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Autore: dreamlikeview    30/06/2012    10 recensioni
Cinque bambini, un papà.
Una giornata nel negozio degli animali, con i One Direction da bimbi!
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Baby One Direction.'
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Cinque bambini camminavano insieme al loro tutore Paul per le strade di Londra.
Il più piccolo, il bimbo riccio dagli occhi smeraldo, si chiamava Harry; poco più grandi di lui c’erano Liam, il castano dagli occhi color miele, e Niall, il biondino dagli occhi cielo; poco più grande di loro c’era Zayn, il bambino dal ciuffo alto sei centimetri; ed infine, non meno importante, il più grande, Louis, il bambino castano dagli occhi color cielo.
All’apparenza sembravano tutti e cinque dei bambini a modo, che non facevano confusione, tranquilli, in realtà erano tutti e cinque dei pazzi scatenati.
Ogni giorno, il povero signor Paul perdeva la testa insieme a loro, eppure gli voleva bene come se fossero stati figli suoi.
“Papà Paul, guarda!” – urlò Liam, indicando una vetrina.
“Cosa c’è Liam?”
“Tanti animali!”
Era la vetrina di un negozio di animali, e il bambinetto s’era incantato a guardare gli animali muoversi nelle loro gabbiette.
L’uomo, intenerendosi, permise ai cinque bimbi di entrare nel negozio.
Ma se ne pentì cinque minuti dopo.
I bambini sembravano come scatenati.
Zayn contemplava un pappagallo.
“Papà Paul, guarda! Abbiamo i capelli uguali!” – rideva.
“Si, Zayn, basta che non tocchi!”
“No!”
Gli sorrise, e lo lasciò libero di contemplare l’uccello che aveva “i capelli come lui”.
Harry invece, data la sua passione per i gatti, saltellava davanti alle gabbiette dei gatti, e urlava:
“Tutti a casa con papà! Vi voglio bene, siete i miei amichetti speciali!”
Voleva aprire le loro gabbiette, ma il saggio Paul, lo fermò.
“No, Harry, non si apre.”
“Uffi.. posso giocarci così..?”
“Certo, ma non si apre.”
Scosse la testa, facendo spuntare le sue adorabili fossette con un sorriso.
L’uomo si spostò vicino ad un perplesso Niall, che osservava i conigli saltellare nella loro gabbietta.
“Non ho ancora capito i conigli..”
“Che succede, Niall?”
“Non capisco perché fanno così!” – li indicò.
Paul rise, e spiegò con parole semplici al bambino il perché i coniglietti saltassero.
“Però sono belli! Posso giocarci?”
“Senza aprire la gabbia, mi raccomando!”
“Tranquillo, papà!”
Andò a controllare Louis, che perplesso guardava le decorazioni a forma di piccione.
“Kevin?” – chiedeva.
“Cosa Louis?”
“Voglio un Kevin! Voglio un Kevin!” – indicava i piccioni di plastica.
“Ok, ok, se fai il bravo, e vai a giocare con Harry, te lo compro.”
“Siiiii! Grazie papà Paul!” – corse da Harry, urlando che avrebbe avuto un Kevin.
Intanto, Liam, l’unico più buono fissava un cagnolino, chiedendogli come stava.
“E ti piacerebbe venire con me?”  - chiedeva.
“Bau!” – rispondeva.
Gli occhi di Liam iniziarono a brillare, e si girò verso Paul.
“Papà Paul, possiamo tenerlo?” – fece gli occhioni dolci, a colui che li cresceva.
“Liam, non farmi gli occhi dolci!”
“Ti prego..”
“No, Liam!”
“Louis lo ha il piccione però!” – iniziò a piangere, seguito dagli altri.
“Io voglio il gattino!” – urlò Harry, unendosi all’amichetto, tra le lacrime.
“E io l’uccello strano con i capelli uguali ai miei!” – Zayn si aggiunse al coro, seguito da Niall.
“Voglio il coniglietto che saltella, così saltelliamo insieme!”
Esasperato, l’uomo portò via i bambini.
“Me l’avevi promesso, volevo un Kevin!” – urlò Louis.
Una volta che furono in strada, l’uomo li guardò severo.
“Promettete di prendervi cura dei vostri animaletti, se ora li avete?”
Liam fu il primo.
Si guardò la manina e se la mise sul petto, all’altezza del cuore.
“Prometto che mi prenderò cura del mio Bau!”
Zayn seguì l’amico, facendo lo stesso.
“Io mi prenderò cura di Zayn 2!”
Louis saltò in piedi.
“Io di Kevin!”
“E io di Pussy!” – urlò Harry.
“E io di Food!”
Tutti si voltarono verso Niall.
“Che c’è? E’ un bel nome per un coniglio!”
Tutti risero. E papà Paul comprò ai bambini gli animaletti.
Ma ogni giorno, i bambini lasciavano scorrazzare i loro animali per la casa, e Paul era costretto a rimediare ai loro danni.
Ma questa è un’altra storia.

















Premetto che, doveva far ridere, invece fa solo tanta tenerezza **
O meglio a me, ne fa puah.
Spero vi piaccia, sinceramente a me si, mi ha ispirato la foto che vedete in alto, giravo su fb, l'ho vista, e non ho resistito!
Recensite, daaaai **
Mi dileguo, *wooosh*
Shao bele!
   
 
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