Come promesso eccovi una nuova storia, non posso dire che sia proprio una Tonks/Lupin in quanto, sebbene (ovviamente :P) i due stiano insieme, la trama non riguarda loro, quanto piuttosto i Malandrini.

Attraverso le foto presenti su un vecchio album, infatti, Remus racconta alla giovane la sua vita a Hogwarts e il suo rapporto con gli altri Malandrini e con Lily.

Nel racconto le spiegherà come li ha conosciuti, le racconterà qualche loro avventura, la nascita del mantello dell'invisibilità, della mappa del malandrino, di come sono diventati animaghi e molte altre cose.

In parte mi sono basata su quello che sappiamo dai libri, usando la fantasia per colmare i buchi. Ho cercato di non stravolgere nulla ma se notate qualche incongruenza fatemelo notare!

Le parti che riguardano il presente sono in corsivo, quelle sulle foto e i ricordi di Remus scritte normalmente.

Buona lettura.

P.S. questa è solo una piccola introduzione, la storia vera inizia dal prossimo capitolo.

Gli aggiornamenti dovrebbero essere ogni domenica e giovedì, per anticipazioni, cambiamenti e cose simili, se vi interessano, c'è il blog: www.evenstar62442.splinder.it

La storia mi è venuta in mente leggendo il racconto "Il diario dimenticato" di Cucciola83, che ringrazio per avermi permesso di andare avanti su un'idea presa da lei (sebbene siano passati mesi da quando le feci leggere i primi capitoli, alla fine l'ho finito :) )

L’album dei ricordi

Prefazione

Remus Lupin aprì la porta dell’appartamento che, da qualche settimana, condivideva con Tonks; entrò nel salotto guardandosi intorno per vedere se la sua ragazza fosse già tornata a casa dal lavoro. Inizialmente non la vide, sebbene ci fossero tracce inequivocabili della sua presenza, ma poi dalla camera da letto vide arrivare un turbine rosa che gli saltò al collo, abbracciandolo come se non lo vedesse da mesi.

- Ehi, ti sono mancato? – chiese il mago stringendola a sé, passando la mano tra i capelli corti della giovane strega, scompigliandoli.

- Che domande, certo che mi sei mancato, - rispose lei allontanandosi per poterlo osservare.

- Ma se sono stato via solo due giorni.

- Due giorni di troppo per me, non mi piace starti lontano. E se poi ti dimentichi di me?

Lui le diede un bacio sulla fronte, sorridendo. – Non credo proprio che ci sia questo rischio, amore. Guarda, - disse poi alzando il braccio destro, che reggeva una busta di carta dall’aspetto piuttosto vissuto. - Ti ho portato una cosa.

- Cosa? – chiese Tonks, cominciando a sbirciare nel sacchetto che lui teneva in mano. Lupin lo spostò, sottraendolo alla sua vista.

- Dai, fammi vedere, Remus, - borbottò Dora, cercando di prendere il sacchetto che lui continuava ad allontanare da lei, osservando attentamente la rughetta di disappunto che le si era formata tra gli occhi, rendendola adorabile .

- Va bene, va bene. Tieni! – sorrise infine dandole il sacchetto.

Tonks ne estrasse un grosso libro, rilegato in pelle scura e screpolata con i bordi dorati e una serie di intarsi sulla copertina, tra cui si notavano tre  iniziali “ R. J. L.”

- Che cos’è? – chiese curiosa, non accennando però ad aprire il volume.

- Credo che l’unico modo per scoprirlo sia quello di guardarci dentro!

Lei aprì il grosso libro scoprendo che si trattava di un album fotografico, girò rapidamente le pagine per farsi un’idea di quello che conteneva. – Oh Remus,  sei tu. Sono le tue foto da piccolo! – disse sorridendo.

- Proprio così. Le ha trovate Harry tra le cose di Sirius, a Grimmauld Place. Non so bene come sia finito lì comunque a lui non serviva così l’ho portato a casa per dargli un’occhiata con te. Sempre se ti va di farlo.

- Certo che mi va. Dai vieni! – disse lei afferrandolo per una manica e tirandolo verso il divano, facendolo poi  sedere di fianco a sé e porgendogli l’album perché lo tenesse in grembo.

- Volevo  approfittare di queste vecchie foto per raccontarti qualche episodio del passato dei Malandrini. Credo che tu abbia il diritto di sapere qualcosa di più su di noi. E mi farebbe davvero piacere raccontartelo, - ammise il mago.

Tonks rimase stupita di quelle parole, benchè fosse a conoscenza di qualche piccola avventura dei Malandrini non aveva mai più sentito Remus parlarne, dopo la morte di Sirius. Era convinta che per lui fossero ricordi troppo dolorosi per essere affrontati e così non aveva mai fatto domande, sebbene si rendesse conto che, finchè l’uomo non avesse affrontato e chiuso il suo passato, non avrebbe potuto vivere in pieno il suo presente e godersi il futuro.

Lupin interpretò male il suo silenzio e si affrettò ad aggiungere. – Solo se ne hai voglia, si intende. Posso immaginare che non sia molto interessante per te sentire vecchi ricordi di tempi ormai sepolti.

Tonks si riscosse e, vedendo che lui la stava ancora guardando in attesa di una risposta, disse subito. - Che domande, certo che ne ho voglia! Solo mi ha stupito la tua decisione?

- Credo… credo che tu abbia diritto di capire chi sono e, soprattutto, come mai sono diventato così. Per me è veramente importante, - mormorò lui senza però guardarla negli occhi, come se all’improvviso non fosse più sicuro di quello che stava per fare.

Tonks non sapeva come rispondere e quindi si limitò ad annuire. Le sue parole l’avevano colpita molto ma, se da una parte voleva che lui finalmente si confidasse con lei, non solo perché sicura che gli sarebbe servito, ma anche perché voleva sinceramente riuscire a capirlo fino in fondo, dall’altra temeva le conseguenze che questo poteva portare. Alla fine riuscì a fargli un sorriso tranquillo, che mostrava una sicurezza chela ragazza non sentiva completamente di avere. – Dai allora, sono curiosa, fammi vedere com’era il piccolo Remus, ai tempi della scuola.

Lupin la fissò negli occhi, in quel momento di un blu profondo, per  avere conferma in loro delle parole della ragazza, poi fece scorrere le dita sulla copertina del vecchio album, sentendo sotto i polpastrelli i ricami dorati che lo ornavano, e aprì la prima pagina.