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Autore: kiss the night    01/07/2012    1 recensioni
"Ok, lo devo ammettere; Mi sono messo in un casino più grande di me! Non uscirò bene da questa storia, sempre se ne uscirò vivo."
AU- Blaine/agente FBI
Genere: Angst, Azione, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Martedì 10 aprile 2012  7:00 A.M

Questa mattina non ho neanche bisogno della sveglia, perché l'agitazione mi ha praticamente impedito di avere un sonno profondo, tanto vale alzarsi e prepararsi per questa grande giornata!
Mi butto sotto la doccia, rilassandomi grazie al getto caldo che mi scorre sulla pelle, mi vesto e mi sistemo i capelli, come al solito usando una grossa quantità di gel; come non succedeva da molto tempo faccio colazione a casa, un’abitudine che ho perso per colpa del mio essere un eterno ritardatario, mi preparo una tazza di caffè e due fette di pane tostato su cui spalmo un’abbondante dose di burro d'arachidi.
Alla fine di tutto sono ancora in anticipo.

Vado in ufficio a piedi sperando che questo mi aiuti a rilassarmi, quando arrivo al portone, l'uomo della sicurezza mi fa entrare, sorridendomi. Ricambio e mi avvio verso l'ascensore, dove ad aspettarmi trovo una bella sorpresa... Margaret!
“ Ciao Blaine! Come va?”
“Tutto bene, grazie”
Spero vivamente che il discorso termini qui, ma ovviamente le cose non vanno mai come voglio...  
“Ieri sei stato molto tempo nell'ufficio del capo e, se non sbaglio, i documenti che ti ho consegnato riguardavano un caso molto importante... sta per succedere qualcosa di grosso?”
Ok, devo trovare qualcosa d’intelligente da dire, che però non sia troppo scortese.
“Scusami, ma ci sono delle cose di cui non posso ancora parlare...sai, la privacy.”
Sembra esserci rimasta male, ma dopo neanche dieci secondi torna alla carica.
“Capisco... non vorrei sembrarti impicciona, ma per caso esci con qualcuno in questo periodo?”
Come da copione! Questa domanda ormai mi viene fatta almeno una volta al mese.
“No, non mi sto vedendo con nessuno, probabilmente anche perché non ne avrei il tempo materiale”.
Nel suo sguardo adesso c'è una nota piuttosto evidente di malizia; niente di nuovo purtroppo! Prima o poi sarò costretto a mentire: magari se le dico che esco con un ragazzo grosso come un armadio riesco a farla smettere!
“Beh, allora quando sarai meno impegnato, potremmo uscire a prendere qualcosa, o al cinema... in amicizia ovviamente! ”
Certo... in amicizia!  Ma perché non capisce che non m’interessano le tette, ma qualcos'altro!
Per fortuna l'ascensore si ferma al piano del mio ufficio, così riesco a liquidarla con un sorriso tirato e un “Vedremo” esplicitamente negativo.

Appena arrivo davanti alla mia scrivania, noto qualcosa di strano, con un minimo di attenzione in più mi accorgo di un bigliettino appoggiato vicino al computer, che ieri non c’era. Mi siedo e lo apro, augurandomi che non sia un nuovo attacco di Margaret.
Oh… è il capo!

Agente Anderson
La informo che l’operazione sotto copertura è pronta per essere avviata. Venga oggi nel mio ufficio alle ore 11:00. Le saranno date tutte le informazioni che le servono. A più tardi.
Signor Schuester

Leggo il biglietto trattenendo il fiato. Non so bene come mi sento: se da una parte ho l’adrenalina che mi scorre nelle vene, dall’altra sento arrivare l’ansia della novità. L’unica cosa certa è che aspetto le 11:00 con molta impazienza.

Un’ora dopo sono ancora seduto alla mia scrivania e controllo l’orologio ogni cinque
minuti, sento dei passi alle mie spalle.
“Hey B, cosa stai facendo?”
Lui è Mark, colui che, in un certo senso, potrei definire il mio migliore amico, abbiamo frequentato insieme l’addestramento a Quantico e ci siamo pure trovati nella stessa sezione. Abbiamo legato da subito, perché siamo molto simili: entrambi amiamo il football e le moto, e caratterialmente ci troviamo alla perfezione. La nostra più grande differenza è che io sono gay, mentre lui è assolutamente etero.
“Ciao Mark. Stavo solo aspettando che il capo mi convocasse. Tu perché sei in giro per l’ufficio, invece di lavorare al caso che stavi seguendo?”
Mi lancia uno sguardo infuocato.
“Il mio caso è noioso, e poi ci sta già lavorando Tim: sai che mi odia!”
“Ovvio, gli hai rubato la ragazza!”
“Non è vero! È stata lei ad avventarsi su di me… ed io non ho fatto in tempo a fermarla.”.
Scoppio in una lieve risata.
Mark, anche se non rispecchia il mio tipo ideale di ragazzo, è sicuramente molto attraente: ventisei anni, un metro e ottanta, muscoloso ma non troppo, capelli biondi e occhi azzurri, la sua origine nord-europea spicca particolarmente e proprio per questo ha montagne di ragazze che gli corrono dietro… e lui sicuramente non si tira indietro.
“Senti amico, hai tempo per un caffè?”
Guardo l’orologio: sono le 10:25, quindi posso dedicargli un po’ di tempo, ma forse è meglio non prendere il caffè.  “Certo!”
Ci rechiamo nella piccola cucina adiacente agli uffici, Mark si versa una tazza di caffè, mentre io prendo un succo di frutta alla mela.
“Blaine, devo assolutamente raccontarti di ieri sera…”.
Questa è una delle cose che non sopporto del mio amico: ogni volta che conosce qualcuna, sente il bisogno irrefrenabile di informarmi, come se per me fosse fondamentale conoscere la sua vita sentimentale, e soprattutto sessuale, forse dovrei cominciare a raccontargli delle mie serate focose con qualche ragazzo, così capirebbe com’è imbarazzante… magari prima dovrei trovare i ragazzi con cui spassarmela. Non esco con qualcuno da almeno cinque mesi, e vorrei tanto poter dimenticare quell’imbarazzante cena, dove questo tizio non faceva altro che farmi piedino da sotto il tavolo e mettere le mani dove non doveva; non siamo neanche arrivati al dolce! Quindi, ripensandoci, sono più di cinque mesi che non faccio sesso… un cucciolo di Chihuahua ha più vita sociale di me!
Perso nei miei pensieri, non mi sono neanche reso conto che Mark sta ancora parlando.
“… e così gli ho detto: dai Eileen, vieni con me che facciamo un giro sulla mia Ducati Monster.”
Quella è la sua bambina: se qualcuno dovesse anche solo toccarla rischierebbe la vita!
“Così siamo andati a casa mia… il resto puoi immaginartelo”
“Notte proficua quindi?”
“Già, una bomba!”
Guardo l’orologio: sono le undici meno cinque, quindi saluto Mark e mi avvio verso l’ufficio del capo.

Arrivato davanti, noto con piacere che Margaret non è alla sua scrivania. Pericolo scampato!
In un primo momento rimango al centro della stanza, indeciso su cosa fare, ma alla fine mi avvicino alla porta ,aspettando che mi venga accordato il permesso di entrare.
“Buongiorno Signor Shuester… voleva vedermi?”
“Benvenuto Agente Anderson, la stavamo aspettando. Si sieda pure” mi fa segno verso la sedia davanti alla scrivania.
Nella stanza ci sono tre persone: oltre al mio capo, dietro la scrivania, ci sono un uomo sulla cinquantina che conosco di vista, ma di cui non so il nome e una donna sulla trentina che invece non ho mai visto.
Mi siedo e aspetto che il capo comincia a parlare, la donna mi squadra in modo piuttosto evidente: la cosa mi da non poco fastidio, ma me lo tengo per me.
“Bene signor Anderson… comincio subito presentandogli il signor Cody Songer, capo della sezione “Criminalità organizzata” del nostro dipartimento e la Signora Allyson Bolland, vice direttrice del nostro quartier generale di Washington”. Oh cavolo! Non avrei mai immaginato che una donna così giovane ricoprisse un ruolo così importante.
“Piacere di conoscervi”. A turno i due agenti mi stringono la mano; l’uomo mi accenna un sorriso, mentre la donna resta imperturbabile.
“Ok, adesso passiamo al vero motivo per cui siamo qui. Il caso per cui è stato scelto è pronto ad essere avviato. Abbiamo fatto in modo che il nostro informatore entrasse in contatto con l’organizzazione. Da questo siamo risaliti alla possibilità che in questo momento loro siano alla ricerca di nuovi membri; si pensa che vogliano espandere alcune delle loro azioni malavitose, ma quello dovrà scoprirlo lei con certezza. Noi gli faremo recapitare il suo “curriculum”, ovviamente modificato per i loro standard, in modo tale che loro la prendano subito in considerazione. È molto probabile che all’inizio non avrà contatti diretti con Smyte, ma se tutto va bene sarà questione di pochissimo tempo.
Ovviamente, per tutta la durata dell’operazione, Blaine Anderson non esisterà e non sarà mai esistito. Il suo nuovo nome sarà Nathan Wortman.”
Mi passa un gruppo di fogli, che scopro essere la mia scheda.
“Terminata questa chiacchierata, avremo bisogno di una sua foto, in modo da aggiungerla nel database. Una copia di questo sarà mandata alla banda. Qui ci sono alcune delle sue malefatte, tra cui, rapina, spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e molto altro.”
Per uno come me che non ha neanche mai rubato un biscotto dal barattolo di casa, sarebbe difficile anche fare un quarto di quello che c’è scritto sulla scheda.
“Oltre alla sua identità cambieranno molte altre cose. Primo su tutti dovrà lasciare casa sua. Il suo nuovo domicilio è già stato scelto. Non è una topaia, ma neanche una reggia, e si trova in un punto strategico: non molto lontano da quello che si presume essere il quartier generale degli Warblers, ma è praticamente impossibile essere spiati. Così potrà essere se stesso almeno in casa.”
Al momento non vivo come un grosso problema il cambio d’abitazione,  non mi sono mai sentito a mio agio in quella casa; non so se imputare la colpa al fatto che mi è stata comprata dai miei genitori, o se è solo triste il fatto di dover essere costantemente da solo in un appartamento così grande.
“Avrà due telefoni cellulari: uno le servirà per comunicare con i componenti dell’organizzazione, mentre l’altro sarà l’unico modo per comunicare con noi; questo non dovrà mai lasciare l’appartamento, e sarà tenuto in una cassaforte appositamente sistemata dentro ad un mobile. Inutile dire che il suo attuale numero sarà momentaneamente sospeso.” Bene! Ed io cosa l’ho comprato a fare L’I-Phone nuovo tre giorni fa ?!
“La sua immagine sarà totalmente stravolta. Noi ovviamente faremo in modo di far sparire tutto quella che riguarda Blaine Anderson, ma purtroppo, il rischio che ci sfugga qualcosa c’è, quindi converrà che è meglio prendere qualche precauzione in più”.
“Scusi se la interrompo, ma in che senso dovrei stravolgere il mio aspetto?” Sono un attimo confuso; non vorranno mica farmi una plastica facciale vero?
Questa volta a prendere la parola è il Signor Songer. “Per prima cosa, via il gel dai capelli! Fa troppo perfettino, e questa non è assolutamente l’impressione che deve dare alla banda.”
NO! No, no, no, no, no! Non possono togliermi il Gel! I miei capelli sono indomabili senza, tanto che potrei fare concorrenza a Medusa… o al leader dei L.M.F.N.A.O
“Anche l’abbigliamento sarà modificato. Dovrà essere molto più casual e di colori poco vistosi. Abbiamo pensato di farle usare anche delle lenti a contatto nere.”
Le cose dette sono tantissime, ma credo di aver capito tutto, in poche parole dovrò cambiare totalmente il mio modo di essere.
La donna, che non aveva ancora aperto bocca, prende la parola.
 “Un’ultima cosa Signor Anderson. Con molte probabilità, prima di farla entrare nel gruppo, le proporranno una specie di “prova di fiducia”; a meno che non sia un omicidio, lei non deve tirarsi indietro. Ci penseremo noi ha coprila.”
Mi dice questo fissandomi intensamente negli occhi, io annuisco e mi volto verso il Signor Shuester, che mi sorride lievemente.
“Certo. Lo farò sicuramente, non si preoccupi.” Adesso anche la donna accenna un sorriso.
Il capo batte le mani e comincia a parlare.
“Bene! Adesso che è tutto deciso, dobbiamo finire di preparare il resto. Per prima cosa dobbiamo trasformarla in Nathan Wortman, quindi è meglio trasferirci al piano superiore, dove verrà preparato, così potremo scattare le foto.
Successivamente potrà chiamare i suoi genitori e gli amici più stretti, per avvertirli che non potrà comunicare con loro per un po’ di tempo: sia il più vago possibile sulla motivazione. Fatto questo ci consegnerà il telefono”.
 Questa sarà una cosa veloce; i miei non si faranno nessun problema a non sentirmi per mesi, e il mio migliore amico è del FBI!
“Infine, accompagnato da alcuni agenti, andrà a casa sua per prendere alcune cose di cui non può fare a meno, e si recherà subito alla nuova casa. Si trasferirà lì stasera stessa.” Wow, questo si che si chiama “poco preavviso”! Dovrò pensare strada facendo cosa portarmi via.
Usciamo dall’ufficio e prendiamo l’ascensore, diretti al 25esimo piano.

Dopo quasi un’ora di Extreme makeover, dove la maggior parte del tempo era stata spesa per togliermi il gel, torniamo nell’ufficio del signor Shuester, nel quale troviamo ad attenderci tre agenti. Noto subito che uno di loro è Mark
“Oddio B, a fatica ti riconoscevo; il look da bad-boy ti dona !”
“Grazie Mark!”
Mi soffermo un secondo a guardare gli altri tre agenti: non credo di averli mai visti prima, la Signora Bolland mi toglie ogni dubbio…
“Ovviamente conoscerà l’agente Mark Norden, poiché è stato scelto per questo. Loro invece sono gli agenti Ted Sarton e Jessie Sires, due dei nostri migliori elementi al distretto di Washington. Durante l’operazione loro saranno le uniche persone, oltre a me e al Signor Shuester, con cui potrà avere contatti”.
Stringo la mano ai due agenti sconosciuti, il primo sulla quarantina, mentre l’altro non dimostra più di trenta anni.
“Agente Anderson, da questo momento lei può lasciare questa stanza e recarsi con i suoi colleghi a casa sua, potrà chiamare i suoi genitori, e quando avrà finito, consegni il suo cellulare all’Agente Norden. Potremmo comunicare solo attraverso questo”. Il Signor Shuester tira fuori da un cassetto un telefonino di ultima generazione “I nostri numeri sono già segnati. Si ricordi di tenerlo sempre nascosto!” Annuisco convinto.
“Adesso non ci rimane alto che salutarci e augurarle in bocca al lupo. Si faccia valere e stia attento; avere a che fare con quella gente non è un gioco”.
“Stia Tranquillo signore…Non la deluderò!”. Stringo la mano ai tre capi ed esco dalla stanza con Mark a due agenti.
Margaret mi lancia uno sguardo languido, che ricambio con un semplice cenno della testa; mi reco verso casa, con il pensiero fisso che da domani tutto cambierà…


Note:                                                                                                                                                                                                       Ed eccoci qua con il secondo capitolo. Spero vi sia piaciuto un pò più del precedente, dato che non ha avuto molto recensione *Occhiacucciolo*. Non so cos'altro dire... dopo una giornata esteuante sotto al sole non sono di molte parole.
Se siete fan anche del CrissColfer, io sto partecipando alla "CrissColfer week". Se vi va adate a leggere!!
Baci Ire
   
 
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