Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: AlexisLestrange    29/06/2012    10 recensioni
Crossover demenziale Supernatural/Harry Potter.
Hogwarts è minacciata dall'erede di Serpeverde, da un professore disastroso, e da un fantasma isterico. Ah, sì, è c'è anche il Basilisco.
Ma se entrassero in campo i fratelli Winchester, la situazione non potrebbe essere risolta in un batter d'occhio?
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come tutte le mattina, al suono trillante della sveglia (in assenza di galli), Sam Winchester
apre gli occhi, si striracchia e si mette a sedere.

Il suo primo pensiero è gettare un'occhiata alla camera di Allock (che poi sarebbe la sua
camera, si ricorda con uno sbadiglio), ancora immersa nel silenzio, poi controlla che il suo
fastidioso coinquilino (e per una volta non si tratta del fratello), non gli abbia né messo
polvere orticante nelle scarpe, né legato insieme i lacci delle scarpe e cose simili.

Si veste in fretta, cammina a passo felpato sul pavimento, tastandolo per essere sicuro
che Gilderoy non l'abbia ancora una volta cosparso di sapone, entra in bagno, sempre
controllando che alla maniglia non sia collegato alcun filo che gli rovesci secchi di vernice
in testa, si assicura che il dentrificio sia proprio dentrificio e, finalmente, impugna la spazzola
per prepararsi, sempre dopo essersi accertato che non fosse stata immersa nella colla,
come qualche settimana prima.

Sono quasi due mesi che Allock tenta di metterlo fuori gioco con questi trucchetti, alcuni
dei quali talmente fantasiosi da fargli venire il sospetto (anzi, la certezza), che Dean ne sia
in qualche modo complice.

Fortunatamente, nessuno dei piani malvagi dell'ex professore gli ha mai procurato danni
che non potessero essere spazzati via da una bella doccia o sistemati da una borsa di
ghiaccio, e un cacciatore è abituato a stare continuamente all'erta, ma deve ammettere
che è piuttosto stressante.

Ricordandosi di accennare al problema con Silente il prima possibile, si sistema le basette
(belle folte come piacciono a lui), prende la borsa con i libri ed è già pronto per uscire.

Scende nella sala a fare colazione, e sorseggiando il suo caffè mattutino finalmente in
santa pace, si dice che dopotutto, la vita ad Hogwarts non è eccitante come pensava.

È fine Ottobre, e una volta che ci si abitua ai fantasmi che ti salutano alzando il cappello (o
l'intera testa, in qualche caso), alle scale che girano, al cibo che compare dal nulla (Dean
era letteralmente impazzito la prima volta), il resto risultava abbastanza monotono.

Era come vivere in un grand hotel di lusso prepagato: nessuna fatica, nessuna
preoccupazione (anzi, aveva addirittura messo su due o tre chiletti per la mancanza di
azione)... ah, già, era anche un professore.

Ricordandosene all'improvviso, si alza in piedi e corre verso la sua aula, arrivando proprio
un secondo prima che suoni la campanella. Quando vede che tutti i suoi allievi si sono
seduti, Sam infila una mano nella borsa e saluta: «Buongiorno, ragazzi! Prendete i vostri
libri, così cominciamo, ok?»

Tira fuori il suo senza guardare, ma quando si accorge dell'errore è troppo tardi: qualcuno
(e ha già una precisa idea di chi), ha sostituito il suo libro di Difesa Contro le Arti Osure
con una rivista di Playboy.

Gli studenti guardano la copertina scandalizzati, Sam è bloccato tra la furia e
l'imbarazzo, e dal corridoio si sente la voce di Allock: «Vede, Preside? Vede cosa fa
quell'incompetente che ha assunto invece che fare lezione?»

Silente passa di fianco all'aula senza neanche guardare, ormai Gilderoy lo viene a
chiamare tutte le mattine per motivi sempre più assurdi.

«Sì, sì, come no, ora posso tornare al mio lavoro a maglia?» chiede, scocciato, liberandosi
dalla presa dell'altro con un ben assestato colpo di barba.

Si sono appena allontanati, che dalla porta si sente qualcun'altro ridacchiare divertito.

E' Dean: il fratello sogghigna, poi avanza con tranquillità dentro la classe, con Tippy che
gli trotterella accanto, sfila la rivista dalle mani di Sam e si siede in un angolo, i piedi su
una sedia, con la massima naturalezza.

Il povero Sammy sospira, massaggiandosi le tempie. Ha permeso a Dean di assistere ad
alcune delle sue lezioni in modo che potesse tenere d'occhio Harry Potter, ma se n'è anche
pentito subito: tra commenti sarcastici, e le occhiataccie che ogni tanto riserva a Ron, era
probabilmente l'elemento di disturbo più fastidioso che fosse mai esistito.

Senza contare il fatto che metà della classe ha preso l'abitudine di passare l'intera lezione
voltata nella sua direzione (e Sam si chiede ancora se la causa di tanto interesse fosse il
fratello o l'unicorno).

Sarebbe stata un'altra lunga giornata, si dice con un sospiro.

                                                                  *
                  (Gli asterischi indicano ellissi di tempi argutamente
                             poste in momenti morti che altrimenti
                                  risulterebbero noiosi nella storia.)

È ormai pomeriggio. Dean, dopo aver inseguito Harry fino alla Sala Comune come suo
solito, ricordatosi di non avere la parola d'ordine, si era appostato davanti all'uscita,
aspettando che il ragazzo si facesse vivo.

Ma tra l'abiocco post-banchetto di Hogwarts e la noia, c'era mancato poco che si
appisolasse, ragion per cui aveva deciso di andare a prendere una boccata d'aria, e così si
è avviato verso il giardino.

Fuori c'è un bel sole: Dean si corica a bordo del lago, ad occhi chiusi, cominciando a
pensare alla sua vita, ma non fa nemmeno in tempo ad arrivare alla tarda infanzia che
sente qualcuno chiamarlo.

«Ehi, Dean!»

È Hagrid. Lui e Dean sono rimasti in contatto dopo il primo giorno ad Hogwarts, ma dato
che quello della guardia del corpo è un mestiere a tempo pieno, non avevano mai avuto
l'occasione di chiacchierare. Almeno fino ad ora.

«Finalmente c'ho un po' di tempo per parlarti!» commenta l'omone. «Ti devo ancora dire
grazie per quella musica che mi hai dato. È roba forte, eh».

«E non hai ancora ancora mai sentito Def Leppard» commenta Dean con un sorrisetto.

«Beh, a te come ti va la vita?» chiede Hagrid, incuriosito.

«Nah, che vuoi che ti dica, una noia!» confessa Dean, giardando il cielo blu come gli occhi
di Cass, le mani dietro alla nuca. «Stare sempre dietro a quei ragazzini è un lavoraccio,
sono sempre lì che corrono da una parte all'altra...»

«Eh, lo so» fa Hagrid tutto comprensivo, prima che gli venga in mente un'idea improvvisa.
«Potrei darti una mano io»

«Che cosa vuoi dire?» chiede subito Dean, cogliendo al volo l'occasione.

«Posso tenerli un po' d'occhio io, se ti va» si offre il Guardiacaccia entusiasta. «Così tu
puoi rilassarti e fare qualcos'altro».

«Sarebbe fantastico, grazie!» esclama l'altro, scattando in piedi, al settimo cielo.

«Eh, ma ti pare, per un amico» si schermisce Hagrid, arrossendo tutto. «C'ho solo bisogno
che tu mi guardi un po' la casa e il cane, va bene?»

«Va bene!» accetta subito Dean con un gran sorriso.

Hagrid gli lancia le chiavi. «Divertiti, ok?» gli fa, alzandosiin piedi. «E ricorda: Livin' easy,
livin' free, season ticket one way ride
...»

E canticchiando, si allontana in direzione del castello.

Ma cosa combinerà Hagrid come nuova guardia del corpo? Come trascorrera Dean la sua
improvvisa vacanza? E soprattuto, riusciremo a cacciare Allock dal castello tutto intero, o
Sam lo ammazzerà prima?

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: AlexisLestrange