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Autore: RunDance    30/06/2012    2 recensioni
Ormai era passata una settimana.
Emma era poco più felice dei giorni scorsi ma le faceva ancora male il cuore. Forse non le faceva male per l’operazione o forse quella non centrava niente.
Forse era Liam la risposta alle sue preoccupazioni, alla sua malinconia e a tutta la sua tristezza.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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One Shot

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La Chiave del Tuo Cuore.

 
 
 
 
 
 
 
Liam Payne.
Il ragazzo che aveva rubato il cuore ad Emma Stone portava questo nome. L’aveva lasciata così, senza avvisare era scappato da lei.
Era il 12 Giugno quando Emma, piangendo, disse al suo ragazzo che doveva subire un operazione al cuore:
“Non troveranno mai un cuore per me, morirò e tu questo lo sai…” disse lei con voce tremante.
“Non dire così vedrai che sono sicuro che ne troveranno uno adatto a te. Tu lo sai che io darei la vita per te, farei qualsiasi cosa perché io ti amo.” cercò di rassicurarla.
La ragazza non ce la faceva; era troppo triste e scoppiò davanti agli occhi del ragazzo che l’amava. Lo abbracciò più forte che poté. Non poteva sforzare quel piccolo cuoricino, non poteva aprire di più una ferita già aperta. Però tra quelle braccia, in quel corpo, si sentiva sicura.
Il ragazzo la staccò dal suo corpo e la guardò negli occhi. Lui amava i suoi occhi così verdi e lucenti però non li riusciva a vedere quella maledetta sera. Erano pieni di lacrime, gonfi e rossi. Si sentiva morire dentro perché sapeva che non poteva fare niente per la sua fidanzata.
Anche a lui cadde una lacrima. Forse una delle prime quella sera: 
“Ti giuro, ti prometto che farò tutto il possibile per starti vicino e ti amerò per sempre. Intanto prendi questa... - Liam posò sulla mano di Emma una chiave e disse - Questa è la chiave del mio cuore, così avrai il mio. Il mio cuore sarà tuo schiavo per sempre, ricordatelo.” 
Emma prese la chiave in mano e anche lei lo guardò negli occhi. Il sentimento era reciproco; anche lei amava i suoi occhi color nocciola. Poi lo prese per il polso e lo portò via con se, forse consapevole che quella sarebbe stata l’ultima notte con lui.
Fu una notte di vero amore, un vero amore che forse solo loro due sono in grado di capire.
Ma quella notte accadde dell’altro. Liam prese una decisione che gli cambiò la vita infatti la mattina dopo Emma si svegliò troppo tardi per fermarlo. Si era voltata per incontrare il suo viso e dargli il bacio della buongiorno ma trovò solo uno stupido bigliettino con su scritto: 

“Ciao Emma, 
So che sarà difficile per te ma non mi rivedrai mai più. Ho preso una decisione, me ne vado. Me ne vado per sempre. Ti prometto che durante il tuo intervento ti osserverò molto da vicino anche se non mi sentirai. Te lo giuro, poi capirai. Ora non pensarmi, non sono così importante. Pensa all’operazione che molto probabilmente dovrai affrontare. Però sappi una cosa: io ti amo ancora e ti amerò fino alla fine dei miei giorni.
 
Liam”

Emma era scioccata, non sapeva cosa dire. Non sapeva più cosa pensare e nello stesso momento in cui le sue lacrime cominciavano a solcargli il viso arrivò una chiamata. Quanto sperava che fosse lui. Ma no, era sua madre che, commossa, diceva alla figlia che avevano trovato un cuore sano per lei.
La buona notizia sollevò la ragazza solo in parte, era comunque triste. Voleva morire. Non voleva affrontare l’intervento ma doveva: per sua madre, suo padre e sua sorella. Per tutte quelle persone che le volevano bene.
L’operazione sarebbe avvenuta il 14.
Come sperava solo in una sua telefonata ma quest’ultima non arrivava. Ora sperava solo che le avrebbe mandato un messaggio.

Lo stesso giorno si risvegliò dopo l’anestesia totale e dopo la fine dell’intervento. I suoi genitori ero lì affianco a lei. Stranamente notò tristezza nei loro occhi, forse perché erano venuti a sapere che Liam l’aveva lasciata. Anche loro adoravano Payne. Avrebbero accettato volentieri se lui fosse diventate il padre dei loro nipoti.
Vedé subito che lui non c’era, ma lo sentiva comunque nel cuore.
I medici avevano detto che Emma sarebbe dovuta rimanere nell’ospedale per circa due settimane, così si sarebbe ripresa completamente.

Erano già passati due giorni, ma niente, non aveva ancora ricevuto un suo messaggio, neanche una chiamata. Ogni volta che qualcuno apriva quella dannata porta della sua stanza a lei le si illuminava il viso ma subito dopo si spegneva completamente perché no, non era mai lui.
nonostante tutto però Emma lo sentiva vicina a lei e stringeva forte quella chiave che aveva tenuto in mano durante tutto l’intervento. L’ aveva anche allacciata ad una catenina argentata  cosicché poi se la poteva legare al collo.
Sapeva in fondo al cuore però, o almeno sperava, che lui la stesse pensando in quel momento perché sentiva i suoi pensieri nella sua mente, il suo respiro sulla pelle e il suo bacia sulle labbra.

Ormai era passata una settimana. Emma era poco più felice dei giorni scorsi ma le faceva ancora male il cuore. Forse non le faceva male per l’operazione, forse quella non centrava niente. Forse era Liam la risposta alle sue preoccupazioni, alla sua malinconia e a tutta la sua tristezza. Si sentiva ancora il vuoto nel cuore nel momento in cui glielo avevano sostituito.
Lui ancora non l’era andata a trovare, neanche una chiamate, nemmeno un messaggio…
E di notte non faceva altro che piangere ripensando a lui, a quelle sue ultime parole, a quella magica notte e a quel maledetto biglietto che le aveva distrutto la vita.
Per qualche inspiegabile motivo, nonostante Payne non ci fosse lo sentiva vicino. Era il suo nuovo cuore, così puro, che glielo faceva credere…

Pochi giorni prima di essere dimessa dall’ospedale affrontò una notte. Una delle più dure notti della sua vita. Dovette rinnegare l’amore che lui provava per lei e lei doveva dimenticarsi di lui.
Glielo aveva giurato, glielo aveva promesso: il suo cuore, la sua anima e il suo amore. Aveva detto che il suo cuore sarebbe stato suo schiavo per sempre ma in quel momento lui stava già con un’altra gallina a spassarsela chissà dove.
Non gli stava dimostrando nulla. Non gli aveva neanche dato una spiegazione della sua fuga così inaspettata. L’aveva abbandonata in un momento critico, indelebile e importane della sua vita. Proprio ora che aveva bisogno di lui. E Liam? Liam, semplicemente, non c’era.
Odiava pensarlo. Odiava amarlo ancora nonostante tutto. Lo odiava e basta.
Le due settimane di permanenza erano finite e quello stesso pomeriggio sarebbe stata dimessa. Ormai non sognava più il suo ritorno, non cedeva in suo pentimento… voleva solo andare avanti.
Era troppo delusa. Ferita.
Emma, nonostante ciò, lo amava ancora con tutta se stessa e per questo si odiava. Odiava anche lui per il dolore che le stava infliggendo, per quello che non stava facendo.
Diceva di amarla. Perché adesso voleva vederla soffrire in questo modo? Perché quella chiave, quelle parole? Perché in quella lettera diceva di amarla ancora e fini alla fine dei suoi tempi. Falso. Era stato solo un ipocrita con lei. Aveva giocato con i suoi sentimenti e questo Emma proprio non se lo meritava.
Eccola in macchina, che tornava a casa. Non vedeva l’ora. Voleva cominciare una nuova vita. Voleva una sua sorpresa, in fondo sì, spettava solo quella.
Quella stessa notte aveva sognato di tornare a casa e trovarlo lì, in cucina o in salotto.
La voglia di un suo bacio cresceva, il suo sorriso, i suoi abbracci, tutti quei bei momenti e il suo sguardo… gli bastava solo il suo sguardo. Le mancavano tutte queste emozioni, le mancava Liam Payne.
Emma lo sperava tantissimo. Ad  ogni semaforo guardava su in cielo quegli uccellini che svolazzavano e li fissava quasi chiedendogli dove fosse finito tutto quel tempo. Anche se loro avevano girato l’intera città, nessuno di essi la rassicurò. Nessuno gli disse dov’era finto.
Quando entrò in casa però trovò solo un insulso mazzo di rose rosse ormai appassite da due o poco più settimane con una busta senza nome.
Nell’altra stanza c’erano la mamma che singhiozzava e il papà che cercava in tutti i modi di consolarla.
Era confusa,  delusa e non sapeva cosa fare. Si concentrò sulla busta. Eccola. Era convinta che l’aveva lasciata definitivamente. Questo sembrava il suo modo di abbandonare le persone, ma perché proprio Lei? Emma. Perché non dirglielo in faccia il giorno prima del ricovero cioè il 13. O magari la mattina stessa, sarebbe stato meglio dirgli “Io non Ti Amo Più”
non sarebbe stata così in pensiero, se ne sarebbe fatta una ragione.
Aprì la busta: dentro c’era una lettera, un'altra maledetta e dannata lettera che gli avrebbe spezzato il cuore, il suo unico alleato. Sono poche le parole stavolta, ma la scrittura sì, è sicuramente la sua. La mano le tremava e gli occhi le brillavano. Costretta a subirsi l’ennesimo pianto. Si fece coraggio e lesse lentamente:

“Ti ho donato il mio cuore perché io ti Amo”





 



Hola bella gente (?)
Spero davvero tanto che questa One Shot, vi sia piaciuta ^^
Allor, volevo cominciare con il dire che non 
so davvero da dove questa cosa mi sia uscita!
Credo di averla campata (?) in 20 secondi, poi ho buttato giù quattro parole, quindi eccovi il risultato.
Immaginate che disastro.
in più è qualcosa di davvero terribile scrivere cose così sdolcinate e tristi, quindi u.u
boh, giudicate voi!
Vorrei sapere davvero cosa ne pensate così, un po' per capire, se questo potrebbe essere un mio genere quindi recensite e
se arriverò a 3 recensioni ne pubblicherò un'altra al più presto :D
Vale :3

  
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