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Autore: Edenya404    14/01/2007    14 recensioni
Hermione, Ginny e una notte nera d'estate...quante cose possono accadere quando si è soli nell'oscurità... prima one-shot yuri che scrivo spero vi piaccia...
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Ginny Weasley, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giallo, blu, rosso e verde

E’ la prima volta che mi cimento in una storia yuri, tuttavia mi piace molto la coppia Ginny/Herm e quindi ho voluto provarci…spero sia di vostro gradimento…

 

Black petrol night

 

Giallo, blu, rosso e verde.

Una farfalla si posa leggiadra su di un filo d’erba, la osservo sbattere lievemente le ali e poi librarsi tra le foglie umide, libera, spensierata e pronta a godersi il suo unico giorno di vita. Un timido raggio lunare si fa spazio tra le fronde di quest’albero sotto al quale sto seduta, attorno a me, la notte. Tutto è silenzioso, la natura dorme tra le braccia dell’oscurità, tutti alla Tana riposano nei loro letti tranne me, stasera i miei occhi non si chiuderanno, non verrò sopraffatta da sogni contornati di nera pece. Raccolgo con un dito una goccia di rugiada e me la porto alle labbra, assaporando il gusto agrodolce dell’oscurità, permettendo che la notte scorra melliflua su di me….la sento strisciare tra le pieghe del mio vestito, scivola sotto la seta lasciando scie glaciali sulla mia pelle che si ritrae tremando. Provo un fastidioso piacere in quei brividi che mi attraversano il corpo e piego la testa indietro, poggiandola al tronco dell’albero e traendo un profondo respiro che mi riempie i polmoni d’aria umida.

D’un tratto, un fruscio di passi leggeri dissangua il silenzio, non mi volto, so che sei tu. Già t’immagino avanzare lievemente verso di me, avvolta nella tua camicia da notte bianca, i capelli vermigli sciolti al vento, gli occhi cristallini scintillanti e i piedi nudi solleticati dal manto d’erba di questo giardino…il giardino che ha accolto la tua infanzia e ti ha accompagnata mentre crescevi, osservandoti divenire la meravigliosa ragazza che sei adesso.

-Sapevo che ti avrei trovata qua…-

La tua voce mi giunge dolcemente alle orecchie, come il canto degli uccelli in primavera, provocandomi un altro intenso brivido. Ti siedi al mio fianco e cominci a giocherellare con un filo d’erba, attorcigliandolo sulle tue dita affusolate. Il mondo è così crudele Ginny, giudica per quello che fai, per quello che ami e mai per quello che sei. Tu, la mia migliore amica, bella nella tua semplicità, il fisico snello e flessuoso, gli occhi grandi e dolci, i capelli setosi, le labbra morbide…tutto di te è un insieme di piccoli pezzi che ai miei occhi si compongono dando vita ad un puzzle perfetto in ogni sua sfaccettatura, e sono così inadeguata dinanzi alla tua immagine.

Ti guardo negli occhi, il tuo sguardo è limpido e interrogativo.

-Non riesci a dormire?-

Di nuovo la tua voce e mi accorgo di non averti risposto, questo silenzio è disarmante, denso e pesante come una colata di petrolio…devo riuscire a tagliarlo. Annuisco…

-Tu?-

La voce esce roca dalle mie labbra socchiuse, spezzata dalla mancanza d’aria. Sei tu a togliermi l’ossigeno, lo consumi tutto avidamente per alimentare la tua luce. Sorridi e sollevi le spalle, so che cosa vuol dire, neppure tu riesci a prender sonno, pare che questa notte Morfeo non sia disposto ad accoglierci tra le sue braccia e intorpidirci col suo calore. Distolgo lo sguardo dal tuo volto così meravigliosamente nitido e lo sposto sulla Luna, neppure lei, signora della notte, riesce a brillare completamente tant’è offuscata dalla tua presenza, tu, regina ovunque vai. Di nuovo un movimento, come un fantasma ti sposti al tocco della brezza notturna e ti sdrai tra i fili d’erba poggiandomi la testa in grembo, sussulto lievemente a quel contatto che pur tante volte abbiamo avuto, oggi ha per me un diverso significato. Sospiri attirando la mia attenzione, sei così piccola e fragile sotto ai miei occhi. I fulvi capelli sparsi a guisa d’aureola sulle mie gambe e attorno al tuo capo, la pelle candida del tuo collo e delle tue spalle rabbrividisce, nuda sotto lo zefiro freddo, il tuo seno si solleva regolarmente, respiri…respiri…e ancora respiri. Inizio ad accarezzarti la testa, come so che vuoi che faccia, intrecciando le mie dita tra i tuoi fili rossi, ti rilassi al mio tocco lieve e socchiudi gli occhi. Adesso vorrei essere come quella farfalla, libera dalla prigione del mio corpo….

-C’è qualcosa che non va Mione?! Sei così strana ultimamente…-

Lo dici in un sussurro, quasi temessi le parole stesse che hai pronunciato.

Non rispondo, la tua domanda è giunta diretta al fulcro della questione, dolce e tagliente, congelandomi sul posto, poggio nuovamente la testa al tronco, le mani ancora nei tuoi capelli. È così spietato il mondo Ginny, ha colpito me, non voglio che giunga anche a te, sei troppo importante, troppo speciale per non essere apprezzata. Non preoccuparti per me, io son segnata, ma non me ne importa, se il mondo mi etichetterà come diversa, se i miei amici mi abbandoneranno, se passerò il resto dei miei giorni sola, niente conta purché tu ne rimanga fuori…perché il mondo è crudele piccola mia.

Volti la testa per guardarmi, incuriosita dal mio silenzio, i tuoi occhi segnati da evidente preoccupazione si muovono impercettibilmente sui miei, mare nel cioccolato, purezza con peccato, dolcezza con insensibilità. Sì….sono stata insensibile e me ne pento, tutti questi giorni passati ad evitarti, le mie risposte secche, il tono freddo della mia voce…volevo tenerti lontana da me e dalla verità, ma la verità, si sa, torna sempre a galla, in un modo o nell’altro. Stupida. Ecco cosa sono, una stupida. Che cosa pensavo di fare?! Essere capace di fingere che tutto vada bene?! Non sono mai stata brava a dire bugie….cosa credevo di risolvere?! Non posso nasconderti niente, tu mi conosci più di chiunque altro, stupida solo a non averci pensato. Lo sento, il fiume in piena di lacrime che sta spingendo per uscire, e te ne sei accorta anche tu…ti sei alzata a sedere, il tuo volto di fronte al mio, la mia mano sempre nei tuoi capelli.

-Herm, tu stai piangendo…-

Non guardarmi così Ginny, non farlo ti prego…

-Va tutto bene…sono solo un po’ stanca-

Ma a chi voglio darla a bere?! Sono solo innamorata ecco la verità, di te piccola, dei tuoi occhi, delle tue labbra, della tua risata, del modo in cui ti tormenti i capelli quando sei nervosa…ti amo e non so come dirlo, ti amo e vorrei urlarlo…ti amo, ti amo, ti amo…martella nella mia mente la voce della mio cuore e si scontra con la mia coscienza.

Digli quello che provi. No sciocca non farlo, rovinerai tutto. Che male c’è ad amare? Per l’amor di Dio siete due ragazze. Sì ma lei la ama. L’amore a volte è pericoloso. Solo per chi è troppo debole e si fa soggiogare dalla passione. La chiameranno “lesbica”. Le parole non feriscono se non vengono ascoltate con interesse. È una sciocchezza, e Ginevra come reagirà? Se non ci prova non lo scoprirà mai. È un rischio troppo grande. L’amore è fatto di rischi.

Basta! Non riesco a sopportarlo oltre…è una guerra che non avrà mai fine, al diavolo me e la mia stupida razionalità, se solo avessi la capacità di agire d’istinto, come un’animale, sì, ma almeno sarei felice. Mi porto le mani alle tempie, la testa mi scoppia dal dolore, quando è cominciato tutto questo? Neppure me lo ricordo, da un giorno ad un altro, tutto di te ha assunto un significato diverso, all’inizio non volevo crederci, poi me ne sono fatta una ragione….io mi sono innamorata di te, della mia migliore amica. È questo mondo pieno di pregiudizi che mi fa paura, è l’ignoto, il buco nero che mi sta di fronte e nel quale, prima o poi dovrò saltare. Bollenti lacrime sul mio volto, provo a fermarle, inutile…caldo, un caldo dolce. La tua mano è posata sulla mia guancia a raccogliere il mio pianto, allontanati Ginny, non sai quanto mi fai male così.

-Dì qualcosa ti prego…così mi spaventi….che ti succede?-

La tua voce preoccupata mi giunge alle orecchie.

-Gin’…-

Non riesco a pronunciare altro, ci sei solo tu nella mia testa ora, tu, tu e ancora tu.

-Hermione se hai qualche problema non puoi continuare a tenerlo nascosto…a me puoi dire tutto lo sai-

Non questo Ginny….non questo…

-Ho paura-

La mia bocca ha deciso di parlare da sola, senza il consenso della mente, guidata dal cuore, come avrei dovuto fare molto prima. Riprendo fiato, so che ne servirà molto per finire questo discorso…

-…ho paura di tutto, paura di questo mondo che giudica dalle apparenze, paura dei sentimenti troppo mutevoli delle persone, paura di questa notte silenziosa, paura addirittura delle parole che sto pronunciando adesso. Potessi morire lo farei, qui vicina a te, per non dover vedere il tuo sguardo quando saprai, per non dover soffrire quando ti perderò del tutto…-

Spalanchi gli occhi smeraldo e mi prendi il volto tra le mani, quelle mani calde e morbide, Dio come vorrei che tu capissi…

-Tu non mi perderai mai…qualunque cosa tu dica, non saranno delle semplici parole a dividerci, puoi dirmi tutto coraggio….-

-No Gin’ ti prego, non questo….non è importante-

-Sì che lo è, non avere paura-

-Non posso…-

-Sì che puoi ‘Mione, sono la tua migliore amica-

-No, Ginny, non insistere!-

Ho alzato il tono della voce…la rabbia si è impossessata della mia mente come spesso mi succede, non riesco a controllarmi, non vorrei ma non posso farci niente, sono fatta così.

-Perché?-

Stai urlando, esasperata, vedo le lacrime pungere i tuoi occhi mentre lotti violentemente per ricacciarle indietro…ti sto facendo male, lo so, lo sento. Mi dispiace piccola mia…Dio solo sa quanto…ma ho troppa paura e tu non vuoi capirlo, lo sto facendo per te. Odio il mio carattere, tutti mi definiscono dolce e sensibile, ma quando ho paura reagisco come un animale, in pochi hanno provato la mia rabbia e tu non dovevi essere tra questi. Il vento si è alzato, e anche noi….siamo in piedi l’una di fronte all’altra, immerse in una discussione che potrebbe andare avanti per ore…ma nonostante ciò continuo a ribattere su ogni cosa che dici.

-Perché no Ginny! È tanto difficile da capire?-

-Sì che lo è! Tempo fa mi avresti detto tutto, ti saresti sfogata, ma adesso?!  Adesso no, ti sei chiusa a riccio su di te.-

-Per piacere non tirare fuori quest’argomento, non c’entra un cavolo!!!-

-Sì che c’entra e lo sai!!! Voglio solo sapere perché??-

-Perché chiedi?! Per questo!!!!-

La rabbia sta prendendo il sopravvento e non riesco più a fermarla, i miei occhi sprizzano scintille di fuoco su di te, mi avvicino e ti prendo il volto tra le mani. Ti vedo spalancare gli occhi impaurita piangendo, pensi che voglia farti del male tesoro? Ebbene ti sbagli. Ti bacio con forza, quasi violentemente, trasferendo sulle tue labbra meravigliose tutti i sentimenti che si agitano impetuosi dentro me, le nostre bocche perfettamente attaccate, avidamente. Non sei tesa tra le mie braccia, anzi pari rilassata, sei solamente rimasta immobile. Spingo leggermente con la lingua e tu mi fai passare, approfondiamo il bacio, lottando l’una conto l’altra, avide amanti in una folle notte d’estate. Mi stacco, le guance infervorate dall’ira, e ti guardo. Sei immobile, sconcertata, le labbra dischiuse….non parli e questo mi fa ancora di più arrabbiare.

-Bene!!! Adesso sai, sei contenta?!-

Sbotto acida, in questo momento ti odio per il tuo silenzio, mi sarei aspettata una minima reazione, anche negativa ma minima ed invece….niente. Mi volto di scatto e corro via lasciandoti lì, dentro me confusione. Cocciuta. Sei una sciocca cocciuta Ginevra, ti avevo avvertita di non insistere, te l’avevo detto che ti avrebbe fatto male ma tu no…non mi hai dato ascolto. Lo sguardo che mi hai lanciato mi ha trapassata da parte a parte come un pugnale, è stato come vedere realizzati tutti i miei incubi più grandi, camminare in mezzo ai miei timori. I pensieri sfarfallano impazziti nella mia testa rimbalzando qua e la inesorabilmente….l’hai persa per sempre…persa…persa…per sempre… Piango, è già la seconda volta nel giro di poche ore, e tutto per colpa tua, ma che mi succede?! Ti sento correre leggera mentre mi segui e aumento il passo, non mi volto…Non voglio vedere di nuovo quello sguardo, non voglio sprofondare di nuovo nel silenzio, non voglio più soffrire perché non lo capisci?! Scappo, sto scappando dalla mia migliore amica (o forse già ex) è assurdo…ma è la verità. Tuttavia non sono mai stata brava in velocità e dopo pochi secondi riesci a raggiungermi. Mi afferri il polso bloccando la mia folle corsa, provo a divincolarmi e sento la tua mano stringere, hai la presa salda.

-Fermati Herm per favore!-

Mi volto seccata, sto per mandarti al diavolo ma qualcosa nel profondo delle tue iridi mi paralizza…sembra quasi felicità, una pacata gioia.

-Che c’è adesso?-

La voce di nuovo roca e spezzata, mi sento affogare…sorridi, perché diamine sorridi Gin’?! Forse lo trovi divertente, forse godi nel vedermi imbarazzata, forse ti piace farmi arrabbiare….forse…continuerei per ore ma la tua voce mi ridesta.

-Si Mione….sono contenta…-

Hanno un suono così dolce le parole che hai pronunciato che adesso sono io a rimanere immobile e scioccata. Ti avvicini lentamente, con passo lieve accarezzi la mia guancia e mi sento arrossire.

-Gin’…-

Sussurro…mi sento ammutolita. Tu mi poggi un dito sulle labbra e la tua bocca si allarga in un sorriso candido con un piccolo accenno di malizia. Oddio piccola allontanati prima che non riesca più a trattenermi…allontanati ti prego… Ma non lo fai, non ti fermi, sei sempre più vicina al mio volto, adesso posso avvertire il tuo respiro su di me ed è così caldo. Mi passi le braccia attorno al collo e mi baci. Rimango spiazzata per qualche secondo, non ci posso credere…tu stai baciando me…tu…la mia migliore amica…è il mio più intimo sogno che si realizza. Hai un sapore così buono, lo sento penetrare infondo all’anima come una colata di fuoco, brucia ovunque passa donandomi un dolore piacevole. Ti stringo anche io facendo aderire di più i nostri corpi….qualcuno potrebbe vederci, domani potresti aver scordato tutto, potresti pentirti delle tue azioni azzardate ma non me ne curo. Non m’importa cosa sarà del futuro, perché adesso conta solo il presente, perché tutto attorno a me pare svanito, ci siamo solo io e te, due pazze amanti in una notte tinta di nero petrolio…

 

Allora che ne pensate? Me la lasciate per favore una recensione? Anche per criticare, perlomeno saprò se posso continuare a scrivere o no storie di questo genere^^ Un bacione e grazie a tutti voi che avete letto

Mione14

 

  
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