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Autore: Soly_D    30/06/2012    5 recensioni
In un mondo "normale" dove non esistono i saiyan e la Terra è al sicuro, Goku e Chichi sono due fratelli di 17 e 18 anni che si sono appena trasferiti a Satan City e iscritti alla Orange High School. Qui conosceranno un sacco di nuovi amici e capiranno una cosa importante: ciò che li lega non è semplice amore fraterno. Si tratta di una storia d'amore impossibile o di una conseguenza al segreto che loro padre, Juma, nasconde ai due ragazzi da tutta la vita? Quale impensabile verità si cela ormai da troppo tempo?
[Goku/Chichi]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta | Coppie: Chichi/Goku
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Right or wrong?

Nell’esatto momento in cui i due fratelli capirono di essere stati colti in flagrante, Goku saltò giù dal letto completamente rosso in viso e Chichi si riabbottonò rapidamente la camicia da notte, nascondendosi subito sotto le coperte e cercando di riprendersi dallo shock appena subito.
“Che diamine stavate facendo?!” ringhiò Vegeta, accennando un sorriso sadico e malizioso.
“Io... io non credo ai miei occhi... voi... voi stavate...” sussurrò Bulma, aggrappandosi con le braccia alla spalla del fidanzato.
Chichi tirò fuori la testa da sotto le coperte e Goku cominciò muovere freneticamente le mani.
“NON E’ COME PENSATE!” esclamarono contemporaneamente in riferimento alle parole di Bulma.
Vegeta ridacchiò. “Va bene, allora spiegatemi cosa ci facevi tu mezza nuda...” disse indicando un’imbarazzatissima e irrigidita Chichi “...E tu in quello stato pietoso!” continuò riferendosi questa volta a Goku.
“Perché? Cos’ho che non va?” chiese ingenuamente lui, squadrandosi dalla testa ai piedi. La sua attenzione si posò sul cavallo dei pantaloni del pigiama e arrossì non appena capì il senso delle parole di Vegeta. Si voltò immediatamente e corse verso il bagno urlando un “TORNO SUBITOOOO!”
Nel frattempo, si erano svegliate anche Lunch e C-18, completamente ignare della situazione.
“Ma che succede?” chiese la prima, stropicciandosi gli occhi.
“Perché tutti qui?” aggiunse la bionda “E cose sono quelle facce?!”
Nella stanza calò un imbarazzante silenzio. Vegeta e Bulma non sapevano se ridere o piangere, Chichi continuava a nascondersi e poi emergere subito dopo da sotto le coperte, C-18 e Lunch facevamo sempre più domande su cosa fosse successo e intanto Goku era tornato dal bagno, perfettamente tirato a lucido.
“Ragazze, vi chiedo di uscire dalla stanza per favore” fu Bulma a rompere il ghiaccio “Vi spiego tutto dopo”. C-18 e Lunch seguirono gli ordini di Bulma e sgattaiolarono via nel modo più silenzioso possibile, così nella stanza rimasero solo Bulma e Vegeta con i due fratelli.
“Vogliamo una spiegazione” disse Bulma, non appena fu sicura che nessuno avrebbe udito quella conversazione al di fuori dei presenti nella stanza.
Chichi scese del letto e si posizionò vicino al fratello.
I due si guardarono l’un l’altro, rossi in volto e con gli occhi lucidi.
“Noi ci amiamo” rispose semplicemente Goku, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
“GOKU!” urlò la sorella, schiacciandogli un piede “FAI PARLARE ME!”
“Voi... vi... amate? E’ uno scherzo, spero!” esclamò Bulma, visibilmente sconvolta.
“Dannazione, siete fratelli!” aggiunse Vegeta serrando i pugni lungo i fianchi “Non potete amarvi... stare insieme... e poi... ehm... fare quello che stavate facendo prima, dimenticando il legame di parentela che vi lega!”
Chichi si sedette nuovamente sul letto, abbassando lo sguardo e cominciando a versare alcune silenziose lacrime che piano piano si trasformarono in un vero e proprio pianto liberatorio. I singhiozzi della ragazza rimbombavano nella stanza, rendendo l’atmosfera ancora più drammatica e imbarazzante. Goku le si sedette vicino e l’abbracciò cercando di consolarla, ma a nulla servirono i due sforzi: Chichi continuava a piangere con il cuore spezzato e l’orgoglio andato in frantumi.
Bulma, a quella triste scena, raggiunse l’amica e l’abbracciò forte. Vegeta, invece, fece segno a Goku di uscire con lui dalla stanza e così i due ragazzi si dileguarono lasciando da sole Chichi e Bulma.

“Da quanto va avanti questa storia?” chiese l’azzurra, sollevando il volto dell’amica per costringerla a guardarla negli occhi. Il suo sguardo era triste e spento.
“Q-qualche m-mese” rispose la mora con la voce rotta dai singhiozzi “I-io non v-volevo che s-succedesse... però... però è s-successo... s-sono stata una s-stupida...”
Bulma la strinse di nuovo forte a sé, accarezzandole i capelli corvini. Chichi ricominciò a piangere ancora più forte di prima, coprendo il viso con le mani per la vergogna delle azioni che lui e suo fratello avevano commesso.
“Shhh, non piangere” sussurrò Bulma accarezzando il viso di Chichi “Non sei stata affatto stupida! Capita a tutti di commettere degli errori. Vedrai, andrà tutto bene...”
Chichi scosse la testa, con fare rassegnato. “No, ormai il danno è fatto... Avrei dovuto pensarci prima... Goku è mio fratello... e anche se lo amo, dobbiamo stare lontani... perché...”
Bulma sussultò a quelle parole, scostando da sé l’amica, e puntò i propri occhi in quelli della mora.
“Hai detto... che lo ami? Chichi, parli sul serio?”
La ragazza si asciugò le lacrime con il palmo della mano e sospirò.
“Si, ormai non ne vale più la pena negarlo. Io amo Goku! Forse l’ho sempre amato e non me ne sono mai accorta...”
Bulma strabuzzò gli occhi, incredula. Prese l’amica per le spalle e la fissò con determinazione.
“Tu sei davvero sicura di quello che mi stai dicendo? Forse è solo un’infatuazione, può succedere... oppure, semplicemente, vuoi così bene a tuo fratello da credere di amarlo!”
Chichi sorrise. Un sorriso amaro e carico di sofferenza.
“No, Bulma. Io lo amo davvero, non è semplice affetto fraterno! Quando sono vicino a lui, quando mi guarda e mi parla, quando mi bacia.... io sento che...”
“Aspetta aspetta aspetta!” la interruppe Bulma, perplessa “Vi baciate?!”
Chichi sorrise, mentre una nuova lacrima le rigò la guancia.
“Cosa credi che stessimo facendo prima... quando tu e Vegeta siete entrati?”
Bulma si diede una manata in faccia e ridacchiò, segno che la forte tensione e l’imbarazzo di poco prima si stavano lentamente alleviando.
“Questo non cambia le cose, Chichi!” continuò la futura scienziata, ricomponendosi “Mi dispiace tanto, ma il mio consiglio è quello di dimenticare tutto... tu e Goku siete fratelli, e come tale dovete comportarvi!”
Chichi sospirò, ormai esasperata. “Questa non mi è nuova...”

Intanto, nel corridoio...
“Non credevo che un tipo infantile e ingenuo come te potesse arrivare a tanto!” lo schernì Vegeta, dandogli una pacca sulla schiena.
“E dai, Vegeta... non complicare le cose... guarda che sto soffrendo!” esclamò Goku, mettendo il broncio “Non è facile per me tutto questo...”
L’altro scoppiò a ridere, incrociando le braccia.
“Ma tutto questo cosa?! Di che diamine stai parlando, Kaaroth?!” lo rimproverò, facendosi improvvisamente serio “Chichi è tua sorella, non deve esserci assolutamente niente tra di voi se non semplice affetto fraterno!”
Goku sospirò, affondando le dite tra i capelli disordinati.
“E invece non è così... Io e Chichina ci amiamo!”
Vegeta scosse la testa, spostando lo sguardo sul soffitto.
“Sei così ingenuo, Goku...” disse calcando sull’ultima parola “Non capisci che è solo una semplice infatuazione?! Tu non la ami, punto.”
Goku abbassò lo sguardo. “Si che la amo!”
“NO!” ringhiò Vegeta, visibilmente infastidito “Siete fratelli, non potete amarvi come ci amiamo io e Bulma!” divenne leggermente rosso “Io vostro è semplice affetto fraterno!”
Goku sbuffò, tirando su col naso per trattenere le lacrime. In vita sua, non aveva mai pianto se non per qualche cosciotto di pollo che gli era stato vietato.
Siete fratelli... affetto fraterno... non potete stare insieme... così, colà...” ripetè tutte quelle frasi che gli sembravano insensate “Ne ho abbastanza! Non capisco perché due fratelli non possano amarsi e stare insieme come una coppia qualunque! E’ un’ingiustizia bella e buona!”
Vegeta fece spallucce.
“Sai che ti dico? Sbrigatela da solo, allora! Se credi di amarla, fa’ pure quello che ritieni più giusto. Io non sono nessuno per dirti cosa fare e cosa non fare. E’ una questione tra te e lei”

Vegeta e Goku rientrarono nella stanza, trovando Chichi ancora abbracciata Bulma. Per fortuna aveva smesso di piangere, ma per Goku fu un colpo vederla così triste e indifesa.
“Tornate a dormire, voi” disse l’azzurra ai due ragazzi “Qui ci penso io”
Goku annuì e uscì a malincuore dalla stanza. Vegeta rimase a fissare la scena ancora per qualche secondo, poi sbottò all’improvviso.
“E noi? Ti sei forse dimenticata cosa stavamo facendo prima?!” chiese in modo malizioso.
Bulma gli rivolse un’occhiata assassina. “Sei insensibile, Vegeta! Sparisci da questa stanza, ne riparliamo domani”
Vegeta sbuffò e fece come le aveva detto la sua fidanzata.
Una volta che furono rimaste sole, le due ragazze si staccarono l’una dall’altra.
“Allora, cosa farai?” chiese l’azzurra, dolcemente.
“Non lo so, Bulma... sono così confusa... io credo che mi prenderò del tempo per rifletterci meglio...” rispose Chichi, abbassando lo sguardo.
“Ok, ora dormiamo... Altrimenti chi lo sente il prof  Muten domani mattina...!”
Chichi rise sommessamente e Bulma sorrise compiaciuta.
Si misero a letto e, mentre l’azzurra si addormentò subito, la mora ebbe il tempo di pensare all’accaduto e a quali fossero i suoi reali sentimenti. Era troppo confusa per riuscire a dormire...
Chissà cosa pensava Goku... Chissà se era d’accordo con Bulma e Vegeta, oppure rimaneva dell’idea che tra di loro non ci fosse semplice affetto fraterno...
Ora, tornati a casa dopo quel lungo viaggio d’istruzione, cosa sarebbe successo? Avrebbero continuato a vedersi di nascosto, oppure sarebbero tornati ad essere normali fratelli?
Chichi rimase molto turbata a quel pensiero: nel primo caso, avrebbe sentito sempre i sensi di colpa e non avrebbe potuto vivere le proprie giornate in santa pace; nel secondo caso, forse, avrebbe sofferto ancora di più perché lei credeva fermamente di amare suo fratello Goku. Alle orecchie e agli occhi degli altri, poteva sembrare una cosa assurda e difficile da credere. Ma lei sapeva bene quali erano i suoi sentimenti e quelli di Goku. Loro non erano semplici fratelli, loro si amavano davvero!
Qual era quindi la cosa giusta da fare?

Il giorno dopo, tutti gli allievi coinvolti nel viaggio d’istruzione ripartirono per tornare a Satan City e riprendere le proprie vite di sempre. Solo due ragazzi non avrebbe voluto ritornare alla routine di tutti i giorni perché avevano paura dei nuovi problemi da affrontare, paura di non trovare la soluzione e complicare maggiormente le cose: Goku e Chichi.
La ragazza fissava con sguardo assente la strada che scorreva veloce attraverso il finestrino del pullman. E la sua mente vagava ai momenti passati con suo fratello negli ultimi mesi, a quante volte era stata male e a quante invece si era sentita letteralmente in paradiso, a quei baci rubati, a quelle carezze tanto desiderate, alla paura di essere scoperti, al timore di venir separati.
“Tutto bene, Chichi?” le chiese Bulma, sorridendo.
Chichi annuì debolmente, distogliendo lo sguardo dal finestrino e appoggiando la schiena al sedile. Chiuse gli occhi e sospirò. Non aveva ancora preso una decisione, era indecisa se continuare a scappare oppure fermarsi e affrontare la situazione con l’aiuto delle persone che le volevano bene.
Le venne in mente suo padre, al quale aveva sempre detto tutto.
Come avrebbe reagito scoprendo una cosa del genere?

Dall’altra parte del pullman, Goku ascoltava distrattamente i discorsi di Crilin, Yamco e Tensing.
“Ehi Goku, ma ci stai ascoltando?!” chiese ad un tratto Crilin.
“Mh?” rispose Goku, senza dare peso alle parole dell’amico.
Come poteva stare attento alle conversazioni dei compagni quando la sua mente era da tutt’altra parte? Nella sua mente riaffiorarono i ricordi che aveva di se stesso e Chichi insieme, sentiva ancora il suo profumo addosso e il sapore delle sue labbra sulle proprie. Lui amava sua sorella, non c’era cosa di cui fosse più convinto! Il loro era un amore puro, ma nessuno voleva capirlo. Non appena avesse avuto un po’ di tempo, si ripromise che ne avrebbe parlato con Chichi e insieme avrebbero trovato la soluzione al problema.
E magari perché no, anche con l’aiuto di qualcuno! Pensò che forse Juma avrebbe compreso la situazione e li avrebbe aiutati. Forse c’era ancora speranza per loro...












Eccomi qui con il nuovo capitolo! Piaciuto? Lasciatemi una recensione per farmi sapere cosa ne pensate ^.^ E ovviamente ringrazio qui segue la storia e chi costantemente recensisce, non immaginate quanto questo sia gratificante per me e per gli autori in generale. Grazie ancora
A presto

PS. Forza Italiaaaa
  
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