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Autore: FlaviaBat    02/07/2012    4 recensioni
Ciao belli :33 Questa è la prima storia che posto su EFP, siate buoni! D: Racconta di una ragazza, Emma, del suo più grande sogno, della sua grande difficoltà e della sua forza. Siete pronti a seguirla in questo breve viaggio verso la felicità? Buona lettura e mi raccomando, recensire :33
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel capitolo precedente...
Spense la chiamata, e subito si rese conto delle parole che aveva detto: le rimanevano due giorni.
Due.
Certo non era sicuro, ma il dottore, quando l’aveva visitata, aveva detto che se non fosse riuscita a dormire per via della respirazione,

il tempo si sarebbe accorciato ulteriormente.

 

Nuovo Capitolo...

Tornarono a casa di Zayn mano nella mano, come succede nei film, mentre lei cercava di mostrarsi più felice che mai, nonostante l’orrenda notizia che le era tornata in mente… Le loro dita intrecciate, una strada alberata, la brezza leggera… era tutto così perfetto.
Quando arrivarono a casa sua, Zayn le fece un interrogatorio: -Io ti lascio il letto, non vorrei darti fastidio o metterti a disagio, quante coperte? Finestre aperte o chiuse? Hai paura del buio?- -Calma! Starò più che bene!- e gli sorrise, per calmarlo. Lui si sciolse. –Ma se dormi con me è meglio, ho paura del temporale-. Infatti i tuoni cominciavano a farsi sentire da fuori dalla finestra. –Tranquilla, ci sono io-. La abbracciò da dietro, poi con una rapida mossa, la prese in braccio e la portò in camera sua, appoggiandola cautamente sul morbido materasso. –Mi cambio e arrivo-. Emma si ricordò delle pastiglie che doveva prendere prima di andare a dormire, ma i suoi pensieri le cacciarono prima di essere ingerite: “Ma se mi rimangono due giorni, perché ostinarsi a prenderle?”. Quindi le ripose in borsa, in tempo prima che arrivasse Zayn. E infatti eccolo, che faceva a capolino dalla porta. –Beh che fai? Entra! E’ camera tua!- disse Emma, in una risata. Lui si unì a lei e si mise accanto a lei, sotto il leggero lenzuolo. Aveva addosso i boxer e una canottiera. Lei si avvinghiò a lui, quando i lampi e i tuoni si fecero più forti, e lui le accarezzava i capelli. Quando la luce del lampo stava per annunciare il tuono, le metteva una mano sull’orecchio scoperto, ed Emma si sentì al sicuro.
La mattina dopo, quando lei si svegliò, non trovò nessuno in camera. Si alzò sulla braccia, e la testa girò velocemente. Le stavano venendo dei coniati di vomito. Ributtò tutto in dietro, e pensò a che bella giornata era quella mattina: il sole alto nel cielo stava cacciando le ultime nuvole, e il paesaggio stava diventando più limpido. Era tardi, troppo tardi, avrebbero fatto una cola-pranzo (?). Zayn arrivò in camera con in mano un vassoio: -Io, ecco, pensavo ti piacesse…- -Oddio Zayn! Grazie!-. Lui lo ripose sulle gambe di Emma, e si sedette vicino a lei. –Sai, Malik, pensavo di fare una cosa oggi…- -Cosa? Cosa? Cosa?!- -E’ una sorpresa, ma per darle vita ho bisogno di te, quindi non credo sarà sempre una sorpresa fino in fondo…- -Non importa, voglio sapere cos’e!- -Lo scoprirai tra poco- gli disse, accennando un occhiolino. Mangiarono insieme, poi lei gli chiese di portarla su una spiaggia libera della California. E di portare la chitarra. Ci volle un po’, e quando arrivarono, si sedettero sugli scogli più alti. –Sai… ieri ti ho accennato che mi piace cantare…- -Oh si ti prego cantiamo insieme!!!- -Che entusiasmo Zayn! Non sono una professionista come te!- risate. –Ma io non sono un professionista!- -E’ una presa in giro per me Malik!- -Okay forse so più regole del canto, ma ciò non vuol dire che tu non sia brava… Possiamo cominciare? Ti va di cantare… hmm… Send It On, mai sentita?- -Tante volte, proviamo!-.
Lei cominciò con voce insicura, ma al ritornello la voce arrivò, e spiazzò del tutto Zayn, che se non si fosse ripreso subito, avrebbe interrotto la canzone Ogni singola parola di uno, si intrecciava al suono dell’altro, così che la canzone diventò un capolavoro. Alla fine, Emma aveva gli occhi chiusi per l’ultima nota, e Zayn la guardava incantato. Lei fece un respiro profondo, e aprì leggermente gli occhi, preoccupata: -Ho fatto schifo, vero?-. Lui non parlava ancora, riusciva solo a balbettare qualcosa: -Se…Sei…-. Lei aprì del tutto gli occhi e lo guardò: -Non credevo di essere così orribile, Zayn!- disse ridendo. Lui accennò un sorriso, senza levare lo sguardo su di lei. –Sembri un angelo, Emma.-. Questo spiazzò lei, ma lui non la fece quasi pensare, che cominciò un’altra canzone. Era Believe In Me di Demi Lovato, una canzone che si addiceva alla sua voce. Lei cominciò ancora spiazzata dalla frase precedente. La canzone parlava del volersi sentire belli, sapendo che lo specchio mente su quel che siamo. Per la sua autostima, era un bel colpo! A fine canzone, le girò forte la testa, e lui le prese un braccio, vedendo che stava per cadere dagli alti scogli. –Emma, va tutto bene?- -Oh sì, sì grazie-. I loro sguardi si incrociarono: -Emma, la tua voce è perfetta, e come ho detto, sembri un angelo. Sei bellissima, hai un carattere spettacolare, la tua voce…wow. Tu sei perfetta.-. Emma non sapeva cosa dire, ma una lacrima le rigò una guancia, e prima che potesse dire qualcosa, Zayn si avvicinò a lei, guardandole le labbra. Lei non indietreggiò, e lasciò che quelle di Zayn accarezzassero le sue. Le appoggiò una mano sulla guancia, e inclinò la testa. Lei chiuse gli occhi, e il tocco delle loro labbra le fece salire un brivido per la spina dorsale. Lei gli mise le mani intorno al collo e stettero avvinghiati finchè notarono che era arrivato il tramonto. Decisero di fare una passeggiata sulla spiaggia. La aiutò a scendere gli scogli, mentre ogni passo che faceva sembrava le stessero rompendo un osso alla volta. Le goccioline di sudore per il dolore le scendevano dalla fronte, ma resistette fino alla fine. Si tolsero le scarpe, e camminarono lungo la spiaggia vicino al mare per un bel po’, fermandosi qualche volta per guardare il mare. Qualche volta un piccolo bacio, sempre legati per la mano.

Ad un certo punto, le gambe di Emma non riuscirono a resistere, e le tremarono così forte che non la sostenettero più.
Si sorresse con le braccia, ma anche quelle tremavano, allora si coricò sulla spiaggia asciutta, mentre Zayn, spaventato, cercava di capire che succedeva: -Emma, che succede? Emma! Mi senti? Ora chiamo l’ospedale più vicino! Resisti!-.
La bocca di Emma era bloccata, e gli occhi si chiudevano lentamente.

Il respiro non era più regolare, e le costole interrompevano ogni movimento.
Riuscì soltanto a muovere in un consenso la testa. 

Poi il buio.













 




Qualche mia nota, visto che non ne ho mai scritta una xD
Innanzitutto volevo ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuta per andare avanti, e volevo ricordare che questo
NON è l'ultimo capitolo, ma ne manca solo uno.
Grazie per tutte le recensioni, sono arrivate tutte al cuore :')
Spero che vi piaccia questa storia, e se avete voglia, magari di farla conoscere ai vostri amici :')
Grazie mille ancora a tutti, e vi prego, se ci fosse qualcuno che me la sta copiando, ditemelo subito!
Grazie mille ancora per il sostegno, vi voglio bene :'D

Ci vediamo lunedì per l'ultimo capitolo!

   
 
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