Erano gli ultimi giorni prima delle nazionali, il Glee Club del liceo McKinley si stava preparando come non mai. 
Kurt e Rachel, come al solito, stavano lavorando almeno il doppio degli altri, avevano bisogno di vincere quelle nazionali per poter essere ammessi entrambi alla NYADA e per realizzare il loro sogno: trasferirsi insieme a New York e passare le serate a recitare nei teatri di Broadway. 
Durante le lezioni, chiaramente, Rachel e Kurt fantasticavano su come si sarebbe trasformata la loro vita nel giro di pochi mesi, ma durante quelle del signor Schuester non si distraevano un secondo.
La lezione era appena terminata, Kurt e Blaine si stavano recando al solito café per prendere qualcosa da bere e parlare da soli.
Si sedettero al tavolo con i loro due bicchieroni di caffè quando arrivo Sebastian. 
"Hhhm, guarda chi c'è" pensò Kurt fra sé e sé, che non poteva sperare in niente di peggio, mentre sul volto di Blaine e su quello dell'ultimo arrivato spuntavano due sorrisi, quello dell'ex usignolo era gentile, un saluto silenzioso, mentre quello del ragazzo con il blazer blu e rosso aveva qualcosa che a Kurt non piaceva. 
Per niente.
"Posso sedermi?" chiese il ragazzo, Kurt avrebbe voluto rispondere "Non vedi? Sono qua con il mio ragazzo. Il MIO ragazzo. Vattene.", ma non voleva sembrare geloso e possessivo davanti a Blaine, così lasciò rispondere lui, che disse molto gentilmente "Ma certo, siediti pure, stavamo parlando delle nazionali.", Kurt avrebbe voluto dire che veramente non avevano neanche fatto in tempo a iniziare a parlare, perché era arrivato quello.
Sebastian iniziò a parlare tranquillamente delle nazionali, degli usignoli e delle loro prove. Aveve qualcosa che non andava. Sembrava che ci stesse provando. 
Ma con chi dei due?
Blaine lo ascoltava e lo guardava con degli occhi che Kurt avrebbe preferito non vedere, e quest'ultimo, invece, si irritava anche soltanto a sentire il suono della voce di Smythe, così cercava di distrarsi il più possibile. 
"Beh, io devo proprio andare, oggi abbiamo delle prove extra per prepararci alle nazionali, ciao!" era Sebastian che si era appena congedato con un occhiolino. 
Ancora. A chi diavolo lo stava facendo? Kurt inizia veramente a non farcela più.
"Blaine, perché ti piace così tanto lui?", doveva capire cosa portasse il suo ragazzo a familiarizzare con una persona così, che lui non poteva vedere.
"Non è che mi piaccia, è il nuovo leader degli usignoli, penso che conoscerlo possa essere... Interessante."
A quelle parole Kurt si sentì ribollire dalla rabbia, però cercò di non darlo a vedere, disse a Blaine che doveva tornare a casa perché aveva moltissimo da studiare, e uscì dal bar. 
Non avrebbe mai potuto immaginare che ci sarebbe stato proprio lui ad aspettarlo lì fuori. 
"Finalmente sei uscito, non avevo proprio voglia di aspettare tanto." Kurt non riusciva proprio a credere a quello che aveva appena sentito.
"Cosa?"
"Ho detto che non ce la facevo più ad aspettare, ti dovevo vedere. Ti dovevo parlare."
Kurt gli rispose che adesso era lì, che gli poteva parlare, ma che doveva smetterla di provarci con Blaine.
"Non è Blaine quello che mi interessa." 
"E allora smettila di provarci con lui!"
"Non l'ho mai fatto, eri tu che non capivi, ok?" Kurt era scioccato, non poteva crederci. Sperò di essersi sbagliato e di aver capito male.
"Cosa vorrebbe dire?" Sperava così tanto di aver capito male.
"TU mi piaci. Non lui. Dal primo giorno che ti ho visto. Mi piaci Kurt. Voglio che tu sia mio." Kurt era incredulo. Era forse un terribile incubo?
"Non ci credo." Riuscì a dire solo quello.
"E' la verità, tu mi piaci, poi sei libero di pensare quello che vuoi. Ma tu mi piaci. Non Blaine. Lo trovo noioso e banale." Disse Sebastian con una smorfia.
"Non osare ripeterlo. Non è affatto noioso." Preferiva difendere il suo ragazzo che tornare sull'argomento di prima.
"Non avevo intenzione di offendere. Però tu sarai mio, farò di tutto per averti." E se ne andò, lasciando Kurt da solo e sconvolto. 
Le ultime frasi lo avevano sconcertato. "Farò di tutto per averti".
Riusciva a pensare solo a quella frase. Una cosa così non gli era mai stata detta. Era eccitante ma allo stesso tempo preoccupava il ragazzo.
Tornò a casa, ancora a pensare alla discussione appena finita. 
A lui non piaceva Sebastian. Lui voleva soltanto Blaine, lui era di Blaine, cuore, anima, corpo e qualsiasi cosa appartenesse a Kurt era di Blaine. E Blaine era suo. 
Allora perché adesso soltanto sentendo nominare il nome di Sebastian provava un brivido? 
Non era di terrore come lo era stato molto tempo prima per colpa di Karofsky.
Era un brivido di... Eccitazione?
No. 
Non poteva pensarci, era terribile. No. Per lui c'era solo Blaine. Blaine e basta.
Lui voleva solo Blaine. 
Non volle neanche cenare, restò chiuso in camera sua a riguardare le sue foto con Blaine.
Si addormentò pensando a Blaine, a quello che provava per lui.
Il mattino dopo si svegliò pensando a Sebastian. 
Provò un disgusto terribile. Decise che era tornato tutto come doveva essere e si avviò felice a scuola, convinto che fosse stato soltanto un incubo, o uno scherzo...