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Autore: beesp    30/06/2012    1 recensioni
Prima di ritornare dietro lo steccato, Lily gli porse la ghirlanda. Sorrise al volto sorpreso di Severus.
Qui si cerca di andare oltre il cliché, di ricalcare la storia di Severus e di Lily oltre la storia raccontata dalla Rowling, viaggiando dal Surrey a Hogwarts, fino ad arrivare all'ultimo estremo saluto, dov'è giusto lasciar calare il sipario ed il silenzio.
Severus/Lily, missing moments.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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2. Don’t kid yourself
2. Don’t kid yourself

Settembre 1971

I capelli di Lily erano una coperta sfolgorante sulla divisa nera. Un rosso sgargiante, ondeggiante; Severus si sentiva incantato ed ipnotizzato da quella chioma, il cui movimento ricordava le foto dei quotidiani magici.
Tutto in Lily, ormai, urlava magia.
Anche se da quella mattina tentava di rivolgergli occhiatacce e nascondere, al contempo, la delusione per le parole che sua sorella le aveva sputato contro, aveva bisogno di Severus ed era evidente.
Le sorrise, timido, quando lei alzò gli occhi da “Storia di Hogwarts”. Lily Evans, allora, decise di perdonarlo e capì che l’avrebbe fatto sempre, fino alla fine dei suoi giorni. Gli sorrise di rimando e riprese a concentrarsi sulle pagine di Bathilda Bath.

Severus non poteva fare a meno di scrutarla. Era sicuramente la seconda volta che leggeva quel “Storia di Hogwarts”, eppure ancora ne sembrava catturata, forse desiderosa di avvicinarsi a quel mondo da cui era stata lontana per undici anni e a cui si congiungeva, finalmente.
Il suo viso minuto era rivolto al tomo voluminoso, appoggiato sulle gambe.
Ormai il sole era tramontato, al di fuori del finestrino si riuscivano a scorgere le nuvole poco più chiare del nero del cielo. Accanto a Lily, il mondo era un posto talmente diverso da come appariva tra le mura di casa Snape; accanto a Lily s’immaginava capace di ogni prodezza, di divenire ciò che desiderava; soprattutto era lontano dalle urla – con sua somma gioia, quasi fosse stato destino, a Lily non piaceva gridare, in nessun caso.

Severus, prima di incamminarsi dietro l’enorme ragazzo che li precedeva, si assicurò di avere al suo fianco Lily. Era proprio lì, sorridente, entusiasta e in ansia.

Non poteva fare a meno di pensare a quanto poco Petunia avrebbe apprezzato Hogwarts, mentre la scuola s’ingigantiva man mano che vi si avvicinavano. L’avrebbe trovata spaventosa. Non si spiegava perché avessero scelto lei e non Petunia, era capace in tante cose molto importanti ed utili, come le faccende di case e la scrittura – entrambe lontane anni luce da Lily –, ma la magia non era sua competenza. A Lily dispiaceva. C’era tristezza sul volto di sua sorella quando era stato palese che non avrebbe ricevuto alcuna lettera da Silente, se non quella di risposta alla sua supplica.
Voleva bene a Severus, iniziava ad affezionarglisi, ma non era Petunia, né mai sarebbe riuscito a sostituirla.

Sul soffitto della Sala Grande erano in volo delle candele, contro una volta stellata e scura; i due ragazzini incontrati sul treno erano capitati alle loro spalle nella fila, ridacchiavano, mentre si avvicinavano a uno scranno dove torreggiavano uomini e donne adulti, seduti intorno ad una tavola di marmo. Lily, al fianco di Severus, sbuffò un paio di volte ad ascoltare, pur non volendo, le chiacchiere di Sirius Black e James Potter.
Il gruppo di novizi fu fatto fermare di fronte uno sgabello di legno invecchiato, al di sopra un liso cappello spiegazzato.
« Il Cappello Parlante » le sussurrò all’orecchio, lei annuì, curiosa.
L’oggetto magico veniva poggiato sulle teste dei giovani maghi, sceglieva a seconda dei suoi parametri chi fosse appropriato per Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso, Corvonero. Il ragazzino dai capelli mossi, Sirius Black, fu destinato a Grifondoro, come aveva sperato. Dopo circa cinque persone, fu il turno di Lily. Si scambiarono uno sguardo; Lily era tesa, Severus sperava.

Il cappello, sopra di lei, si agitava. Ebbe soltanto un istante per percepirne il peso.
Desiderava non deludere Severus; poté leggere il dispiacere dipingerglisi addosso mentre il grido si alzava dalla sua testa: “Grifondoro!”.
Si alzò e si allontanò rivolgendosi per un ultimo momento al suo amico, per poi accomodarsi vicino a quel Black.
Avrebbero vissuto, dopotutto, per nove mesi sotto lo stesso tetto, avrebbero mangiato insieme, ci sarebbero state sicuramente le occasioni per incontrarsi e chiacchierare.

Lily era irraggiungibile.
Certe immagini rimangono impresse nelle menti facilmente suggestionabili dei più piccoli. Per Severus, che ancora un uomo non era, quello fu uno di quegli avvenimenti che si ripetono sempre uguali nella testa: Lily che scivolava via da lui, forse in modo leggero, poco vistoso. Le loro vite si sarebbero sciolte lentamente, col tempo, senza che vi facessero molto caso. Poi, un giorno, si sarebbero resi conto di non aver più niente da condividere, e le loro strade si sarebbero divise per sempre.
Qualcosa si fermò alla gola; seppe di non voler affezionarsi mai più a nessuno. Lily bastava a riempirgli la vista, l’anima, i pensieri ed era già così lontana …

Severus fu smistato a Serpeverde. Era felice per lui.
Percepiva che qualcosa non andava. Aveva l’impressione che a separarli, ora, non era più una siepe, nemmeno quelle tavolate di legno così lunghe o la distanza fisica tra l’uno e l’altra. “È soltanto la fame e la stanchezza. È stato un lungo viaggio, Lily” si disse: non era possibile perdere qualcosa così velocemente.
Sorrise, fiduciosa in sé, in Severus, in quel piccolo seme che insieme accudivano.
Sarebbe fiorito e cresciuto fino a dare origine a uno stabile e forte albero e poi un bosco e poi una foresta. Serpeverde e Grifondoro erano soltanto uccelli beccanti ed affamati, e niente più.




× Note dell'autore

Innanzitutto un ringraziamento a Cherry Armstrong per aver inserito la storia tra le seguite e, di nuovo, grazie a tutti quelli che sono passati/passeranno di qui, anche solo per sbaglio.
Come avrete capito da questo capitolo, la storia segue la vita di Lily e Severus lungo un percorso che parte dalla prima volta in cui hanno parlato.
Qui ci troviamo, com'è evidente, al loro primo anno di scuola e, in particolare, all'assegnazione alle varie case.
Spero non vi stia annoiando con i capitoli e, niente, alla prossima ^___^
   
 
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