Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: thatsmylastsong    28/06/2012    4 recensioni
-Tu non mi piaci, lo sai?- disse Joe in tono fintamente acido
-Sbaglio, o meno di cinque minuti fa mi hai proposto di diventare la tua ragazza?-
-Sì, ma l'ho fatto prima di capire che tu non mi piacessi-
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Demi parcheggiò lontano da casa sua, per non dare nell'occhio. Le luci in casa erano spente; molto probabilmente nessuno vi era presente. Entrò senza fare il minimo rumore e si fermò in cucina. Era sporca e disordinata, senza dubbio non era merito di sua madre. Fece scorrere le dita in verticale contro la cornice argentata che era sopra il lavello. Nella foto c'erano: lei, sua mamma, suo papà e le sue sorelle... quella foto era vecchia ma Demi si ricordava bene quanto felice era a quel tempo. All'improvviso, sentì una chiave che stava aprendo la serratura e si nascose dietro il tavolo della cucina. Era pronta ma era spaventata. Patrick entrò e lanciò la sua valigetta sul divano, si tolse la giacca e prese il telefono
-Pronto? Ciao amore! Sì, sono arrivato a casa, non sai che giornata è stata. Sì, quell'idiota di mia moglie non c'è, sta tranquilla. Lei e sua figlia sono ''fuggite'' a casa di mia suocera perché avevano paura di me- e fece una risatina -lo so, sono due pazze. Ma vedrai che domani sarà tutto risolto. Ho già preso la pistola ed è carichissima. Certo, ce l'ho qui con me. Cosa? Ah, certo. Sì, l'altra figlia è scappata ad Hollywood. Te lo dico io, quella è malata, malata nella testa e quando non ci sarà più la sua dolce mammina, magari ucciderò anche lei. Lo so, sono forte. Va bene tesoro, ora vado, ti amo- e riattaccò. Sì, aveva un'amante. 'Merda' pensò Demi. Non aveva previsto che lui avesse una pistola e di certo non poteva combattere ora. Se lui la colpisse con un solo proiettile... morirebbe. Demi si spostò alla destra del tavolo perché lui si stava alzando per andare al piano di sopra. Appena sentì il rumore dell'acqua che fuoriusciva era chiaro: si stava facendo una doccia e Demi poteva passare all'attacco. Appena vide la pistola le si raggelò il sangue nelle vene. Era enorme e più che cariche e... ormai era andata. Demi di certo non aveva intenzione di usarla, così la buttò fuori dalla finestra. Dopo un quarto d'ora, Patrick scese e si accorse che la pistola non c'era più
-Ma che...? Dove diamine è finita la mia pistola?- disse fra se e se
-Di certo non in questa casa- disse Demi, fluida nei movimenti, mentre veniva allo scoperto. Lui rimase scioccato
-Non è possibile...- disse lui con un sorrisino -sei qui-
-Non pensavi che sarei tornata indietro, vero? Beh, eccomi, razza di rifiuto tossico- lui emise una risata rauca
-Che cosa vuoi?-
-Voglio combattere- questa volte, rise proprio di gusto
-Sei davvero idiota. Io non combatterò con te-
-Sì... lo farai-
-Io non colpirò una donna-
-Fonti sicure mi hanno detto il contrario- e così, alla velocità della luce, gli diede uno schiaffo. Veloce e potentissimo
-Non ti conviene rifarlo- e così, Demi gliene mollò altri due, uguali al precedente
-Smettila o te ne pentirai- Demi stava per dargli un calcio ma lui le prese la gambe e la buttò a terra. Demi, con l'altra gamba, gli diede un calcio ai genitali e lui finì a terra
-Sei finito-
-Mai- si rialzò rapidamente -tu non puoi sconfiggermi-
-Sì che posso, palle mosce- lui emise un grido e si scagliò contro di lei. Molto abilmente, gli diede un calcio rotante in faccia e il naso iniziò a sanguinargli
-Sei morta-
-Ti piacerebbe- 
-Sì- e Patick le assestò un potente pugno sul naso. Demi ruzzolò a terra -che ti avevo detto? sei morta- lei si risollevò ma era molto stanca
-Hai il fiatone, puttanella?- prima che lui potesse fare un altro dei suoi sorrisini Demi gli mollò cinque calci uno dopo l'altro; uno meglio azzeccato dell'altro. Patrick si fece male al cranio
-Ti ho fatto male?- chiese Demi, fingendo di essere preoccupata
-No, brutta stupida. Ti avverto, presto perderai ciò che hai di più caro al mondo-
-Vuoi dire che perderò la soddisfazione di riempirti di altri calci? Che peccato- con la forza di un orso, Patick si scagliò velocissimamente su Demi, la sbatté al muro, stringendole il collo, tanto da volerla soffocare. Demi cercava di ribellarsi
-E' inutile che cerchi di opporre resistenza. Ormai è finita- così, Demi, inclinò il suo corpo il più possibile a destra, con la forza del gomito fece mollare la presa a Patrick e lo colpì, sempre con il gomito, in mezzo agli occhi
-Non è finita, fino a quando non lo decido IO!- e gli mollò un calcio nello stomaco. Lui non si mosse. Pensava di aver vinto. Si voltò un attimo per riprendere fiato ma Patrick la colpì con forza con un lampada di ceramica sulla testa e Demi cadde a terra, priva di sensi. Patrick stava per mollarle il colpo di grazia.
  
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