Per ora è tutto, buona lettura!

Capitolo 3
Il giorno dopo, Vegeta andò li al bar trovando Bulma. Aveva tutte le occasioni che voleva per uscire con lei, tanto ogni giorno dimenticava tutto...
Quel giorno, come il giorno prima, e come tutti gli altri, Bulma stava facendo una casetta, e Vegeta ebbe l'idea di darle un consiglio: prese uno stuzzicadenti e , mettendolo alla porta della "casetta", le disse: -Ecco, così va meglio!-
Lui si sentiva già i soldi in tasca, ma fu deluso...
-Ah, non sapevo che fosse un'abitudine frugare nel piatto degli altri!-
1-0 per Trunks...

L'indomani...
-Mi scusi, potrei avere un suo parere su questo disegno? Mostra padre e figlio che vanno a pescare...- Spiegò sfacciatamente Vegeta mostrando uno scarabocchio su un foglio di carta.
Bulma esclamò qualcosa di incomprensibile.
-Cosa?- Chiese lui.
Ma lei disse ancora qualcosa in una lingua a lui sconosciuta...
-Arrivederci!- La salutò timidamente lui, vergognandosi per la figura.

Il mattino seguente, Vegeta andò per l'ennesima volta all' Hukilao cafè, dove trovò la bella ragazza dai capelli turchini al solito tavolo, dove stava facendo una casetta di focacce. Aveva in mente un piano? No, avrebbe improvvisato...
Si sedette al banco del bar, lanciando qualche occhiata distratta a Bulma mentre pensava al da farsi.
All'improvviso si ricordò dell'altruismo che la maggior parte degli esseri umani aveva, anche in minima parte(ovviamente non era il suo caso...).
Iniziò improvvisamente a emettere lamenti strazianti leggendo il menù, cosa che attirò le attenzioni di tutti i presenti, Bulma compresa.
La ragazza lo guardò incuriosita, così come tutti i presenti, mentre piangeva come un disperato(o almeno era ciò che voleva far credere), umettandosi gli occhi, mentre lei non guardava, con un po' di acqua presa da un bicchiere.
-Oh, povero caro, che cosa ti succede?- Chiese lei impietosita da quella scena patetica.
-Niente, niente!- Urlò lui cercando di essere il meno convincente possibile.
-Che cosa ti succede, dai? Posso aiutarti?- Insistè lei.
-E' solo che... Non posso ordinare... Io non so leggere!- Disse a lei riprendendo a emettere lamenti strazianti, mentre Trunks, che era già li da un bel pezzo, osservava la scena divertito.
-Oh, poverino... Se vuoi ti do una mano!- disse passandogli una mano tra i capelli.
-Magari... Sei così gentile... Sei un angelo!-

Qualche ora dopo...
-...E così la A, la E, I, O e U si chiamano...-
-Vo-ca-li- Lo aiutò lei.
-Pazzesco, non lo avrei mai detto! E le altre sono le... cons... consa...-
-Consonanti!- Lo incoraggiò lei con un sorriso.
-Incredibile... Senza il tuo aiuto non sarei mai riuscito a ordinare un piatto di frittelle!- Esclamò lui, irritato dalle risatine di Trunks qualche tavolo più in la, anche se avrebbe presto dovuto pagare per la scommessa...
-Ora dovrei andare, è già quasi ora di pranzo... Ho la macchina li fuori...- Spiegò Bulma.
Lui si offrì di accompagnarla, aprendole la portiera.
-E' stato un vero piacere, ciao!- La salutò lui andandosene, sentendosi già gli zenie di Truks in tasca.
-Ma come... Tutta quella scena del "non so leggere" e manco mi chiedi di uscire?- Esclamò lei delusa.
-Ma... Io...-
-Avevo pensato... "se questo qui è così disperato di conoscermi, magari ne vale la pena! invece...-
E così Bulma si allontanò Vegeta, lasciando questo senza parole e facendo felice per l'ennesima volta Trunks... 3-0 per Trunks, povero Vegeta!