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Autore: SkyScraperI3    02/07/2012    6 recensioni
Harry è il mio migliore amico.
Sarà la foto che anche se è stata scattata qualche mese fa, ci ritrae come due bambini, sarà che la mia mente è popolata da pensieri nostalgici ma non posso evitare di appoggiare la schiena alla sedia e di ricordare tutta la nostra vita insieme: e calcolando che io ho venticinque anni e lui ne ha ventisei, che ci conosciamo da quando ne abbiamo quasi sei, è tanto a cui pensare.
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Perchè sarà pure una pazzia, ma io amo il ragazzo che da piccolo provò ad affogarmi con il surf.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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A Sam, il mio migliore amico a cui queta one-shot è liberamente ispirata e che lui non  leggerà mai.



Sono chiusa in questa camera d'albergo da due ore ormai, e sento le mani che sono sudate più di quanto lo erano due minuti fa. Sbuffo e poi mi costringo a riguardarmi allo specchio, come se in quei due minuti potesse essere comparso un'imperfezione e io potessi trovare un difetto super mega ultra galattico per cui debba ritirarmi nell'armadio e non uscirne a mezzogiorno, non entrare nella macchina che mio padre ha affittato, non recarmi in chiesa, non varcare quella soglia, non attraversare la navata sotto gli occhi meravigliati e stupiti degli invitati.
Osservo la pettinatura che Madison ha accuratamente preparato per me, le forcine con tanto di perlina appiccicata sopra che sono perfettamente incastonate nei miei capelli scuri.
Sulle palpebre ho un leggero velo di ombretto, una passata giusto per non far sembrare i miei occhi spenti nel giorno che dovrebbe essere quello più felice della mia vita. Le labbra ricoperte da un leggero strato di lucidalabbra, che Maddie ricalcherà non appena uscirò dalla stanza.
Sorrido alla mia immagine riflessa e guardo la foto che mia madre ci ha appoggiato vicina, e siamo io e Harry.
Harry è il mio migliore amico.
Sarà la foto che anche se è stata scattata qualche mese fa, ci ritrae come due bambini, sarà che la mia mente è popolata da pensieri nostalgici ma non posso evitare di appoggiare la schiena alla sedia e di ricordare tutta la nostra vita insieme: e calcolando che io ho venticinque anni e lui ne ha ventisei, che ci conosciamo da quando ne abbiamo quasi sei, è tanto a cui pensare.

Non mi piace quella bambina, è antipatica”
Non è che appena conosciuti io e Harry ci amassimo da impazzire, anzi al contrario, ci odiavamo proprio.
Perchè lui pensava io fossi una ragazzina che piangeva troppo e io lo prendevo in giro per il suo aspetto e lui si offendeva.
Poi mi aveva spesso paragonata ad Hermione di Harry Potter e per quanto io adorassi Harry Potter e la ragazzina a cui venivo comparata, era chiaramente un tentativo di infastidirmi e darmi della secchiona.
Perciò all'età di sei anni io e Harry ci odiavamo come un gatto odia l'acqua o...qualsiasi cosa un gatto possa odiare.

Tanto lo so che ti piace Liam
Avevamo dieci anni quando Harry-okay, la madre di Harry- mi invitò a passare il pomeriggio a casa loro, in piscina.
Non c'è assolutamente il bisogno di sottolineare che lui non aveva perso l'occasione e aveva passato il pomeriggio a buttarmi sott'acqua, a picchiarmi con il surf in miniatura e a prendermi in giro per il mio costume: insomma era bianco con i cuori rossi, era meraviglioso, come poteva non capirlo?
Dopo che sua madre lo ebbe costretto a piantarla con gli attentati alla mia preziosa saluta, ci portò a fare merenda, quindi a imbottirci di panini con la Nutella o con il prosciutto, giusto per dare soddisfazione al nostro povero stomaco che aveva appena vissuto il decennio.
Avevo la bocca piena di nutella, che stava faticosamente scivolando giù nella mia gola con un bicchiere di succo ace, quando Harry pensò di sfottermi un pochino sulla mia momentanea – si parla di appena quattro anni – cotta per Liam.
-Tanto lo so che ti piace Liam, eh- sarebbe bastato poco perchè il mio succo di frutta fosse finito direttamente nel suo costume, ma la buona educazione mi aveva insegnato che non era carino inondare le mutande di un ragazzino solo perchè faceva osservazioni poco consone, perciò mi limitai a scrollare le spalle.
-Sì, e a lui non piaci, gli piace Bianca- continuò con il suo sorrisetto strafottente.
-Ma a me non piace Liam- replicai con tono calmo, aspettando che continuasse a parlare ma sapevo non avrebbe risposto, perchè quel ragazzino era malefico.

Perchè sei scappato da me?” “Non mi andava di salutarti”
A quanti anni finisce la scuola elementare? Circa dieci, quindi sì, avevamo dieci anni quando lo incontrai al supermercato e lui scappò via.
Risi, perchè pensavo di essere veramente una tosta se riuscivo a far scappare un ragazzino per tutto il supermercato ma in realtà c'ero rimasta male e pure tanto.
E quando la scuola finì, sentii un vuoto dentro di me ma lo paragonai al fatto che non avrei più rivisto tutti i giorni la mia migliore amica e questo mi mancava.
Passarono tre anni e mezzo di completo silenzio nel mio cuore e di vuoto dentro di me.

Era il 10 Ottobre 2012 e io ero a casa della mia migliore amica dell'epoca – e di adesso.
Erano passati circa quattro anni dall'ultima volta che avevo parlato con i miei amici delle elementari e io, così come loro, ero cambiata da morire.
Non ero particolarmente bella, simpatica, intelligente – okay quello sì probabilmente – non ero spiritosa, ero invece permalosa e un pochino acida, una media invidiabile a scuola e pochi amici.
Io sul divano con il portatile bollente sulle gambe, Olivia seduta davanti alla tv a mangiare caramelle: eravamo l'esempio della pigrizia.
Quando la chat si illuminò di rosso sobbalzai nel leggere il nome, aprii la finestra e da lì, credo mi si aprì un mondo.

Mi piace questa ragazza da tre anni, ma se non mi piacesse di certo mi sposerei con te”
Mi aveva contattato con il semplice scopo di sfottermi per l'ennesimo bel voto a scuola e dopo tutto quel tempo senza sentirci sembrava quasi che non volessimo più staccarci dal computer e smettere di parlare.
In poche ore mi aveva raccontato tutto ciò che gli era successo nel corso di quel tempo in cui non c'eravamo sentiti.
Si era innamorato, fidanzato, lasciato e di nuovo innamorato di questa ragazza che sembrava veramente la perfezione: bella, simpatica, intelligente.
“Sai, lei è perfetta” aveva scritto “ma tu sei la mia ragazza ideale. Se non mi piacesse di certo mi sposerei con te” e io avevo sorriso al computer – come una perfetta idiota.
“Se il ragazzo che mi piace non mi piacesse anche la mia di scelta ricadrebbe su di te” scrissi velocemente io.
“Ti vestiresti di viola e io da pomodoro gigante” ironizzò lui dopo qualche minuto
“Oh no, vestiti da carota, ti scongiuro” risposi io dopo poco.
E così, in una sera lui sapeva che il mio cuore moriva dietro ad un idiota di dimensioni colossali, io sapevo che lui era innamorato ma troppo timido per parlare.

Scusami, il cellulare non funzionava”
Era il 25 Novembre 2012 quando ricevetti da lui la mia prima buca. Era così difficile, a quanto sembrava, avvertirmi di non poter venire al pranzo.
E se ne fregava che il mio cuore era stato completamente spiaccicato dall'ameba -sempre quello di prima- che mi piaceva, si era semplicemente scordato di avvertirmi.
Mi chiese scusa in aramaico, in urdu, in inglese, in giapponese e in cinese ma io ci misi mesi prima di perdonarlo, perchè, cazzo!, poteva avvertirmi.

Il 20 Aprile 2012, Harry sembrò essere l'unico a preoccuparsi di raccogliere i pezzi del mio cuore che l'ameba, senza neanche farlo a posta, aveva beatamente calpestato e ridotto in poltiglia dopo essersi fidanzato.
Quella sera Harry si rivelò esattamente per la persona eccezionale, lunatica, bella e profonda che era.
Prima mi aveva detto di smetterla di piangere, poi aveva pensato a tirarmi su il morale, dopo ancora aveva deciso di insultarmi per la mia scarsa autostima liquidandomi con un “sei bellissima e c'è molto da apprezzare in te, e se non lo capisci, lo capirai”.
-Sai Harry, sei la cosa che ho più vicina ad un migliore amico- lui sorrise
-Anche tu, Francene-
-L'altro giorno vedevo “friendzone” e questi due amici si erano ripromessi di sposarsi in caso non fossero stati felici entro i trenta anni, lo facciamo anche noi?- continuai dopo qualche minuti
-Se a trent'anni non sarò sposato, la mia scelta ricadrà su di te, contaci-

Il 25 Giugno 2012 mi accorsi di un dettaglio estremamente importante.
Potevo amare l'ameba con tutto il cuore, ma io ero sicuramente cotta di Harry.
E me ne accorsi quando, ubriaco marcio, reclamava la mia attenzione e diceva che l'unico modo per stare bene sarebbe stato un mio abbraccio e allora passammo la serata abbracciati.

No vaffanculo!” “Non puoi impedirmi di uscire con chi voglio!”
Quando saltellai pimpante di fronte a Harry, dicendogli che – finalmente – l'ameba si era accorto di me e che quel weekend saremmo usciti insieme, lui mi urlò contro talmente forte che temetti di perdere l'udito.
-Harry, dovresti essere felice per me!-
-No, vaffanculo!-
-Non puoi impedirmi di uscire con chi voglio!-
-Ma non con lui!- quando urlava era seriamente spaventoso: le pupille dilatate, le guance rosse, e la vena del collo che pulsava per
l'agitazione
-Vaffanculo, Styles- urlai anche io, abbandonando la sua camera.

Io e Harry non parlammo più per molti mesi e anche quando ricominciammo il rapporto era teso.
Passarono gli anni, e si può dire che io e il mio migliore amico eravamo diventati fratelli.
Okay, litigavamo spesso e per cavolate ma alla fine lui c'era sempre stato, quindi ci mettevo poco a perdonarlo.
Era una parte integrante della mia vita e, nonostante gli anni, la cotta c'era.

La verità è che non abbiamo ancora trent'anni”
Io e il mio nuovo ragazzo avevamo appena rotto. Okay, io avevo rotto con lui perchè lui non era Harry e questo il mio cuore – e le mie labbra e il mio cervello e qualunque cellula in grado di provare emozione nel mio corpo – l'aveva capito, e quel di cui in quel momento avevo più bisogno era un amico, una scatoletta di gelato, un film demenziale e un forte, fortissimo abbraccio di quelli che solo Harry sapeva dare.Non appena il campanello suonò e io mi precipitai ad aprirgli la porta fui letteralmente travolta dal ragazzo che non si fece problemi a stringermi fin quando i miei polmoni reclamavano disperatamente aria, e il mio cervello rischiava di esplodere per la mancanza di ossigeno.
-Hey, come stai?- annuii distratta, permettendogli di entrare in casa mia e appropriarsi, con decisamente poca delicatezza, del mio divano.
-Senti Fran, se non te lo dico ora rischio seriamente di impazzire- guardai il ragazzo con un sopracciglio alzato e non mi stupii quando sbuffò perchè impazziva ogni volta che lo facevo.
-Ascolta, so che è una pazzia e non te lo ricorderai mai ma, hai presente quando avevamo sedici anni?- annuii affogando il cucchiaino nella scatola di gelato al cioccolato – e ci promettemmo che se a trenta anni non fossimo stati felici ci saremmo sposati?- annuii ancora una volta, non permettendo al mio cervello di andare più veloce del previsto e di elaborare teorie che poi si sarebbero rivelate sbagliate e mi avrebbero lasciato a bocca asciutta.
-Io so che non abbiamo ancora trent'anni, però cazzo Francene io ti amo- rischiò seriamente di perdere la ragazza che amava perchè un cucchiaino di gelato mi finì di traverso e corsi il rischio di espellerlo dal naso -non volevo scioccarti così- continuò scettico
-Non mi hai scioccato, Harry-
-E' che tu sei così... giusta per me. Perchè stai con me quando mi ubriaco, perché hai sempre sopportato qualsiasi mio sclero sulle
ragazze da Hilary all'ultima di cui sinceramente non ricordo nemmeno il nome, sei giusta per me perchè alla fine possono succedere le cose più disparata ma tu saresti qui con un gelato, un dvd e le braccia spalancate se solo io rompessi con una ragazza una volta al mese più o meno come fai tu- e lì non mi trattenni dal dargli un calcio -quindi Francene, odiami pure, di' che non saremo più amici perchè non esiste l'amicizia fra maschio e femmina, perchè prima o poi uno dei due si innamora dell'altro e non è mai il momento giusto. Di' pure che mi hai sempre odiato, anche quando dicevi di no, di' che alla fine vorresti affogarmi con la tavola da surf come cercavo di fare io a dieci anni, che mi insulteresti così come ho fatto io con te quando ti sei confessata riguardo ai tuoi problemi, veramente di' quello che ti pare, tanto lo so che la cosa non sarà mai ricambiata-
Sorrisi. Perchè il mio cervello bacato all'ordine di parlare rispondeva con un sorriso. E dato che le parole non accennavano a risalire per la gola e visto che la mia voce non si decideva a squillargli nelle orecchie decisi di agire, perchè si sa, a volte i gesti valgono più di mille parole.
Quindi ci misi un attimo a buttare via il cucchiaino, a far sparire dal mio viso l'espressione da pesce lesso che avevo messo su durante quel discorso e a baciarlo come se non ci fosse un domani.

***

Mi guardo nuovamente allo specchio e scorgo negli occhi una felicità che prima non c'era. Un luccichio che va al di là dell'ombretto che serve appunto a far risaltare gli occhi.
E allora sorrido, perchè è chiaro che io sono felice di trovarmi in un vestito bianco. Sono felice di dover dirigermi verso l'altare per sposarmi.
Sono felice di aver ritrovato Harry, perchè se non l'avessi fatto chissà nel letto di chi mi ritroverei ora.
Sono felice di avergli detto di 'Friendzone' e sono quasi tentata di mandare un biglietto di ringraziamenti alla redazione di MTV ma poi questo si rivelerebbe estremamente strano e quelli mi prenderebbero per una psicopatica.
Perciò quando Madison bussa alla porta, non sobbalzo né vado nel panico. Mi alzo semplicemente e con tranquillità mi dirigo alla porta, apro e sorrido.
Accanto a lei c'è Olivia e capisco che lei sa tutto: sa che ho ripensato a noi, che sono sicura di quel che sto facendo e mi prende per mano, conducendomi in macchina.
Entro in chiesa sotto gli occhi di tutti. Sento lo sguardo cristallino di Harry posarsi sul mio corpo, sento le gambe tremare per l'eccitazione, quando inizio a camminare verso il mio fidanzato.
Quando arrivo lì, lascio che la sua mano trovi la mia e che i battiti del mio cuore si calmino grazie a quel contatto.
-Avresti dovuto essere vestita di viola- sussurra mentre il prete inizia la funzione
-Avresti dovuto essere vestito da carota- rispondo nascondendo un sorriso divertito sotto il velo.Perchè sarà pure una pazzia, ma io amo il ragazzo che da piccolo provò ad affogarmi con il surf.


erre's space
Vi do il diritto di spararmi fra: 3...2...1... ZERO OLE'!
Inanzitutto, vorrei dire che se trovaste qualche plagio vi dico che metà delle cose scritte qui sono accadute, quindi escludendo il pezzo in cui i due ragazzi hanno venticinque anni e il matrimonio, io ho seriamente vissuto questa esperienza, perciò se anche la vostra fan fiction ha momenti simili, amen, non plagiatemi la vita e ciao. ahhahaha
Poi so benissimo che fa schifo, però non mi andava di lasciarla nei meandri del pc (no in realtà avevo paura che Dominique mi uccidesse una volta che confessato che avevo scritto qualcosa).
Perciò, boh leggete e passate da That Detention - che è la mia long.
Un bacione, erre.

  
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