

   
 
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