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Autore: GabbaFMA    30/06/2012    1 recensioni
Hawkeye e Mustang, così diversi eppure così simili.
Tratto dal primo capitolo:
*Driiiiiiiiin* la sveglia suonò alle 6 quella mattina e Riza cercò di aprire gli occhi anche se un filo di luce le rendeva la cosa difficile, si mise seduta e cercò di mettere a fuoco. Black Hayate saltò sul letto e gli si mise vicino scodinzolando, lei lo guardò e gli sorrise poi finalmente si alzò. Si diresse in cucina e mise su il caffè;si diresse in bagno e aprì l’acqua della doccia poi andò davanti allo specchio e si guardò negli occhi ancora assonnati * il grande giorno è arrivato * pensò, entrò nella doccia e mise il viso in direzione del getto dell’acqua * speriamo vada tutto bene * pensò.
Buona lettura ^^
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Riza Hawkeye, Roy Mustang, Un po' tutti | Coppie: Roy/Riza
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3
Rimasero abbracciati a lungo; Roy singhiozzava e Riza gli accarezzava dolcemente la testa passandogli le dita tra i capelli.

-Ti senti meglio, Roy?- chiese Riza preoccupata

-Sediamoci da qualche parte, sono le 2 del mattino e tutti gli altri si stanno divertendo li dentro- disse indicando il capannone -non voglio che mi vedano in questo stato; conoscendo Ed me lo rinfaccerebbe a vita- concluse

-D'accordo- rispose Riza seguendolo. Si allontanarono dalla festa e si inoltrarono nel bosco. Poco dopo arrivarono nei pressi di un fiume,

-Sediamoci- esordì  Roy sospirando,

-Si- rispose Riza sottovoce.

Si sedettero sull'erba, vicino alla riva del fiume; Roy si mise comodo con una gamba distesa e l'altra piegata, i gomiti a terra e la testa all'indietro con lo sguardo verso il cielo; Riza, invece, si sedette con la schiena dritta , le gambe piegate da un lato e le mani unite sul grembo con la testa bassa.

-Grazie, Riza- disse Mustang rompendo il silenzio, lei si girò di scatto verso di lui, sorpresa, poi gli sorrise,

-Per cosa?- chiese

-Per essere quella che sei; se non ci fossi stata tu, in molte occasioni, io sarei potuto morire o peggio, sarei potuto diventare un assassino- le sorrise, lei lo guardò un istante e poi distolse lo sguardo; adesso stava guardando dritto davanti a lei, oltre l'altra sponda del fiume, costringendo lo sguardo a superare gli alberi per scoprire cosa ci fosse dall'altra parte.

-Figurati, è il mio lavoro, è il mio compito proteggere un mio superiore, sono stata addestrata per questo ed è la cosa che mi riesce meglio, salvarti la vita intendo- rispose lei, seria.

-Con me puoi anche non fare la dura, lo sai- le disse Roy guardandola divertito - comunque sia,- proseguì - io non credo che ti riesca bene -

-Come scusa?- disse Riza interrompendolo,

-Aspetta fammi finire- proseguì lui, con le mani in avanti in segno di resa - dicevo che non credo ti riesca bene SOLO salvare la vita a me-disse guardando il cielo, lei lo guardò incuriosita,

-Che intendi dire?- gli chiese

-Intendo dire che salvare la vita a me è una delle tante cose che sai fare; sei altruista, sei paziente specialmente con me, sei gentile con tutti, ad esempio quando Ed e Al erano in difficoltà tu non hai esitato un attimo ad aiutarli e non è una cosa che fanno tutti , hai accolto Black Hayate nella tua casa quando nessuno era disposto a tenerlo, lo hai addestrato e ti sei presa cura di lui, e poi..- fece una pausa -sai sempre cosa dire e cosa non dire; prima con me non hai detto una parola, avevi capito che avevo bisogno di sfogarmi e non mi hai mai interrotto- si girò verso Riza e le sorrise, lei lo guardò con occhi fieri - Ah, poi c'è anche un'altra cosa- esordì all'improvviso

-Oddio no basta,- disse Riza ridendo

-Aspetta questa è l'ultima- la rassicurò lui ridendo a sua volta -ricordi quando eravamo nei sotterranei di Central City? quando ho scoperto che fu Envy ad uccidere Huges?- chiese lui,

-come potrei dimenticarmene?- rispose lei abbassando lo sguardo

-Se non ci fossi stata tu io non mi sarei mai fermato, avrei continuato a dargli fuoco fin quando tutta la mia rabbia non fosse bruciata con lui, e fidati, avrei anche potuto dare fuoco a tutto il quartier generale-si guardò la mano destra- se tu non mi avessi puntato la pistola contro e non avessi minacciato di spararmi io a quest'ora mi sentirei un mostro, per questo ti ringrazio.- si mise seduto e le sorrise - quindi non devi dire più che tu sei brava solo a salvarmi la vita, perché tu sei più di quello che cerchi di dimostrarmi.-concluse, lei lo guardò e inclinò la testa la un lato, pensierosa.

-Che c'è?- chiese lui incuriosito

-E? no..no niente, pensavo- rispose lei sorridendo

-A che pensavi?- insistette lui

-Pensavo che,- ci pensò su un attimo - pensavo che sei cambiato, non sei il Roy superficiale ed egocentrico che eri l'anno scorso, è bello vedere che anche tu provi rispetto per qualcuno- si mise a ridere

-Spiritosa,- disse lui stizzito

-Dai a parte l'ultima frase, lo penso davvero, sei cambiato, in meglio- gli sorrise

-Ho un esercito da comandare, non posso pensare solo a me stesso- disse lui divertito. Ci fu un momento di silenzio,

-Andiamo, magari gli altri si staranno preoccupando non vedendoci- disse Riza

-Tu credi?- chiese Roy sarcastico

-In effetti no- entrambi scoppiarono in una fragorosa risata e si alzarono, tornando sui loro passi.

-Aspetta- disse Roy

-Si?- chiese Riza curiosa. Le si avvicinò e le prese la mano destra, la strinse alla sua e se la portò al petto.

-Lo senti?- chiese Roy arrossendo, lei ne rimase talmente sorpresa che non riusciva a dire nulla, ma lo sentiva; sentiva il cuore di Roy battere più veloce del normale e fece un impercettibile movimento della testa come per dire "si". Lui sorrise.

-Quando sto con te, non capisco come mai, ma il cuore inizia a battermi così forte- disse Roy guardandola negli occhi; ora anche il cuore di Riza batteva fortissimo. Roy le strinse la mano destra più forte, con la sinistra le cinse un fianco e la tirò verso di se; adesso era l'uno di fronte all'altro, a pochi centimetri di distanza. Lui avvicinò lentamente le sue labbra a quelle di Riza e anche lei fece lo stesso, pochi istanti, bastavano solo pochi istanti….

-Tenente!- una voce nella sua testa la bloccò

-Hawkeye! ti senti bene?- “ ancora quella voce” pensò

-Riza vuoi svegliarti o no??- aprì gli occhi e si guardò intorno

-Ma..ma..io ero nel bosco..come?-appena si rese conto si sentì una tale stupida. Erano tutti in cerchio davanti a lei a guardarla, divertiti. Si mise una mano sul viso e si mise a ridere a crepapelle.

-Accidenti, tenente, noi ci stavamo preoccupando che non ti risvegliassi e tu adesso scoppi a ridere?- disse Ed con le braccia conserte sul petto.

-Ma.. da quanto tempo è che dormo?- chiese Riza confusa

-Fai tu, sono le 11 del mattino- rispose Al. Lei rimase a bocca aperta, stupita “ le 11? ho dormito tutto questo tempo?” pensò, non ci credeva, non era proprio da lei dormire tutte quelle ore.

-Allora Riza, cosa stavi sognando? sembravi così rilassata- chiese Roy sbucando da dietro Armstrong. Lei divenne completamente rossa non appena le tornò in mente cosa stava sognando.

-Ehm.. no nulla di particolare- ripose vagamente. “ Accidenti! perché ho fatto questo sogno? che vuol dire?” pensò Riza mordendosi le labbra. “ possibile? naah non può essere. E se fosse? non ci capisco nulla!!” pensò Riza grattandosi la testa. Gli altri tornarono alle auto, mancava solo Riza che stava camminando a passo lento rimuginando su quello che aveva sognato.

-Riza, ma vuoi muoverti?-le urlò Roy da dentro alla macchina. Lei alzò lo sguardo e alzò un sopracciglio “ Decisamente non può essere, come potrei essere innamorata di un tale cafone?” pensò irritata. Salì in auto e tornarono a Central City.
  
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