4.
Infallibile
«E’
un piano perfetto, Sammy,» dice Dean con un tono che risulta
un misto tra
beffardo e soddisfatto, «a prova di bomba.»
Ribadisce poi sicuro inarcando le
sopracciglia e sollevando l’angolo della bocca in quel
sorriso sghembo che
provoca un brivido caldo a Sam.
Quest'ultimo scopre
solo in seguito, dopo aver decapitato con Dean una decina di leviatani,
che il significato
della frase ‘a prova di
bomba’ descrive l’abituale
situazione in cui Sam si trova preso, alle cinque di mattina, a
ricucire le
ferite di suo fratello maggiore.
Ma
ha la possibilità di accarezzare la pelle perfetta di Dean,
di sfiorare i lineamenti
muscolosi della sua schiena e di percorrere con le labbra la pelle tesa
del
collo, perciò non è poi così male.
Scivola più vicino sulle lenzuola, lasciando
aderire la schiena nuda di Dean al suo petto scolpito, le sue gambe
lunghe sono
piegate, aperte ad accogliere il corpo del maggiore, mentre quelle di
Dean sono
abbandonate scompostamente sulla parte restante del letto.
«Sammy-»
Lo sente mormorare, la voce improvvisamente roca e ruvida, diversa dal
tono più
alto e lamentoso che aveva usato per imprecare fino a qualche istante
prima. Prestando
attenzione gli circonda la vita con un braccio, mentre con
l’altra mano gli
avvolge la spalla destra, tirando il suo torace indietro, contro di
lui.
«Abbiamo
decisamente un concetto diverso di ‘infallibile’,
eh? » Irrompe, la voce bassa
e inasprita da una velata rabbia mista ad una profonda preoccupazione,
l’irritazione
dipinta sul volto mentre con gli occhi osserva il rivolo di sangue che
scivola
dalla ferita sulla spalla libera dalla sua morsa.
«Non
rompere.» Sbotta Dean con un tono infastidito mentre cerca di
liberarsi dalla
sua presa. Ma Sam non glielo permette, e anzi si sporge fino a coprire
con le
labbra la ferita che ha appena finito di ricucire. Ci passa rapidamente
la
lingua avvertendo il corpo di Dean irrigidirsi nella sua presa e un
mugolio di
dolore sgorgargli dalle labbra.
Inconsciamente
aumenta la stretta su Dean desiderando di poter fermare il tempo. Non
vuole
inferno o paradiso, solo la consapevolezza di poter rimanere
così, Dean al
sicuro contro di lui. «Vieni qui.» Borbotta in un
sussurro la voce del biondo mentre
volta la testa, immergendo una mano tra i suoi capelli e spingendo il
suo viso
vicino al suo.
Per
una frazione di secondo il respiro caldo di Dean gli soffia sulle
labbra umide,
dischiuse, per poi essere catturato dalla sua bocca, prima impacciata e
lenta,
poi avida ed esperta. «Scusami.» Soffia Dean fra un
bacio ed un gemito,
sacrificato in quella posizione scomoda, tuttavia non intenzionato ad
abbandonarla mentre con la mano libera cerca quella di Sam,
intrecciando le
loro dita.
Hopelessgirl’s
corner:
Non
so se sia l’avvicinarsi dell’orale o
l’idea che fra poco sarò libera ad avermi
fatto trovare la voglia per scrivere oggi. Posso solo dire che ho
già scritto i
prossimi due “capitoli” o le prossime due drabble,
decisamente più drammatico/angst
rispetto a queste ultime due, ma non sono sicura di come stia
procedendo la
storia. Mi piacerebbe ricevere le vostre opinioni e sapere se in
qualche modo i
temi trattati non vi disturbino, altrimenti penso che mi
vedrò costretta ad interromperere
la pubblicazione.