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Autore: Soly_D    29/06/2012    5 recensioni
[AU NaruSaku]
Sakura lo squadrò dalla testa ai piedi, rimanendo nuovamente colpita da quel viso così solare che le ispirava fiducia. Poi l’immagine di un buffo bambinetto dall’aria poco intelligente riaffiorò nella sua mente dai ricordi più lontani e la ragazza fece un passo indietro, sbalordita e interdetta.
Ora capiva perché Hinata era svenuta.
“Naruto Uzumaki? Quel Naruto Uzumaki?!”
“Si, proprio io!” rispose lui, allegro.
Sakura ridusse gli occhi a due fessure e sospirò.
“Sei... sei cambiato”
Naruto rise.
“Oh anche tu... Sei molto più carina di come ti ricordavo!”
Sakura arrossì lievemente e sussurrò un “Grazie” appena udibile.
“Sei arrivato solo da pochi minuti e già ci provi con la tua futura collega? Questo sì che è mio nipote!” esclamò Jiraya, abbracciando Naruto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Questa volta me ne sono uscita con una one-shot, sempre incentrata sulle coppia Naruto/Sakura. Non vi anticipo niente e mi scuso per la lunghezza... Spero abbiate la pazienza di leggerla tutta e di lasciarmi una piccola recensione. Grazie e buona lettura ^.^


E il film divenne realtà



Sakura sbuffò irritata, si alzò dalla poltroncina di pelle e cominciò a fare su e giù per l’intera sala.
Odiava aspettare. E odiava i ritardatari.
“Signor Jiraya, io sono stufa! Se suo nipote non arriva subito, giuro che...”
“Si calmi, signorina Haruno” la interruppe il famoso regista dai lunghi capelli bianchi e l’aria non troppo seria “Mio nipote arriverà a momenti.”
Era la quinta volta che Sakura riceveva sempre la stessa risposta! Quel film sarebbe stato il punto di inizio della sua carriera d’attrice e di certo non avrebbe mandato tutto a monte per aspettare uno stupido moccioso ritardatario!
Si passò una mano fra i capelli e sospirò profondamente, poi si avvicinò ad Hinata.
“Tu lo conosci il nipote di Jiraya?” le chiese, iniziando a fissare la porta della sala e sperando ardentemente che da un momento all’altro fosse attraversata da un qualsiasi ragazzo imparentato con il regista.
“Personalmente no... Ma ho sentito dire che gli somiglia moltissimo” rispose la mora, abbassando lo sguardo.
Sakura sbuffò nuovamente, questa volta furiosa.
“Perfetto, questo significa che sarà un moccioso pervertito dall’aria ebete!” esclamò mettendosi le mani in testa e scuotendola a destra e sinistra con fare rassegnato.
“Non possiamo giudicare uno sconosciuto, Sakura... Sono sicura che sarà un ragazz...”
Hinata non terminò la frase e l’amica dai capelli rosa si voltò a fissarla con aria perplessa.
La Hyuuga aveva assunto un’espressione sconvolta ed era diventata completamente rossa in volto.
“Hinata, che ti succede?! Non ti senti bene?!” urlò Sakura, afferrandola l’amica prima che potesse cadere per terra e cercando di farle aria sventolando una mano. Ma non servì a nulla, perché la mora sgranò gli occhi all’improvviso e nello stesso momento svenne inesorabilmente.
“Hinata è svenuta, aiuto!” esclamò Sakura guardandosi intorno con aria disperata. Subito gli addetti uscirono da dietro le quinte e portarono via Hinata per farla riprendere.
Sakura sprofondò nella poltroncina di pelle e sospirò per l’ennesima volta, come se con quel gesto volesse liberarsi di ogni problema e preoccupazione. Ricordava bene che Hinata sveniva spesso alle elementari ma credeva che ora non avesse più quel problema... Insomma, ormai si conoscevano da tanti anni e non le era mai capitato di vederla svenire in quel modo, senza preavviso, superata l’età di 10 anni.
Fece spallucce e cercò Jiraya con lo sguardo, trovandolo vicino alla porta della sala in compagnia di un ragazzo biondo. Incuriosita, si alzò dalla poltroncina e corse velocemente verso i due.
“Signor Jiraya, non mi presenta il suo amico?” chiese sorridendo prima al regista e poi allo sconosciuto. Ma nel momento in cui incontrò lo sguardo di quest’ultimo, sgranò gli occhi e si sentì mancare l’aria: era un ragazzo alto e muscoloso, con i capelli biondi e gli occhi grandi e azzurri, l’espressione del viso amichevole e piuttosto infantile, il sorriso più bello e raggiante che avesse mai visto. E furono proprio il suo sguardo e il suo sorriso a farle girare la testa, come se in qualche modo conoscesse già quel ragazzo.
“Signorina, questo è mio nipote!” disse Jiraya, invitandolo a presentarsi.
Il ragazzo biondo non assecondò subito le parole del regista, intento a fissare con estrema attenzione lo sguardo assente e impenetrabile di Sakura. Anche lui ebbe la sensazione di aver già incontrato quella ragazza dagli insoliti capelli rosa confetto e gli occhi smeraldini.
“Sakura Haruno! Si, come ho fatto a non ricordarmene prima?!” proruppe il biondo ad un certo punto, dandosi una manata in faccia e ridacchiando.
Sakura, ritornata alla realtà, sbatté un paio di volte le palpebre e assunse un’espressione perplessa.
“Ehm... ci conosciamo?” chiese incerta.
“Ma certo! Abbiamo fatto le elementari insieme! Osservami bene...” rispose il ragazzo, continuando a sorriderle amichevolmente.
Sakura lo squadrò dalla testa ai piedi, rimanendo nuovamente colpita da quel viso così solare che le ispirava fiducia. Poi l’immagine di un buffo bambinetto dall’aria poco intelligente riaffiorò nella sua mente dai ricordi più lontani e la ragazza fece un passo indietro, sbalordita e interdetta.
Ora capiva perché Hinata era svenuta.
“Naruto Uzumaki? Quel Naruto Uzumaki?!”
“Si, proprio io!” rispose lui, allegro.
Sakura ridusse gli occhi a due fessure e sospirò.
“Sei... sei cambiato”
Naruto rise.
“Oh anche tu... Sei molto più carina di come ti ricordavo!”
Sakura arrossì lievemente e sussurrò un “Grazie” appena udibile.
“Sei arrivato solo da pochi minuti e già ci provi con la tua futura collega? Questo sì che è mio nipote!” esclamò Jiraya, abbracciando Naruto.

*****

“N-Naruto-kun... t-ti ricordi di m-me?” chiese Hinata al biondo, una volta che si fu ripresa.
Sakura fissava divertita prima lo sguardo imbarazzato di Hinata e poi quello incerto di Naruto.
“Ehm... non proprio...” rispose il biondo, dispiaciuto.
“H-Hinata... M-mi chiamo H-Hinata Hyuuga” disse infine la mora, dopo aver perso tutte le speranze.
Naruto sgranò gli occhi, incredulo, e sorrise.
“Hinata, si! Ora ricordo... Sei quella che sveniva ogni volta che mi incontrava! Sei molto diversa rispetto ad allora... Ti donano i capelli lunghi!”
Hinata, come attraversata da un potente scossa elettrica, perse i sensi all’istante.
“Vedo che non hai perso l’abitudine di svenire, eh?” sorrise Naruto, mentre gli addetti tornavano per aiutare nuovamente Hinata.
A quel punto riapparve anche Jiraya con dei fogli in mano che distribuì ai vari aspiranti attori, tra cui anche Sakura e Naruto.
“Ora che ci siamo tutti, è bene accennare di cosa parlerà il film... Ehm-ehm” si schiarì la voce “Naruto Uzumaki è un giovane ninja da sempre emarginato e disprezzato da tutti perché in lui risiede un mostro che, alla sua nascita, ha distrutto il villaggio in cui vive. Dopo una serie di avventure e missioni, tra cui riportare a casa il suo migliore amico che è diventato un ninja traditore, Naruto verrà accettato e apprezzato da tutti, riuscendo a conquistare anche il cuore della ragazza che ha sempre amato, Sakura Haruno” fece una pausa, giusto per osservare le reazioni sui volti degli attori “Questo è tutto. Inizieremo le prove la settimana prossima. Per ora, dovrete solo imparare le parti del copione e cercare di fare del vostro meglio”
A quel punto, Jiraya si congedò e tutti gli attori uscirono dall’edificio.
“Facciamo una passeggiata insieme, Sakura-chan? Così ci raccontiamo cosa abbiamo fatto in tutti questi anni!” disse Naruto, sorridendo.
Sakura rimase sorpresa di fronte a quella richiesta, un po’ per il fatto che non si sentisse chiamare Sakura-chan da tanto tempo, un po’ per l’invito appena ricevuto e un po’ per il fatto che Naruto non fosse cambiato di una virgola. Il solito baka!
Pochi minuti dopo, camminavano fianco a fianco per le vie trafficate della città. Come aveva detto Naruto, si raccontarono tutto ciò che era successo in quegli anni.
“E Sasuke? Che fine ha fatto Sasuke?” chiese Sakura, con una punta di curiosità.
Sasuke Uchiha era stato il suo primo amore. Era stato difficile per lei non vederlo più dopo le elementari, poi ovviamente se n’era dimenticata presa com’era dal sogno di diventare attrice.
“Sasuke... ah Sasuke... Non ci sentiamo da molto tempo, ma ho sentito dire che sta continuando gli studi per diventare dottore o qualcosa del genere...”
Sakura annuì, come ipnotizzata dallo sguardo di Naruto. Certo che era davvero cambiato... Alle elementari lo considerava un baka di prima categoria, bruttino e combina-guai. Ora si era trasformato in un bel ragazzo, con tutte le carte in regola e un obiettivo da raggiungere. Doveva essere stato un colpo per Hinata rivederlo dopo tanto tempo! Ma in fondo lo era stato anche per lei...
“Ora devo andare, Naruto. Mi ha fatto piacere rivederti!” disse Sakura, sorridendo.
Naruto annuì. “Per le prove?”
Sakura ci pensò un attimo. “Abiti sempre nello stesso posto?”
“Si” rispose lui, confuso.
“Domani pomeriggio, ore 5, a casa tua” concluse lei, andandosene.
Il biondo restò a fissarla per qualche secondo, con sguardo sognante, poi tornò a casa anche lui.

*****

Naruto spostò alcuni vestiti e cuscini sparsi per terra, creando un passaggio che andava dalla porta della sua stanza fino al letto, e finalmente trovò l’unica sveglia di cui disponeva in casa.
“Dannazione, le 4.30!” esclamò gettando di nuovo la sveglia nel disordine della stanza e precipitandosi in bagno con l’intento di farsi una bella doccia. L’ordine e la puntualità non erano mai stati il suo forte.
Era passato, infatti, un giorno da quando Naruto e Sakura si erano incontrati nuovamente dopo circa 7 anni di lontananza. Naruto, da sempre innamorato della ragazza, credeva di averla dimenticata e invece rivederla dopo tanto tempo gli aveva fatto lo stesso effetto di tanti anni prima. Sakura era stato il suo primo amore, e forse non l’aveva ancora del tutto dimenticata.
Dopo aver fatto la doccia, prese in considerazione l’idea di pulire lì dove era possibile per fare bella figura con Sakura ma si arrese subito nel momento in cui si accorse che la sua casa era irrecuperabile. Alle 5 in punto, Sakura si presentò a casa sua.
“Sakura-chan!” la salutò Naruto, abbracciandola “Perdona il disordine, ma non ho avuto proprio il tempo di fare le pulizie...”
“A chi vuoi darla a bere, Naruto?” rise Sakura, facendosi largo nel disordine dell’ingresso “Ti conosco benissimo e so che la parola pulire non rientra nel tuo vocabolario!”
Naruto si scusò, grattandosi la testa con fare imbarazzato. Poi, i due raggiunsero la camera da letto di Naruto e iniziarono subito con le prove per il film.
“Io sono Naruto, Naruto Uzumaki!” esclamò il biondo, con lo sguardo fisso sul copione.
“E non gridare così forte, baka!” aggiunse Sakura, tirandogli un pugno in pieno viso.
Naruto si massaggiò la guancia dolorante. “Va bene che fa parte del copione, ma perché devi farmi così male?!” urlò il ragazzo, esasperato.
Sakura inarcò le sopracciglia e incrociò le braccia al petto.
“Mi sto solo immedesimando nel personaggio!” affermò risoluta.
E poi risero entrambi.
Andarono avanti in questo modo per un paio d’ore. Ormai stavano recitando la scena finale del film.
“Finalmente sei riuscito a farti accettare da tutti, Naruto!” disse Sakura, con un sorriso perfettamente naturale. Non sembrava che stessero recitando, ciò significava che ci tenevano davvero alla parte in quel film. Entrambi sognavano di diventare attori famosi.
“Si, Sakura-chan. Ma questo è solo merito tuo!” rispose il biondino, passandole un braccio intorno alla vita per avvicinarla a sé. Sakura avvertì subito il profumo misto al calore che emanava il suo corpo e ne rimase estasiata, godendo di quello sguardo magnetico e di quel sorriso sincero. Poi Naruto si chinò su di lei e...
“COSA DIAVOLO STAI FACENDO?!” gli urlò Sakura, inviperita, allontanandolo bruscamente da sé. Naruto ricadde sul letto e prese a fissare Sakura con aria sconvolta.
“Il copione prevede che alla fine ci baciamo...” spiegò sventolandole il foglio sotto il naso.
Sakura afferrò il copione, totalmente furiosa, e spalancò gli occhi non appena lesse la scritta “Bacio” posta tra parentesi dopo l’ultima battuta di Naruto. Sentì il cuore perdere un battito e le guance andarle a fuoco. Sul serio, lei e Naruto avrebbero dovuto baciarsi?! Davanti a tutti?!
“Ma neanche per sogno, scordartelo!” esclamò gettando il foglio per terra.
“Ma fa parte del copione, non possiamo far finta di niente!” disse il biondo, muovendo freneticamente le mani con fare nervoso.
Sakura si sistemò alcune ciocche di capelli e sospirò affranta. Che situazione assurda! In effetti, quando aveva deciso di fare il provino per il film, non aveva mai pensato alla possibilità di dover baciare il protagonista! E poi non era una storia d’amore, era solo un film d’azione!
“Non posso” concluse Sakura “Mi dispiace Naruto, ma non ce la faccio...”
Naruto sorrise appena. “Non hai ancora dato il tuo primo bacio, vero?”
La ragazza arrossì vistosamente e abbassò lo sguardo. Era evidente che Naruto avesse molta più esperienza di lei in quel campo e quasi lo invidiava.
“Non ti riguarda e comunque non è questo il punto! Io non posso baciarti.”
Naruto si alzò dal letto e le si avvicinò, sfiorandole una guancia con la mano. Sakura sussultò a quel lieve contatto e sentì il cuore battere sempre più velocemente. La situazione cominciava a farsi davvero imbarazzante...
“E’ solo un bacetto... piccolo piccolo!” sussurrò Naruto con un uno sguardo talmente tenero che se ci fosse stata Hinata sarebbe svenuta sul momento.
Sakura, rimasta per un attimo incantata, abbassò lo sguardo e fece cenno di no con la testa.
“Ho detto che non posso!” cercò di essere il più aggressiva possibile, ma quelle poche parole risuonarono quasi come una richiesta di conforto alle orecchie di Naruto.
“Non puoi o non vuoi?” chiese lui, malizioso.
Sakura serrò i pugni lungo i fianchi e sbatté un piede sul pavimento.
“Ho detto di no e basta. Scusa, devo andare...” e detto questo uscì di casa, lasciando Naruto confuso e dispiaciuto.

*****

Il giorno dopo, Sakura era alla sala delle prove e spostava lo sguardo a destra e sinistra alla ricerca di Jiraya.
“Signorina Haruno!” la chiamò il regista, mettendole una mano sulla spalla “Mio nipote mi ha detto tutto e quindi provvederemo a darle un’altra parte. Quelle che le era stata assegnata prima, passerà alla signorina Hyuuga, come proposto da Naruto.”
Sakura si sentì sollevata non appena udì quelle parole e pensò che Hinata sarebbe stata contenta quando avrebbe saputo che toccava a lei baciare Naruto nell’ultima scena del film. Avrebbe di sicuro fatto i salti di gioia e poi ovviamente sarebbe svenuta!
Dal quel momento, settimana dopo settimana, gli attori provarono e riprovarono le varie scene del film: Naruto non faceva altro che arrivare in ritardo e dimenticare le sue battute, Hinata sveniva ogniqualvolta Naruto le rivolgeva la parola e così Jiraya era costretto a interrompere sempre le prove del film, attori che andavano e venivano, chi rifiutava di indossare un certo abito, chi rideva sul set, chi invece (come Sakura) faceva il suo lavoro in maniera seria e composta.
Un giorno le prove andarono peggio del previsto.
“Che disastro, che disastro!” urlava il regista mettendosi le mani nei capelli “Non va per niente bene così, di questo passo non riusciremo mai a finire!” si sedette sulla poltroncina di pelle “Abbiamo tutti bisogno di una pausa: usciamo di qui e andiamo a divertirci!”
Tutti gli attori esultarono, solo Sakura assunse un’espressione accigliata... Con tutto il lavoro che c’era da fare, Jiraya diceva di andare a festeggiare?! Tipico di lui.
Uscirono tutti fuori dall’edificio e, su esortazione di Jiraya, raggiunsero l’albergo più chic di tutta la città dov’era solito alloggiare il famoso regista. Scelsero le camere in cui stare la notte e poi andarono a cenare al ristorante, con Jiraya a capotavola che cantava e faceva brindisi già mezzo ubriaco prima di mangiare. E Naruto lo seguì a ruota, esagerando con i bicchierini.
Sakura e Hinata mangiavano silenziosamente, rivolgendo occhiate furtive a Naruto: la prima per tenerlo d’occhio nel caso in cui combinasse guai e la seconda per motivi personali.
Alla fine della cena, ognuno si ritirò nella propria camera.
Era notte fonda quando Sakura sentì bussare alla porta della propria stanza e, quando la aprì, vi trovò un Naruto mezzo addormentato e anche ubriaco che si reggeva a malapena in piedi.
“Sakura-chan... non mi sento tanto bene...” sussurrò prima di lasciarsi andare per terra.
Ma Sakura fu più veloce e lo afferrò al volo. Mantenendolo per le spalle, lo aiutò ad attraversare il corridoio e lo portò di nuovo nella sua camera, facendolo stendere sul letto.
“Naruto, hai solo bisogno di riposo...” gli disse sorridendo dolcemente. Vedere Naruto in quello stato, come un bambino tenero e indifeso, era davvero buffo.
Il biondo aprì lentamente gli occhi, focalizzando la figura della ragazza che stava per andarsene. Subito le afferrò la mano trattenendola per il polso e la costrinse ad avvicinarsi di più a lui.
“Sakura-chan... resta qui con me... questa notte...” sussurrò appena.
Sakura arrossì lievemente. “Ma che ti salta in mente, baka! Non se ne parla proprio!”
Naruto la fissò per qualche secondo con sguardo dolce. Come resistere ad un faccino così angelico?
“Oh... e va bene... ma non ti ci abituare!” esclamò la ragazza, stendendosi accanto a Naruto. Ringraziò il cielo che il letto fosse matrimoniale.
Sakura si voltò dall’altro lato e chiuse gli occhi con tutta l’intenzione di dormire.
Passarono alcuni minuti.
“Sakura-chan” la richiamò Naruto a voce bassa “Dormi?”
La ragazza si voltò verso Naruto, sorrideva.
“Sakura-chan, ti ricordi quando andavamo alle elementari?”
Sakura si diede una manata in faccia. “Certo che me ne ricordo...”
Naruto sorrise. “Sai, io avevo una cotta per te...”
Sakura sentì le guance avvampare. Non si sarebbe mai aspettata una rivelazione del genere.
“Oh” riuscì solo a pronunciare, mordendosi il labbro inferiore per l’imbarazzo.
“Ma tu sei sempre stata troppo innamorata di Sasuke per accorgerti di me” le parole di Naruto suonarono come un rimprovero alle orecchie di Sakura.
Lo sguardo del biondo era triste, non donava proprio a lui che era sempre stato allegro e pieno di vita. “M-mi dispiace” sussurrò Sakura abbassando lo sguardo “Io non pensavo che...”
“Non importa” disse il biondo, sorridendo “Ormai è acqua passata”
Sakura inarcò le sopracciglia, quasi delusa. Significava che ora a Naruto non interessava più niente di lei? Forse era un bene, o forse no.
“Dormi ora” concluse Sakura voltandosi dall’altra parte. Ma non ebbe nemmeno il tempo di chiudere gli occhi che si sentì stringere da due braccia forti e muscolose e percepì un profumo familiare che la lasciò senza parole.
“C-cosa fai, Naruto?!” disse voltandosi e incontrando lo sguardo languido del biondo. Sentiva il suo corpo premuto contro il proprio, le sue braccia infonderle sicurezza, i suoi occhi penetrarla e il suo sorriso darle alla testa. I loro volti si sfioravano, tant’erano vicini. E Sakura si ritrovò a fissare involontariamente le labbra del ragazzo, confusa.
“Sakura-chan, io non ti ho mai dimenticata...” le soffiò Naruto in un orecchio. Sakura rabbrividì e si accucciò nell’abbraccio caldo di Naruto.
“Ti amo” le disse infine lui, cercando le labbra della ragazza.
Ma Sakura riuscì a deviarlo. “No, Naruto. Non puoi dire una cosa del genere... Amore è una parola grossa... L’hai detto tu stesso che avevi solo una cotta per me e che ora è acqua passata...”
Naruto ridacchiò e le accarezzò una guancia.
“Io so quello che provo. E se ti dico che ti amo, è così.” rispose il biondo, alzando un po’ la voce.
Sakura osservò bene il suo sguardo. Sembrava sincero e convinto.
“E’ l’alcol a parlare” volle concludere.
“Beh, si dice che l’alcol faccia venire fuori i pensieri più reconditi” controbatté lui, sorridendo.
“Sai cosa vuol dire reconditi?”
“No, ma suona bene”
Risero entrambi, senza smettere di fissarsi negli occhi. Poi Naruto strinse Sakura ancora più forte e avvicinò le proprie labbra a quelle della ragazza, premendo delicatamente e dando vita ad un dolce bacio a fior di labbra. Sakura si dimenticò completamente delle parole che aveva rivolto a Naruto quando aveva scoperto che nella scena finale del film dovevano baciarsi... Ricambiando quel bacio, la ragazza avrebbe mandato tutto all’aria... Ma, in fondo, in quel momento non avrebbe desiderato altro che stare lì accanto a Naruto. Perché tirarsi indietro?
“Avevo ragione, questo è il tuo primo bacio” sussurrò quando la vide arrossire e spostare lo sguardo altrove. Rimasero qualche secondo in silenzio.
“Mi ami anche tu, Sakura-chan?” chiese ingenuamente.
Sakura sospirò. “Dormi Naruto” e si voltò di nuovo dall’altro lato.
Naruto rimase interdetto per qualche secondo, poi constatò che forse un bella dormita gli avrebbe schiarito le idee e lo avrebbe anche fatto sentire meglio.

*****

“Buongiorno, Sakura-chan!”
La ragazza aprì gli occhi e subito ricordò ciò che era successo la sera prima. Naruto la teneva ancora stretta a sé.
“Giorno” disse arrossendo. “Che ore sono?”
“Le 9 più o meno...” rispose lui, tranquillamente.
“MA E’ TARDISSIMO!” urlò lei saltando giù dal letto. “Devo andare immediatamente a prepararmi! Ci vediamo dopo.”
Ma Naruto la bloccò per un braccio e la avvicinò a sé, sfiorando le labbra della ragazza con le proprie. “Non era l’alcol a parlare ieri sera” aggiunse il biondo, con sguardo dolce.
Sakura sorrise e uscì dalla stanza, con il cuore che le batteva ancora all’impazzata.
Pochi minuti dopo, tutti gli attori si ritrovarono nuovamente a provare le scene del film. Sakura osservò completamente rapita ogni movimento e sguardo di Naruto sul palco scenico, mentre Hinata rischiava di avere un collasso ogni volta che Naruto le doveva rivolgere una battuta.
“Sono contento, stiamo migliorando!” esclamò allegro Jiraya “Hinata, sii più sicura di te stessa e non balbettare!” ordinò il regista squadrando la Hyuuga che si scusò umilmente.
Per il resto della settimana, tutti gli attori furono perennemente impegnati con le prove. Sakura si ritrovò spesso a pensare a Naruto, alle emozioni che le aveva trasmesso solo con qualche sguardo e un bacio (il suo primo vero bacio in 16 anni di vita!) e si chiese se davvero anche lei provasse qualcosa per il biondo. Si pentì di aver rifiutato la prima parte che le era stata assegnata all’inizio delle prove del film... Baciare Naruto era stata la cosa più bella e più semplice al tempo stesso che avesse mai fatto.
Possibile che l’avesse fatta realmente innamorare?
Il penultimo giorno di prove, gli attori si ritrovarono nuovamente per pranzare tutti insieme con Jiraya in un lussuoso ristorante della città.
“Ora sì che mi sento meglio!” ammise Naruto all’uscita dal ristorante, toccandosi la pancia piena. Sakura rise a quel gesto così naturale e infantile.
“Ti va di uscire insieme, Sakura-chan? Durante gli ultimi giorni non abbiamo avuto molto tempo per incontrarci!”
Sakura arrossì lievemente. “Ok, però questa volta mi vieni a prendere tu. Alle 9, a casa mia! Non tardare!” e detto questo se ne andò, lasciando Naruto con un sorriso soddisfatto dipinto sul volto.

*****

Alle 8.50, Sakura era già pronta davanti alla porta di casa sua. Si era truccata lievemente, aveva sistemato i capelli con un fiocco rosso e indossava un vestito estivo dello stesso colore ma con delle bordature bianche che si intonavano con i sandali scelti per quella serata.
Si sentiva stranamente agitata. E se Naruto si fosse dimenticato dell’appuntamento? E se per qualche assurdo motivo non avrebbe più potuto uscire insieme?
Cercò di pensare in positivo, aspettando qualche minuto.
Alle 9 in punto, Naruto non era ancora arrivato. Sakura provò con qualche messaggio e qualche chiamata sul cellulare, ma Naruto non rispondeva.
Le 9.15... le 9.30... le 9.45...
Sakura odiava aspettare. E odiava i ritardatari.
Alle 10 spaccate, uscì di casa totalmente furiosa e si avviò verso casa di Naruto.
“Oh, ma adesso mi sente quel baka!” continuava a ripetersi, camminando con passo svelto e deciso verso casa Uzumaki. Appena arrivata, si diresse verso la porta ma la sua attenzione venne prima attirata dalla finestra della stanza di Naruto. Indietreggiò, nascondendosi dietro la parete in modo da poter spiare senza essere vista, e vi trovò Hinata e Naruto intenti a provare le scene del film.
“F-finalmente sei r-riuscito a farti a-accettare da tutti, N-Naruto!” recitò Hinata, balbettando.
“Si, Hinata. Ma questo è solo merito tuo!” rispose il biondo, tirandola verso di sé e abbracciandola.
Sakura sentì uno strano vuoto dentro di sé nel momento in cui notò che i volti dei due ragazzi erano dannatamente vicini e capì che i due stavano provando la scena del bacio finale.
Abbassò lo sguardo con aria triste e, quando lo risollevò, vide che i due si stavano baciando appassionatamente: Hinata tremava, completamente rossa in volto, mentre Naruto se la rideva allegramente. Sakura ebbe l’impressione che fosse stata Hinata a fare il primo passo dal modo in cui baciava Naruto, ma poi pensò che la Hyuuga non era mai stata una ragazza così sfacciata e intraprendente.
“Ora smettono” si disse Sakura, infastidita “E’ solo uno stupidissimo bacio da copione. Ora smettono...” serrò un pugno all’altezza del viso “DANNAZIONE, PERCHE’ NON SI ALLONTANANO?!”
Ma Naruto e Hinata continuavano a baciarsi.
10...20...30...40 secondi... 1 minuto!
Sakura abbassò nuovamente lo sguardo, non riuscendo a trattenere le lacrime che copiose cominciarono a rigarle le guance. Andò a suonare alla porta e, nel momento in cui venne aperta, assestò un poderoso pugno sul viso di Naruto trasmettendogli con lo sguardo tutte la sofferenza che provava.
“Ehi, ma che ho fatto Sakura-chan?! Lo so che sono in ritardo per il nostro appuntam...”
“Tu mi hai illusa per tutto il tempo, Naruto!” urlò Sakura in preda alla rabbia “E io che mi sono fidata di te... che baka...” scoppiò a piangere.
In quel momento arrivò anche Hinata.
“S-Sakura, che succede?” chiese perplessa.
“Fattelo spiegare dal tuo... fidanzato!” rispose l’Haruno, scappando via.

*****

Il giorno successivo fu l’ultimo dedicato alle prove.
“Sakura-chaaaan!”
La ragazza dai capelli rosa si voltò, incontrando lo sguardo azzurrissimo di Naruto. Dio, quanto le sembrava bello in quel momento... Eppure non riusciva a dimenticare ciò che le aveva fatto.
“Perché sei arrabbiata con me?” chiese lui, ingenuamente.
“E me lo chiedi pure?!” urlò lei, le mani sui fianchi e lo sguardo infuocato. “Prima dici di amarmi e poi mi dai buca al nostro primo appuntamento per andare a sbaciucchiarti con Hinata!”
L’espressione di Naruto si fece confusa.
“Stavamo solo provando la scena del copione!” si giustificò con aria dispiaciuta.
“A me non sembrava affatto uno stupidissimo bacio da copione!”
Naruto si mise le mani tra i capelli e sospirò.
“Sakura-chan...”
“Sakura-chan un corno!” lo rimproverò lei “Tu mi hai solamente presa in giro! Mi fai schifo!” gli sputò in faccia tutta la sua frustrazione “Non voglio più avere niente a che fare con te!” e se ne andò.

*****

La mattina dopo iniziarono le riprese vere e proprie del film. Sakura era nel bagno del camerino per darsi un’ultima occhiata, quando Hinata irruppe silenziosamente con lo sguardo basso.
“S-Sakura... p-posso parlarti?”
La ragazza dai capelli rosa annuì, sistemando il trucco agli occhi che si era rovinato a causa delle lacrime versate quella mattina.
“Sakura... per la storia di Naruto” cominciò mettendo da parte la propria timidezza “Io volevo spiegarti che...”
“No” la interruppe bruscamente Sakura “Ho già capito tutto e... non me ne importa niente, in verità”
Hinata abbassò lo sguardo. “Non ti importa di Naruto?”
Sakura sgranò gli occhi, arrossì lievemente e rivolse un’occhiata interrogativa alla Hyuuga.
“Beh, anche io sono innamorata di Naruto. E lo sono anche da più tempo di te”
Sakura rise. “Lo so già, deduco che adesso tu sia contenta di sapere che Naruto ricambia i tuoi sentimenti” rispose con un sorriso di scherno.
Hinata fissava Sakura con aria perplessa. “Ma che dici? Lui è sempre stato innamorato di te!”
“Le persone cambiano. E anche i loro sentimenti” rispose l’Haruno.
“Non dire sciocchezze. Ieri Naruto mi ha detto che ama te...”
Il cuore di Sakura cominciò a battere forte e nei suoi occhi si accese una nuova speranza.
“Ma ha baciato te!” esclamò lei, cercando una conferma.
“No, in realtà l’ho baciato io! Non so dove ho trovato le forze, ma l’ho fatto. E lui mi ha respinto, dicendomi che non ricambiava i miei sentimenti e che è sempre stato innamorato di te. Ma d’altronde, lo sapevo...”
Sakura era rimasta per tutto il tempo con il fiato sospeso. Si sentì invasa da una nuova sensazione di leggerezza e di felicità... “Sei sicura di quello che stai dicendo?”
“Perché dovrei mentirti? Farei di tutto per vedere Naruto felice. E lui sarà felice solo con te”
Sakura sorrise, rincuorata dalle parole dell’amica.
“Su, spogliati” le ordinò Hinata “Scambiamoci i costumi. Sarai tu a fare la parte della ragazza di Naruto nel film. Io non sono adatta a quel ruolo” aggiunse sorridendo.
Sakura, traboccante di entusiasmo, fece come le aveva detto l’amica e in poco tempo si erano scambiate i costumi.
“Ora andiamo, le riprese stanno per iniziare” concluse la Hyuuga.
“Grazie, Hinata” la abbracciò “Vedrai, troverai anche tu il ragazzo giusto prima o poi...”
Hinata annuì, asciugandosi una lacrima. “Lo spero tanto”
Le due ragazze uscirono dal bagno e tornarono sul set. Non appena iniziarono le riprese, Jiraya e Naruto si accorsero subito del cambiamento di ruoli e ne rimasero sorpresi, poi ci passarono sopra e le riprese del film continuarono.
Per tutta la giornata, Naruto non fece altro che fissare Sakura con aria confusa: ogni volta che dovevano rivolgersi le battute del copione oppure ogni volta che si guardavano, la ragazza gli indirizzava occhiate furtive e mezzi sorrisi. Sembrava quasi che non fosse più arrabbiata con lui.
Al momento della scena finale del film...
“Finalmente sei riuscito a farti accettare da tutti, Naruto!”
“Si, Sakura-chan. Ma questo è solo merito tuo!”
Naruto tirò a sé la ragazza, passandole un braccio intorno alla vita e facendo aderire perfettamente i loro corpi. Sakura sorrideva, estasiata. Poi Naruto premette dolcemente le proprie labbra su quelle della ragazza, accorgendosi che stava ricambiando subito e in un modo che non faceva certo parte del copione! Le telecamere inquadrarono subito la scena con un bel primo piano, mentre Naruto e Sakura continuavano a baciarsi appassionatamente sotto lo sguardo incredulo degli altri attori e quello soddisfatto del regista.
“Va bene così, potete fermarvi ora. Abbiamo finito” annunciò Jiraya ai due ragazzi.
Ma Naruto e Sakura erano in un altro mondo, solo lui e lei.
Naruto la strinse ancora più forte a sé, accarezzandole i capelli rosa confetto. Sakura si sentiva bene tra le braccia del biondo, mentre le sue mani sfioravano il viso del ragazzo e rendevano quel bacio ancora più dolce.
“Ho la sensazione che non stiano più recitando” ammise Jiraya, ridacchiando “E bravo il mio nipotino!”
Naruto e Sakura si baciarono ancora per qualche minuto.
“E il film divenne realtà...” sussurrò Naruto all’orecchio della ragazza quando terminarono di baciarsi, ma senza smettere di tenerla stretta a sé.
Sakura, ancora mezza intontita, gli rivolse un’occhiata interrogativa.
“Naruto Uzumaki, alla fine, riuscì a conquistare il cuore della ragazza che aveva sempre amato, Sakura Haruno” recitò il biondo, ricordando le parole della trama del film.
“E chi ti dice che sono innamorata di te?” lo canzonò Sakura, sorridendo.
Naruto la fissò pensieroso.
“Mi ami, Sakura-chan?” chiese con tono infantile.
“Ma certo, baka” rispose lei, schioccandogli un veloce bacio sulle labbra.
Naruto sorrise contento. “Significa che non mi picchierai più?”
Sakura inarcò le sopracciglia e scoppiò a ridere.
“No, aspettati di peggio!”
“Ma Sakura-chaaaaan! Sei cattiva!”

Sakura odiava aspettare. E odiava i ritardatari.
Ma pur di aspettare quel ritardatario del suo Naruto avrebbe fatto qualsiasi cosa.
  
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