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Autore: MALIKamente    28/06/2012    2 recensioni
Finalmente lo rivedevo dopo tre fottutissimi mesi....
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tirava un vento freddo quella mattina e il cielo di Londra non prometteva nulla di buono.            Camminavo lentamente cercando di non inciampare.                            
Non mancava molto e l’avrei rivisto.                         
Infondo alla collina lo riconobbi e mi diressi subito verso di lui.                                                          
Mi inginocchiai e gli sorrisi. Era un sorriso falso e lo sapevamo entrambi.                                                                                                                             Sorridevo  per fargli capire che in qualche modo andava tutto bene.                                     
Feci un bel respiro e iniziai a parlare: “Ehi come va? Lo so non sono venuta prima ma sai… beh … io non ci riuscivo. Però mi sono decisa finalmente. Guarda ti ho portato i tulipani i tuoi fiori preferiti.” mi fermai cercando di trovare le parole.                                  
Feci un altro respiro e continuai: “Non sai quanto mi manchi….- una lacrima iniziò a scendere sul mio volto per dare spazio ad altre- Ormai la vita non ha più un senso senza di te. Mi sveglio la mattina e mi giro sperando di vedere ancora quel tuo sorriso in grado da togliermi il respiro e i tuoi occhi che ogni volta mi ci perdo dentro,invece l’altro lato del letto è vuoto. A volte mi spruzzo il tuo profumo giusto per avere ancora l’odore tuo che mi avvolge la pelle per rievocare il suo sapore , delle tue labbra e di tutte le emozioni che mi facevi provare. Mi ricordo ancora molto bene quando ci siamo conosciuti” tiro su col naso e asciugo le lacrime che non cessano di uscire.
Chiusi gli occhi mentre il ricordo si faceva spazio nella mia mente
:


Camminavo distrattamente nel supermercato quando andai a sbattere contro qualcosa, cioè qualcuno.
Alzai lo sguardo e mi persi dentro due occhi color cioccolata. “scusami- dissi abbassando lo sguardo- ero distratta e non ti avevo visto” lui mi alzo il volto e mi fece un sorriso che mi lasciò di stucco.
“ Mi chiamo Zayn Jawaad Malik… e tu?”sorrisi di rimando e mi presentai: “Samantha Styles piacere!” ci stringemmo la mano.
Feci per andarmene ma mi bloccò per il polso dicendomi: “Almeno dammi il tuo numero prima di sparire” fece una faccia da cucciolo che fra poco mi scioglievo.
Scambiati i numeri me ne andai.
Dopo quella sera lo rividi molte altre volte, sempre da amici, finché una sera stavamo tornando da una festa in spiaggia, lui si spoglio rimanendo in boxer.
Mi disse: “Sam dobbiamo assolutamente fare un bagno perché se no non ce ne andiamo!” io per niente in  imbarazzo rimasi in intimo e sotto il suo sguardo incredulo(?) mi tuffai.
Mi seguì subito e mi attirò a sé prendendomi dalla vita.
Gli cinsi i  fianchi con le gambe e buttai le miei braccia dietro il suo collo.
Ci avvicinammo sempre di più finché le nostre labbra non combaciarono.
Ci baciammo per ore perché entrambi aspettavamo da tempo quel bacio…

 

 Aprii gli occhi zuppi di lacrime e continuai:“Non so perché tu te ne sia andato, soprattutto perché proprio adesso.
Sai sono venuta qui non solo per vederti,  ma anche perché devi sapere una cosa… fra poco sarai padre!” non finii di parlare che iniziai a singhiozzare ancora più forte.
Abbassai lo sguardo e tra vari singhiozzi andai avanti: “So quanto tu sia felice me ne hai sempre parlato… ti ricordi ? beh io si, come potrei dimenticarmene…”


Finalmente l’amore della mia vita era entrato dentro di me.
All’inizio con spinte lente e delicate per farmi abituare alla sua presenza per poi aumentare sempre di più finché non siamo venuti entrambi.
Mi stava accarezzando i capelli quando mi disse : “Sai vorrei che tu fossi la madre dei mie figli per vederti mentre ti prendi cura di loro, vorrei che tu fossi mia per sempre e vorrei che nulla ci potesse dividere.- Zayn fece un bel respiro, si inginocchiò e prese la mia mano- Samantha Christine Styles vuoi essere mia moglie?” rimasi come un pesce lesso,poi una lacrima traditrice rigò la mia guancia e mi buttai tra le sue braccia dicendo: “Si certo che lo voglio. Ti amo alla follia Jawy!” lui sorrise disse: “Anch’io e non sai quanto!” mi diedi un lieve bacio e continuò : “Vorrei avere un figlio da te! Anche due!” io rimasi un po’ spiazzata ma sorrisi: “Anch’io… che nome gli daresti?”.      
Ci rifletté un po’ e poi capii che aveva deciso perché gli si illuminarono gli occhi: “Cloudete se sarà femmina, se sarà maschio a te la scelta!” gli sorrisi perché adoravo quel nome.
Ci abbracciammo e baciammo per tutta la notte e tra le sue braccia mi addormentai… 


“Non so ancora se è maschio o femmina me lo diranno il mese prossimo. Non puoi immaginarti quanto mi senta sola anche se i ragazzi mi stanno molto vicino, ma tu… beh tu eri il mio ossigeno e ora che te ne sei andato faccio fatica a respirare… Zayn io ancora non mi riesco ad abituare alla tua assenza e ogni volta le lacrime scendono senza tregua. Ci saremmo dovuti sposare solo fra due settimane ti rendi conto?! Invece il destino ci ha separato. Solo per quella fottutissima macchina. Se tu non ti fossi stato ubriaco ora saresti qui. Quando me l’hanno detto io stavo  morendo lentamente …”

Era un venerdì sera di Luglio e aspettavo Zayn da almeno un’oretta.
Provai a chiamarlo più volte ma non rispondeva.
Il tempo passava lentamente e l’ansia dentro di me aumentava a dismisura.
Harry e i miei migliori amici erano venuti da me per rassicurarmi finché Zayn non chiamò.
Risposi  subito senza manco dargli il tempo di parlare: “Ma dove cavolo sei? Sono più di due ore che ti aspetto lo sai che mi stavi facendo morire?” dissi tutto d’un fiato.
Una voce sconosciuta mi rispose: “Lei deve essere la fidanzata di Zayn? Vero?” mi domandò.
“ Si sono io… lei chi è?” dissi abbassando il tone della voce con un groppo alla gola.
Lui si schiarì la voce e rispose: “Sono un’agente di polizia. Vede il suo fidanzato ha sbandato con la macchina ora l’hanno portato all’ospedale ma ha perso molto sangue e non crediamo che ce la possa fare.”
Il telefono mi cadde di mano gli occhi si riempirono di lacrima che iniziarono a scendere senza tregua.
Harry e gli altri che avevano capito tutto mi vennero ad abbracciare.
Non mi calmai per niente tanto meno quando lo vidi su un lettino bianco collegato a tanti macchinari e la tasta fasciata piena di sangue.
Gli presi la mano e lo baciai più volte anche sulle labbra cercando di farlo svegliare ma ad un certo punto la morte me lo portò via e insieme a lui anche la mia che da allora non ha più senso.
Piangevo sempre e i ragazzi non mi abbandonarono un attimo.
Finché oggi non mi decisi a venire.


“Il non averti più accanto mi stravolge. Ti prometto che tornerò presto. Sei e sarai sempre l’unica persona che io abbia mai amato così tanto. Mi dispiacerà tanto non poter condividere con te la nascita del nostro figlio, di crescerlo e vederlo raggiungere alti livelli. Mi dispiace tanto che non potrò affrontare il passo più impegnativo di tutta la vita con te: il matrimonio. Ora che sei in cielo fai invidia agli angeli, perché tu eri un angelo sceso dal cielo. Ora invece sei il mio angelo custode. Non ti dimenticherò mai… ti amo tantissimo Jawy!” misi i fiori nel vaso che era sopra la tomba e mi incamminai.
Mi girai un ultima volta guardando la foto in cui stava sorridendo e un sorriso mi uscì involontariamente.
Gli mandai un bacio e me ne andai
.

 

NOVE MESI DOPO

Ero in sala parto con mio fratello che mi stringeva la mano girato dall’altra parte perché non sopportava il sangue.
Il medico continuava a dire : “Spingi signorina Malik, dai che c’è quasi! Dai un ultima spinta.”
Io stringevo forte la mano Harry mentre spingevo più che potevo finché sentii un pianto e lo vidi.
Mio figlio. Sì, era un maschio.
Harry mi abbraccio forte mentre io presi il bambino.
Fecero entrare anche i miei migliori amici: Louis, Liam e Niall che corsero ad abbracciarmi.
Quando lo videro chiesero tutti all’unisono : “Come lo chiamerai?” io non ci riflettei poi così tanto perché la risposta era ovvia : “Zayn… E’ identico a suo padre…ma questa volta non lo lascerò scappare.”
Una lacrima scese lentamente mentre il mio piccolo Zayn mi strinse il dito.

 

Passarono gli anni e Zayn cresceva sempre di più, assomigliando sempre di più al suo padre.
Ogni volta che lo vedevo un sorriso mi cresceva sul viso ricordandomi di suo padre e tutti i nostri momenti.
E ogni volta dicevo: “Sei sempre nel mio cuore …Ti amo amore!”

  
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