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Autore: Melodicritual    17/01/2007    4 recensioni
Correva,correva e correva ma ancora nulla… erano ore?giorni? o settimane che correva? Non lo sapeva ,ma l’unica cosa che contava era correre per quel deserto che sembrava non finire mai… Unyu <3 my fic comment plis desu <3333
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco quà che keicchi posta la sua ficcia xDDD (sinceramente fa cacare ù-ùNdGaara)(>w< guarda c'è yashamaru sdesu! *O*NdKei)(quel nome °------° *si contorce*Ndgaara)(unyuuu >w




Era un giorno come gli altri al villaggio della sabbia, una tempesta di sabbia infuriava sulle abitazioni e le persone preferivano rimanere nelle proprie case ,tutti tranne uno….Gaara, conosciuto come Kazekage oppure come mostro….
Si lui era il mostro del villaggio…colui che uccideva le persone solo per assaporarne l’espressione sconvolta, la disperazione,il dolore e la sofferenza che provano per poi sentirsi lui vivo….
Lui era quello che amava solo se stesso… perché,come disse suo zio Yashamaru (quel nome *si contorce in un angolino* X___xNdGaara),che in fin dei conti lo tradì cercando di ucciderlo per conto del padre,l’amore è l’unica medicina che può guarire le ferite del cuore ma,nonostante tutti i tentativi di farsi accettare dagli altri durante la sua difficile infanzia siano miseramente falliti,decise di amare solo se stesso chiudendo se stesso in un riccio spinoso facendo ‘sì che non ne fuoriuscisse o entrasse alcun sentimento che a lui non era ancora noto.


Correva,correva e correva ma ancora nulla… erano ore?giorni? o settimane che correva? Non lo sapeva ,ma l’unica cosa che contava era correre per quel deserto che sembrava non finire mai… da ore e ore solo sabbia e sole,ma soprattutto caldo,un caldo torrido a cui lei non era assolutamente abituata.
Le pareva di bruciare viva, la sua pelle bianca come il latte appena munto presentava evidenti bruciature che il solo sfiorarle le faceva bruciare più di quel deserto.
I sottili capelli ,candidi come la neve, svolazzavano nell’aria attorcigliandosi e posandosi sulle sue ali nere, oppure si appiccicavano sul viso sudato e contorto nello sforzo immane che la spingeva a correre.
E alla fine le vide…delle mura alte ,ma non troppo per lei e le sue ali.
Un sorriso esausto le piegò lievemente le labbra,raccolse le sue ultime forze e spiccò un salto sbattendo le ali.
Superò le mura ma le ultime energie le vennero a mancare qualche metro sopra una strada,all’apparenza vuota.
Cadde.
L’unica cosa che riuscì a capire era il materiale di cui era fatta la superficie su cui era rovinosamente atterrata,era sabbia… poi il buio.


Dischiuse lentamente le palpebre,la vista era ancora annebbiata,cullata da un leggero torpore decise di richiuderle per qualche secondo per indovinare ad occhi chiusi dove si trovava.
Era sdraiata su qualcosa di morbido,probabilmente un futon e nella stanza aleggiava un profumino delizioso.
Decise di riaprire gli occhi,si guardò intorno spaesata :era in una stanza piuttosto spoglia come mobilio vi erano solo un armadio e un tavolino con sopra una lampada semplice.
Il sole filtrava da una finestra dall’altra parte della stanza creando inquietanti ombre sui muri.
Rabbrividì e si alzò scansando le coperte,passò davanti allo specchio e la paura le saltò in groppa.(yeah OçO in groppa unyuuuu *w* NdKei)
I sui vestiti erano spariti!In dosso aveva solo una camicia da notte,che,oltre ad essere trasparente,aveva le bretelle troppo lunghe e le pendeva pericolosamente sul seno, minacciando di cadere da un momento a l’altro, mostrando il cristallo rosso e rotondo che aveva incastonato nello sterno.
Un velo di tristezza l’avvolse.
Sfiorò malinconicamente col dito indice il cristallo color sangue pensando al suo passato…pensò alle persone che aveva abbandonato,al suo regno e a quell’atto incosciente che aveva appena compiuto.
“Ma chi se ne sbatte! Ho fatto bene a lasciarli! Tanto se ne accorgeranno solo quando avranno bisogno di me…”pensò.
Uscì a passo svelto dalla stanza,calpestando a piedi nudi il gelido pavimento di marmo, percorse un corridoio, svoltò a destra…SBAM! Urtò contro qualcosa.
-manco ti rimetti in piedi cha cadi!?-disse il ragazzo sorreggendola per le braccia.
Ora che riusciva a vederlo in faccia un brivido le scese sulla schiena.
Quell’individuo così “ambiguo” l’aveva forse salvata?!? No ti prego!che schifo! È troppo truccato!poi quel viola è orribile!(ecco cosa ne penso io di Kankuro x°°Ndkei)(ok ù_ù per te la Marja costa il decuplo +_+ Ndkankuro)(Unyuuuu TwT’’ oh mio sommo Dio della canna çWç farò tutto quello che vuoi TwT Ndkei)(OçO voglio Kuronaku legata al mio letto entro 5 minuti =ç=’NdKenkuro)(O___O *scappa* NdKuronaku).
- a-avevo un po’ di fame…-si giustificò lei un po’ balbuziente per via dello spavento.
- allora ti porto in cucina…stiamo per pranzare… su aggrappati al corrimano della scala e con l’altro braccio poggiati sulla mia spalla-fece lui un po’ scocciato porgendole il braccio.
- vedi che so camminare da sola!- ribattè lei più schifata che indignata.
- si, ma se cadi chi ce le paga le scale?- fece lui con tono ironico seguito da un sorriso ancora più ironico.
Di malavoglia Kuronaku,così si chiamava la ragazza,accettò l’appoggio del ragazzo e scese le scale.
Anche scese le scale quella sorta di “Batman” continuava ad insistere nell’aiutarla nell’impresa di camminare dalla scala alla sedia della cucina.
Arrivata alla porta della cucina,ovviamente chiusa, si fermò.
-senti,Batman, le scale le abbiamo superate da un pezzo e ripeto che so camminare da sola…!-disse acida allontanandosi dal ragazzo.
-Come vuoi…-fece il ragazzo stufato squadrandola.
Ora che la guardava meglio si accorse che era magra come una mazza di scopa,forse non mangiava da giorni.
Notò che era candida come la luna piena (oppure come le lenzuola appena lavate con unyu… °w° Ndkei)(Ava come Lava OçO NdCalimero)(sparisci dai ciglioni brutto anatroccolo desu >-<’’*calcia*Ndkei)(VoOoOoOoOoOoloOoOoOoOoOoO @ç@ NdCalimero)che avrebbe rischiarato quella sera (non voglio essere nei panni di Gaara desu OwO' Ndkei),tutta,capelli inclusi, le uniche cose che spiccavano erano gli occhi, rossi come rubini appena lucidati e la gemma che aveva incastonata nello sterno, strano….
Lei notò subito lo sguardo dell’individuo puntato sul suo petto.
-ti faccio notare che,l’ultima persona che ha avuto il fegato di guardarmi solo un centimetro di seno è morto all’istante- disse calma guardandolo di sottecchi.
-ah si? E come?-chiese lui con tono di sfida incrociando le braccia al petto.
- L’ho trapassato con un braccio- rispose con un sorrisetto sadico e una lucetta omicida negli occhi.






la keicchi si ferma perchè non si sà OçO' ma tornerò presto unyu >w< tanti baci e tanti commenti +w+ altrimenti il vostro destino cambierà tragicamente bwuahahahahaha desu =ç='

  
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