Breve lettera di una ragazza innamorata.
Caro M.,
Non so fino a che punto questo possa renderti felice, né so se cambierá le cose tra noi. Non so se è lo stesso per te o, come temo e sono quasi convinta , non lo é. Io comunque te lo dico, primo perché é una cosa grande da tenersi per sé e io non sono brava in questo, secondo perché comunque la speranza ( anche se è più un' illusione che una speranza ) che tu possa dire che vale lo stesso per te, c'é sempre. Non stiamo insieme da tanto, é vero , ma é un po' di tempo che mi piaci , mi ricordo ancora quando te l'ho detto, 27 febbraio. Ma, a parere mio, il tempo non conta. Scusa se ci giro intorno ma non è molto facile da dire, soprattutto sapendo di ricevere una risposta negativa. Ecco, si, ora te lo dico.. Prendo un bel respiro e te lo dico, ce la posso fare. Credo di essermi innamorata di te.
"E che ne sai? ", dirai tu.
Non lo so. Me lo sento. È come se non mi bastasse più dirti che ti voglio bene, come se quelle tre parole non contenessero più tutto quello che provo per te. Mi é stato detto che quando parlo di te mi sorridono gli occhi, e ho una strana luce sul viso, che sorrido come una povera scema. E
poi, diamine, non faccio altro che pensare a te. Appena smettiamo di parlare per un secondo mi manchi già, e quando parliamo potrei toccare il cielo con un dito.
Adesso, non sei obbligato a rispondere. Puoi benissimo dire " Fatti tuoi, risolvitela da sola " , davvero, non ci rimarrei male, ho passato di peggio. Ti chiedo solo di essere sincero.
Mi dispiace.
Con affetto,
C.