Salve a tutti! Credo
che sia meglio che
voi leggiate questa piccola flash ascoltando questa canzone
in sottofondo.
Grazie mille.
A Chiara perché
è la migliore –amica persona
del mio mondo,
A Rossella che
sclera
insieme a me,
A Eva perché
è mia
compagna e sostenitrice da anni, ormai,
Alla mia famiglia,
e
in particolare a mio fratello,
perché vorrei che fossimo diversi per poterci capire
davvero.
Liberty In
Ed
era quindi così che ci
si sentiva nella vita reale?
Combattenti,
emarginati,
arrendevoli?
Pronti
a perdere tutto,
pronti a imbrogliare, mentire, solo per salvare se stessi?
Era
così che ci si
sentiva? Soli, con le ferite immaginarie su tutto il corpo.
Si
viveva con il groppo
alla gola e gli occhi costantemente lucidi?
Si
viveva con l’amore
incastrato tra le labbra? Bisognava rischiare, lottare?
Ed
era forse una brutta
intenzione voler scappare?
E
ci si sentiva sempre
così rinchiusi, prigionieri di un’incessante
routine senza destinazione? Era,
forse, tutto ciò che il mondo aveva da offrire?
E
dove finivano, allora,
quelle poche persone che sognavano?
Dov’erano
i viaggi, la
musica e l’arte? Dov’era finita la passione umana,
quella bruciante e
distruttiva? Era davvero tutto così monotono e quotidiano?
Guardarsi attorno e
vedere solo gente comune che procedeva a fare cose altrettanto comuni.
Dov’era
la genuina
sorpresa che derivava dalla risata di un bambino?
E
la sensazione di
spensieratezza che derivava dalle nuvole?
Gli
sguardi, quelli
profondi e permeabili, dove erano finiti? Separati da schermi
impassibili. E
tutto era fretta, tutto era denaro.
E
la semplicità di un
abbraccio fraterno costava davvero uno stipendio?
Ed
era tanto sbagliata,
quindi, questa rabbia contro il mondo? Era forse chiedere troppo?
Era
sprecata la sottile
vena poetica insediata in ognuno di noi, perché sarebbe
stata distrutta dalle
delusioni della vita. Ed è come se tutto fosse buio in un
mondo di ciechi.
C’è
davvero ancora
qualcuno che guarda l’universo e si sente così
piccolo, ma al contempo così
grande a confronto?
C’è
ancora chi apprezza
la bellezza unica di una nebulosa?
Chi
balla sotto la
pioggia, ora?
Chi
vorrebbe correre
senza avere più fiato?
Chi
metterebbe in gioco
tutto per un’amicizia?
Chi
preferisce la lettura
al rumore soffocante, chi un bosco ad una festa?
E
non era forse per
l’amore che respirare diventava così importante?
Per
le parole sussurrate
e quelle, ancora più importanti, nascoste tra le righe?
Il
calore come fuoco, la
morbidezza come se fosse piuma, le lacrime come incentivo a non mollare
mai.
E
le cadute non servivano
a rialzarsi? E la distanza non serviva forse a unire?
Qualunque
cosa sia, chiunque tu sia, se sogni qualcosa di diverso, non perdere
mai la
speranza.