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Autore: Mia_hp    02/07/2012    7 recensioni
Micheal e Logan stringono una scommessa: Logan dovrà conquistare Zoey in due settimane. Ma si sa che l'amore è imprevedibile e con lui non si deve mai giocare...se di mezzo poi vi è un'amicizia importante i guai arriveranno ancora più facilmente.
Coppia Logan/Zoey.
-Mai sentite tante cavolate tutte insieme!-
-Cavolate? E’ la sola e pura verità!-
-Chi è quel pazzo che te l’ha dette?-
-Mio padre, ovviamente-
Zoey fece uno strano verso. –Stiamo apposto-
-Perché?-
-Logan, tuo padre ti ha insegnato a sganciare reggiseni a tredici anni-
Il ragazzo sorrise ricordando quel giorno. –L’ attività padre-figlio che mi è stata più utile-
-Idiota-
-Gelosa, Zoey?-
-Non credo proprio-
-Se vuoi posso dartene una dimostrazione pratica…-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chase Matthews, Logan Reese, Zoey Brooks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L’Amore Conta

 

 

L'una e mezzo e non mi passa 
l'una e mezzo e adesso esco 
sono cotto, catturato 
sono come mi hai conciato 
l'una e mezzo ed è un tormento 
sei là fuori e sei qui dentro 
sei dovunque, sei comunque al centro 

                             [E’ più forte di me, L. Ligabue]

 

 

 

-Ti riaccompagno in dormitorio?-

Zoey era uscita da poco del bagno, imbarazzata al massimo. –Non c’è bisogno, davvero. E poi ha anche smesso di piovere-

Logan la guardò, trattenendo a stento una risata nel vederla vestita così: la felpa le andava troppo grande e le maniche erano piegate più volte, stessa cosa per i pantaloni che le ricoprivano le scarpe.

-Non ridere, Logan-

Lui non ci riuscì. –Scusa, ma è più forte di me. Non ti avevo mai vista conciata in questo modo-

-Sai, non è certo il mio modo di vestire preferito- rispose acidamente. –Tu sei ancora senza camicia- notò lei.

-Già, non ho freddo, sto bene. E poi io dormo sempre così. Potrai controllare tu stessa. -

 –Sono ridicola- affermò Zoey, guardandosi nello specchio per spostare gli occhi da lui.

Logan le si avvicinò. –Oh, no. Sei bellissima anche così- le assicurò.

-Certo, come no. Che fesseria!-

-Fesseria? Ehi, guarda che dico sul serio- la rassicurò, non riuscendo a distogliere lo sguardo dalla sua buffa espressione. -Saresti ancora più bella, se aprissi di più questa cerniera- le disse, abbracciandola da dietro.

Zoey si immobilizzò, insicura come non mai, come spesso le capitava. Con lui.

La bocca di Logan prese a muoversi sul suo collo, mentre la stringeva ancora di più a sé. Non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare o di farla spostare; sperava davvero che nessuno dei suoi amici entrasse in camera adesso per interrompere quel momento: finalmente lei non lo stava respingendo, si stava lasciando andare e non gliene avrebbe fatto pentire. O almeno avrebbe provato a non dire niente che le potesse far cambiare idea.

-Ho una domanda- fece lei, allontanandosi di scatto per sedersi sul letto.

Come non detto, pensò.

-Sentiamo- rispose Logan, seguendola per poi stendersi completamente al suo fianco.

Zoey lo guardò, seria. –Stiamo insieme?- domandò diretta, senza inutili giri di parole, perché quelli, ad una come lei non erano mai piaciuti.

-Dipende-

-Dipende?- ripeté, inarcando una sopracciglia. –E da cosa?-

-Da chi- la corresse. –Dipende da te. Mi hai rivalutato e finalmente deciso che, forse, merito un po’ di fiducia in più e che, forse, non sono così deficiente come credevi?-

-Beh, la fiducia va meritata… non è una cosa che magicamente viene concessa. Ma direi che si potrebbe anche provare, no?-

-Bene, era quello che volevo sentirti dire! Era ora che mi dessi ascolto. Adesso posso rispondere alla tua domanda- le prese una mano, tirandola nuovamente a sé e avvicinando i loro visi. –Sì, stiamo insieme- concluse.

Zoey posò la testa sulla sua spalla, decidendo che per tornare nella sua stanza c’era ancora tempo. Con una strana sensazione di completezza, si rese conto che, davvero, quel giorno se lo sarebbe ricordato per un po’ di tempo.

 

 

Michael aveva ricevuto ordini precisi da Lola: doveva cercare quel cretino di Logan, che a quanto pareva era scomparso già da un bel po’ con la festeggiata; e doveva trovarlo prima che lo facesse Chase. Aveva già guardato nel cortile e in camera di Zoey, ma entrambi i luoghi erano deserti, perciò non potevano che essere nel loro dormitorio, dato che lei non era il tipo di ragazza che si imboscava in qualche aula vuota, come tutte quelle che uscivano con Logan.

Quando aprì la porta della sua stanza, non poté credere ai suoi occhi: no, non era possibile! Forse era ubriaco, oppure stava avendo delle allucinazioni dettate  dalla stanchezza. Zoey non stava mica dormendo fra le braccia di Logan, vero? Ah, no… Forse aveva capito: non era lui ad avere qualcosa che non andava, ma, molto probabilmente, era la ragazza in questione ad aver assunto qualche sostanza stupefacente; perché la sua amica in condizioni normali non avrebbe mai abbracciato Logan, figuriamoci dormirci insieme. Sul letto di Chase, poi.

Logan era sveglio e quando si accorse di Michael, si portò l’indice alla bocca zittendolo.

-Cosa diavolo stai facendo?- sussurrò piano. –E perché Zoey è qui? E perché sei sparito con lei? E soprattutto, domanda delle domande, perché sei mezzo nudo?!-

Logan lo ignorò, ci sarebbe stato tempo per dargli le sue risposte, momentaneamente doveva pensare a qualcosa di leggermente più grave. –Dov’è Chase?-

-La sta cercando- rispose, facendo un cenno in direzione di Zoey. -Quindi ti conviene svegliarla… indosso i miei jeans preferiti e non ho nessuna intenzione di sporcarli con il tuo sangue-.

Logan fece un esplicito gesto con la mano. –Bene, esci un attimo-

-Eh?-

-Tu vai via, io la sveglio, Chase non ci vedrà e i tuoi jeans sono salvi, tutto chiaro?-

-No, ma…- non continuò la frase, sapendo che con Logan erano soltanto parole sprecate. Uscì dalla stanza, borbottando qualcosa di indecifrabile e pensando che lui, le ragazze, quegli esseri sconosciuti, non le avrebbe mai capite: come potevano parlare di A, pensare a B e volere C? Anzi L? Incomprensibile.

 

 

-5 giorni alla fine della scommessa

 

Negli ultimi giorni, Chase era agitato: aveva la sensazione che l’intera scuola gli ridesse dietro ogni volta che lui si voltava di spalle,e per di più aveva il vago presentimento che tutti i suoi amici gli nascondessero qualcosa, che tramassero alle sue spalle, come se loro fossero a conoscenza di un segreto e lui era l’unico ad esserne all’oscuro. La stessa Zoey gli sembrava strana, cosa mai accaduta…anzi, si corresse automaticamente da solo, Zoey era divenuta strana da quando trascorreva del tempo con Logan! Che fosse successo qualcosa fra quei due? Non era possibile. Certo, al suo compleanno, lei era sparita, così come Logan, e lui si era dannato per cercarli, coglierli in flagrante e uccidere l’amico, ma anche quella volta si era sbagliato: Zoey era nel suo dormitorio al sicuro e soprattutto da sola, ne era convinto! L’aveva vista con i pro occhi. E allora perché i conti non tornavano? Stava forse diventando paranoico? Eppure nel suo banco, posto in una posizione strategica -due file dopo quella di Zoey-, notava le occhiatine che Logan lanciava alla sua amica nelle lezioni in comune e si era reso conto che esse erano perfino ricambiate.

No, niente fa fare, ormai aveva deciso e i suoi sensi di colpa lo stavano uccidendo! Avrebbe finalmente fatto quello che avrebbe dovuto fare una settimana prima: raccontarle tutta la verità su Logan alla sua migliore amica.

Il ragazzo scosse il capo, tornando alla realtà, mentre il professore di Biologia cominciò a camminare fra i banchi per distribuire dei volantini. Guardò il foglietto davanti a sé, dove una grande foto della scuola occupava più di metà foglio; cominciando a leggere, inarcò un sopracciglio sorpreso. Durante le sue seghe mentali, il professore aveva spiegato loro che il Preside, in occasione del “centoenonsoche” anniversario della fondazione della scuola, aveva organizzato una festa scolastica per celebrarla. Ovviamente, tutti gli studenti erano tenuti a partecipare, i biglietti si sarebbero potuti acquistare dai responsabili dei proprio dormitori e a fine serata si sarebbero scelti il re e la regina, come in un tradizionale ballo.

A pranzo, sia ragazze che ragazzi non facevano altro che parlare dell’evento: c’era chi aveva già acquistato i biglietti, chi si era messa a dieta per entrare alla perfezione nel vestito e vincere il titolo di regina, chi si domandava come avrebbe fatto ad invitare al ballo la ragazza che gli piaceva e chi, come Zoey, aveva ricevuto nell’arco di una mattinata due inviti che erano stati prontamente rifiutati con una scusa qualsiasi. Mentre si dirigeva verso il proprio dormitorio per prendere i libri delle lezioni pomeridiane, qualcuno la tirò per un braccio.

-Ehi- fece Logan, affondando le mani in tasca come se stesse cercando qualcosa.

-Ehi- ripeté lei, in imbarazzo. –Sempre gentile- disse, facendo riferimento ai suoi modi.

-Hai saputo del ballo?- le chiese, fissandola negli occhi.

 -Sì, ma non so se ci andrò…-

-Perché? Non hai trovato nessuno che ti invitasse? Tranquilla, arriverà qualcuno prima o poi- scherzò lui.

-Oh, no, hai toppato alla grande: ho già ricevuto due inviti- ribatté, stando al gioco. –E’ solo che non voglio far rimanere male chi non sceglierò-.

-Ah sì? Beh, forse dovrò fare un discorsetto ai tuoi pretendenti-.

-Geloso, Reese?-

-Io? Neanche un pò, non ne avrei il motivo! Nessuno è alla mia altezza. E per rimanere in argomento anch’io ho ricevuto numerosi inviti: il tuo ragazzo è un tipo famoso all’interno dell’accademia, non lo sapevi?-.

Zoey inarcò un sopracciglio, assumendo una strana espressione. –-Ah sì? Beh, forse dovrò fare un discorsetto alle tue pretendenti-, rispose, usando le sue stesse parole.

-Gelosa?-

-Niente affatto…quindi, tu porterai un’altra e io mi farò accompagnare dal primo che capita?- suggerì, sapendo che la loro relazione, almeno per il momento, doveva rimanere segreta.

-Io avrei un’idea diversa- disse e tirò fuori dai jeans due biglietti per il ballo, mettendoglieli davanti. –Speravo che tu venissi con me; sai, volevo concederti questo onore-.

Aveva riflettuto prima di farle quella proposta: proprio il giorno del ballo, sarebbe finita la scommessa e lui era davvero stufo di nasconderglielo; strano ma vero, la vittoria non gli interessava più… si sarebbe ritirato, avrebbe corso nudo per l’intero campus e poi avrebbe raccontato tutta la verità a Zoey. Glielo doveva. Lei stava cercando di fidarsi di lui e cominciare una rapporto con una bugia così grande, non era certo la cosa migliore se avesse voluto far funzionare le cose fra di loro. E lui lo voleva sul serio. E se lo avesse scoperto da sola l’avrebbe persa.

Dannato Michael, era tutta colpa sua se adesso si trovava in quella situazione così difficile! Che scommessa cretina… avrebbe dovuto sentirsi al settimo cielo per la sua vittoria: stava insieme a Zoey, era riuscito a piacergli e beh, anche lei aveva fatto colpo su di lui. Ma a quale prezzo? Chase sarebbe rimasto di merda e la loro amicizia sarebbe andata a puttane.

-E gli altri cosa diranno?- chiese, preoccupata. –Non so se andare insieme è la cosa giusta-.

-Parleremo con Chase- aveva aperto la bocca per dirle che sì, forse aveva ragione e rimangiarsi tutto, ma quelle parole le erano uscite in automatico, senza controllo.

-Cosa? Starai scherzando, spero-.

-No…il problema più grande è lui, lo so. Non vuoi che lui rimanga male a causa della nostra relazione, ma il vostro rapporto non deve mica cambiare per colpa mia… so quante conti lui per te-.

Logan continuava a ripetersi, cercando di giustificarsi almeno in parte, che prima o poi Zoey si sarebbe fidanzata con qualcuno, era solo questione di tempo e Chase non poteva credere sul serio che quel “ragazzo” potesse essere lui!

-Ok, senti: decidi e poi fammi sapere. Se non vorrai venire al ballo con me, fa niente, capirò- la tranquillizzò, abbracciandola e dandole un leggere bacio. –Adesso devo andare, o arriverò in ritardo a letteratura-. Avvicinò di nuovo le labbra alle sue, per poi correre via; il suo più grande problema si stava avvicinando: Chase camminava proprio in quella direzione, perciò era meglio sparire. Non poteva certo sapere che avrebbe pagato a caro prezzo quel gesto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ragazzuole, eccomi tornata! In questo capitolo non succede molto, è vero, ma mi serviva per farvi inquadrare la situazione, perché a questo ballo accadranno un bel po’ di casini e non mi andava di dividerlo. La storia è agli sgoccioli: tre, quattro capitoli al massimo; questo vuol dire che con la mia lentezza leggerete l’epilogo e fine estate xD no, a parte gli scherzi, voglio finirla, perciò mi metterò d’impegno, promesso :D ho un’idea: perché non mi motivate lasciandomi una piccola recensione? xD Dai, fatemi sapere che ne pensate!

Un bacio,

Greta

P.S.: sto scrivendo una storia nella categoria Originali, se volete passare xD

  
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