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Autore: Sofy_m    02/07/2012    11 recensioni
Dal testo:
-Non dividerò la stanza con te, Martha e Alexis vanno bene, ma non dormirò con te...
-Detective, perchè pensa sempre male di me?
-...e devi smetterla di chiamarmi Kate!
Castle sbuffò. -Sei un mostro, vuoi rovinarmi tutto il divertimento?

Beckett accetta di partire per una vacanza con la famiglia Castle in un'isoletta sperduta in mezzo all'oceano indiano.
Spiaggia, mare, sole... sembra quasi un paradiso.
Ma loro sono pur sempre una detective della omicidi e uno scrittore di gialli, no?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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capitolo 5


Inaugurazione.



Dopo aver cenato in uno dei ristoranti del villaggio la famiglia Castle e la detective Beckett si diressero verso la spiaggia.
Lo scrittore camminava lentamente al fianco della figlia, abbracciandole teneramente le spalle con un braccio. Dietro di loro Kate li osservava sorridendo e pensando a quanto fosse bravo Rick nel ruolo di padre; amava Alexis con tutto se stesso e per lui lei veniva prima di ogni altra cosa, sapeva ascoltarla e darle buoni consigli e aveva trascorso l'intera giornata a giocare e ridere con lei in piscina.
"E' il tipo di uomo che vorrei come padre per i miei figli."
A quel pensiero arrossì, pur sapendo che era la verità. Quante volte, nei suoi sogni, teneva tra le braccia un piccolo Castle?
-Grazie.- la voce di Martha poco dietro di lei la riportò alla realtà.
-Cosa?- chiese stupita.
-Grazie per essere venuta con noi.- disse sorridendo mentre Rick chiacchierava con sua figlia. -Se tu non avessi accettato a Richard sarebbe dispiaciuto partire e lasciarti sola, avrebbe vissuto questo viaggio come un obbligo e non si sarebbe divertito. E Alexis ha bisogno di una figura femminile di cui fidarsi e a cui ispirarsi, figura che non possiamo essere né io né sua madre. Lei ti ammira molto e ti vuole bene.
Beckett sorrise commossa a quelle parole. -Le voglio bene anch'io.- rispose sincera. -Voglio bene a tutti voi Martha, siete una famiglia fantastica.

Arrivati in spiaggia il sole era basso sull'orizzonte, videro una grande catasta di legna sulla sabbia con intorno delle panchine e una ventina di persone lì vicino.
-Siamo così pochi?- sussurrò la ragazza dai lunghi capelli rossi al padre. Il villaggio era davvero enorme e sembrava impossibile che non ci fossero altre persone.
-A quanto pare...
-Ciao Alexis!- la ragazza si voltò e vide l'amica danese che la salutava con un largo sorriso.
-Ciao Kristen!- Alexis corse verso di lei lasciando solo lo scrittore che si avvicinò alla sua musa.
La detective aveva immerso i piedi nell'acqua del mare e guardava il sole tramontare lentamente. Indossava un paio di pantaloni corti e una felpa blu, i capelli raccolti sopra la testa.
Castle, vedendo che alcuni ciuffi le erano usciti a causa del lieve vento, li raccolse dolcemente dietro il suo orecchio, sperando di non venire ucciso all'istante.
Beckett, invece, sorrise imbarazzata e abbassò lo sguardo. -Grazie...
Lo scrittore non riusciva a smettere di stupirsi della sua bellezza. In quel momento non desiderava altro che abbracciarla come aveva fatto sul traghetto, ma aveva paura della sua reazione.
Dopo qualche secondo, ancora indeciso, le si avvicinò maggiormente.
-Ma... Ma lei è Richard Castle!- una voce femminile con un forte accento russo li fece voltare. Una donna dai lunghi capelli scuri e mossi e dagli occhi verdi sorrideva allo scrittore. Aveva la pelle chiarissima, era alta e non troppo magra, indossava un vestito viola lungo fino alle ginocchia. E, con enorme disappunto di Beckett, era piuttosto bella. -Posso avere un autografo?- chiese sbattendo le lunghe ciglia.
Rick rimase un attimo sorpreso, non aspettandosi di trovare una sua fan, ma poi sorrise. -Certo, ha un foglio e una penna?- le domandò mentre Kate tirava un sospiro di sollievo. Per un attimo aveva temuto che le avrebbe autografato il seno.
La donna aprì la sua borsa ed estrasse ciò che aveva chiesto lo scrittore.
-Come si chiama?- chiese Castle gentilmente.
-Anastasia Volkov.- rispose lei allargando il sorriso.
-Ok... "Anastasia, hai davvero un bellissimo sorriso. Ti auguro una splendida serata e una meravigliosa vacanza. Richard Castle."- soddisfatto Rick riconsegnò il foglietto alla russa con un sorriso.
-Grazie mille!- poi lanciò un'occhiata alla detective e si arricciò i capelli con una mano avvicinandosi di più a Castle. -Если у вас нет, то у вас весело, я знал способ благодарить...- sussurrò maliziosa, per poi andarsene.
Beckett scosse la testa furibonda e poi si diresse verso le panchine trattenendosi dall'insultare la donna.
Rick rimase un attimo stupito, cercando di capire cosa potesse aver detto, ma poi vide Kate allontanarsi.
-Beckett, ehi Beckett! Aspetta!- lo scrittore le corse dietro. -Che ha detto?- chiese sapendo che la sua musa capiva il russo e che la sua reazione era stata scatenata da quella frase.
La detective si voltò arrabbiata. -Castle te lo sei fatto dire il numero della stanza? O pensi di invitarla nella nostra suite?- domandò sottolineando l'aggettivo possessivo. -In caso avvertimi, andrò a dormire con tua madre e tua figlia!
Castle rimase a bocca aperta nel vedere tanta rabbia da parte di Kate. -Ma...
La donna lo bloccò alzando una mano. -Non dire niente!- poi andò a sedersi il più lontano possibile da lui, aspettando che iniziasse l'inaugurazione.

Kate picchiettava nervosamente con le dita della mano sinistra sulla panchina.
Le dava fastidio che qualsiasi donna potesse provarci con Castle e che lui rispondesse alle loro provocazioni. Le aveva detto di amarla, no? Eppure ogni volta che doveva firmare un autografo era sempre la stessa storia!
Non sopportava di vedere altre donne, spesso più belle di lei, sorridergli, fargli gli occhi dolci o chiedergli di autografare loro il seno.
"Se con lei non ti diverti, io conosco un modo per ringraziarti." Le parole di quella le rimbombavano nella testa. Strinse i pugni chiudendo gli occhi e respirò a fondo.
Possibile che fosse gelosa?
-Todo bien?- un uomo poco più che trentenne la guardò sorridendo e si sedette accanto a lei.
La detective scosse la testa per scacciare i pensieri ed accennò un sorriso. -Sì, tutto ok.
-Ne è sicura? Sembrava piuttosto giù di morale...
-No, tutto ok... Ho solo discusso con un amico.- rispose alzando le spalle.
-Beh, piacere,- le porse la mano. -David Sanz.- l'uomo era alto e abbronzato, capelli scuri e occhi marroni. Beckett istintivamente pensò che a Lanie sarebbe piaciuto molto solo per il suo aspetto e sorrise.
-Kate Beckett.
-Kate, posso farle una domanda?- chiese esitante.
-Certo...- rispose Kate incuriosita.
-Per caso il suo amico è l'uomo che in questo momento mi sta lanciando sguardi poco amichevoli?
La detective, allarmata, si guardò intorno. Vide Alexis seduta a fianco di Kristen e Martha chiacchierare con un uomo. Poi, quando incrociò lo sguardo preoccupato di Castle, seduto da solo su una panchina, arrossì per l'ennesima volta e annuì guardandosi i piedi.
-Sembra... dispiaciuto.- disse l'uomo. -Comunque,- cambiò argomento. -io sono un...
"Signore e signori, buona sera! Siamo lieti di darvi il benvenuto nel nostro nuovo villaggio turistico qui a Christmas Island! Se ci siete tutti possiamo cominciare!"
Beckett sorrise timidamente e si alzò. -Scusa, sarà per un'altra volta.- poi andò a sedersi vicino a Rick, facendogli tirare un sospiro di sollievo, ma rimase in silenzio. Nel frattempo un gruppo di amici stava parlando con la donna che aveva appena parlato al microfono e che li aveva accolti alla reception il primo giorno. -Veramente, manca una nostra amica, ma probabilmente resterà in camera perchè era stanca, quindi può iniziare.
"Bene, mi presento, il mio nome è Penny. Come avrete notato non siete in molti, meno di trenta se non sbaglio. Questo perchè non tutte le camere sono ancora pronte e perchè ognuno di voi ha vinto questa vacanza, chi in un concorso, chi per lavoro, chi ancora con un'estrazione.
Mi auguro che questo luogo vi piaccia e che passiate un'ottima vacanza.
Detto questo vi pregherei di prendere una candela a testa dal tavolo laggiù in fondo per accendere il falò."

Tutti si alzarono in piedi facendo come richiesto, anche musa e scrittore, pur restando a debita distanza. Diedero fuoco alla legna e guardarono il falò mentre Penny spiegava loro alcune cose, poi spostarono le panchine per guardare lo spettacolo dei ballerini in mare.
Tutti seguivano i loro movimenti battendo le mani a tempo di musica e rimanendo affascinati dalla loro bravura. Tutti a parte Castle.
Rick aveva la mente altrove, continuava a ripensare alla rabbia di Kate, alle parole che gli aveva detto. Perchè se l'era presa così tanto? Perchè tanta rabbia? E, sopratutto, perchè quello sguardo carico di delusione?
E poi c'era quell'uomo, quello che aveva visto rivolgerle la parola. In quel momento aveva sentito i suo stomaco chiudersi e il suo cuore fermarsi per un istante e gli era venuta una grande voglia di picchiare qualcuno.
Era geloso, tremendamente geloso.
Come poteva quello sconosciuto abbronzato avvicinarsi alla sua Kate? Come poteva anche solo parlarle o tentare di farla ridere?
Far nascere quel meraviglioso sorriso, far brillare i suoi fantastici occhi verdi e farla arrossire era il suo compito, la sua missione personale. Nessun altro uomo poteva provarci.
Osservò la sua musa attento a non farsi scoprire e sospirò. Perchè tra loro doveva essere così dannatamente difficile?

Quando lo spettacolo finì tutti si alzarono lentamente commentando la serata e tornarono verso le loro stanze.
-Hai visto che bello quando hanno fatto quel gioco con la sabbia?- chiese Alexis eccitata al padre.
-Certo Al, è stato fantastico.- mentì l'uomo. Probabilmente se fossero arrivati gli alieni neanche se ne sarebbe accorto perso com'era a pensare a Beckett.
Scrittore e musa accompagnarono la ragazza e Martha alla loro stanza, poi si diressero verso la loro suite in silenzio.
-Possiamo parlarne?- chiese Castle dopo qualche minuto.
-Non c'è niente di cui parlare.- rispose fredda Kate. Non aveva voglia di discutere ancora con lui.
-Ah no? Va bene, inizio io. Lui non mi piace.
-Che cosa?- la detective non capiva cosa intendesse.
-Lui, il tipo con cui prima hai parlato, non mi piace.- mormorò a denti stretti.
-Ah, quindi tu puoi flirtare con quella ma io non posso parlare con un uomo?! Perchè invece non sei ancora andato a "farti ringraziare"?- domando tagliente.
-E' questo che ha detto? E' per questo che sei tanto arrabbiata?- sbottò fermandosi davanti a lei.
-Non ha importanza!
-Sì invece Beckett! Ne ha eccome!- ormai stavano entrambi urlando. -Voglio capire cos'ho fatto di sbagliato e rimediare al mio errore!
La donna si morse il labbro inferiore e scosse la testa. Non sapeva neppure lei perchè se la fosse presa tanto, ma quando quella ci aveva provato con Castle aveva perso la testa.
-Aspetta... Non sarai gelosa?- lo sperava con tutto se stesso. Era la cosa che aveva più senso, avrebbe spiegato lo strano comportamento della sua musa. E l'avrebbe reso felicissimo.
Kate impallidì. -Nei tuoi sogni Castle!- rispose cercando di sembrare convincente. -Tu piuttosto?
-Certo che sono geloso Beckett.- disse tranquillamente facendo perdere un battito alla detective. -Tu sei la mia musa e poi non sopporto...
In quel momento l'urlo angosciante di una donna tagliò l'aria.
Castle e Beckett si guardarono allarmati, poi corsero nella direzione da cui proveniva. Si fermarono quando videro il gruppo di amici che aveva parlato con la donna in spiaggia fermi davanti alla porta di una camera, confusi e spaventati.
Kate li raggiunse seguita da Richard e ciò che vide la lasciò senza parole.
Dall'entrata della camera c'era una lunga scia di sangue che portava fino al bagno dove, all'interno della vasca piena di sangue, si trovava il corpo di una giovane ragazza con la gola tagliata e numerose ferite su tutto il corpo. Un'altra ragazza, probabilmente quella che aveva urlato, era seduta a terra in un angolo tremante, con le mani davanti alla bocca e gli occhi pieni di lacrime.
-Rick... Chiama la polizia.


Angolo dell'autrice:
Scusate, ma mi piace complicare le cose :) Altrimenti dove sta il divertimento???
Qui, oltre alla morte di una ragazza, abbiamo anche due nuovi personaggi!
Per Castle e Beckett la serata d'inaugurazione non è andata benissimo, ma magari sarà utile anche questo...
Scusate se non ho risposto a tutte le recensioni ma il tempo è davvero poco... Comunque vi ringrazio davvero tantissimo!!!
Spero che questo capitolo vi piaccia e di riuscire a pubblicare il prossimo al più presto :)
Un bacio, alla prossima!
Sofy_m
  
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