Ciao sono Silvia,
questa è la mia prima FanFiction, non so perchè l'ho scritta ma spero vi piaccia.
Se ricevo 5 recensioni, sono aperta al parere di tutti, vi carico il prossimo capitolo.
Non vi rompo più, buona lettura :)
CAPITOLO 1: ARRIVO
*Pov Silvia
“Finalmente siamo arrivate!” penso mentre prendo le valigie dal nastro trasportatore.
- Ah Londra quanto mi sei mancata! – dice entusiasta Daria mentre si avvia all’uscita seguita a ruota da me, più lentamente per via del tremore alle gambe per l’emozione.
Non ero mai stata a Londra al contrario di Daria che negli ultimi 5 anni ci è venuta 6 volte per migliorare il suo inglese e durante i quali ha conosciuto 5 fantastici ragazzi, quindi quando attraverso l’uscita mi fermo a godermi il panorama per quanto cittadino potesse essere senza accorgermi di chi ci attende fuori dall’aeroporto: i nostri migliori amici!
*Pov Daria
Ah Silvia, la solita confusionaria, sarà meglio fare un passo indietro...
“Finalmente in vacanza!” penso buttandomi sul divano a casa di Silvia. Ultimamente passo più tempo qui che a casa mia, ma a lei non dispiace anzi è felice almeno si distrae un po’ dai suoi pensieri troppo cupi nell’ultimo periodo.
- Quando parti per Londra? – mi chiede con un tono leggermente triste.
- Tra una settimana, ma non preoccuparti ci sentiremo tutti i giorni! Sono un po’ preoccupata in realtà.
- Perché? Hai paura? – con questa frase riesce a strapparmi un sorriso anche se forzato.
- Un po’, ho paura di non capire quello che dicono o di non riuscire a farmi capire - dal mio tono si capisce benissimo il caos di pensieri che c’è nella mia testa in questo momento.
- Non ti devi preoccupare, lo sai meglio di me che sei bravissima in inglese, sei tra le migliori della nostra classe! E poi se non riesci a farti capire, cosa che dubito fortemente, puoi sempre aiutarti con i gesti! – scoppia a ridere della sua battuta! È la solita pazza!
E cosi è passato anche questo pomeriggio tra scherzi e chiacchiere. É ora che torni a casa mia anche se non ne ho molta voglia, lì troverò solo quel pazzo scatenato di mio fratello Matteo che a 5 anni non sa far altro che giocare con i lego!
DRIIN!! DRIIN!!
- Ah finalmente! Mia salvatrice!
- Si si ora sono qui calmati! Qual è l’emergenza? – mentre parla Silvia si inginocchia per terra ed inizia ad accarezzare Agostina, la mia gatta.
- Sto preparando le valigie per Londra ma non so cosa portare! Ho svuotato praticamente tutto l’armadio ma non trovo niente di adatto da mettermi! -
- Ok, fai un bel respiro e vediamo cosa si può fare... – dicendo questo mi sospinge verso camera mia prendendo in braccio Agostina, la adora!
- Sembra scoppiata una bomba qui dentro! – appena varcata la soglia di camera mai Silvia si è bloccata e ha lasciato andare Agostina che è atterrata sulle quattro zampe con una grazia principesca.
- Lo so, io non sono portata per fare le valigie per questo ho chiamato te, tu sei più ordinata e calcolatrice! –
- Ok vediamo cosa si può portare nella Grande Londra! –
Dopo 10 minuti che girava intorno al mio letto la montagna di vestiti che prima lo ricopriva ora era divisa in gruppi.
- Ok, ci sono, ho calcolato più o meno 10 cambi visto che starai via 2 settimane: questi sono per quando sarai a scuola la mattina, se fa freddo puoi metterci sopra una felpa sportiva o uno dei due maglioni se fa caldo ti ho messo delle camicette più leggere da mettere con sotto una canottiera colorata così quando hai caldo puoi slacciarti o toglierti la camicia e stare al fresco, questi invece sono un po’ più “eleganti” da mettere quando esci al pomeriggio con i compagni di corso o la sera con la famiglia che ti ospita e per ultimo ti ho preparato due vestiti non tropo eleganti ma neanche sportivi, una giusta via di mezzo – mentre parlava Silvia indicava i vari gruppi sul letto e mi faceva vedere gli abbinamenti che potevo fare. “È proprio un genio, se non ci fosse stata lei io sarei ancora lì ferma immobile a fissare la montagna di vestiti sul letto nella speranza che la soluzione venisse a me”, penso.
- Per le scarpe ti puoi portare un paio di ballerine e le scarpe da tennis anche se dubito che ti serviranno – dopo che ebbe finito di dire quella frase io rimasi a fissarla per qualche minuto finché non si rende conto di quello che ha appena detto.
- Ok allora facciamo che le ballerine le sostituiamo con un paio di tacchi –
- Ora si che ti riconosco Silvia, pensavo ti fossi dimenticata del mio odio verso le ballerine! -
Dopo poco Silvia se ne va perché ora tocca alle sue valigie essere preparate!
“Le valigie sono pronte grazie a Silvia, il caricabatteria del cellulare è nel bagaglio a mano insieme al mio iPod, il cellulare é in tasca, il passaporto e il biglietto aereo ce li ho in mano. Bene ora manca solo la mia accompagnatrice che stranamente è in ritardo. Spero arrivi in tempo, non posso assolutamente perdere l’aereo!”