Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Ambii    02/07/2012    3 recensioni
-Jacopo, puoi mantenere un segreto-
-Dimmi tutto Flavio-
-Sto impazzendo-
-in che senso?-
-Nel senso che.. la sorella di Mattia.. Mi fa impazzire-
[...]
-Nata, me lo mantieni un segreto?-
-Certo tesoro,dimmi tutto-
-Ieri ero in camera da sola in mutande.. è arrivato l'amico di mio fratello e...-
-E...?-
-E io non ci ho capito più niente!-
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cap 3 n
-You want to be mine?-



Su richiesta e consiglio di alcuni lettori, che seguono la mia storia, ho deciso di continuare a scrivere il mio racconto sotto il punto di vista di Marta; Spero siate d'accordo con la mia scelta e per il resto, beh, buona lettura!






"the past is the past"







Erano azzurri, sembrava il ghiaccio. Non riuscivo a distogliere i miei occhi dai suoi, da quelli di quel ragazzo che avevo sempre trovato stupido; Ma dopo 10 secondi, riuscìì a riprendermi e a ricordarmi chi fosse la persona che avevo di fronte..
-Allontanati, Flow- Urlai, quindi, con tono seccato..
-Marta.. Volevo solo chiederti scusa, davvero-
Oddio io ero ancora in reggiseno, vedevo i suoi occhi ogni tanto abbassarsi e la cosa mi stava irritando al massimo.
-Vattene subito da camera mia, razza di idiota, sparisci!-
Alle mie fredde e cattive parole, Flavio, ancora imbarazzato e dispiaciuto, uscìì da camera mia.
Mi sentivo strana, odiavo quel ragazzo e il fatto che me lo ritrovavo sempre ovunque; Occupava i miei spazi, era sempre in casa mia e non lo sopportavo.. però.. i suoi occhi.. non riuscivo a toglierli dalla mia testa, continuavo a ripensare alla scena e a scuotere la testa per rimuovere quelle immagini.. Tutto inutile, dato che era un chiodo fisso!
Nel frattempo, avevo scoperto che mio fratello stava male, era in bagno da un bel po'; Così, una volta vestita, uscìì da camera mia e andai verso la cucina, per preparagli la medicina che prendeva solitamente quando stava male.. E, come al solito, mi ritrovai davanti a Flow; Sbuffai: ero stufa di vederlo dappertutto. Lui messaggiava al cellulare.. Probabilmente con la ragazza; Si perchè ,era fidanzato con una ragazza, fin troppo bella per lui, da molto tempo.. Mi guardava, ma poi abbassava lo sguardo; Riuscivo a vederlo con la coda dell'occhio mentre preparavo la medicina. Fu lui a rompere quel silenzio imbarazzante:
-Mi dispiace per prima- Ancora? Basta, per cortesia..
-Tranquillo- Non dissi altro, non lo guardai nemmeno in faccia..
-Non ti ho guardata, dico sul serio-
-Non ti sei perso niente, le mie tette sono piccole- Buttai lì per lì una battuta sul mio seno, una battuta per niente divertente, a cui nessuno avrebbe mai riso.. Ma lui si.. rise;
-Perchè ridi?- Dissi io.. Stavolta lo guardai in faccia, cercando, però, di ignorare i suoi occhi, anche se la cosa era terribilmente difficile..
-Sei divertente Marta.. Però sei un po' strana- Disse il barbone..
-IO STRANA?!- Cercai di contermi..
-In senso buono.. Marta, io non sono un cattivo ragazzo, e, forse sarà solo la mia impressione, ma a me sembra che cerchi sempre di evitarmi e ignorarmi come se tu mi odiassi.. così, senza motivo.. Io non ti ho fatto niente, non capisco questo tuo atteggiamento- Ero rimasta senza parole, forse perchè il suo tono sembrava davvero dispiaciuto, come se lo rattristasse il fatto che io non gli dessi molta attenzione.
-Il fatto è che non ti conosco, sei amico di Mattia, non mio.. non vedo perchè io ti debba parlare o, comunque, considerare- Finìì di dire queste parole e uscìì dalla cucina indirizzandomi verso il bagno; Passai il bicchiere con la medicina a mio fratello e me ne tornai in cucina, dove speravo (credo) non ci fosse più Flavio.. invece era lì;
-Ok, hai ragione, tu non mi conosci bene.. Piacere Flavio- Fece per allungarmi la mano come per stringere la mia.
-Si.. lo so..- Rigirai lo sguardo, evitando il suo.
-Non odiarmi.. io non ti odio.. sei una ragazza molto simpatica e carina, voglio solo essere.. tuo amico- Mio amico? Aveva detto mio amico?
-Grazie, ma ho già tanti amici Flow..- Chiusi così il discorso e ripiombò il silenzio, finchè non decise di interromperlo nuovamente.
-Perchè FLOW?- Mi disse lui, incuriosito.
-Eh?- risposi io.
-Tu.. mi chiami flow.. perchè?-
-Ah.. è un nomignolo, niente di che-
-beh.. è carino.. Sicuramente meglio del mio nome orribile- Mi scappò una piccola risata che condivisi insieme a lui e la cosa non andava bene.
-Ahhhh ti ho fatta ridere- Se ne approfittò subito..
-beh, sarà la tua barba a farmi ridere- Ribattei io..
-Cos'ha che non va?-
-Mi prendi in giro? E' terribile-
-A Giuliè piace- Mi zittìì subito; Ci rimasi male per quella risposta, ma non so perchè. Giuliè era la sua ragazza e in quel momento, in quel contesto, non centrava nulla. Non aveva molto senso tirarla in mezzo.. Non dissi più una parola e, con il mio solito modo prepotente, me ne andai nel salotto di casa mia, a guardare la televisione..
Forse era stupido, ma per qualche ragione, continuavo a pensare che Flavio mi avrebbe raggiunto, almeno per chiedermi cosa mi fosse preso. E la cosa più terribile, fu proprio il fatto che non lo fece; Anzi, 15 minuti dopo, lui e mio fratello, che nel frattempo si era sentito meglio, uscirono da casa mia e lui nemmeno mi salutò; Nulla di grave, ma, chissà perchè, mi aveva dato fastidio.
Appena uscirono, io spensi la televisione e andai in camera mia, per ripassare ancora il mio balletto; Accesi la musica e mentre danzavo, continuavo a pensare "Forse Flavio ha dimenticato qualcosa e verrà qui, così mi chiederà che mi è preso prima"; Non riuscivo a pensare ad altro e la cosa che più mi irritava era il fatto che NON capivo cosa mi stesse prendendo. Smisi di ballare e mi sdraiai sul mio letto con le mani sul volto; Nel frattempo mi arrivò anche un messaggio da parte di Nata.. Voleva sapere com'era andata.. Ma non le risposi, le avrei scritto qualcosa di sbagliato, o qualcosa di falso.. Avrei iniziato a insultare Flavio e a dirgli le peggio cose, che invece non si meritava affatto.
Flow non era poi così male come credevo; Era strano, quello non lo mettevo in dubbio, ma non era l'idiota che immaginavo. Per tutto questo tempo, avevo pensato a lui come una persona stupida, priva di personalità e con la puzza sotto il naso; Non avevo mai cercato di conoscerlo per davvero.. Ma la cosa veramente particolare, è che non lo conoscevo nemmeno adesso.. Si, insomma, ci avevo scambiato due parole.. Come avevano fatto due parole a farmi cambiare totalmente il mio pensiero su di lui?
Per non parlare dei suoi occhi.. Riescono a stregarmi; Solo uno in passato era riuscito a farmi lo stesso effetto, ed è lo stronzo di cui sono ancora innamorata.. Il fatto che Flow mi facesse PIU' O MENO lo stesso effetto, non mi andava giù. Flavio era fidanzato e io ero una ragazzina di 16 anni, non doveva nemmeno passarmi per l'anticamera del cervello di 'perdermi negli occhi di flow'.
Non riuscìì più a provare la mia coerografia quel giorno, avevo troppi pensieri. Fu un male, io avevo bisogno di provare, amavo la danza più della mia stessa vita, mi faceva sentire una libellula che danzava tra  le nuvole nel cielo e portava la felicità in tutto il mondo: La danza mi faceva sentire brava in qualcosa e non volevo sbagliare anche in quello.
Era un anno complicato, facevo anche recitazione, per non parlare del volontariato e della 3° superiore che non era per niente un gioco da ragazzi, come invece credevo in passato. Facevo tanti sacrifici per raggiungere tutti i miei obbiettivi.
Passarono le ore, quando mi accorsi di essermi addormentata.. Erano le sei di sera, avevo dormito tantissimo.. Ero troppo stanca per riprovare la coerografia; Non avevo nessuna forza di aprire qualche libro e iniziare a studiare; Quindi feci la cosa più banale del mondo: Mi recai nella camera dei miei genitori (Anche se sapevo avrei corso dei rischi, dato che mia mamma NON voleva assolutamente) presi il mio portatile dal comodino e andai su Facebook! Questo social network, a mio parere, buono solo a lanciare le frecciatine; La gente litiga "Virtualmente" perchè non ha il coraggio di farlo dal vivo.
Come consuetudine, andai sul profilo di quello stronzo, quel ragazzo di cui ero innamorata da ormai quasi un anno.. Quel ragazzo che qualche mese fa mi ha spezzato il cuore e mi ha fatto chiudere in me stessa, facendomi diventare stronza. Non riuscivo più ad approcciarmi con nessun altro ragazzo, perchè temevo di dover soffrire ancora. Mi faceva sempre male guardare il suo profilo, lui era felice senza di me, con quella ragazza.. Io per lui non contavo più niente, io ero solo una delle tante ragazze che lui aveva fatto cadere ai suoi piedi, aveva scelto, aveva usato e poi aveva buttato.. Leggevo i POST  tra lui e quella ragazza, mi facevo del male da sola, ero una masochista terribile. Ero perfettamente cosciente che i ricordi di quel ragazzo mi provocavano dolore, tanto dolore, ma amavo comunque riviverli; Perchè con lui avevo scoperto il significato di tenere davvero a qualcuno e aver paura di perderlo.
A un certo punto non ce la feci più e scoppiai in un sonoro pianto.. Tanto non c'era nessuno in casa che mi avrebbe potuto sentire; Mi lasciai andare alle lacrime più amare, che perorrevano il mio viso in modo veloce, fino ad arrivare alle mie labbra, dove, lasciavano il loro sapore salato. Sentivo i miei occhi allagarsi, non appena tentavo di fermarmi; Era iniziata una delle mie solite crisi di pianto, seguita poi da singhiozzi sempre più forti.. Piano piano, i singhiozzi si calmarono, facendo posto solo alle lacrime, che non volevano smettere di scendere. Odiavo non essere mai capace di tenerle a freno, ma io non ero la persona forte che tutti credevano. Ero solo una ragazzina, piangevo per tutto; Non posso dire mi piacesse piangere, ma era, credo, un modo per sfogare i miei sentimenti. In quel momento provavo dolore e rabbia; Rabbia perchè non riuscivo a superare quella storia, rabbia per essere sempre così debole.. Furono tutti questi pensieri che mi fecero ricominciare a piangere e a singhiozzare molto forte, dimostrandomi ancora una volta, troppo fragile.. E fu in quel momento, che la porta della camera dei miei genitori si aprì in silenzio:
-Marta cos'hai? Perchè piangi?- Era Flavio.. Era spaventato, dalle mie lacrime. Entrò in camera e chiuse la porta alle sue spalle a chiave, perchè sapeva che non potevamo stare lì dentro.
Non riuscìì a rispondergli, continuavo a piangere; Mi sentivo stupida. Lui si allontanò dalla porta e si inginocchiò davanti a me:
-Non piangere, basta! Non so cosa sia successo, ma non devi piangere, perfavore!-
A quelle parole, non ci pensai due volte, mi allungai e lo abbracciai. Avevo bisogno di sentire del calore umano a mio stretto contatto, avevo bisogno di essere consolata e in quel momento c'era solo lui là. Non so come nè perchè fosse lì, in quella stanza con me, a vedermi piangere.. ma c'era!
-Va tutto bene, ci sono io!- Furono le sue parole, ma il suo tono era poco convincente.. Era evidente fosse a disagio, non sapeva come affrontare una ragazzina in lacrime che fino a poco tempo fa lo aveva sempre disprezzato.
Quando finalmente riuscìì a calmarmi, lo guardai in volto; La sua espressione era triste e preoccupata, ma i suoi occhi erano belli comunque; Gli avevo bagnato la camicia con le lacrime e per questo mi sentivo molto in imbarazzo. Mi passò una mano sulla faccia e con il suo pollice mi asciugò le ultime lacrime che ancora stavano scendendo, poi posò la sua mano sulla mia guancia e a bassa voce mi sussurò:
-Vuoi dirmi che è successo?-
Scossi la testa, per fargli capire che non avevo intenzione di trattare quell'argomento. A quella mossa, lui tolse la mano dalla mia faccia, mi fece un sorriso e fece per andarsene. Non volevo lasciarlo così, sarei stata davvero una ragazzina maleducata e IO NON LO ERO. Non appena girò la chiave per aprire la porta e, di conseguenza, andarsene, io riuscìì a sibillare un semplice e sincero 'GRAZIE' che lo fece fermare, rientrare nella stanza in cui mi trovavo e rigirare nuovamente la chiave, per richiudere la porta.. e non lasciarmi sola!









Angolo dell'autrice:
Devo essere sincera, è stato difficile per me scrivere questo capitolo; Mi ha ricordato la scena reale, quando davvero mi misi a piangere in camera dei miei genitori, quando davvero le lacrime mi stavano divorando e distruggendo piano piano e quando davvero "Flavio" venne a consolarmi.. Spero vi piaccia, continuate a seguirmi ;)
A presto, dalla vostra
MataDance
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Ambii