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Autore: Layla Dubashi    28/06/2012    1 recensioni
Lei, una ragazza povera e semplice,con scheletri nell'armadio.
Lui, il suo ammiratore segreto, il suo nome inizia per A.
Si incontrano in una terza dimensione,per parlarsi,per innamorarsi.
"Vederti è diventato ormai ciò che aspetto ogni giorno,posso dimenticare di mangiare,di dormire, ma non di aspettarti. Penserai che sono sfacciato, ma le parole sincere di un cuore innamorato non possono esserlo. Sai, quando si è innamorati succedono cose buffe, pensiamo più all’altro che a noi, quando due persone si pensano a vicenda le anime si incontrano,sfiorandosi a vicenda. E io oggi l’ho sentito,le nostre anime si sono sfiorate,per la prima volta."
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Erano passati mesi, non un giorno senza che i due si parlassero, né un momento senza che Azur le rimbalzasse in mente. Ormai bastava la minima cosa perché lei pensasse a lui. Quando comprava un vestito si chiedeva se a lui sarebbe piaciuto,quando cucinava sognava di servire il cibo a lui. Ormai anche lei era innamorata persa.
Era un giorno come un altro quando le venne comunicata la brutta notizia.
“Ho parlato con il signor Mansoor..” accennò la madre,durante la cena.
“Ah si? Di che cosa?”
“Ormai sei diventata una donna, pensavo che sarebbe opportuno trovarti un marito”
Sentì il sangue gelarsi nelle vene,rabbrividì al solo pensiero di dover sposare Armin.
“No,non sono mica così vecchia! È meglio aspettare ancora qualche anno prima di pensare al matrimonio,inoltre ti serve ancora aiuto in casa,non posso lasciarvi soli..”
“So bene che Armin non ti va a genio…” Disse il padre,ad occhi bassi “Ma non lo conosci bene, magari ti sbagli,sono sicuro che è un bravo ragazzo.”
“Inoltre la sua famiglia è molto ricca, manderebbero una serva ad aiutarmi con la casa,non devi preoccuparti” seguì la madre.
“No! Io non voglio sposare quello zoticone! E sono ancora giovane!”
“Ormai ho parlato con il signor Mansoor, mi ha detto che suo figlio è pronto a sposarti prima possibile,non posso tirarmi indietro”
“Hai già accettato?? Mi daresti in pasto alle tigri in cambio di quattro soldi!!”
Corse via in lacrime,non poteva essere vero,non ci voleva credere. Mille pensieri le frullavano in testa, mille emozioni la pervadevano. Non sapeva cosa pensare,ma soprattutto cosa fare,come poteva opporsi ? Non solo la famiglia Mansoor era contro di lei, ma anche la sua stessa famiglia; le stesse persone che l’avevano cresciuta con sacrificio e amore, adesso la spingevano nella fossa dei leoni. Quella serà non parlò con Azur, non sapeva come spiegargli l’accaduto,né come avrebbe reagito venendo a conoscenza di tutto questo,proprio lui che lottava contro ogni tipo di sopruso.
“Non voglio perderlo,non voglio e non posso..”Pensava,sentendo le calde lacrime inumidirle le labbra. Ne aveva già piante tante,ma non accennava a smettere. Soffocando i singhiozzi si addormentò.
Il giorno seguente aprendo gli occhi vide  una scimmia accanto al suo cuscino,sobbalzò! E con lei anche l’animale,che in un lampo si precipitò fuori dalla finestra,dalla quale molto probabilmente era entrato. Ancora scossa,si accorse che c’era una lettera accanto a lei,esattamente dove aveva visto la scimmia.
“Ecco come fa a mandarmi le lettere senza essere visto!” Strofinandosi gli occhi assonnati ed increduli,la aprì.
 

Ieri sera sono stato molto male,inizialmente non capivo cosa fosse il dolore che sentivo al petto,ma in poco tempo mi fu chiaro il perché del mio malessere.
So cosa è successo,so anche che ieri non mi hai parlato per paura di spiegarmi tutto. Per la prima volta dopo mesi di chiacchierate notturne, non c’eri ieri notte ad aspettarmi.
Non sono sicuro di ciò che provi nei miei confronti, sono solo un amico,o qualcosa in più? Ma a questo punto,non ha importanza.
So che non puoi sottrarti al volere dei tuoi genitori, quindi dovrai sposare quel ragazzo. Voglio solo dirti che non starò più in questa città,non ti seguirò più ne ti ammirerò da lontano. Pensavo che piano piano ti saresti innamorata di me,conoscendomi di giorno in giorno; non credo sia successo e, purtroppo, non posso cambiare le cose.
Questa sarà la mia ultima lettera,ormai stai per sposarti e non ritengo opportuno mandartene altre. Che tu possa vivere una vita serenza e felice è tutto ciò che desidero,anche se io non ne farò parte.
Sappi solo che ti ho amata,ti amo e non smetterò mai di amarti.
Azur

 
 
Ogni parola in quella lettera fu come una lama tagliente che lentamente le trafisse il cuore.
“Quale amore? Che razza di amore è questo!” Si sentiva tradita,profondamente tradita.
“Anziché venirmi incontro,mi ha abbandonata! Azur,tu non mi ami! Non mi hai mai amata e mai mi amerai ,MAI! Io ti odio!”
Affondò nuovamente la faccia nel cuscino,tentando di soffocare i singhiozzi…senza riuscirci.
I giorni passavano senza alcuna traccia di Azur, non una lettera, non una parola, era come svanito nel nulla. Non sapeva quante volte aveva già pianto, 40,50,60 forse? Poco importava,le lacrime non avrebbero cambiato la situazione.
Si stava rassegnando,niente poteva ormai salvarla. I genitori erano entusiasti invece,si preparavano a celebrare un matrimonio sontuoso,ad entrare a far parte delle famiglie ricche che da millenni governavano la regione.



Nota autrice: Sono felice di notare che i miei lettori sono molto aumentati! Nonostante questo continuo a ricevere pochissime recensioni,quindi vi prego di recensire ogni tanto,almeno per farmi sapere se la storia piace oppure no! Grazie a tutti i miei lettori!
  
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