Chiudiamo
la faccenda
Corro.
Corro
attraverso gli alberi. Corro nella Foresta Proibita.
La mia è
una corsa frenetica, agitata, rotta dal mio respiro affannoso. Corro per
fuggire a coloro che mi inseguono, a chi ha assalito
il castello e che ora cerca me.
Inciampo
in un ramo sporgente, sbucciandomi la mano con cui mi sono sorretta.
Sento
passi affrettati e mi rialzo immediatamente. Cerco di sfuggire tra i vari
tronchi degli alberi, tra le mille foglie di questa foresta segreta ad ogni
studente.
-Vattene!-
l’urlo di Harry mi rimbomba ancora nelle orecchie, la paura di essere quasi
morta mi assale.
Un
mangiamorte mi stava per lanciare contro l’anatema mortale,
Harry è arrivato in mio soccorso.
Bacchetta
contro bacchetta. Mi ha urlato di andarmene, fuggire dal castello ormai gremito
di gente incappucciata e di incantesimi scagliati
l’uno contro l’altro.
I miei
amici, i professori… stanno tutti combattendo, per darmi l’occasione di fuggire
e di non farmi catturare. Fanno tutto questo per me,
per non farmi rinchiudere in una segreta e non far scoprire cosa nascondo.
Respiro
affannosamente, sento le mie gambe cedermi ma non devo
fermarmi. Non posso fermarmi!
Mi fermo
improvvisamente, i mangiamorte stanno arrivando da dove sono diretta. Mi volto
indietro, anche in quella direzione arrivano.
No, sono
in trappola. Non posso, non devo farmi catturare. I
miei occhi azzurri scrutano ogni angolo della foresta, in cerca di una via di
scampo. I capelli rossi, che arrivano poco sotto il collo, si muovono con gesti
secchi non appena cambio direzione della testa.
Mi sento
prendere da un polso, una mano sopra alla mia bocca mi impedisce
di parlare. Qualcuno mi ha catturato, ma non sono ancora immobilizzata e non
sono ancora stata portata alle segrete del nascondiglio di Voldemort.
Chiudo gli
occhi, cerco di respirare, mentre la persona dietro di me mi trasporta di peso
dietro un albero. Apro gli occhi, vedo i Mangiamorte incontrarsi e ringhiare
arrabbiati per essere riuscita a sfuggirgli, eppure sono a pochi metri da loro.
Man mano se ne vanno, chiamati per combattere ad
Howgarts.
La mano
che mi ha tappato la bocca sino ad adesso mi lascia
andare, mi volto di scatto.
Una cravatta verde e grigio slacciata, una camicia bianca rimboccata nelle maniche
fino a sopra il gomito e un paio di pantaloni neri. Occhi freddi, capelli
biondi e sguardo preoccupato.
-Tutto
bene, Ginevra?- mi chiede osservandomi.
-Cosa ci
fai tu qui?- chiedo respirando a fatica, per aver scampato
il pericolo di essere catturata.
-Ti salvo, mi sembra ovvio. Mi ha mandato
Potter.- dice guardandomi.
-Come sta?
Draco, dimmi come sta!- le lacrime stanno per rigare
le mie guance rosee.
Harry mi
ha salvato la vita, come molte volte. Devo sapere come sta.
-Sta
combattendo contro alcuni Mangiamorte. Quando ha visto un folto gruppo di loro
dirigersi fuori dal castello mi ha ordinato di venirti
a cercare.- mi spiega lui.
-È tutta
colpa mia.- dico mentre le mie gambe cedono, testimoni
di troppi scontri e troppe paure. Mi accascio al suolo, con la schiena contro
l’albero in cui ci siamo nascosti, -Se non fosse per
me… tutto questo non sarebbe accaduto!
-Non è colpa tua.- dice il biondo guardandomi. Si
inginocchia e, quando la sua posizione gli permette di farlo, mi guarda
negli occhi, , -Non è colpa tua se nascondi la chiave per la fine della guerra.
-Perché
proprio io?- chiedo arrabbiata.
-Perché hai un animo nobile, generoso, aperto e coraggioso. Sei la persona giusta per
risolvere questo casino in cui tutti siamo dentro.- mi
dice guardandomi ancora con quegli occhi grigi.
-Non sono
pronta. Non sono pronta a combattere.- confesso mettendomi le mani nei capelli
color fiamma.
-Sei
prontissima. Devi solo trovare il modo di utilizzare ciò che custodisci.- ti
alzi. I tuoi occhi vagano per la foresta, all’erta.
Noto solo
in quel momento un accenno nero sul tuo braccio. Mi alzo di scatto e mi
avvicino a te prendendoti il braccio in questione.
Il tuo
avambraccio presenta una linea nera.
-Cosa…
cosa è successo?- chiedo fissandolo.
-Voldemort.-
risponde lui semplicemente, -Ha cercato di marchiarmi, Silente l’ha fermato. Mi
ha detto che questa sottile riga nera sparirà tra
poche ore.
-Per un
attimo ho creduto che fossi tornato dalla parte del male.- confesso io
guardando ancora il suo braccio.
-Non potrei mai, non sono mio padre. Non sarò
mai un Mangiamorte.- dice con convinzione.
-Lo so.- dico io semplicemente.
-Di là!
Una voce
ci fa voltare di scatto, fino a farci nascondere di
nuovo. Vediamo alcuni mangiamorte fermarsi nel punto in cui mi stavano per
prendere.
Uno di
loro si toglie la maschera argento e il cappuccio. Una chioma bionda e degli
occhi grigi come il ghiaccio degli iceberg rivelano la
loro presenza. Sento il ragazzo accanto a me serrare un pugno.
Suo padre
è lì, a dare ordini altri mangiamorte. Velocemente
essi si dirigono da parti opposte della foresta, mentre lui si dirige proprio
dalla nostra parte.
Rapidamente
ci rendiamo, con un colpo di bacchetta, invisibili.
Lucius ci sorpassa senza vederci, per poi sparire nell’oscurità della foresta.
-Ci è
mancato un pelo.- dico rendendomi di nuovo visibile.
Guardo
Draco e scorgo nei suoi occhi tanta amarezza, forse per il fatto che il padre
sia ancora dalla parte del Signore Oscuro. Si siede
contro l’albero, ormai diventato il nostro nascondiglio stasera. Non dico niente, non voglio turbarlo.
-Cosa hai fatto alla mano?- la sua voce mi riscuote dai miei
pensieri.
Mi guardo
la mano sbucciata, testimone della caduta di poco prima.
-Sono caduta.- dico in fretta.
-Vieni qui.- mi dice lui osservandomi.
Lentamente
mi siedo davanti a lui, mi liscio la minigonna grigia a pieghe della divisa
scolastica e mi metto meglio il maglione, anch’esso grigio, che durante la
corsa si è scostato un po’, facendo notare la camicia bianca sotto. La cravatta rosso e oro la lascio slacciata. Il mantello
nero, datomi da Ron, mi divide dal freddo.
Il biondo
serpeverde prende la mia mano e, strappando un lato della propria camicia, me
la benda.
Lo guardo
per qualche secondo, persa nei miei pensieri, poi l’abbraccio. Un abbraccio
affettuoso, che lui ricambia.
Da quando
è passato dalla parte del bene, Draco passa molto
tempo con me. Ho scoperto che anche lui ha un cuore che batte sotto il suo
petto, che anche lui ha problemi come tutti e che è capace di ascoltare.
Gli ho
confidato, in tante occasioni, i miei segreti. All’inizio ero un’amicizia a
senso unico. Io parlavo e mi confidavo, lui non mi raccontava niente della sua
vita. Poi ha incominciato a parlarmi, a confidarsi a raccontarmi ogni sorta di
segreto, con una naturalezza che è parsa strana a tutti e due.
Da lì una bella amicizia, fino a quando non mi sono accorta che da
parte mia c’era qualcosa di più. Non gliel’ho ancora
detto, non mi sento pronta ad affrontare una questione del genere.
-Devi tornare al castello.- dico separandomi dall’abbraccio ed alzandomi.
Lui si
alza a sua volta e assume un’espressione contraria.
-Assolutamente
no. I Mangiamorte potrebbero…
-I
Mangiamorte non mi faranno niente. Silente mi ha detto come fare a
smaterializzarmi ad Howgarts. Andrò nella Londra
babbana per un po’ di tempo. Ritornerò tra qualche giorno, quando le acque si
saranno calmate.
-Ginevra,
perché vuoi fuggire?- mi chiede.
Si avvicina a me, mi mette le mani sulle spalle.
-Dici di
non essere pronta, di non essere in grado di fare il passo che ci salverà
tutti. Devi capire che Potter non riuscirà mai da solo a sconfiggere Voldemort.
Ginevra, sei tu colei che lo sconfiggerà. Tu sei pronta.
-Tutto
questo solo perché al primo anno sono diventata la ragazza della Camera dei
Segreti.- dico sorridendo tristemente.
-Pensaci
bene, però. Se tu non avessi riaperto la camera dei
segreti, Voldemort non ti avrebbe mai trasmesso una parte dei suoi poteri. Hai
scoperto da poco di averli, questo è vero, ma sei già in grado di controllarli.
Puoi sconfiggerlo, l’unico modo per farlo lo conosci
solo tu. Tu conosci il potere che solo lui ha e che vuole scagliare contro
Potter.
Il suo
discorso non fa una piega, ma io non mi sento pronta.
Apro bocca
per parlare ma una voce bassa e serpeggiante da dietro di me mi lascia senza
fiato. Mi volto, il mantello cade alle mie spalle, slacciatosi per non so quale
motivo. Davanti a me c’è Voldemort.
-Ciao,
Ginevra.- dice con quella sua voce serpeggiante e poco rassicurante.
Draco tira
fuori la bacchetta, pronto a lanciare qualunque incantesimo.
-Ginny,
non avvicinarti!- questo grido mi riscuote da quello che sta accadendo.
Vedo Harry
correre verso di noi. Dietro di lui stanno Ron ed Hermione. Dopo pochi
millesimi di secondo arrivano tutti gli studenti di Howgarts, seguiti dai
mangiamorte. Vedo Silente e i professori. Nessuno osa avvicinarsi, tranne Harry
e Ron, che corrono minacciosi verso il Signore Oscuro.
-No!-
grido fermandoli.
Mi volto indietro, Draco mi guarda inarcando un sopraciglio
sospettoso. Gli sorrido incoraggiante e mi avvicino a lui. Gli poso un semplice
bacio sulla guancia. Dopo questo gesto capisce che cosa sto per fare e sa che
non può fermarmi.
È ora di
chiudere la faccenda. Sono pronta.
-Voldemort.-
dico sicura avvicinandomi e tirando fuori la bacchetta.
Lui fa lo
stesso.
-Osi dire il mio nome, che coraggio, da vera Grifondoro!- esclama lui sarcastico.
-Chiudiamo la faccenda, è ora di scrivere la parola Fine!- esclamo.
-Per la
prima volta sono d’accordo con una grifondoro.
Mi scaglia
contro un incantesimo ma io lo schivo. Non mi prenderà mai.
Sguaino la
bacchetta e comincio a recitare una formula a tutti
sconosciuta.
-Non ci
provare stupida ragazzina. Expelliamus!-
l’incantesimo da lui pronunciato non fa alcun effetto.
La formula
che sto recitando è molto potente e provoca una luce rossa che devia il suo
incantesimo. Le parole sono molte, complicate,
difficili da pronunciare e difficili da collegare. Sono vari
incantesimi messi insieme, sono parole di dolore e speranza fuse. La
formula non sembra finire mai, mentre cerco di non soccombere sotto ai suoi incantesimi sempre più forti.
Finalmente
mancano solo due parole. Due parole dette al contrario rispetto a quando le si pronuncia per sciogliere un incantesimo.
-Non farai
più del male alle persone. Non renderai mai più la vita dei maghi, delle
streghe e dei babbani un inferno. Dì addio, Voldemort.- dico guardandolo con i
miei occhi color del mare, in questo momento in tempesta.
Una luce
rossa mi avvolge, dalla bacchetta comincia ad uscire
un raggio blu. Non vedo più nessuno intorno, è il
momento. Addio Voldemort.
-Incantatem Finitem!
La luce
blu lo raggiunge, scompare davanti a tutti, nei
meandri della terra. La sua bacchetta è lì, mi libero in fretta di essa lanciandole un incantesimo di distruzione. I
Mangiamorte scompaiono con lui, la formula ha effetto
anche su di loro. Tutti intorno mi guardano, sbalorditi, speranzosi che sia
finalmente finita. La formula che ho pronunciato la conoscevamo
solo io e Voldemort. Nessuno avrebbe potuto aiutarmi, nessuno
avrebbe potuto sconfiggerlo. Solo io e sentivo che ero pronta.
Vedo le
facce degli studenti e dei professori sorridere. Alcuni ridono felici che la
guerra sia finita, altri piangono per la paura
provata.
Io non mi
unisco a loro. Sento gli occhi chiudersi, la vista farsi annebbiata. Cado al
suolo, la bacchetta ancora in mano, senza forze, senza più
un filo di vita in me.
Sento solo
il mio nome pronunciato dai miei amici e da Draco. Poi
tutto diventa buio.
Mi
sveglio, notando le lenzuola bianche che stanno sopra al mio corpo. Mi metto a sedere sul letto lentamente, mi gira la testa.
Intorno a
me vedo tanti altri letti, deserti.
-Grazie al
cielo!- sento questa esclamazione e mi giro. Vedo Luna
appoggiata al mio letto. Sta piangendo.
-Luna!- esclamo
guardandola.
-Finalmente
sei sveglia, sono tre mesi che sei in questo letto.- dice sorridendo tra le
lacrime e abbracciandomi.
Tre mesi? Sono
rimasta in questo letto per tre mesi? Quindi siamo a Marzo.
Guardo da dietro la sua spalla la finestra e vedo gli
alberi in fiore e i raggi del sole che filtrano delicati dal vetro
riscaldandomi.
Sorrido a
mia volta, fino a quando non sento varie esclamazioni
felici dalla porta dell’infermeria.
Harry,
Hermione, Ron e Draco si stanno avvicinando. Le loro espressioni allegre e il
fatto che stiano bene mi rendono felice.
Uno dopo
l’altro mi abbracciano fino a quando non vedo Draco.
Non si limita ad abbracciarmi, mi posa un delicato bacio sulla
labbra. Il nostro primo bacio, e in quel momento capisco che anche lui
prova qualcosa per me.
Mi
chiedono informazioni, che formula era, come facevo a ricordarmi l’ordine
esatto delle parole, ma io non riesco a rispondere. Mi raccontano cos’è
successo in questi due mesi, del fatto che non esistono più i Mangiamorte, che nessun studente di Howgarts è morto, che Draco è sempre
stato accanto a me. Arriva la dottoressa della scuola, seguita da Silente, che
dicono ai miei amici di andare in quanto devono assicurarsi che stia bene. Dopo
varie analisi mi comunicano che sono sana e che è un miracolo quello che mi è
accaduto. Il coma in cui sono entrata aveva un limite
di tempo. Se non svegliavo entro due giorni sarei
morta per cause naturali.
Evidentemente
l’incantesimo lanciato era troppo potente anche per me.
Quella
sera la cena è meravigliosa. Tutti gli studenti delle case sono felici, tutti
brindano e ridono.
Silente mi
fa segno di avvicinarmi. Salgo gli scalini che mi permettono di essere al centro dell’attenzione.
Anche
in questo momento non c’è bisogno di parole. Uno dopo l’altro, tutto gli alunni
di Howgarts, di qualunque casa, applaudono. Ognuno incomincia ad alzarsi in
piedi. Il battito delle mani si fa sempre più forte e infine vengono
accompagnati anche da urli di approvazione e di gioia.
Sorrido
felice. Voldemort è solo un ricordo ormai. Ora possiamo vivere e so che non è
solo merito mio. È merito di tutti coloro che sono in
Sala Grande e che mi applaudono. Tutti sanno che sono stati i protagonisti
principali di questa guerra. Sanno che è anche merito loro se Voldemort non c’è
più. È finita, è veramente finita.
Addio
Voldemort. Addio passato. Addio male.
Finalmente
è finita.
The End
^^^^^^^^^^^^
Finalmente
è finita sul serio XD Non uccidetemi, è che mi piace essere convinta che Harry
non ucciderà il Signore Oscuro. Ditemi cosa ne pensate
di questa shot, ci ho messo tutta me stessa!! =] L’ho scritta in due
ore, nell’oscurità della mia stanza perché era l’una e mezza di notte e la mia
famiglia era tutta a dormire XD
Tantissimi
kiss come al solito e in cambio voi lasciatemi tante
recensioni!! ^^
Ciaooooooo
By Titty90 ^^