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Autore: GabbaFMA    02/07/2012    1 recensioni
Hawkeye e Mustang, così diversi eppure così simili.
Tratto dal primo capitolo:
*Driiiiiiiiin* la sveglia suonò alle 6 quella mattina e Riza cercò di aprire gli occhi anche se un filo di luce le rendeva la cosa difficile, si mise seduta e cercò di mettere a fuoco. Black Hayate saltò sul letto e gli si mise vicino scodinzolando, lei lo guardò e gli sorrise poi finalmente si alzò. Si diresse in cucina e mise su il caffè;si diresse in bagno e aprì l’acqua della doccia poi andò davanti allo specchio e si guardò negli occhi ancora assonnati * il grande giorno è arrivato * pensò, entrò nella doccia e mise il viso in direzione del getto dell’acqua * speriamo vada tutto bene * pensò.
Buona lettura ^^
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Riza Hawkeye, Roy Mustang, Un po' tutti | Coppie: Roy/Riza
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4
Arrivata nel suo appartamento, Riza gettò le chiavi dell'auto sul tavolo della cucina, aprì il frigorifero ma lo richiuse subito dopo, proprio non aveva voglia di mangiare; la sua testa era completamente occupata dal pensiero di quel sogno, si diresse verso il bagno e aprì il rubinetto della doccia. Rimase sotto al getto d'acqua per alcuni minuti cercando di scacciare via quei pensieri, ma inutilmente. S'infilò il pigiama e si buttò sul letto di schiena con le braccia aperte “ ma perché proprio lui? accidenti Riza devi riprenderti! è un tuo superiore, anzi è il superiore di tutti i soldati, è il Comandante Supremo accidenti! devi proteggerlo dai nemici, non farti condizionare da uno stupido sogno, bellissimo, ma pur sempre un sogno!” si addormentò con questo pensiero in testa. Il mattino seguente si sveglio alle 7 ,fece colazione ed andò a Central City. Si diresse a passo spedito verso il suo ufficio, l'ultima cosa che voleva era vedere Roy quella mattina.

-Hawkeye!- qualcuno le urlo dietro, lei si girò lentamente. Roy le stava camminando dietro con passo deciso, quando le si fermò davanti lei si irrigidì “ che vorrà?” pensò Riza.

-Riza, mi dici che ti prende?- le chiese Roy con aria preoccupata.

-Cosa?ma no niente,sono solo un po’ stanca, forse sto lavorando troppo- rispose lei facendo un sorriso forzato.

-Smettila di dirmi cavolate, ti conosco da anni e non ti ho mai visto quell'espressione sul viso, forza dimmi cos'è che ti preoccupa- insistette Roy.

-Ti ho detto che non ho nulla!- rispose Riza con tono duro, fece il saluto militare, girò sui tacchi e si allontanò. “ accidenti! ma come cavolo ha fatto? mah..spero solo che non si accorga di nulla “ pensò Riza.
Roy entrò nel suo ufficio e trovò Alphonse in piedi davanti alla sua scrivania.

-Hai bisogno di qualcosa?- chiese Roy distrattamente entrando nella stanza.

-Buon giorno Comandante- disse Al sull'attenti.

-Eh finiscila Al, con me non serve tutta questa formalità, lo sai- disse Roy sedendosi.

-Eheh hai ragione, comunque sia il motivo per cui sono qui è serio- il viso di Al si incupì.

-Vai avanti- disse Mustang incuriosito.

-Il problema riguarda mio fratello- abbassò la testa

-Che ha combinato sta volta?- sospirò

-Per il momento nulla, ma si è messo in testa di fare una cosa e mi ha chiesto di non dirtelo, conoscendo mio fratello si arrabbierebbe molto ma devi assolutamente sapere- disse Al sospirando

-Di che si tratta?-

-Vuole organizzare un evento- proseguì; Mustang sembrava ancora più incuriosito e sorrise, come per invogliarlo a parlare - io non sarei
così sorridente, l'evento riguarda te e il tenente Hawkeye- Roy sbarrò gli occhi

- C-Come scusa?- balbettò

-E' stra convinto che tra voi 2 ci sia qualcosa e vuole organizzare una specie di appuntamento dato che voi non vi decidete a dichiararvi- Al parlò tutto d'un fiato.

-So che io non lo dovrei sapere ma riferiscigli questo messaggio " se ci provi considerati bruciato vivo!"- ringhiò Roy a denti stretti.

-Riferirò- concluse Al e uscì dalla stanza. Chiuse la porta alle sue spalle e si appoggiò al muro, sorridendo.

-Allora come è andata? che ha detto?- Ed parlava sottovoce come se credesse possibile che nel bagno potesse esserci qualcuno ad origliare.

-Benissimo, tutto come previsto- disse Al soddisfatto.

-Perfetto! ora ci manca solo un pretesto- disse pensieroso Ed. Passarono qualche minuto in silenzio, poi ad Al venne un'idea.

-Ma certo! tra una settimana è il mio compleanno, potremmo usarla come scusa!- gridò Al entusiasta.

-Non capisco dove vuoi arrivare- disse Ed confuso.

-E' semplice! allora noi organizziamo il mio compleanno in un luogo qualsiasi e distribuiamo gli inviti a tutti, ma ,e questa  è la parte migliore, sugli inviti di Mustang e Riza scriveremo lo stesso indirizzo che  però sarà diverso dall'indirizzo dove realmente festeggerò il mio compleanno! E' geniale!- Al non conteneva l'entusiasmo.

-Hai ragione! davvero una splendida idea, ma se per caso gli altri dovessero per sbaglio lasciare il proprio invito su una scrivania e Mustang per sbagliò lo andasse a leggere? ci scoprirebbe in un secondo!- disse Ed preoccupato per la reazione che potrebbe avere Mustang.

-Ho pensato anche a questo! quando distribuiamo gli inviti agli altri con l'indirizzo sotto ci scriviamo anche di non lasciare quel biglietto, per nessun motivo, in giro. Dovrebbe funzionare così- concluse Al.

-Sei geniale fratellino!- disse Ed sorridendogli.
Arrivò la pausa pranzo e tutti si diressero in mensa. Ed e Al continuavano a confabulare tra di loro a bassa voce; Roy, Havoc, Fury e Armstrong si sedettero allo stesso tavolo; Hawkeye e Ross invece si misero in un tavolo lontano dagli altri in modo da poter parlare in santa pace.

-Allora Riza che hai? non ti ho mai vista così giù di morale- chiese Ross preoccupata

-Ma perché tutti mi chiedete cos'ho? non ho nulla!- rispose Riza passivamente

-Puoi convincere gli uomini con questa scusa, ma non me,cara Riza! tra donne ci si intende- Ross le fece l'occhiolino e Riza le sorrise

-Eh va bene-  sospirò Riza - ti dirò cos'è che mi preoccupa così tanto, ma sappi che se per caso, se per sbaglio sento in giro qualche voce sappi che ti verrò a cercare perché sei l'unica persona che lo sa ok?- disse Riza con tono solenne

-Certo! è ovvio! non ti farei mai un torto del genere, il tuo segreto è al sicuro con me- e le sorrise

-Dunque.. da dove inizio?!.. ah si, allora hai presente la sera della festa per Mustang li al capannone?- disse Riza

-certo- rispose Maria

-bene è da quella sera che mi tormento con una domanda; molto brevemente te lo racconto, quando mi sono addormentata sulla sedia ho fatto uno strano sogno, ho sognato Roy, ho sognato che eravamo andati a farci una camminata perché lui aveva bisogno di sfogare le sue preoccupazioni così ci sedemmo sulla riva di un fiume e ci mettemmo a parlare del più e del meno. Lui era così gentile, non avevo mai visto quel lato di lui, ho sempre pensato che fosse un egocentrico, fanatico e narcisista e invece non lo era, nel mio sogno io e lui eravamo in sintonia. Comunque ci alzammo e mentre stavamo tornando al capanno lui mi prese la mano e me la poggia sul suo petto facendomi sentire i battiti del suo cuore che acceleravano ogni volta che mi avvicinavo a lui. Io non so che vuol dire, non so il motivo di questo sogno, so solo che da quel giorno non riesco a darmi pace, proprio non riesco a capire perché ho fatto quel sogno- disse Riza poggiando la schiena contro la sedia –sai mi sento meglio, avevo proprio bisogno di parlarne con qualcuno, grazie Maria – proseguì Riza sorridendole; Ross era rimasta a bocca aperta

-Tu vuoi davvero farmi credere che non sai il motivo del tuo sogno?- chiese Maria Ross con tono sorpreso

-A dire il vero una mezza idea me la sono fatta, ma non voglio crederci, o per lo meno non posso crederci, ti rendi conto cosa significherebbe?- proseguì Riza

- Si certo che lo so, significherebbe che anche tu puoi provare dei sentimenti per qualcuno, e per sentimenti non intendo il rispetto, ma qualcosa di più profondo, Riza- disse Maria incrociando le braccia sul petto

-Ma smettila, io?? Nahh.. non scherzare, e poi se anche fosse, ma non è, non potrei mai pensare di poter stare al suo fianco fuori dall’ambito lavorativo- proseguì Riza cercando di nascondere la delusione

-Eh va bene te lo concedo questo pallino, ma non sei nemmeno un po’ curiosa di sapere se lui prova qualcosa per te? In fin dei conti vi conoscete da anni ormai, non posso credere che lui non prova nulla per te e sono sicura che in fondo anche tu lo pensi, cara la mia regina di ghiaccio- entrambe scoppiarono a ridere attirando l’attenzione degli altri.
  
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