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Autore: DebDS    28/06/2012    2 recensioni
Può, una sola persona, distruggere il tuo mondo e, allo stesso tempo, renderlo migliore di quanto sia mai stato?
Va verso la porta e, prima di chiudersela alle spalle, si volta verso di me con un sorriso.
–Ci sarà modo.-
Inarco le sopracciglia.
–Ci sarà modo di conoscerci meglio.-
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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VIII

 

 

 

 





 

-Danny, credevo fossi in camera…-, dice Simone sedendosi vicino a Michela.

-Sto meglio, avevo fame e…-, sposto lo sguardo su Mattia, che seguiva Simone, e mi mordo il labbro spostando lo sguardo da un’altra parte.

Martina inarca le sopracciglia. –Wow, dovete aver litigato proprio di brutto...-

Mattia non presta attenzione alle parole di Martina e si siede vicino a me, nell’unico posto libero.

Stiamo attenti a non sfiorarci nemmeno per sbaglio, tenendo gli sguardi fissi sul tavolo.

-Mmm… poca tensione, insomma.-, dice Carlo guardando prima me e poi Mattia. –Okay, allora vi dico, anzi, la dico a Mattia, una cosa fantastica: ieri io e Francesca ci siamo baciati!-

Credo che Mattia abbia pensato la stessa cosa che ho pensato io, ma lui cerca di dissimulare con un sorriso. –E’ fantastico. Quindi ora…-

-Ora nulla.-, interviene Michela ridendo. –Non sappiamo nemmeno se lei  se ne ricorda.-

In quel momento Francesca e Stefania entrano in mensa. Fra’ lancia di sfuggita uno sguardo a Carlo e, quando vede che lui la sta già fissando, sposta la sua attenzione sul vassoio che le porge Stefania.

-Bene, quindi: o se ne ricorda, o gliel’hanno detto.-

-E non sembra tanto felice di averti baciato.-, aggiunge Simone con una risata.

-Già, quando baci una ragazza, cerca di assicurarti che lei sia sobria e magari che voglia baciarti anche lei, altrimenti ti fai solo del male.-, dice Martina battendo la mano sulla spalla di Carlo, il cui entusiasmo sembra essere totalmente sparito.

Mattia si alza di scatto alle parole di Martina. –Scusate, mi sono appena ricordato di dover fare una cosa.-, si volta e lascia la mensa velocemente.

Michela lo guarda inarcando le sopracciglia. –Wow, dov’essere stato un litigio grave se non riesce nemmeno a stare accanto a te per qualche minuto.-

-Già, perché avete litigato?-                                          

Mi alzo e, senza una parola, lascio anch’io la mensa. Non so dove sto andando, ma non riesco a stare con persone che non parlano altro che di baci, di amore e che chiedono di continuo cosa sia successo tra me e Mattia. Non riesco a rispondere. Perché in fondo non lo so bene neanch’io.

 



 

 

 

Esco nel cortile dell’Accademia, andando verso il posto dove io e Mattia ci siamo fermati dopo il litigio con Dominique, ma, a metà strada, mi accorgo che lì c’è già lui. Rimango fermo a fissarlo per qualche secondo, poi continuo ad avanzare.

Quando gli arrivo vicino, Mattia sposta lo sguardo su di me, si alza e fa per andarsene, ma lo trattengo per il polso. –Aspetta, non… non puoi evitarmi per sempre, abbiamo tutte le lezioni in comune, siamo nella stessa stanza, non comportarti come se io non esistessi.-

Mattia rimane fermo per qualche secondo, poi si libera dalla mia presa e va via.

Mi siedo a terra, dov’era lui fino a qualche secondo fa.

Non so che fare. So di averlo ferito, ma… è praticamente il mio miglior amico qui dentro e ieri sera mi ha baciato! Andiamo, è normale che sia rimasto stupito.

Poi però penso a Carlo e Francesca, penso al fatto che lui l’ha baciata e lei stamattina l’ha completamente ignorato, ricordo l’espressione afflitta sul viso di Carlo. E capisco.

Non si tratta del fatto che io sia scappato via dopo il bacio. Io… io gli piaccio. E l’ho respinto.

Chiudo gli occhi, respirando lentamente. Cosa devo fare? Cosa posso fare?

Sento dei passi che si avvicinano e, speranzoso che sia Mattia, mi volto.

Ma non è Mattia, è Michela.

Si siede a terra, accanto a me e mi guarda con aria preoccupata. –Cos’è successo?-

-Niente.-, dico scrollando le spalle.

Michela piega la testa e scuote il capo. –Cos’è successo?-, ripete in tono persuasivo. –Cos’è successo tra te e Mattia?-

-Abbiamo litigato, niente di che.-, cerco di mantenere un tono neutrale.

-Non smetterò di chiedertelo finché non mi dirai la verità. Cos’è successo tra te e Mattia?-

Esito, non so se voglio dirglielo. Ma forse lei può aiutarmi a trovare un modo per riavvicinarmi a Mattia. –Te lo dico, però…-

-Danny, sai che di me puoi fidarti.-              

Annuisco lentamente e sposto lo sguardo sull’erba, non ho la forza di guardarla negli occhi.

-Mi ha baciato.-

 

 

 



 

Ho raccontato tutto a Michela, all’inizio è rimasta un po’ stupita, ma poi ha detto che se lo sarebbe dovuto aspettare, ‘Mattia è troppo perfetto per essere etero’.

Non ha saputo aiutarmi davvero, ma mi ha consigliato di lasciargli un po’ di spazio, secondo lei, Mattia deve far fronte con ciò che prova e con ciò che non provo io.

Perché io non provo nulla. Solo affetto. Siamo amici… no?

Sbuffo e comincio a camminare avanti e indietro per la stanza. Mattia è uscito con Simone, Stefania, Carlo, Francesca e Martina. Cioè, lui detesta uscire di sera. Ma in questo momento credo detesti di più me.

Sento bussare alla porta e vado ad aprire. E’ Michela. Entra in stanza e si butta sul mio letto.

-Allora? Cosa vuoi fare stasera, mio bel Daniel?-

La guardo inarcando le sopracciglia. –Io, veramente, non avrei voglia di fare nulla, non sono proprio di buon umore.-

Michela si mette a sedere sbuffando. –Andiamo, non fare l’idiota, non puoi rovinarti la vita perché piaci ad un tuo amico, non è mica colpa tua!-

Non so se questo suo atteggiamento cinico mi faccia stare meglio o peggio. Mi siedo anch’io sul letto. –Non… non so, cioè, siamo amici e ora lui sta male e, be’, effettivamente un po’ la colpa è anche mia.-

La gemella avvicina il suo viso al mio. –Fai sul serio? Se non sei gay non puoi farci nulla!-

Abbasso lo sguardo e scuoto lentamente il capo. –Ma non è…-

Non riesco a finire la frase, ché Michela posa le sue labbra sulle mie, rimango immobile e lei, prendendo il mio non respingerla per un consenso, approfondisce il bacio.

Poso le mani sulle sue spalle e la allontano lentamente. –Ela, io…-

-Scusa! Scusa, davvero, è stato più forte di me, non volevo! E’ che stare da sola in questa stanza con te… be’, non potevo non approfittare di questo momento!-, dice ridendo.

Inarco le sopracciglia, guardandola in silenzio.

-Andiamo… non dirmi che non ti è piaciuto.-, Michela sorride maliziosa e si avvicina pericolosamente al mio viso.

La allontano nuovamente. –Scusa, Michela, credo davvero di voler stare un po’ da solo.-

La bionda mi sorride e, prima che possa fermarla, mi stampa un bacio sulle labbra, si alza e va via.

Guardo la porta da cui è appena uscita, poi sposto lo sguardo sul letto di Mattia.

Forse non sono io ad essere impazzito, sono tutti loro.


 

 

 

 

Sono sdraiato sul letto, ripensando a ciò che mi è successo nelle ultime ventiquattr’ore.

Sto cercando, per quanto mi risulti difficile, di essere totalmente onesto con me stesso, di ammettere ciò che ho provato, senza pensare a cosa vorrei aver provato.

Quando Mattia mi ha baciato… be’, mi sembra così assurdo ammetterlo, ma ho avuto l’impulso di ricambiare il bacio, prima che qualcosa scattasse nella mia mente e mi facesse capire cosa stava succedendo.

Quando invece mi ha baciato Michela… i miei pensieri sono corsi a Mattia e l’idea che non fossero sue le labbra sulle mie… dio, sto davvero impazzendo?

I miei pensieri vengono interrotti dalla porta che si apre, mi volto, pensando sia di nuovo Michela, ma è Mattia.

Si blocca e rimaniamo a guardarci per qualche secondo, poi si avvicina al comodino e prende il cellulare.

-Matt…-                                                           

Si gira a guardarmi, ma non riesco ad aggiunge altro, così si volta e lascia nuovamente la stanza.

Sospiro premendo le dita sugli occhi. Questa situazione sta diventando davvero insopportabile, non ce la faccio più.

Io non sono gay. Non posso essere gay, cioè, ho avuto più di una ragazza, se fossi gay lo saprei, no?

Però il bacio di Mattia ieri mi è piaciuto. Non posso negarlo, non più.

Forse sono solo confuso, sono scosso da ciò che è successo e adesso non capisco più cosa provo. Ho scoperto che un mio amico è gay ed io gli piaccio, questo mi ha portato a farmi delle domande.

Ma questo non spiega perché continui a pensare al bacio di Mattia, non spiega perché quando Michela mi ha baciato avrei voluto fosse Mattia…

Sospiro e mi alzo. Vado a farmi una doccia, forse così riuscirò a schiarirmi le idee.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




 

 

Nota d’autore:

 


 

Scusate il ritardo! Domani ho il saggio di pianoforte, tra prove e lavori a casa non ho proprio tempo.

Bene, che dire del capitolo? Daniel è un’idiota, Matt è cucciolissimo e Ela è Ela, ora la detestate, ma col tempo migliora, ve l’assicuro!

Ringrazio tutti, come sempre, grazie, grazie, grazie!

Scappo a provare i brani.

Un bacio.

Clì.

  
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