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Autore: KIAsia    30/06/2012    3 recensioni
E se Kurt fosse il 'Parrucchier Kurt Hummel di Hair Brittana Style', bravo e pronto alle sfide e se Blaine volesse un taglio che non comprenda tutto quel gel e andasse al salone 'Hair Brittana Style'..
Prima FF e questo 'sclero' è causato dalla mia risposta 'non ho più sensibilità alla testa, ormai' sempre uguale davanti al parrucchiere che chiede se sento male quando pettina.
Dal Testo:
Lì ci trovai un ragazzo basso con gli occhi color ambra a fissare il soffitto, mi soffermai a controllare i capelli: media lunghezza, ricci anche se sommersi da una quantità industriale di gel; chissà quanto ci spende pensai. [...]
"Basta un balsamo che funzioni perchè altrimenti con lo pettini questo ammasso di capelli" disse indicandosi la testa. Gli sorrisi "Ok, che si cominci!".
NB: sono presenti parolacce perchè.. perchè Sì, ovvia!
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Puck/Quinn
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questo capitolo è... schifoso? Divertente? Ridicolo? .. non lo so.. Beh, vi lascio al capitolo e la smetto di sparare cavolate: *si ritira in nello sgabuzzino della vergogna*

 

 

Era arrivato sabato. Mi preparai la voce prima dell'esibizione e, appena la musica partì, uscì fuori dalle quinte per intonare un bel “Raise your glass”.

Guardai il piccolo pubblico, come ero abituato a fare e mi si congelò il cuore. Lì, al tavolo 6 c'era Kurt con Beth, Noah Puckerman e una ragazza bionda. Oh no!

Incontrai i suoi occhi celesti che mi scrutavano stupiti e bellissimi poi distolse lo sguardo perché Beth.. BETH MI STAVA INDICANDO! Cavolo, adesso Kurt avrebbe scoperto la verità!

Era quello che volevo? Fino a quel momento sì! Ma appena vidi Kurt ascoltare le parole della piccola e fare una faccia stupefatta il cuore mi si fermò in gola e per poco non persi una strofa. Adesso che sapeva avevo perso davvero tutto per davvero, senza possibilità. Lo vidi girarsi verso di me ed emettere un piccolo sbuffo seguito da un sorriso compiaciuto. L'esibizione continuò e cercai di non buttare la vista verso quel tavolo ma era completamente impossibile: Beth si dimenava per attirare la mia attenzione e Kurt aveva quello sguardo felice con quelle fossette e il naso all'insù.

Finii di cantare e corsi via dal palco catapultandomi dai Warblers.

Applausi, non li sentii nemmeno da quanto il cuore batteva dall'emozione, appena mi accorsi che il tavolo dove quelle teste calde si erano accomodati era stato unito a quello di Kurt sbuffai. E Adesso? Cercai di scappare in bagno.

“Maestro! Maestro! Blaine!” mi sentii chiamare. Merda!

Feci finta di non sentire ma non potendo anche evitare la mano che mi strattonava la maglia per ricevere la mia attenzione mi girai. Merda!

“Ehi Beth. Come va?” domandai titubate guardando la bambina con preoccupazione.

“Bene. Sei stato bravissimo! Vieni al tavolo” esclamò felice. Dovetti seguirla per forza, notai i ragazzi che sorridevano lanciandomi sguardi tra il divertito e il compiaciuto.

“Ciao Blaine. Come sta il parente morto?” chiese una voce troppo bella quanto familiare.

“Bene” Altre risate. Ma che avevano da ridere?

“Ahaha Bene?!.. Blaine dovrebbe essere morto?! Ahah!” esclamò Jeff. A quel punto decisi di sedermi, ormai era fatta e io non avrei potuto farci nulla. Avrei continuato la mia vita dopo aver sofferto un altro mese per dimenticarlo, avrei superato anche questa.

“Ehm già.” dissi rassegnato

“Zi- Papà Kurt, posso prendere un gelato?”

“Sì, piccola di papà. Vai” disse porgendoli i soldi. Le mie idee erano vere. 'Papà'.. Lo sapevo già, ma averne la conferma fu un brutto colpo.

“Allora Blaine, come va?” domandò Noah.

Andrebbe meglio se Kurt non fosse il tuo compagno e non avesse una bambina con te! Cavolo.

“Bene, e te Noah?” educato anche se non avrei voluto esserlo. Quell'uomo non mi era mai stato tanto antipatico.. Gelosia: vaffanculo!

“Oh, chiamami pure Puck. Lei è Quinn” mi indicò la biondina, la quale mi sorrise porgendomi la mano per stringerla con la mia.

“Ciao Blaine. Quindi tu sei l'insegnante di Beth, giusto?” chiese incuriosita più di quanto avrebbe dovuto.

“Sì, matematica.” non avevo punta voglia di conversare.

“Blaine, mi sembri un po' giù, tutto ok?” sghignazzò Thad... voleva morire? Non facevano mai così, o almeno Thad no, sapeva quanto ci stavo male. Solitamente mi avrebbero aiutato a scacciarmi il mio 'amore' dalla vista per non farmi soffrire ulteriormente, non quella volta. Sembravano divertiti dalla situazione ma io non ci trovavo niente, proprio niente, da ridere. Aspettavano una mia risposta

“Eh sì, ho sbagliato un passo e mi dispiace, potevo fare meglio.”

“Ma se sei stato stupendo!” esclamò convinto Kurt. Non potevo guardarlo negli occhi, mi avrebbe fatto troppo male. Non era giusto comportarsi così, non capiva quanto ci stavo male a vederlo con Puck, non poteva trattarmi come se niente fosse successo. Iniziai quasi a odiarlo (per quanto fosse possibile) e a chiedermi cosa ero per lui, solo un gioco? uno svago? qualcuno con cui divertirsi? o forse ero uno dei tanti. Forse non lo conoscevo realmente Kurt, forse era solo un'impressione del bravo ragazzo.

“Ahahhaha! Oddio! Ahaha.. Oh, scusate!” Seb aveva.. aveva riso! Non era da lui! Lo conoscevo e sapevo che non avrebbe mai riso in un momento del genere, non per non farmi male, ma perché avrebbe dovuto sopportare i miei pianti isterici più a lungo! Delle volte lo ricattavo dicendo che mi sarei messo a lagnare, funzionava sempre. C'è qualquadra che non cosa!*

Beth tornò con un grande cono-gelato menta/nocciola e, dopo aver reso il resto a Kurt si andò a sedere sopra Quinn e incominciò a mangiare il gelato.

La sera continuò con chiacchiere generali e risolini di sottofondo finché Seb fece “Allora, come vi siete conosciuti, tu e Puck?”

Mi sentii morire quando vidi Kurt arrossire e Noah dirigere gli occhi sopra Kurt con una strana espressione: paura? Timidezza?

“Oh, ehm.. ci siamo conosciuti alle superiori.” sputò Kurt guardando con disappunto Sebastian, se gli sguardi potessero uccidere.

“E come avete capito di amarvi?” pensai, o meglio dissi senza accorgermene realmente, volevo sapere come questo Noah Puck Puckerman avesse conquistato il cuore di Kurt da così giovane e ancora lo possedesse.

Noah si intromise “Io giocavo a football e Kurt era un cheerios e quando ci siamo visti è stato amore per lui, io ancora non sapevo di essere.. gay e quindi mi ci è voluto un po' ma poi ci siamo trovati”. Erano tutti sconvolti dal discorso di Puck. Poi feci un calcolo veloce, se Beth era in terza elementare aveva circa 8 anni e se Kurt aveva circa 25 anni significa che.. Oddio.

“Ma avete preso Beth a 17 anni?” ero scioccato. Cavolo, va bene amarsi ma a tutto c'è un limite..

“No” “Sì”

“Sì” “No”

Kurt mise una mano davanti alla bocca di Puck e parlò “L'abbiamo adottata quando avevamo 20 anni e lei 3.” concluse.

Ancora non capivo perché prima Puck avesse detto 'Sì' e dopo l'incovercio. Non aveva senso, non era difficile.

“e tu saresti?” domandai a Quinn. Ormai ero partito con le domande “ho visto che Beth ti raffigura nei suoi disegni insieme a Kurt e Puck.”

“Davvero mi disegni?” anticipò Kurt chiedendo stupito a Beth ciò. I suoi occhi stavano diventando lucidi e mi domandai perché, possibile che avessero chiesto a Beth di non considerarlo suo padre o roba simile? no. “Perché?” disse.

“Come perché? Tu sei il mio papà” rispose la piccola sottolineando l'ultima parola.

“Oh basta con questa storia. Beth perché?” sbuffò sventolando la sua mano davanti a me.

“Beh, Ok!  ti considero uno di famiglia, ma di quella stretta. Ci siamo io, te, mamma e papà. Ti voglio tanto bene, come se fossi un secondo padre per davvero.” Kurt scoppiò definitivamente in lacrime e abbracciò la piccola stretta a se come se fosse un tesoro mentre io ero sempre più confuso, mi iniziava a girare la testa! Quel discorso non aveva senso.. 'mamma'; 'come se fossi' 'per davvero', ma cosa mi sono perso.

“Oh peccato la copertura è saltata! Ragazzi la festa è finita.” disse rassegnato Thad.

“Cosa? Ma di cosa state parlando?.. mi gira la testa!” mi lamentai. Solo a quel punto tutti si lasciarono andare alle risate e alcuni piansero dal tanto ridere e la mia domanda restò in sospeso. Scoppiai “Mi volete spiegare!” feci ancora peggio, quelli che stavano per smettere di ridere ripresero ancora più forte. Ma cosa ci sarà da ridere?!

Non so quanto aspettai prima che Kurt mi rispose spiegandomi tutto: il fraintendimento mio, lo scherzo che mi avevano fatto e che Kurt non era padre.

“Conclusione caro Anderson: sei un coglione!” finii Seb e tutti risero tranne me e Kurt che ci guardammo per un momento infinito e sembrò che tutto intorno a noi sparì e rimanemmo noi soli, tutto era di sottofondo.

“Quindi non sei padre e nemmeno fidanzato con quello lì?” chiesi indicando Puck.

“No, a quanto sembra.” rispose ridacchiando. “Senti Blaine, ti va una passeggiata?” disse speranzoso. “Certo.”

Appena uscimmo dal locale sentimmo un vento fresco arrivarci incontro e entrambi ci guardammo a lungo senza parlare. I nostri occhi si mescolarono, i suoi azzurri come il cielo mi trafissero e io mi immersi nei suoi. Poi senza nemmeno rendermene conto Kurt si avvicinò a un secondo dopo ci stavamo baciando con passione, le nostre labbra erano sigillate e le nostre facevano un ballo preciso, era come essere nati per quello. Le sue mani si posizionarono dietro il mio collo e presero a giocare con i miei capelli corti e io gli cinsi la vita premendo leggermente le dita nei suoi fianchi, mai più lo avrei lasciato per niente al mondo avrei vietato al mio corpo, al mio cuore di provare quella sensazione di completezza, felicità che solo stare con Lui mi poteva dare.

Ci dividemmo poco e, con le labbra rosse e il respiro affannato, ci guardammo negli occhi di nuovo con una luce diversa: Sicurezza. I nostri nasi ancora si sfioravano quando lo sentii dire “Mi sei mancato.”

Sentii il fiato mancarmi perché ero felice che anche lui provasse tanto per me “Anche tu!” mormorai.

Non camminammo molto, restammo davanti alla porta a baciarsi con gli occhi incatenati finché i Warblers non mi obbligarono a lasciarlo mentre Kurt veniva trascinato via da un Puck divertito e da una Quinn con in collo la piccola Beth che mi salutò con la manino e, dopo essere scesa dalle braccia della mamma mi corse incontro.

“Ciao.. Ti volevo chiarire una cosa, maestro. Non importa chi tu sia: mastro, dottore o spazzacamini, sa fai del male a Zio Kurt, te la vedrai con me.” mi minacciò. Non mi dette il tempo di rispondere che mi stampò un bacio sulla guancia e si diresse verso i suoi genitori dopo avermi fatto in cenno 'ti tengo d'occhio.' Quella bambina è uno spasso.

Non avevo paura perché sapevo che mai lo avrei abbandonato, mai più.

 

 

 

Eccoci qua.

*Sarebbe: C'è qualcosa che non quadra. però una mia amica dice in quel modo e mi piace troppo! 

Ohh.. si sono chiariti! Bello (non interessa a nessuno) Mi vorrei trovare in una situazione del genere insieme ai Warblers per sfottere Blaine!

Questo capitolo non mi convince molto (You don't say) ed è un po' più corto del solito.. quindi potete anche scrivermi dicendo che ha fatto schifo, non voglio carità, sono pronta a tutto. *si prepara*

Ho un sonno immenso per fortuna vostra, quindi pubblico questo schifo e vado a letto. *Sbadiglia*

Ah, volevo dirvi GRAZIE! Siete tantissimi, io pensavo di raggiungere 2 persone (che conosco) e invece sono arrivata a ..Oddio mi fa anche effetto scriverlo .. a 26 seguite, 6 preferite e 3 ricordate! GRAZIE. Penso ancora che sia impossibile! :D  

Alla prossima, Asia.

  
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