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Autore: KuroRain    01/07/2012    1 recensioni
La storia che vi sto per raccontare non è molto diversa da tante altre, è molto simile a quelle che si leggono sui libri. Una storia nata da un'amore sbocciato fra un nobile e la sua fedele serva. Quell' amore, illegittimo agli occhi di molti, aveva preso vita in un mondo diverso da quello in cui tutti viviamo, dove l'orgoglio e il pregiudizio sono solo aspetti inconcepibili di una vita infelice. Un amore basato sulla fiducia e il rispetto reciproco, ma che alla fine era condannato a sgretolarsi miserabilmente.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia che vi sto per raccontare non è molto diversa da tante altre, è molto simile a quelle che si leggono sui libri. Una storia nata da un'amore sbocciato fra un nobile e la sua fedele serva. Quell' amore, illegittimo agli occhi di molti, aveva preso vita in un mondo diverso da quello in cui tutti viviamo, dove l'orgoglio e il pregiudizio sono solo aspetti inconcepibili di una vita infelice. Un amore basato sulla fiducia e il rispetto reciproco, ma che alla fine era condannato a sgretolarsi miserabilmente. Ehi, vi avevo detto che era una storia, non una favola...

« No, non abbandonarmi adesso... »


I pensieri di Eleanor erano focalizzati principalmente su timore in quell'ultimo periodo. Quella ragazza, dai lunghi capelli corvini, ne era la causa. Era dotata di una eleganza fuori dal comune, fusa da una bellezza composta, ma che non sembrava essere priva di alcuna malizia. I suoi occhi azzurri risplendevano alla luce del sole e erano sempre sorridenti. Le virtù nobili di questa giovane donna si contrapponevano alle misere origini di Eleanor. La paura di non essere all'altezza che trascinava con sè quella di perdere l'unica persona amata la opprimeva, a tal punto di incominciare a divenire troppo pensierosa, cupa... Il dubbio stringeva il suo cuore in una morsa quasi mortale, che pian piano sembrava squarciarsi. Anche l'aspetto del suo amato aveva iniziato ad adottare un atteggiamento diverso. La trattava con più superficialità e quei sorrisi, quegli sguardi dolci e maliziosi allo stesso tempo non erano più rivolti a lei, ma a quella irraggiungibile bellezza.

« Non farlo, ti prego. Il mio cuore si sgretola
ad ogni tuo sguardo, ad ogni tuo sorriso... »


Il tempo passava e le supposizioni di Eleanor erano divenute certezze. Ormai non la cercava più, perchè adesso quella ragazza aveva preso il suo posto. Vide quell'amore che un tempo lei aveva vissuto. Ormai quell'amore era come se fosse stato scritto nel vento, nell'acqua che scorre...

« Non rendermi triste, non farmi piangere...»


Eleanor non poteva crederci. Come poteva? Cercò di riavvicinarsi nuovamente al suo amato, ma in vano. Distaccato e freddo nei suoi confronti era divenuto, troppo lontano per essere raggiunto. La ragazza iniziò a sentirsi persa, sola, tradita... Era la seconda volta che veniva abbandonata, che veniva lasciata da parte.

« Continuiamo a camminare per la nostra strada,
perchè è ancora lunga, non è vero? »


No, non lo era. Lui ormai se ne era andato, e l'aveva lasciata lì, sola e oppressa da tutti i suoi timori e le sue paure. Tutti erano indaffarati a preparare l'occorrente per le nozze imminenti, ben viste agli occhi di molti. C'era un'atmosfera di agitazione gioiosa e felice nella casa del nobile giovane e in mezzo a quel sereno caos c'era anche Eleanor, ma con uno spirito diverso. Il suo aspetto era divenuto pallido, i suoi luminosi occhi verdi erano arrossati e avevano perso tutta la loro vivacità. Il suo animo era distrutto, calpestato anche a causa dei commenti degli altri servi della casa. Era divenuta il riso sulla bocca di tutti, e il suo amato pareva non accorgersi di tutto ciò. Sì, Eleanor voleva fargli sapere come la trattavano, e come l'avevano sempre trattata a causa del suo amore. Ma perchè continuava a importarle? La risposta era semplice: perchè lo amava ancora. Era persa, confusa, non sapeva nemmeno lei perchè continuava ad amarlo. L'unica cosa che sapeva era che non poteva continuare così. Voleva fargli sapere come si sentiva, voleva mostrargli cosa le aveva fatto. Per vendetta vi chiederete voi, no, per amore. Adesso nella sua mente correva solamente quel pensiero: riportarlo nel mondo in cui vivevano felici, insieme. Ma sapeva che ormai quel mondo non esisteva più, per questo ne avrebbe creato un altro, ancora migliore. Passò dalla cucina, per poi raggiungere la camera dove stava il suo amato. Bussò educatamente ed entrò. Lui la guardò e con voce insolitamente dolce le chiese cosa voleva.

« Mi ero persa, ma adesso mi sono ritrovata. »


A quelle parole il ragazzo la fissò con un'espressione interrogativa e con passo lento si avvicinò a lei.

« Adesso posso vedere, ma un tempo ero cieca. »


Il ragazzo continuava a non capire e cercava di ottenere una risposta, facendole delle domande, ma Eleanor le ignorava.

« Ero così confusa come una bambina... »


Senza fissarlo negli occhi chiuse la porta a chiave.

« Provavo a prendere quello che potevo avere. »


Adesso anche lei fece qualche passo in avanti, per raggiungerlo.

« Temevo di non poter trovare tutte le risposte, tesoro. »


La ragazza alzò lo sguardo verso di lui. Notò che era confuso e che quell'espressione lo faceva apparire dolcemente innocente.

« Scegli le tue ultime parole... »


Il ragazzo continuava a farle domande, ma Eleanor non rispondeva.

« Questa è l'ultima volta... »


Gli sorrise, come faceva un tempo, e anche lui fece lo stesso.

« Perchè tu ed io... »


Lo abbraccio, stringendolo a sè dopo aver incrociato il suo sguardo.

« Siamo nati per morire.»

  
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