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Autore: lasognatricenerd    29/06/2012    1 recensioni
Liam, Zayn si incontrano casualmente a una festa prima dell'inizio di un nuovo anno scolastico.
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una sera come tante per le vie buie di Londra.
Era l’ultimo giorno d’estate: il giorno dopo sarebbe infatti ricominciata la scuola.
Molta gente di quella città ne aveva letteralmente poca voglia, ma per molti era l’ultimo anno, per altri invece era il primo e così via.
“Uffa… ma devo proprio venire? Non ne vedo il motivo. Dico seriamente, Harry, non fa per me..” disse un ragazzo dai capelli marroni scuro, piuttosto corti, andando a sedersi sul divano sospirando un attimo dopo.
Buttò uno sguardo all’orologio che c’era in quella stanza con uno sguardo appena annoiato, sbuffando.
“Eddai, Liam, perché?”. Questa era la voce di qualcun altro, anche se sempre un ragazzo.
Questo, a differenza di Liam – così doveva chiamarsi – aveva dei capelli più folti e completamente ricci, anche se il colore era quasi lo stesso.
“Perché domani sarà il primo giorno del mio ultimo anno, ecco cosa” commentò l’altro, andando a buttare la testa all’indietro verso lo schienale del divano.
“Beh, e per me invece il penultimo.. ma che diavolo c’entra questo?! Dai, ti divertirai, dico sul serio! Ci sarà musica da tutte le parti, alcolici, bei ragazzi..” disse, continuando a parlare sognante.
“E’ questo che mi spaventa” commentò in risposta l’altro guardandolo serio. “Sei ancora piccolo” aggiunse.
“Ho solamente un anno in meno di te Liam, non puoi dirmi che sono piccolo! Avanti, facciamo una scommessa. Tu vieni, se ti divertirai ho vinto io e avrò la possibilità di torturarti finchè mi pare, se invece ti annoierai potremmo fare il contrario” gli raccomandò il riccio, prima di passargli una mano guardandolo divertito.
Liam sospirò, sconfitto, prima di stringerla. “Affare fatto, allora”.

E alla fine sembrava aver convinto il ragazzo, il quale si era subito cambiato. Non che fece un cambiamento enorme. Infatti da una semplice tuta, aveva messo dei jeans, una maglietta a maniche corte e una felpa grigia sopra.
Si era messo le sue amatissime all star bianche che portava in pratica sempre, passandosi una mano fra i capelli.
Era difficile che se li pettinasse, infatti erano abbastanza corti, e dove li mettevi stavano.
“Liaaaaam, andiamo? Siamo in ritardo di due minuti!” esclamò il ragazzo riccio, aprendo la porta della sua stanza, fiondandosi dentro di essa.
“Non ti ha insegnato la mamma a bussare quanto si entra in una stanza?” domandò l’altro appena irritato, ma dopo tutto gli piaceva incredibilmente quel ragazzo.
Si conoscevano oramai da due anni, ed erano migliori amici, impossibile arrabbiarsi con una persona del genere.
Appena i loro sguardi si incontravano, quelli di Harry lo colpivano in tal modo da lasciarlo senza fiato.
Perciò si, arrabbiarsi con lui non sarebbe contato a niente, anche perché Liam era difficile che lo facesse, visto il suo carattere piuttosto poco espansivo.
“Si, ma non le ho dato ascolto” commentò l’altro, scoppiando poi a ridere divertito, prendendo Liam per un braccio trasportandolo verso la porta.
“So camminare anche da solo!” esclamò, scrollandosi di sotto la mano di Harry, prendendo le chiavi di casa e mettendosele in tasca, prima di uscire definitivamente.
Le strade erano buie visto che erano le dieci di sera, e non c’era in pratica nessuno, se non qualche ragazzino che si divertiva a giocare a calcio con i suoi amichetti.
Liam era lievemente preoccupato, non aveva mai partecipato mai a delle feste del genere, ma cosa poteva capitare di così grave?Niente, di niente.
Semplicemente si sarebbe annoiato come sempre a guardare Harry che si faceva qualcuno come suo solito.
Quel ragazzo, nonostante fosse più piccolo di lui, non era più vergine da un bel po’ di tempo.
Non sempre era stato sopra, però. Il che stava a significare che era bisessuale e a lui non importava se fosse maschio o femmina. A lui importava che quella persona fosse figa e basta.
Molte volte Liam gli aveva detto che non era assolutamente un ragionamento da fare, ma a lui non importava.
Lui continuava ad andare avanti con i suoi obiettivi da adolescente.
E quando Liam lo pensava, di rendeva conto che alla fine avevano solamente un anno di differenza e che perciò dare dell’immaturo a Harry per l’età, era come darlo a se stesso.
Solo che erano due persone completamente diverse e ancora non riusciva a capire come avessero potuto fare subito amicizia.
Si ricordava bene il loro incontro, eccome se se lo ricordava, ma era decisamente meglio non andare nei ricordi lontani, doveva assolutamente pensare a come scappare da quella serata.
Non voleva assolutamente che accadesse qualcosa di male, ecco perché si ritrovava sempre immischiato in quelle cose.
Doveva badare ad Harry come se fosse suo padre, visto che.. aveva una famiglia disastrata. Sua madre , infatti, era difficile che fosse in casa, lavorava in continuazione.
Suo padre se n’era andato di casa con un’altra donna, e in pratica Harry viveva in casa di Liam.
Per lui e sua madre non era un problema, visto che oramai lei lo considerava un figlio, e lui un fratello. Era sicuro di non riuscire ad andare avanti senza quel ragazzo nella sua vita, si sarebbe sentito decisamente vuoto, come se gli mancasse una parte di lui.
Entrarono in quella casa dannatamente enorme, e Liam sentì subito l’odore di alcol che c’era nella stanza.
Per non parlare di fumo e probabilmente anche droga. Dio, sperava solamente che Harry non avesse beccato qualcosa di drogato. “Harry, ti prego, sta attento.. almeno alla droga” ansimò appena al suo orecchio, stringendogli il braccio, guardandolo.
“Si, si, starò attento promesso, dovresti cercare di essere più rilassato, Liam!” esclamò il ragazzo, andando a scompigliargli i capelli.
“Pezzo di idiota, qui gira della droga, e lo sai che cosa può fare questa sostanza no? Harry, ti prego. Puoi ubriacarti, puoi fumare, cazzo, ma non.. drogarti, non ti farei più entrare in casa mia. E non perché ti odierò, ma perché lo farei per il tuo bene” commentò l’altro sbuffando lievemente, guardandolo direttamente negli occhi.
“D’accordo, bello, d’accordo.. ma ora rilassati, e buttati nella folla! Oh, mi stanno chiamando.. ciaaao!” urlò in pratica, facendosi lasciare da Liam, trascinato da una ragazza.
Tutte le volte che se lo vedeva tirare via da qualcuno, gli veniva una morsa al cuore. Non era gelosia, era semplicemente possessione.
Voleva quel ragazzo per se, ma soprattutto non voleva che gli succedesse qualcosa di male.
Sbuffò, prima di guardarsi intorno, lievemente spaesato.
C’era qualsiasi tipo di persona che faceva QUALSIASI tipo di cosa, e certe cose preferiva non vederle, gli facevano venire decisamente il voltastomaco.
Così girò lo sguardo, cominciando a girovagare a fatica per la casa.

La festa era piuttosto movimentata, senza alcun dubbio e senza che se ne rendesse conto, Liam era ubriaco. Ed era tutta colpa di Harry.
Si, perché gli aveva fatto bere roba piuttosto alcolica senza che l’altro se ne accorgesse davvero. Alla fine si era ubriacato, ed era in quel salotto che faceva da pista da ballo.
Era pigiato in un gruppo di persone, si sentiva quasi soffocare, eppure, grazie all’alcol, era pieno di energie.
C’era qualsiasi genere di persona, si, ma avevano tutti una cosa in comune: l’eccitazione. Si, tutti erano si ubriacati come non mai.
Liam sapeva che sarebbe andata a finire così, anche se in quel momento non era troppo lucido per pensarlo.
Qualcuno gli si strusciò da dietro e potè sentire piuttosto bene il membro che premeva contro le sue natiche.
Ansimò lasciandosi andare nelle mani dell’altro che gli toccava i fianchi quasi con ferocia.
Non aveva idea di chi fosse, ma chiunque fosse stato sapeva farci bene. Continuava infatti a spingere verso di lui, leccandogli il collo.
“Bellezza..” sussurrò quello dietro, all’orecchio di Liam, leccandolo poi.
“Ehy.. “ rispose quest’ultimo in un gemito, leccandosi le labbra secche.
“Eccitato?” domandò il moro, andando a sfiorargli il cavallo dei pantaloni.
“E tu?” chiese Liam divertito. Capitava rare volte che si ubriacasse, ma le volte che succedeva sembrava tutt’altra persona, come se qualcuno si fosse impossessato del suo corpo.
“Non mi hai risposto” disse l’altro divertito, andando a leccargli nuovamente il collo, mordendolo debolmente.
“Penso che tu l’abbia capito da solo, o devo dirtelo addirittura io?”.
Quelle parole fecero scoppiare a ridere l’altro.
“Direi di andare in un posto un po’ più calmo, no?” domandò nuovamente, trascinando Liam fuori dalla casa.
“Si, la mia stanza” commentò quest’ultimo divertito, prendendo a correre per le strade buie.
Fuori era freddo, il fumo usciva dalle loro bocche, mentre le loro mani erano intrecciate l’una con l’altra.
Nessuno dei due sapeva qualcosa dell’altro, eppure sapevano entrambi come sarebbe andata a finire la serata.
Velocemente furono in camera di Liam , sul suo letto, e i vestiti abbandonati a terra.
“Mnh..” si lamentò appena il ragazzo , quando l’altro gli aveva sfiorato il corpo. “Sei ancora vergine?” gli domandò il moro divertito, andando a baciargli l’ombelico dolcemente.
“Si, lo sono” rispose Liam senza troppa vergogna.
La notte fu sicuramente ricca di passione, eccitante come non mai a causa dell’adrenalina dell’alcol che avevano in corpo, e Liam perse la sua verginità.
No, non aveva sofferto neanche troppo, ma di certo non era stata una passeggiata.
Neanche si era accorto del fatto che aveva lasciato Harry a quella dannatissima festa, c’erano solamente lui e quel ragazzo.
Non sapeva nemmeno il suo nome, no, eppure c’era comunque stato sesso, perché ne avevano bisogno entrambi.
Non importava se non si conoscevano, quando c’era di mezzo quel genere di cose, non si guardavano di certo quelle cose.
E sicuramente Liam ora capiva appieno Harry: l’importante è che l’altra persona fosse figa.
Beh, ma comunque lui era omosessuale, perciò era certo di dover andare per forza con un maschio e basta, e ne aveva scelto uno piuttosto bello.
Aveva un fisico da paura, non aveva nemmeno un’imperfezione. Aveva dei capelli corti, tirati in una cresta con il gel, di color nero scuro.
Le sue labbra erano carnose, dolci e deliziose. Aveva alcuni tatuaggi in giro per il corpo, ma Liam non si era soffermato più di tanto su questo, no, nemmeno ci aveva davvero fatto caso.
In quel momento era stanco, piuttosto strafatto, mentre guardava il ragazzo davanti a se.
“Mh.. non so ancora il tuo nome” commentò sorridendo.
“Mi chiamo Liam.. e tu?” chiese rispettivamente il ragazzo, ridendo.
“Zayn Malik, tesoro”.
   
 
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