Salve a tutte! :) Mi
scuso tantissimo per questo ritardo, è molto che non
aggiorno questa storia …
il capitolo era pronto ma non trovavo mai il tempo per scriverlo ed a
un certo
punto l’ho anche perso. Finalmente l’ho ritrovato
ed ecco qua, ora è tutto
vostro. Spero mi perdonerete.
Buona lettura! ^^
Mio :)
Rimanemmo
abbracciati nel
suo letto quasi tutto il giorno. Solo quando vidi la luce aranciata del
sole
entrare dalla finestra mi accorsi che era il tramonto. Tamaki dormiva
ma dovevo
avvertirlo che stavo per andarmene.
- Tamaki
… - sussurrai
accarezzandogli una guancia.
- Mmm … - mugugnò strofinandosi addosso a me.
- Tamaki
… -aprì gli occhi
e mi guardò assonnato.
- Cosa
c’è? Che ora è? –
si strofinò gli occhi.
- E’
il tramonto, quindi
credo siano circa le sei. Per me è ora di andare
… - mormorai.
- No, non
andare! Resta
con me … chiama a casa e dì che rimani a dormire
qui … - abbracciò il cuscino,
rannicchiandosi.
- E’
questo che vuoi? –
dissi piano. Lui annuì.
Chiamai
Tachibana e gli
dissi che avrei dormito da Tamaki.
-
D’accordo, signorino,
riferirò ai suoi genitori. – Mi sedetti di nuovo
sul letto e tolsi a Tamaki il
cuscino.
- Vieni qui
… - gli dissi.
Lui obbedì, ancora assonnato.
- Io sono meglio
di un
cuscino non credi? –
- Molto meglio
– disse
lui, baciandomi con dolcezza.
- Kyouya, io ho
fame. Ti
va se prendo qualcosa da mangiare? E’ì da ieri
sera che non tocco cibo . . . –
- Certo. Anche
io ho un
certo languorino … -
- Perfetto! Vado
e torno –
baciai la punta del suo naso e poi lo lasciai andare.
Tornò
con un vassoio con
due piatti colmi d’insalata e carne della migliore
qualità.
- Ecco a te.
– disse
porgendomi il piatto.
- Grazie.
–
Mangiammo in
silenzio a
tavola e per un po’ si sentì solo il tintinnare
delle posate. Una volta finito,
Tamaki mi trascinò sul letto e mi tolse sia giacca che
cravatta.
- Questi non
servono … -
sussurrò.
- Cosa vuoi
fare? – sapevo
già cosa voleva fare mentre mi sbottonava la camicia.
- Tra poco lo
saprai … -
Mi fece stendere
sul letto
e si mise a cavalcioni su di me. Mi baciò il collo,
scendendo piano sul petto,
Portai le mani sui suoi fianchi, sotto la maglia. Poco dopo gliela
tolsi invertendo
le posizioni. Baciai il suo collo bianco come la neve, i suoi pettorali
ma non
andai oltre.
Già
una volta avevo
sbagliato a forzare gli eventi, non l’avrei fatto ancora.
Alzai lo sguardo ed
incontrai i suoi occhi.
Non
c’era traccia di
terrore in essi. Anzi.
Desiderio.
- Vuoi proprio
che lo
dica? – chiese lui, abbassando gli occhi.
- Cosa?
– avevo capito
perfettamente ma desideravo sentirlo uscire dalle sue labbra.
- Fai
l’amore con me … -
mormorò rosso in viso.
Sgranai gli
occhi,
fingendo sorpresa.
- Ti prego, non
farmelo
ripetere! Sono già abbastanza in imbarazzo … -
disse ancora più rosso.
Lo baciai,
più e più
volte, stringendolo a me.
Gli sorrisi e
tornai ad
occuparmi di lui. Scesi sul basso ventre e notai la sua erezione. Con
estrema
lentezza lo liberai dagli abiti e ne baciai la punta. Lui gemette,
dandomi
molta soddisfazione. Avvolgendola con le labbra, scesi fino alla base e
tornai
su.
- Ah! Kyouya
… non …! –
Alzai la testa
quel tanto
che bastava a vedere i suoi occhi, sgranati nel vedermi ingoiare il suo
seme.
- Dovremo
lavorare molto
sulla resistenza – ghignai gustandomi la sua reazione: le sue
guancie si
colorarono di una bella sfumatura di rosso, facendomi eccitare ancore
di più.
-
D’accordo, ora basta
giocare – lo baciai con foga andando a stuzzicare la sua
apertura.
Tamaki
inarcò la schiena e
allacciò le sue braccia dietro il mio collo. Continuando a
baciarlo, entrai in
lui: mi mossi lentamente, poi, prenda del bisogno, aumentai il ritmo.
- Kyouya! Ti
prego! –
Con
un’ultima, venni
dentro di lui, mentre Tamaki sporcava il mio ventre. Raccolsi il suo
seme e lo
posai sulle sue labbra.
- Questo sei tu
… - chiuse
la bocca sulle mie dita.
- Ti amo.
– Per un attimo
smise di respirare; poi voltò la testa verso di me.
-
Anch’io – rispose in un
sussurro.
Feci passare un
braccio
sul suo fianco e lo avvicinai a me mentre un mano gli accarezzava una
guancia.
- Ti amo Kyouya
… - pochi
attimi e si addormentò.
*
Quando mi
svegliai, Kyouya
dormiva tranquillo. Cercai di alzarmi ma un braccio mi tratteneva
vicino a lui.
Mi ci accoccolai vicino, non avevo più voglia di alzarmi
quando una nuvola di
pelo marrone mi saltò addosso.
- Antoinette!
Mmph … mph …
Antoinette! Shhh! – bofonchiai, cercando di trattenerla dal
fare altro rumore.
- Si, si, ho
capito sei
felice ma ora devi tornare fuori – le dissi sorridendo
– Kyouya appena sveglio
è un orso quindi è meglio se non lo disturbiamo.
–
Le accarezzai le
orecchie
e lei sgattaiolò via attraverso la gattaiola, scodinzolando.
Mi infilai di
nuovo sotto
le coperte e passai un braccio sui fianchi di Kyouya: poggiai la testa
sul suo
petto, ascoltando i battiti del suo cuore.
Erano lenti e
regolari.
Mi cullavano, ed
erano
talmente rilassanti che stavo per addormentarmi di nuovo quando sentii
la mano
di Kyouya che mi attirava verso di lui. Alzai la testa: il mio orso era
sveglio. Mi baciò i capelli.
- Buongiorno.
– disse
sorridendo.
Non potevo
crederci. Sorrideva.
- Chi sei tu? Il
mio
Kyouya la mattina appena sveglio è un orso! Tu sorridi!
– dissi incredulo.
- Ho passato una
notte
fantastica con la persona che amo e non posso nemmeno sorridere? Ti
accontento
subito … -
- No, no non
farlo! Io amo
il tuo sorriso è solo che non ci sono abituato –
dissi subito a mo’ di scusa,
arrossendo. Lui continuava a guardarmi serio.
-
Per favore sorridi ancora per me … si chinò
su di me e mi baciò. Quando lasciò andare le mie
labbra, sorrise.
- Grazie!
–
- Che ore sono?
– chiese
ancora un po’ insonnolito.
- Non lo so
… aspetta -
presi la sveglia sul comodino.
-
Così presto? – non
potevo crederci.
- Insomma che
or’e? –
“
L’orso comincia a farsi sentire.”
- Sono le 6.15
… - dissi
piano.
-
C’è tempo prima di
andare a scuola … - mi abbracciò da dietro.
- Che cosa vuoi
fare? –
- Coccolarti
… - sussurrò
al mio orecchio.
Mi voltai verso
di lui e
gli misi le braccia al collo.
- Non avresti
potuto avere
un’idea migliore … - risposi ad un soffio dalle
sue labbra.
Lo baciai con
dolcezza e
lui rispose al bacio. Dischiusi le labbra e lui vi insinuò
la sua lingua.
Intrecciai le dita fra i suoi capelli corvini mentre lui passava una
mano sulla
mia schiena nuda. Poi sentii qualcosa all’altezza del basso
ventre.
Mi staccai da
Kyouya e
abbassai gli occhi.
- Mi ecciti
… - disse
prima di cominciare ad accarezzare il mio membro con gesti lenti e
sensuali. Lo
guardai negli occhi mentre già sentivo il mio respiro farsi
pesante e il sangue
fluire alle guancie.