Nature Boy di David Bowie

Fiamme. Fumo. Gente che urlava, fuggendo. Tranne lei. Lei sorrideva. Un sorriso che poteva gelare l’aria al momento così calda. E poi la sua voce. Il sibilo di un serpente -ottimo lavoro, Black.- il sorriso aumentò ancora. -domani ti porterò da Lui.- lei fece per voltarsi, quando la raggiunse un’altra persona. Una signora dall’aria infuriata. La ragazza finse un’aria spaventata e seguì la donna in una stanza dell’edificio resa agibile. Entrò dalla porta aperta e si sedette comoda in una poltrona, attendendo. -signorina Black! Mi dicono che sia lei la causa di questo inferno!- -e chi ha montato simili accuse?- -gli interessati non voglio rivelare il proprio nome. Dicono di temere una sua reazione. Mi spiega cosa le succede? Prima l’accaduto con quella ragazza, Eva e suo cugino Matteo. E poi questo. Inoltre mi sono giunte all’orecchio altri accaduti…Signorina Black…è stata lei a dare fuoco al primo piano della scuola?- la ragazza sorrise furba -se le dicessi di no ci crederebbe?- la preside la fissò per qualche secondo, prima di sospirare. -Lily…capisco che deve essere difficile…so che sei ancora sconvolta per ciò che è successo…- ma non riuscì a continuare, per Lily aveva afferrato la bacchetta e lanciato un incantesimo verso la preside, che si ritrovò alcuni graffi nel viso. Li toccò leggermente, per poi osservare la mano sporca di sangue. Alzò lo sguardo verso la studentessa e non c’era più nessuna traccia di compassione -Black…espulsa!- Lily scoppiò a ridere -sbagliato…me ne vado io!- continuando a ridere uscì dall’ufficio e se ne andò. Cosa le importava? Era solo una stupida scuola… di nuovo vide la figura che prima le aveva parlato. -Black…Lui vuole vederti subito.- -bene…portami subito.-

Era notte quando giunse a una vecchia casa abbandonata. Sulla porta erano incise vecchie parole quasi illeggibili “Riddle” Lily entrò lentamente e si avviò piano verso l’unica stanza illuminata. Trattenne il respiro quando vi entro e, trovatasi davanti all’uomo che più di tutte la ossessionava nei suoi sogni. Lord Voldemort. S’inchinò leggermente. -Black…mi dicono che stai mostrando di essere crudele al punto di voler far parte dei miei Mangiamorte. Ma prima…una semplice domanda. Cosa faresti per il tuo Signore?- Lily alzò lo sguardo -morirei per lui contro mille Auror.- Voldemort ghignò -leggo la verità nei tuoi occhi… ma dimmi…perché vuoi diventare Mangiamorte?- -odio gli Auror. Odio ciò che hanno fatto….loro…hanno ucciso mia sorella…- la voce le tremò appena, ma lo sguardo era sempre freddo e deciso -voglio diventare potente e distruggerli uno per uno.- Voldemort annuì il tuo odio è puro e sincero…porgimi il braccio sinistro…- Lily ubbidì. Voldemort le tirò su la manica della divisa scolastica. Poi puntò la bacchetta al centro del braccio. Sibilò delle parola dal significato confuso. Lily sentì un dolore lacerare il suo corpo e una sagoma nera si formò nella sua pelle, sempre più nitida. Voldemort allontanò la bacchetta. -Ben Venuta, Lily Black.- Lily osservò il tatuaggio nero come la morte e sorrise. -ora…ho sentito che sei stata espulsa…bene…andrai in una nuova scuola. Ne avrai sentito parlare, sicuramente! Lì, affiancata da altri miei Mangiamorte, spierai e cercai di sconfiggere Silente e i suoi Auror.- Lily alzò il viso curiosa -Silente?- -esatto, Black…andrai a Hogwarts.- Voldemort schioccò le dita e si alzò un leggero vapore nero. -osserva i tuoi nuovi compagni e nemici…- il vapore si dissolse per lasciare posto a delle immagini sospese. Un castello. Un vecchio. Lily riconobbe Albus Silente. Poi l’immagine si trasferì in un prato fuori dal castello. C’era un ragazzo. Avrà avuto la sua età. Abbracciava una ragazza. -questo è Flipendo Valeroy. Il braccio destro di Silente. I suoi genitori sono stati uccisi da una mia fedelissima Mangiamorte. Questa ragazza, invece, è Luna Lovegood. Auror incompetente quasi quanto a essere la ragazza di Valeroy. Oh, certo, perché lui crede molto nell’amore…- Lily assunse un’aria schifata. L’immagine cambiò- questa è Hermione Lestrange. Sta terminando il suo corso da Mangiamorte. È molto capace. Sarà il tuo punto di riferimento a Hogwarts. Unica pecca? È cugina di Lovegood.- Lily ascoltava interessata. Voldemort fece sparire le immagini -per ora è tutto. Scoprirai il resto da sola. Ora vai. Passa da casa e domani entrerai a Hogwarts!.- Lily si chinò ancora una volta -arrivederci, Signore…- e, lentamente, uscì.

Arrivata a casa sua aprì la porta. Notò con fastidio che non era sola. -Mark…- un ragazzo con i capelli neri che ricadevano in ciuffi distratti su occhi grigi ghiaccio sorrise -Lily, tesoro… ho appena saputo…e così andrai ad Hogwarts…scelta molto saggia direi. - Lily assunse un’aria schifata -e tu che ne sai di Hogwarts?- -bi, diciamo che sono stato io a suggerirlo a Voldemort…e dovresti ringraziarmi…- come ringraziamento la ragazza afferrò la bacchetta e gliela puntò contro -brutto verme viscido! Come hai osato interferire nella mia vita..un’altra volta?- -l’ho fatto per te…- Lily lo fulminò con uno sguardo di fuoco -sparisci Mark. Grazie al cielo andando ad Hogwarts non ti vedrò mai più.- Mark fece per parlare, ma poi preferì evitare. Si avvicinò alla porta -e…Fiamma?- lo sguardo di Lily per la prima volta si addolcì -le scriverò una lettera…- -capirà. È l’unica che accetta tutto ciò che fai.- Lily tornò seria -non fartelo ripete Mark: vattene via!- si voltò dandogli le spalle e rimase ferma finchè non sentì la porta richiudersi dietro di lui. Sospirò e si sdraiò nel divano. Era veramente stanca. Sperava di fare la cosa giusta. … l’occhio le cadde su una foto lì vicino. La prese in mano. Raffigurava lei l’anno prima e sua sorella. Sembrava passato tantissimo tempo … si passò una mano tra i capelli che le sfioravano le spalle. Nella foto li aveva ancora lunghissimi. Troppe cose erano cambiate. Gli occhi le si riempirono di lacrime. Sì, decisamente stava facendo la cosa giusta.

Molti chilometri più a nord, in un castello invisibile a molti…

-quanto sei stupido!- -ehy! Come così offendermi così- ma la sarcastica protesta fu soffocata da un paio di labbra sulle sue. -oh mio Dio…che scena patetica…- i due ragazzi interrotti si voltarono verso la fonte di quelle parole. Una ragazza piuttosto alta, capelli di uno strano blu, gli occhi azzuri. Era bella, ma quell’aria schifata ne rovinava leggermente i tratti dolci. -perché mia cugina deve rendersi sempre ridicola?- sbuffò. Luna Lovegood sorrise comprensiva, i capelli lunghi e castani che le ricadevano lungo la schiena. -Hermione, smettila di passare per superiore! sai che a noi non importa!- -tu dici? E certo, c’hai ragione, cosa può importare a una sfigata come te o al suo caro mezzosangue di fare brutta figura? Tanto peggio di così!- il ragazzo le rivolse un’occhiataccia. -Lestrange, se sei venuta solo per sparare offese, puoi anche andartene.- Hermione posò lo sguardo su di lui. I suoi occhi verdi, i capelli neri, un fisico scolpito. Peccato che il sangue che scorreva nelle sue vene fosse sporco e traditore. -Infatti, Valeroy, ho cose più importanti da fare … Noi siamo sempre impegnati…non come voi, inutili rifiuti di- -Hermione, basta!- la ragazza guardò Luna -oh, certo, scusami tanto cuginetta. Bi, allora io vi lascio alle vostre effusioni. Ma ricordatevi, alle 9 i bambini devo andare a dormire. Notte notte.- si voltò lanciando loro uno sguardo di disprezzo e si allontanò. Flipendo strinse i pugni -quella…quanto la odio! Ma la senti quando fa quegli accenni al fatto che è Mangiamorte? Quanto è vero che sono un Auror, ucciderò il suo padrone.- -shh, non pensarci ora!- Flipendo sorrise e abbracciò Luna, baciandola con passione.

Lily si addormentò. Non era minimamente curiosa di ciò che avrebbe incontrato il giorno dopo. Hogwarts non le piaceva, anche solo per la gente che Voldemort le aveva fatto vedere. Auror. Quella coppietta. Che schifo. -ma vi farò del male. Vi farò molto male.-