Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: xuehua    28/06/2012    1 recensioni
" Ce la faremo anche questa volta, ragazze " disse la mew rosa stringendosi in un abbraccio alle sue compagne. Così come avevano sconfitto Deep Blue, esse sarebbero riuscite a sconfiggere questi tre individui definitivamente, portando a termine ciò che Ryo, Keiichiro e Yuki avevano iniziato con il primo progetto mew. Tutte si resero conto di quanto fossero cresciute e di quanto, dopo essere diventate guerriere mew mew, fossero maturate e di come avessero trovato dentro una forza che nessuna di loro credeva di possedere. Una volta sconfitto questo nemico, una volta tornate a casa, nulla sarebbe più stato come prima proprio perché, ora, avevano raggiunto una diversa consapevolezza.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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and Transformation VI

Non poteva ancora credere a quello che aveva visto. Yuki rimase immobile a fissare il vuoto dinanzi a sé, incredula e indecisa su quanto fosse reale quello che era accaduto. Sentì le braccia di Ryo cingerle le spalle, quel gesto la portò di nuovo alla realtà. Non si erano persi per sempre. Una lacrima le rigò il volto.

<< Dimmi che non me lo sono immaginata >> disse improvvisamente.

<< No, non te lo sei immaginata >>. 

Si accasciò a terra e iniziò a piangere tutte le lacrime che, fino a quel momento, si era tenuta dentro.


Ichigo non credeva a quello che vedeva di fronte a sé. Guardò Haru con rabbia, si alzò tentennando, ancora sconvolta da quel brusco viaggio nel tempo. << Cosa hai intenzione di fare?! >> gridò, sentiva le lacrime pungerle gli occhi.

<< Voglio che la smettiate di interferire >> disse Haru << Non abbiamo voglia di perdere tempo con inutili combattimenti, ormai abbiamo vinto e abbiamo ottenuto quello che volevamo da voi >>.

Ichigo invocò la sua arma e, in una rabbia cieca, attaccò Haru, il quale grazie agli scudi di energia si difendeva da ogni suo colpo.

<< E' inutile! >> le gridò << Non riuscirai mai a scalfirmi >>.

Yuri cercò di aiutare la mew mew, ma sapeva che Haru aveva ragione, era del tutto inutile, avrebbero dovuto contare sulla velocità, ma la mew mew non sembrava riuscire a tenergli testa, tutto quell'attaccare a vuoto la stava soltanto stancando. Ichigo si sentì demoralizzata, provò a ripensare alla se stessa del futuro per cercare un po' di conforto. Stufo, in quel momento Haru passò al contrattacco.
 

Iniziò a pensare che, forse, la sua non era stata un'ottima scelta, capì di essere in trappola. Yuki non aveva nemmeno lontanamente immaginato che ci si potesse situare in una dimensione al di fuori del tempo e dello spazio. Cosa poteva fare, oltre ad aspettare? Non aveva la forza di trasformarsi e tanto meno di combattere, sperava soltanto in una loro delusione nel constatare che i suoi poteri erano definitivamente esauriti; ma era davvero così? Con Ryo non ne aveva più parlato, sapeva soltanto che i suoi poteri di mew mew si stavano lentamente esaurendo con il tempo, ma quello che loro cercavano era una sorta di potere latente, che si nascondeva, ma esisteva ancora. Yuki toccò istintivamente il ciondolo di acqua azzurra che aveva al collo: probabilmente speravano di trovarne ancora, le avrebbero fatto quello che avevano tentato di fare cinque anni prima. Rabbrividì al solo pensiero.

Si pentì anche di aver abbandonato gli altri così, perché da lì non avrebbe potuto difendere Ichigo e, quindi, la felicità di Ryo. Si sentì terribilmente stupida: un tempo avrebbe potuto fare un gesto del genere senza mettere a rischio troppi sentimenti, ma quella volta non era stata la scelta più razionale.

In quel momento era chiusa in una stanza dove tutto era bianco, dalle pareti, al letto e ai pochi mobili, sembrava una camera da manicomio e l'attesa era frustrante. Non avrebbe voluto morire così e, inoltre, sentiva che stava succedendo qualcosa e lei non poteva impedire che accadesse il peggio.
 

Gli scudi di Haru erano anche armi potentissime, Ichigo riusciva a stento a schivarle e a trovare il tempo di contrattaccare. Aveva perso di vista Yuri, fino a qualche istante fa era accanto a lei. Avrebbe voluto avere le sue compagne accanto, insieme sarebbero state forti abbastanza; avrebbe voluto che ci fosse Yuki, sapeva che, in qualche modo, era un punto di riferimento perché già sapeva come reagire a quelle situazioni e, in quel momento, aveva paura anche per lei e per quello che avrebbero potuto farle. Probabilmente avrebbe potuto vestire ancora i panni di MewYuki e aiutarla, come era accaduto con la comparsa del nemico, quella ragazza mezza umana e mezza volpe bianca l'aveva salvata. Cosa avrebbe fatto in quel momento? Cosa?

Un attacco di Haru andò a segno e Ichigo sbatté violentemente contro una parete. Il tempo era agli sgoccioli, non sarebbero mai riusciti a impedire quella firma. Il ragazzo si avvicinò verso la ragazza, ormai stremata, la guardò quasi ne avesse pietà. Non appena cercò di afferrarla, però, sentì una lama trapassargli lo stomaco. Che idiota. Ne seguì una fortissima scarica elettrica e il corpo di Haru cadde senza vita.

Ichigo era sconvolta da quella scena, tremava dalla paura. Ciò che teneva imprigionate le altre e Aki scomparve e lentamente ripresero conoscenza.

<< Tutto ok? >> domandò Yuri tendendo la mano a Ichigo.

<< S-sì >> rispose la mew rosa ancora scossa, a malapena stava in piedi.

<< Dobbiamo proseguire >>.

Continuarono il loro percorso fra corridoi che sembravano semplicemente girare su loro stessi, fin quando, finalmente, non trovarono ciò che cercarono, insieme ad una decisa difesa. Le persone nella stanza si alzarono improvvisamente, stupite del fatto che qualcuno li avesse trovati. Un uomo, il cui viso era percorso da una lunga cicatrice, si alzò dal tavolo e si avvicinò al gruppo. Yuri lo riconobbe immediatamente: era stato lui ad allenarlo quando faceva parte dell'esercito regolare.

<< Quindi siete giunti fin qui >> disse << Vi ho sottovalutati >>.

Tutti i presenti uscirono da una porta che fungeva da uscita di emergenza.

<< Avete rovinato i nostri piani >> disse ancora << Meritate di passare a miglior vita >>.


Reiko entrò nella stanza dove avevano rinchiuso Yuki, la quale sembrò non notare la sua presenza.

<< Seguimi >> disse la donna, ma Yuki sembrava non volesse essere collaborativa.

<< Non sei nemmeno l'ombra della mew mew contro cui ho combattuto >> disse per stuzzicarla, sperando di suscitare in lei una qualche reazione, ma niente.

Reiko si spazientì, si avvicinò e cercò di scuoterla, la prese per un braccio e se la trascinò via.

<< Perché diamine ora fai così, fino a qualche ora fa facevi tanto la gradassa! >>.

Yuki pensava soltanto a quanto fosse vicina la fine. Aveva fatto un errore fatale, nessuno l'avrebbe trovata, laggiù e lei non sarebbe potuta scappare e non poteva combattere. Entrarono in un'altra stanza bianca, vide la stessa macchina infernale di cinque anni prima che aveva cercato di aspirarle via tutto, fino all'ultima goccia vitale. Le venne una nausea pazzesca e avrebbe voluto piangere come non aveva mai fatto. Teneva sempre fra le mani il ciondolo, l'unica cosa che potesse in qualche modo collegarla a Yuri. Era l'inizio della fine.
 

Le ragazze iniziarono a sferrare i loro attacchi. Quel tipo era decisamente forte e schivava con facilità anche gli attacchi di Yuri e Aki: erano sette contro uno e non riuscivano a oltrepassare le sue difese. Egli rise, beffardo. La sua soddisfazione maggiore sarebbe stata togliere di mezzo Yuri, non appena lo aveva visto una vampata d'odio era salita dal suo animo: lui doveva morire, aveva tradito l'esercito e la loro comune causa. E poi, distruggere quelle cinque mew mew sarebbe stato un gioco da ragazzi, quasi poco soddisfacente per la facilità. Non aveva ancora sfoderato il suo vero potere, quello che gli permetteva di fermare il tempo. Si sarebbe divertito ancora un poco prima di distruggerli tutti in una nuvola di fumo. 

 

Pensò a Yuri con tutte le sue forze. Guardò con orrore tutti quei tubicini sottili e trasparenti e gli elettrodi. Sentì il ciondolo emanare uno strano calore, forse si era scaldato a forza di stringerlo: aprì la mano e vide l'acqua azzurra al suo interno brillare, era la prima volta che succedeva una cosa del genere.

Reiko si voltò per guardare cosa stesse succedendo ed un bagliore azzurro investì tutta la stanza. Yuki riuscì a malapena a vedere come la scena stesse cambiando oltre il bagliore di luce: si ritrovò improvvisamente in un luogo unicamente illuminato da quelle che sembravano stelle e intorno si intersecavano tutti i settori spazio-temporali in un unico e armonico circolo, tanto che le sembrò di percepire una sorta di melodia di sottofondo. Riuscì ad ammirare tutto quello solo qualche istante, quando sentì una forza portarla prepotentemente, di nuovo, da qualche parte.

Chiuse gli occhi e quando li riaprì si ritrovò di nuovo in un corridoio. L'acqua azzurra aveva smesso di brillare: era riuscita a portarla fuori da quella dimensione, l'aveva riportata indietro. Yuki iniziò a correre lungo i corridoi, sentiva un frastuono provenire da una zona non definita, che non sapeva come raggiungere. Corse a perdifiato fin quando, finalmente, non giunse nel luogo dello scontro. 

Doveva trasformarsi, ma non era sicura che ce l'avrebbe fatta. Stavano combattendo contro un tizio che non riconosceva e che sembrava decisamente forte, tanto che riusciva a resistere agli attacchi di tutti. Capì di non avere scelta. Solo quando Yuki si trasformò si resero conto della sua presenza. L'uomo la fissò stupito.

<< Come hai fatto a fuggire?! >>.

Yuri sorrise fra sè. Aveva funzionato.

L'uomo, adirato, decise di sferrare il suo attacco e, in un istante, il tempo si fermò, eccetto che per lui e Yuki.

<< Ma cosa... >>. Non pensava fosse possibile. Guardò la ragazza ancora più adirato.

Yuki sapeva perfettamente che non poteva farcela da sola: non sapeva perché era in grado di sfuggire a quel genere di attacco, ma non era il momento di farsi domande; provò a prendere la mano di Ichigo, che improvvisamente iniziò a muoversi.

<< Cosa succede?! >> domandò la mew rosa.

<< Adesso non farti domande >> le disse Yuki << Dobbiamo attaccarlo insieme >>.

L'uomo si scagliò contro di loro, era ormai vicino quando le due ragazze invocarono le loro armi e sferrarono i loro attacchi congiunti, così che risultassero ancora più potenti.

Sentirono un urlo spegnersi lentamente, fin quando tutto non riprese vita. Yuki si ritrasformò, stremata, non cadde perché sorretta da Ichigo, ancora confusa riguardo a quello che era successo. Sapeva solo che avevano fermato il Regime, almeno in quel tempo.

 

<< Spero tu stia scherzando, mia cara Reiko >> disse la figura incappucciata << Vuoi dirmi che non solo la ragazza è sparita, ma che è fallita la firma? Che Akahito è morto e che ci siamo dovuti ritirare?! >>.

Reiko deglutì. << Sì, signore >>. Un dolore straziante la fece crollare a terra. << L-la pre-go... >>.

<< Vi siete fatti sconfiggere da sei ragazzine! >>. Reiko urlò dal dolore, era quasi soffocante, aveva paura volesse ucciderla, ma sentì lentamente che veniva liberata da quella morsa. Come era potuto accadere? 

 

Uscirono tutti da quell'edificio, il resto degli agenti era già scomparso, si erano ritirati e il trattato non era stato firmato. 

Si incamminarono per ritornare alla loro base e tornare nel loro tempo. Ichigo si avvicinò a Yuri, aveva un bel po' di graffi e in certi punti sanguinava, portava in graccio Yuki, ancora priva di sensi.

<< Che cosa è successo? >> domandò la mew rosa.

<< Vi spiegherò una volta tornati >>. 

 

Ryo e Keiichiro avevano registrato un sacco di anomalie in quelle ore e non sapevano cosa aspettarsi. Quando tutti tornarono, sani e salvi, si sentirono meglio, così come Kenji e Fujiko. Yuki si riprese, quando si ritrovò fra le braccia di Yuri era ancora incredula. Lo guardò con aria interrogativa, ma lui si limitò a sorridere. Non era quello il tempo delle spiegazioni.

Quando abbracciò Ichigo Ryo si sentì al colmo della felicità. Ce l'avevano fatta. Era tornata.

<< Sai >> disse Ichigo << Per sbaglio, sono finita nel mio futuro >>.

<< Ah >> rispose Ryo << E cosa hai visto? >>.

<< Eravamo insieme >>.

  
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